Stefano Domenicali, il volto del fallimento

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da nannimeli » 20/06/2018, 11:49

Dopo aver vinto 7 titoli mondiali, il più titolato della F1, Schumaker realizza che una voolta in cima si può solo scendere e decide di godersi la famiglia ed i soldi guadagnati in anni di corse.

Ross Brawn stanco di mangiare banane ai box,pensa che e meglio fare grugliate di pesce nella casa acquistata in versilia, Rory Byrne progetta una innovativa canna da pesca dotata di telemetria per dialogare con i pesci a convincerli ad abboccare e se ne va nei mari orientali, quanto todt e avviato alla presidenza Fia che malgrado sia carica elettiva resta sempre in mano francese.

Il multipresidente Montezemolo promuove Domenicali al timone della gestione sportiva, scelta apparentemente logica e acettata dai media senza clamore.

Personalmente ho dei dubbi, qualcosa mi dice che la scelta non e ponderata, approfondita, ma tuttavia cerco di auto convincermi che Montezemolo avrà visto quello che dall'esterno non si vede.
t
I motivi della mia perplessità?, mah, so che Domenicali si e laureato in economia e commercio, entrato in Ferrari ha avuto incarichi amministrrativi e organizzativi, passato alla gestione sportiva ne era il capo delpersonale e quindi conosceva le dinamiche e l'operatività del team ma a mio modo di vedere a digiuno di cose tecniche, si dirà che non doveva fare il progettista ed e vero ma l'indirizzo tecnico alla fine dipende dal team manager e qusto mi lascia delle perplessità.

Per contro eredita una squadra vincente per quanto priva delle teste pensanti e sopratutto un nuovo pilota, Raikkonen consigliato da Schumaker stesso.

Raikkonen disputa una buona stagione nel 2007, e in lotta per il mondiale e riesce a vincerlo grazie al regalo della McLaren che dopo aver preso Alonso come prima guida permette ad Hamilton di fargli la guerra e rubargli punti preziosi, del resto e nel DNA di Dennis come si era visto all'epoca di Prost e Senna.

Nel 2008 e 2009 il mondiale e fuori portata, la Ferrari non e più la migliore auto, qualcosa sta cambiando velocemente nella tecnologia, l'avvento dei simulatori e di altre tecnologie lasciano indietro la Ferrari, il gap e evidente, la Red Bull diretta da Adrian Newey inizia il suo ciclo vincente ma alla Ferrari sembrano non capire le ragioni del successo della Red Bull, Raikkonen sembra spento e svogliato o non motivato abbastanza ma in verità non e il pilota il problema Ferrari.

Arriva Alonso, pilota Latino e vicino al modo di pensare Italico, grande motivazione e voglia di vincere ma le monoposto che la Ferrari sforna hanno sempre un secondo di gap circa dalla Red Bull, tuttavia Alonso spesso vince e lotta per il mondiale sfiorandolo un paio di volte ma neppure lui può fare miracoli.

La Ferrari realizza buone monoposto ben costruite e progettate ma senza l'ausilio dei simulatori e con la galleria del vento di Maranello non pienamente operativa e non affidabile nelle sue equazioni.

Ariiva il 2014 e dopo tutta una serie di epurazioni accompagnate da polemiche anche Domenicali getta la spugna.

In realta dopo il 2017 la progressiva crisi Ferrari e manifesta, ma le prestazioni di Alonso contribuiscomo a mascherare il gap con la Red Bull, eppure chi sa leggere le corse vede le difficoltà di Massa che esprime il vero valore delle monoposto, Alonso lo surclassa, tutti segnali non recepiti da Domenicali.

Arrivato al timone della GS, Domenicali non capisce l'accelerazione tecnologica della F1 a partire dai banchi della simulazione e dall'erodinamica, continua a gestire il team come fosse ancora nell'epoca Todt e resta irresorabilmente indietro fino alla sua epurazione.

Domenicali e persona per bene, gentile e disponibile, si può dire di lui tutto il bene possibile ma i risultati non sono arivati per i motivi anzi detti, la mancanza di visione tecnica e l'incapacità di vedere dove andava la F1 dal punto di vista tecnico.

