Circuit Reims - Gueux

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da duvel » 28/08/2019, 0:03

...si arriva perciò al

CALVAIRE
ne avevamo già parlato ma per via dell'incidente di Luigi Musso al Gran Premio di Francia 1958 merita di tornarci sopra

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Qui Musso alla partenza di quel fatale GP, in prima fila e in mezzo a Mike Hawthorn sulla gemella Ferrari 246 e Harry Schell su BRM P25

Purtroppo al nono giro, in seconda posizione all'inseguimento di Hawthorn uscirà di strada capottando all'uscita della curva. Rivalità con i compagni inglesi, debiti di gioco, boh...pare che per Musso la vittoria qui fosse quasi un obbligo :(
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il capannone che si vede a destra, da quel che ho visto un deposito di legname, nella foto bianco/nero è coperto dagli alberi ma è ancora al suo posto, indicato dalla freccia
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dalla curva del Calvaire e passando per il breve rettilineo della Bretelle Sud, arriviamo alla

VIRAGE ANNIE BOUSQUET
appena poco dopo la Virage de Hovette (visibile a destra) che ormai fa solamente parte del "Circuit d'Essai".

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Ricordo che fino ai lavori dei primi anni 2000 qui c'era già una "precedenza" ma si proseguiva praticamente dritti, ora l'incrocio è cambiato e per proseguire alla Bousquet si deve prima imboccare la strada a sinistra.
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Ma chi era Annie Bousquet? Lo ignoravo... :oops: e l'ho scoperto solo compilando questo report: viennese d'origine s'appassiona alle gare automobilistiche ascoltando i racconti di Alberto Ascari. Tenacissima, nel 1955 ottiene un record mondiale sull'ovale di Monthlery a 230,5 km/h con la sua Porsche 550 ma nello stesso giorno, non paga di questo, cerca anche il record dell'ora schiantandosi contro un muro a 200 all'ora: gamba rotta.
Qualche mese dopo, gennaio 1956, rimane vedova ma a giugno è al volante della su 550 Spyder alla 12 ore di Reims: ha appena ritirato la vettura bisognosa di messa a punto che effettua durante la notte, ha come compagna Isabel Haskell (moglie di Alejandro De Tomaso) ma vuole assolutamente essere al volante per il primo stint di gara ma al 17esimo giro esce di strada proprio qui ribaltando nel campo sulla destra all'uscita della curva. Stanchezza? Aveva 35 anni, e fino al 1971 l'Automobile Club de l'Ouest non ammise più donne a questa gara.
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Poco più avanti nella piega della Bretelle Nord effettivamente ho visto una croce senza alcun nome riportato, con due vasetti di fiori appesi. Non sapendo a chi fosse dedicata non ho scattato immagini (non mi pareva il caso...), ma non sono sicurissimo che sia dedicata alla Bousquet. Appare comunque ingrandendo una foto che sarà successiva, ma la curva appare distante nella foto dell'incidente.
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(a seguire, vado a nanna...)
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da duvel » 29/08/2019, 0:39

...dalla Virage Bousquet proseguiamo sulla

BRETELLE NORD

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Nel 1954 proprio a Reims la Mercedes torna alle corse: qui le due w196 streamliner di Fangio e Kling che concluderanno primo e secondo dopo essersi alternati al comando per tutta la gara, nel tratto della Bretelle Nord non più esistente prima di Muizon

Dalla Virage Bousquet verso Muizon, sulla Bretelle Nord
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Qui siamo ormai alla velocissima "piega"
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ma poco più avanti la pista finisce qui, la Municipalitè di Muizon ha strappato la pista per il campo
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non ci rimane che tornare indietro, per incontrare Surtees in panne pompa benzina al GP del 1963, mentre era secondo dietro Clark
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torniamo indietro verso la Virage Bousquet
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Ma...la pista andava avanti verso la

VIRAGE MUIZON

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La nuova curva che immette nella N31 presenta anche una via di fuga, oltre al tabellone posizioni gara che altri non che è quello "vecchio" precedentemente installato sul rettilineo di arrivo.

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12 ore del 1965, la Cobra di Schlesser/Bondurant davanti a un'Alpine Renault

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GP del 1961, clamorosa vittoria di Baghetti al suo debutto in F1, in volata sulla Porsche di Gurney; purtroppo resterà l'unica.

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GP del 1959: la Ferrari di Gendebien e la Cooper di Brabham guidano il gruppo. In fondo si vede la curva dove oggi la pista s'interrompe.

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L'uscita sulla N31

Ma che rimane oggi della Virage Muizon? Nulla. Fino ai primi 2000 era ancora lì anche se in auto potevi passare solo per la via di fuga, il tabellone venne smantellato nel 1979.
Questa immagine (non mia) è del 2002, prima che strappassero tutto
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Questa sì... Immagine
Alla sommità della salita sorgeva il Ponte Dunlop sulla Garenne che si vede un paio di immagini prima, e demolito nel 1975.

Torniamo lungo la GARENNE Immagine

per ritrovarci ancora a THILLOIS
nel 1953 la curva viene arretrata e sarà meno "secca" che in precedenza
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nel 1956 viene costruita una passerella in fondo alla curva...

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...che nel 1964 sarà sostituita da una costruzione ben più imponente, smantellata nel 1979

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Sempre negli anni sessanta, all'esterno della curva viene costruita un'altra imponente tribuna, demolita nel 1978

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nei pressi non rimane altro che un blocco di cemento...

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come già visto, l'aggiunta della rotonda ha fatto sì che l'elemento più riconoscibile sia il Restaurant della Garenne.

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...e rieccoci sul rettilineo d'arrivo

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per l'ultimo giro...


un triste EPILOGO

nonostante gli sforzi della gestione e nel momento in cui il circuito beneficia delle strutture ammodernate (anche recenti), il Circuit Reims viene ormai definito obsoleto e pericoloso per via delle velocità raggiunte. La F1 fa la sua ultima apparizione nel 1966 e per aggiornare il circuito si parla di introdurre chicanes, ma ormai si stanno affacciando altre realtà come i nuovi Paul Ricard o Digione e per Reims sarà la fine. Solo Clermont Ferrand e Rouen resisteranno ancora per qualche anno.
Nulla sarà fatto e l'ultimo evento degno di nota si terrà il 29 giugno 1969 con il 3° Trofeo F2 di Francia, non fosse altro per i piloti partecipanti già famosi o futuri: Stewart, Rindt, Beltoise, Cevert, Ickx,Rodriguez, Galli, Courage, Birrell, Siffert ecc...

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Thillois prima del traguardo, al termine del primo giro Jackie Stewart su Matra è davanti a tutti.

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Sempre all'uscita della stessa curva si notano i primi segni di decadenza del tracciato.

Negli ultimi giri saranno 7 i piloti a contendersi la vittoria, in un continuo scambiarsi di posizione grazie al gioco delle scie favorite dai lunghi rettilinei. Dopo 35 giri la spunterà Cevert al fotofinish, davanti a Widdows, Courage, il futuro compagno Stewart, Nanni Galli, Rollinson e Pedro Rodriguez: tutti in 1 secondo!
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Nonostante in giornata si svolgeranno altre 3 competizioni minori (F3, R8 Gordini e F. France), quest'immagine sembra racchiudere un simbolico finale, seppur malinconico, di un'epoca: dopo una gara tiratissima un vincitore piuttosto "glamour", su Rolls Royce e l'atmosfera festante tutt'intorno. Ma a Reims le 4 ruote non torneranno mai più.
Per 3 anni torneranno per altrettante volte solo le due ruote, per i Trophèes Motocyclistes de Champagne.
Poi il circuito chiuderà per sempre: quella pista voluta da Raymond "Toto" Roche, uno stravagante appassionato e organizzatore che dava il via sventolando il tricolore francese davanti alle macchine scappando poi per un pelo, quello che confortava con champagne gli operai al lavoro sul circuito: si mormorava che appunto per questo alcuni muri dei box non fossero proprio dritti...