Tuttavia non sarebbe del tutto corretto attribuire a Domenicali tutte le responsabilità che andrebbe adebitata a chi l'ho ha scelto per un ruolo in cui non aveva la competenza, Montezemolo aveva troppe presidenza e altre priorità, quello che successe dopo e ancora peggio della infelice esperienza Domenicali e mi riferisco a Mattiacci che di cose tecniche era ancora più a digiuno di Domenicali, si e impegnato ma l'esito era scontato ancor prima di arrivare a Maranello, anche lui malamente allontanato e scomparso dai radar, trattato ingiustamente da chi conoscendone le attitudini commerciali l'ho mette al comando di un team di F1.
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da groovestar » 20/06/2018, 12:49

Non condivido una buona parte del discorso, così come rappresentato:

Nel 2007-2008 Ferrari ha prodotto due vetture davvero molto buone e, certamente, non inferiori alla McLaren.
Sul 2007 pesano molto i dati passati alla McLaren che, dopo una gara australiana anonima, ritrova improvvisamente verve grazie ad informazioni vitali circa il bilanciamento del peso e la gestione pneumatici della rossa.
All'epoca forse l'importanza di tali dati non venne percepita adeguatamente, ma adesso capiamo quanto sia importante la gestione ottimale delle coperture per ottenere il massimo della performance. Di fatto in McLaren ricevettero in regalo 4/5 mesi di test per ottimizzare i propri assetti, oltre ad una "mappa" su determinati elementi di cui la McLaren stessa chiese il bando.

Di base fu una stagione molto combattuta, ove la Ferrari disse sempre la sua con entrambi i piloti.

Il 2008 fu un'annata strana: Raikkonen sembrava involato verso un facile secondo titolo, salvo poi perdersi completamente ed in un modo mai perfettamente compreso (credo poco al calo determinato dalla modifica delle sospensioni ed ai favoritismi verso Massa). La vettura era estremamente competitiva ed il titolo sfumò per un motore esploso in Ungheria a 3 giri dalla fine (gara fantastica di Massa, che bruciò in partenza Hamilton) e per un assurdo errore ai box nella gara irregolare di Singapore.

Per quanto amara, fu una stagione di successo per la Ferrari che, in ogni caso e nonostante le riserve su Raikkonen, dimostrava che il ciclo Ferrari non era finito.

Poi arrivò il 2009: la Brawn al limite del regolamento, la scelta di investire sul Kers (prima obbligatorio, poi facoltativo) ed una monoposto forse un po' troppo conservativa.
Fu un'annata travagliata, segnata dal divorzio con Kimi e l'infortunio di Massa.

Per Domenicali i guai iniziarono con l'ingaggio di Alonso a fine 2009 a mio avviso.

All'epoca la Ferrari, pur per certi versi indietro rispetto a Redbull, poteva vantare in organico elementi validissimi ed una nuova vettura decisamente interessante, ma da sviluppare al meglio.
In quella stagione in tanti ricordano l'errore dei box all'ultima gara che portò all'allontanamento di Dyer (ingegnere validissimo), ma in pochi ricordano gli errori gravi di Alonso a Monaco (qualifiche saltate per una scocca rotta nelle prove libere) ed a Silverstone (penalizzazione a seguito della mancata restituzione di una posizione a Kubica) che costarono quella manciata di punti che avrebbero permesso a Nando di agguantare l'iride.
In molti dimenticano come Massa, certamente non al meglio, stesse risalendo la china fino alla malaugurata gara tedesca che segno la fine di Felipe Top Driver.

Dal 2010 in poi la Ferrari divenne Alonso centrica: la stampa osannava il pilota sottolineando il grosso credito che vantava nei confronti di un muretto che lo aveva privato di un titolo.
Complice una vettura sbagliata nel 2011 (ma chi la azzeccò a parte la Redbull quell'anno?) partì l'epurazione di una buona parte dei tecnici storici ed il progressivo arrivo di elementi graditi all'asturiano.

I responsabili della debacle vennero individuati in Costa, ritenuto ormai alla frutta, ed in Domenicali, il quale perse di credito e carisma, a differenza di un pilota che ne guadagnava sempre di più.

Il resto è storia nota: auto 2012 nata malissimo e pilota bizzoso e (soprattutto sul finale di stagione) talvolta battuto in qualifica dal compagno di box. 2013 segnato dal caos gomme e 2014 da una vettura ed un motore a dir poco osceni.

Tuttavia il germe di questi disastri non è totalmente ascrivibile a Domenicali, che a mio avviso ha la colpa grave di non aver tenuto il punto a livello politico su questioni rilevanti come gli scarichi soffiati, le ali flessibili e la modifica della composizione delle gomme.