(prossimamente l'ultimo intervento sui box-paddock, d'altronde sono un po' il "cuore" di ciò che rimane)
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da Pedro59 » 29/08/2019, 9:22

Gran Prix de la Marne, anno?, una Bugatti



Duvel, grazie e complimenti per l'accuratissima trattazione del Circuito di Reims, uno dei più affascinanti nella storia delle corse automobilistiche.
Ho provato a ricostruire a che anno si riferisse la foto del G.P. de la Marne con la Bugatti n°46. Consultando il mio archivio delle corse anteguerra dovrebbe essere il IV G.P. de la Marne del 5/7/1928 e la Bugatti n° 46 è quella del vincitore Louis Chiron.
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da Thannauser » 29/08/2019, 9:57

grazie, una ricostruzione magica. :)
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da duvel » 29/08/2019, 19:33

Grazie anche a voi,
e bravo Pedro per la precisazione!
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da duvel » 30/08/2019, 0:50

INFRASTRUTTURE CIRCUITO

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......il complesso che di fronte alla tribuna principale si affaccia alla destra del rettifilo e al suo interno le strutture del paddock/villaggio sono state e sono tuttora oggetto di restauro da parte del gruppo Amis du Circuit de Gueux, dietro l'appoggio della figlia di Toto Roche.
Iniziativa più che lodevole date le pessime condizioni in cui versavano e che fino a una decina di anni fa, a lavori già cominciati, sembravano vanificate da un progetto di costruzione in loco di un centro commerciale fortunatamente rimasto sulla carta (e costruito lungo la N31 dopo Thillois in direzione Reims), dopo che nel 2010 le vecchie infrastrutture vennero dichiarate monumento storico.

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Ad ogni modo incamminandoci in prossimità della linea del traguardo, la prima struttura che troviamo è il

1) PAVILLON ANDRE' LAMBERT
costruito nel 1953 l'edificio ospitava la direzione gara, cronometraggio e servizi vari.

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chiuso a chiave quindi niente visita all'interno.
Di fronte si trovava il padiglione degli speakers, dal 1956 e demolito nel 1983.

invece posteriormente trovavano luogo (5) tre piloni per una potente illuminazione notturna durante le 12 ore; costruzione del 1953 e abbattute non so quando
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passiamo oltre e appena attraversata l'uscita paddock si trova il conosciuto complesso della Tour Restaurant con a sinistra gli stands ouest e alla destra gli est.
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Appunto per primi troviamo gli

2) STANDS EST
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gli ultimi edificati di questo complesso, nel 1956. In verità non saprei dire se fossero utilizzati come box o come posti privilegiati d'osservazione, ad ogni modo sono ancora tutti lì per intero.
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quindi il

3) TOUR PAVILLON CENTRAL

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costruito nel 1932, inizialmente ospitava:
piano terra la direzione corsa e servizi comunicazione
primo piano direzione generale e cronometraggio
secondo e terzo piano la stampa

dopo la ristrutturazione del 1956:
piano terra la direzione dei commissari e un bar
primo, secondo e terzo piano ristoranti per scuderie, piloti e meccanici

fortunatamente accessibile:

piano terra
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primo piano
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secondo piano
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terzo piano
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4) STANDS OUEST
alla sinistra della Tour Pavillion Centrale, erano 10 nel 1927, aggiunti altri 15 nel 1932 e nel 1953 se non sbaglio i miei calcoli altri 35, alcuni dei quali oltre l'ingresso paddock fino alla sommità della salita (ponte Dunlop)
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se ingrandite sull'insegna gialla è riprodotta la reclame dell'Entreprises Albert Cochery, che provvedeva ad asfaltare il circuito con un fondo particolare chiamato Tarmacadam: un materiale ricavato dalle scorie di altiforni che assicurava aderenza, limitando il consumo pneumatici e assorbendo facilmente le macchie d'olio e carburante.

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18 Rudolf Caracciola su Alfa Romeo P3, 3° classificato (1932)
28 Dan Gurney su Ferrari D246, ritirato (1959). Di spalle il giornalista Denis Jenkinson.
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Prove GP Francia 1964: Clark ai box è seduto nella Lotus di Mike Spence, a fianco

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(continua)
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da Pedro59 » 30/08/2019, 11:02

Che meraviglia queste foto che riportano ad un'atmosfera che anch'io ho soltanto sfiorato !
Un tempo, ma la cosa era ancora sentita nei primi anni '70, in Grand Prix de l'Automobile Club de France era la corsa più prestigiosa, e di conseguenza Reims era il tracciato più famoso, il Circuito più rappresentativo fino alla metà degli anni '60 (in tempi di Formula 1, fino al 1966, il GP di Francia si era disputato per undici volte a Reims quattro a Rouen e una sola volta a Clermont Ferrand).
Le foto di Duvel descrivono benissimo il Circuito e le sue infrastrutture che mi ricordo di aver visto sulle pagine di Auto Italiana e di Autosprint.
Ad aumentare la magìa di Reims, basta ricordare che all'autore della "pole" andavano (mi pare) 400 bottiglie di champagne !
Noblesse oblige !
Grazie ancora di aver voluto condividere questa raffinata ricostruzione.
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da duvel » 31/08/2019, 0:47

grazie mille Pedro!

....ora, prima di avventurarci nel paddock diamo ancora un'occhiata alle TRIBUNE di fronte

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come già detto, alla sinistra la Tribuna Stampa (1953): 140 posti, 18 telefoni, ristorante
con vista sul circuito.
Poi le Tribuna Principale (centrale 1928, lato destro 1931, sinistro 1956): capienza totale 1700 posti a sedere.

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Alla destra della Tribuna Centrale il complesso delle gradinate scoperte (1931 in foto per 500 posti e 1949 - 1953 le più esterne).
Altri 7000 posti sulle gradinate dalla Virage de Thillois fino al rettilineo d'arrivo.

Ma è il momento di visitare il

PADDOCK (prima parte)

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12 ore 1964, alla mattina la bella Maserati 152 viene spinta all'interno dopo il ritiro per guasto alternatore.
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dell'ingresso (6) rimane solamente la stradina all'altezza degli alberi

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lo "scenario" è cambiato (e pure la Hardy... naturalmente con tutta l'ammirazione possibile!)

poco dietro c'era la casa del custode (7), demolita nel 2012 (immagine dal web)
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GP 1958: le Ferrari D246 di Hawthorn (4), Musso (2, quella purtroppo fatale), Von Trips (6). Manca all'appello la n°42 di Collins.

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GP 1966: sotto la Tour Centrale si lavora sulla Lotus Climax di Clark, atmosfera e comfort "leggermente" differenti dalla F1 odierna...
Jim Clark prenderà parte solo alle prove quando in piena velocità piglierà un volatile in pieno volto, per la gara darà forfait.

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ancora Clark ad un evento di F2, sullo sfondo l'ala dei box demolita nel 1981

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nei pressi è stata piazzata la postazione di percorso originariamente alla curva del Calvaire.

TABELLONE POSIZIONI GARA (8)
questo era imponente e addirittura rotante grazie ad un motore elettrico montato nella base girevole, costruito nel 1956 rimpiazzò quello fisso che come già visto venne spostato alla curva di Muizon.
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SERBATOIO CARBURANTI (9)

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un sistema (credo) innovativo per l'epoca, 1953: in cima due riserve di 12 metri cubi l'una, collegava tutti i box a sinistra della Tour Centrale e poteva rifornirli di due tipi differenti di carburante distribuendolo per gravità e aria compressa. Portata max totale di 200 litri/min.