Per la gestione sportiva ex se, non sarei così netto nei giudizi.
Il fallimento di Domenicali va di pari passo col fallimento di Alonso.
Domenicali ha sbagliato nella GES in due cose: nel non aver ingaggiato Kubica (ma chi se la sarebbe sentita di appiedare Massa?) e dell'aver assecondato Alonso, facendo saltare troppe teste.
Certo, forse all'epoca la Ferrari non era al top nelle simulazioni, tuttavia i veri problemi sono da ritrovarsi nei troppi avvicendamenti, nel voler dar credito a Tambazis e Fry piuttosto che a Costa.

Tempo fa qualcuno disse che in Ferrari vigeva un clima di terrore nel lavorare: tutti avevano paura della reazione negativa del pilota. Questo vuol dire molto a mio avviso e spiega come, ad un certo punto, l'asse fosse troppo spostato verso il pilota ed i suoi meriti, piuttosto che sulla squadra ed i tecnici.

Alla fine, come spesso accade, per ricostruire occorre abbattere, ma Domenicali dal 2010 in avanti si trovò a dover gestire una situazione esplosiva.
Attualmente Marchionne ed Arrivabene vivono sonni tranquilli con un Vettel molto aziendalista ed una certa continuità che ha portato, dopo la strana partenza di Allison, a ritrovare quella competitiva persa.

Insomma, per come la vedo io, diventa difficile dare un volto solo a quel fallimento.
Una cosa è certa: Costa è uno dei migliori ingegneri sulla piazza ed Alonso ha decretato l'addio della Honda dalla McLaren, veleggiando molto lontano dalla zona podio...
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da 330tr » 20/06/2018, 13:43

Delle due l'una:
-Se Todt era inutile, Domenicali, suo continuatore, lo dev'essere stato altrettanto, per cui non può essere additato di alcuna responsabilità.

-Se Todt invece ha qualche merito, quella di Domenicali è stata un'esperienza negativa.
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da groovestar » 20/06/2018, 14:59

Secondo me non del tutto negativa.
Ha iniziato bene e, con più fortuna ed un po' meno di foga, avrebbe potuto vincere 3 titoli mondiali in 4 anni.

Poi non si può non tener conto che lo sport è fatto di cicli e rinnovamento.
A mio avviso Domenicali non ha fatto peggio di molti altri che, nel periodo d'oro di Vettel e della Redbull, si sono dovuti accontentare del ruolo di comprimari.
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da guiporsche » 20/06/2018, 18:53

Io penso che Domenicali con un altro presidente avrebbe fatto meglio. Semplicemente era molto buono uomo per sfidare, per far fronte a Montezemolo. Mi ricordo sempre che i giornalisti inglesi adoravano Domenicali, e questo dice molto.

2007-08 la Ferrari è andata benissimo.
2009 sbagliato perchè il sviluppo della nuova monoposto parte tardi (a causa della lotta del 2008), e sopratutto perchè Mosley decide di autorizare il ilegale 'double diffuser' per questione politiche, per convincere Honda e Toyota di restare in F1 (da Ross Brown e Andrew Newey nei suoi libri a Willem Toet nei suoi blog questo è reperibile).

Nel 2010 arriva Alonso e comincia il casino. Già Aldo Costa aveva chiesto a Montezemolo un sviluppo della galleria del vento. Montezemolo rifiuta, dice che quello che la Ferrari ha è sufficiente (vide intervista da Costa a Turrini).

2011, Costa fuori, individuato como il grande colpevole del ritraso aerodinamico della Ferrari: troppo conservatore, dicono inglesi e italiani. Il stesso Costa della Mercedes 2013-xx.
Si dice in Inghilterra (Mark Hughes) che Alonso approva l'uscita di Costa.
Arriva Pat Fry che lascia libero Tombazis. Il resto della storia la sapiamo tutti, incluso il sviluppo della monoposto del 2014, con Fry/Tombazis che chiedano ai motoristi di addotare una philosophia 'zero-size' sbagliata (la stessa della Honda nel 2014-6, su richiesta della Mclaren).
Ultima modifica di guiporsche il 20/06/2018, 18:59, modificato 2 volte in totale.
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da guiporsche » 20/06/2018, 18:56

Un altro punto. Mi ricordo bene di legere in Motorsport Magazine (sempre Mark Hughes) che Kubica aveva un accordo con la Ferrari per il 2013....

P.S.
Eccolo: https://www.motorsportmagazine.com/opin ... back-cards

Forse il buono Domenicali non era cosi ****** ;)
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da nannimeli » 21/06/2018, 17:33

Ringrazio quanti partecipano alla discussione, che dire? nel suo settennato Domenicali prende un team vincente e di fato seppur fortunosamente vince nel 2007 per poi perdersi per strada, le cause? qualcuno cita la girandola dei tecnici, qualcuno accusa Alonso ma va detto con parole chiare che un capo ha la resposabilità del team e quindi della sua conduzione e gestione.
Domenicali era rimasto a quando Byrne portava i pezzi da provare sottobraccio in pista ed a lunghe sedute di test in pista che erano la chiave del successo di Schumaker e non si e accorto che la F1 stava cambiando rapidamente sostituendo le prove in pista con la simulazione ai banchi.

Recuperare e stata dura e lunga per la Ferrari ed ancora oggi non sono del tutto a posto, accade che dopo le prove del venerdì con l'assetto fatto a casa nella notte devono ricedere l'assetto che generalmente migliora al sabato.

E mia convinzione che senza Alonso la competitività della Ferrari sarebbe scemata molto tempo prima, so che su questo le polemica non si e mai spenta e le accuse di una Ferrari Alonso centrica vorrebbero dimostrare che la causa dei mancati mondiali era di Alonso.

Invito a ragionare sul fatto che un pilota di indubbio talento che può piacere o no ha comunque dimostrato in pista quello che sa fare, sia egocentrico, a mio avviso un pilota che non pretende tutto dalla squadra non vincerà mai neppure la coppa del nonno.

Schumaker aveva la Ferrari ai suoi piedi, Senna decideva lui i compagni di team e le scelte tecniche, Prost pretendeva che gli ingegneri seguissero la sua visione tecnica, anche andando indietro nel tempo di può capire questo atteggiamneto, che ricorda Clark e Chapman? nessun pilota ha mia ottenuto nulla con la Lotus 25 oltre allo scozzese. Surtess dovette lasciare la Ferrari perchè Dragoni, direttore sportivo non intendeva assecondarlo, Villeneuve figlo fù messo alla porta da Williams perchè voleva imporre lo sviluppo della auto.

Trovo normale che per battere gli antagonisti un pilota sia egocentrico e pretenda tutto l'appoggio dalla squadra.

Fermo restando la stima per l'uomo, la sua attitudine si e rilevata inadeguata, la prova provata e che nessuno l'ho ha mai voluto a dirigere un team in F1 ed oggi fa altro.
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da groovestar » 21/06/2018, 17:43

Nessuno mette in dubbio le doti del pilota, ma spesso si è costruito un’aura di Invincibilità per certi versi inesatta. Spostando l’attenzione su una presunta inadeguatezza del team, ci si è dimenticati delle ovvie responsabilità di un pilota che, soprattutto nel 2012, ha dato l’idea di non crederci al 100%.

Di certo non ha creato un buon clima ed ha preteso l’imgresso di uomini che non si sono dimostrati all’altezza.

Detto questo non è solo colpa sua, ma anche colpa sua.
In pista ha sempre dato il massimo, ma secondo me fuori ha contribuito a creare un clima infuocato stile anni 90 e con esiti simili.

Io sono convinto che Domenicali sarebbe un ottimo gestore con l’attaule organico
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da nannimeli » 21/06/2018, 19:01

Ma stiamo perdendo il giusto verso del mondo? il pilota, vuole, il pilota pretende questo o quest'altro tecnico, ma chi comandava in Ferrari, chi era il team manager, stiamo parlando di Domenicali se non erro, ed allora se un team manager, a capo della gestione sportiva non sa gestire un pilota, significa che non ha le palle per mettere a posto qualsiasi persona nel team ed ecco la sua inedegautezza.

Enzo Ferrari licenziò tutto lo staff tecnico dalla sera alla mattina nei primi anni 60, si privò di Surtess pedendo così un mondiale che avrebbe certamente vinto solo per non darla vinta al pilota che pretendeva l'auto di Bandini a Montecarlo.

Domenicali non somigliava a Ferrari?, certo non aveva l'esperienza ne la personalità del capo, se non si e capaci di gestire glu uomini e farsi rispettare e meglio cambiare mestiere cosa che del resto ha fato.
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da groovestar » 21/06/2018, 21:41

Surtees non era sorretto da un impero come Santander, uno dei maggiori sponsor del team.

I grandi campioni smuovono imperi economici e spesso vanno accettate per ragion di stato tante bizze ed intemperanze.

Non è un caso che scomparso Botin, la posizione di Alonso è stata messa in discussione.

Ed in Ferrari è stato un replay di quanto accaduto con Prost.