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nei vecchi box dal terreno spuntano ancora i due tubi di rifornimento, mentre la vecchia pompa Elf col prezzo ancora in Franchi è stata piazzata nel paddock in tempi recenti.

in fondo al paddock, esattamente all'opposto dei box c'era

un' AREA RISTORAZIONE

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di cui non rimane praticamente nulla e gli alberi han preso possesso del luogo

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nel 1949 composta dal ristorante Club House (10) capace di 220 posti, cui nel 1956 si aggiungerà un pergolato esterno "La Grillade et la Broche" (11) capace di altri 1200.

curiosamente però...all'interno di questo boschetto e sterpaglie, quasi tutto a sinistra resiste ancora il camino della Grillerie, seppur un po' malconcio; dei polli allo spiedo più neppure il profumo
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e altrettanto curiosamente il retro del camino altro non era che un'altare per le celebrazioni religiose
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(continua per l'ultima parte)
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da sundance76 » 31/08/2019, 8:14

Spettacolo, spettacolo!!! :clap:
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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da jackyickx » 01/09/2019, 11:37

Bravissimo duvel, sarebbe da farne un libro!
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da duvel » 02/09/2019, 18:23

Signori vi ringrazio :handgestures-thumbup:
JackyIckx in verità...alcune informazioni e qualche immagine le ho tratte proprio da libri
intanto ecco un Lorenzo Bandini che si schiera per il GP del '66 (anche se la qualità immagine non è proprio eccezionale)

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da duvel » 02/09/2019, 23:53

.... attraversiamo ora l'area paddock,

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dalla ex zona "Grillade" verso l'altro ristorante che abbiamo già visitato, la Tour Centrale dove affianco c'è il

SOTTOPASSO (12) che attraversa la pista, originariamente del 1932

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ed eccoci dall'altra parte (13)
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esattamente dietro le tribune del rettilineo d'arrivo
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purtroppo non in sicurezza, cintate e inaccessibili, niente foto da lassù

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ai tempi anche questa era un'area ristorazione

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panoramica dalla strada sulla collinetta che domina dietro alle tribune, tutto questo verde una volta era un immenso parcheggio e campeggio.

Purtroppo qui è impossibile vedere di più quindi riattraverso il sottopasso per far visita al

BLOC HABITAT - STANDAUTO (15)

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una palazzina di 8 aree espositive con piano superiore edificata nel 1956, a disposizione di sponsor

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+ sul lato ovest un ufficio BP semicircolare
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sul pavimento restaurato resiste il mosaico BP d'epoca
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beh...purtroppo è quasi ora d'andare
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Concediamoci ancora un giro sulla Tour Centrale
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d'altronde chissà quando ci ritornerò, ma conto di tornare.
Quando correvano qui ero troppo piccolo e non ho ricordi, ma da appassionati d'automobilismo "vintage" e con in testa un sacco di vecchie immagini, vi garantisco che fa un effetto del tutto particolare! Lo ammetto: a me queste cose danno un'emozione speciale...

ok... avviamoci verso l'uscita
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per la miseria, ora passano solo pochi curiosi ma una volta...!
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un ultimo sguardo al padiglione cronometraggio accanto all'uscita (16) del paddock...
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dove "il" Lorenzo sta entrando in pista, 1966. Non sarà fortunato
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non c'è altro il giro è terminato, con Baghetti, Gurney e Toto Roche
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sono felice di dire che Les Amis du Circuit de Gueux stanno facendo un ammirevole lavoro, avanti così!!
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date un'occhiata, se lo meritano
https://www.amis-du-circuit-de-gueux.fr/-Accueil-

grazie anche al sito
https://forgottencircuits.pagesperso-or ... stoire.htm
dal quale ho tratto qualche vecchia immagine e informazioni ( e troverete altri vecchi circuiti francesi)

e altro materiale preso dal mio scaffale

ciao e

FINE
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da Powerslide » 03/09/2019, 8:27

duvel ha scritto:Lo ammetto: a me queste cose danno un'emozione speciale...


Non solo a te duvel e grazie :clap:
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da sundance76 » 03/09/2019, 10:07

Un thread di una spettacolarità abbagliante!!
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

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da Thannauser » 03/09/2019, 10:36

Applausi.
Mi stai facendo voglia di fare una cosa simile qui a Pescara 8-)
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