Purtroppo non si possono più fare paragoni con il passato remoto della F1
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da Laffite26 » 22/06/2018, 4:29

Gli alonsiani duri e puri (compreso un ex DS Ferrari) di quel 2014 si vantano solo di una cosa: che Nando era sempre davanti a Raikkonen in palese difficoltà di gestione della macchina. Loro sono convinti che questo dato sia l'unica nota positiva di quella stagione.Pensa tu.
"A special hello to our dear friend Alain, we all miss you Alain."
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da nannimeli » 22/06/2018, 8:39

Ci sta tutto nei ragionamenti, considerare gli sponsor, gestire i piloti e lo sviluppo tecnico oltre alla politica sportiva, questi sono le mansioni di un modeno team manager,
se per pressioni esterne od interne non si riesce a far il proprio lavoro, ci dimette, non se ne esce, chi si assume l'onore e l'onere della gestione sportiva ne ha la responsabilità specilmente in Ferrari dove la politica spesso e stata prevaricante rispeto alle esigenze sportive e tecniche, mi rifiuto di pensare che Domenicali non sapesse queste cose.
Ribadisco, ottima persona ma che si e rivelato inadeguado al ruolo, e poi scusate come mai ha cambiato mestiere? da uomo per bene ed intelligente ha compreso che quello non era il suo mestiere, del resto ho iniziato questa discussione esprimendo i mieie dubbi fin dal momento della sua designazione, era un amministrativo cosa che e tornato a fare e che penso sappia fare.
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da Jackie_83 » 22/06/2018, 8:44

Punto 1: se il DS è il capo del team e una figura importante, perchè Domenicali era importante e Todt una specie di impostore? Questo 3d contraddice l'altro....

Punto 2: condivido la tua opinione che fosse un ottimo manager (in Lamborghini infatti sta lavorando egregiamente) ma non adatto al ruolo di DS...soprattutto nel raccogliere di punto in bianco un'eredità pesantissima come quella del suo predecessore

Punto 3: penso che la colpa a monte fosse di Montezemolo, intestardito sulla "linea verde" di successione impostata da lui ai tempi del Kaiser che continuò a volerlo in un ruolo non suo praticamente abbandonandolo a se stesso...

Se hai voglia di andarti a pescare i 3d dell'epoca qui sul forum, noterai che da tempo discutevamo della latitanza di LCDM in fabbrica, che ormai si faceva vedere solo alla presentazione e a Monza, creando di fatto quel "vuoto di potere" culminato nel 2014 e che il buon Domenicali da solo non poteva ricoprire...

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da nannimeli » 22/06/2018, 9:43

Punto 1. non ho mai scritto che Todt fosse un impostore bensì che ha vissuto di luce riflesa, la luce di Brawn/Byrne/Schumaker, intelligente perchè a lasciato fare a questo trio mettendosi da parte e limitandosi a girare ai box con il cronometro al collo.
Lo dimostra il fatto che fino all'arrivo di questo trio magico Todt non aveva combinato una santissima mazza.

Sul punto 2 siamo daccordo, condividiamo.

Sul punto 3: Ho scritto che Montezemolo da multipresidente seguiva il team da lontano, presidente Ferrari, pres. Fiat, pres. confindustria, cooproprietario NTV treni Italo, socio Acqua di Parma profumi, socio occhiali web e chiissà che altro cosa altro dovevo scirvere per dire che eralontano dal team?.

Poi si arriva sempre alla considerazione finale, Domenicali non solo era il team manager, ma capo della gestione sportiva, quindi un potere più ampio, chefine ha fatto? epurato tra le polemiche, possiamo ripassare anno per anno il suo settennato ed andare a spaccereil capello in sedici ma se i risultati non ci sono le opinioni stanno a zero.

Considerqazione finale, che prima di Domenicali ci fosse Todt, cosa vuol dire?, Domenicali doveva fare il suo lavoro e non pensare a chi c'era prima di lui, e stato scavalcato dal rapido progresso della F1 passata dalle prove in pista alla simulazione e indirizare il team era sua responsabiltà, poi si può sbagliare un anno, due ma se non si capisce l'origine dei problemi si finisce per fare la sua fine, inutile usare il paravento Alonso o quello dei tecnici, se non sai fare il tuo lavoro ti dimetti, non vai avanti anni a prendere sberle dalla Red Bull.
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da nannimeli » 22/06/2018, 9:45

Ah, dimenticavo, Montezemolo era anche presidente della poltrona Frau, produttore di divani, un vero delirio di onnipotenza.
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