sI, lo so, sono un inguaribile bastian contrario, ostinato nel voler ragionare con la mia testa anzichè adeguarmi al pensiero corrente, al politicaly correct e quindi volgio espremire il mio convinciemnto su un personaggio che gode di una aurea a mio avviso immotivata, Jean Todt.
so che attirerò gli strali di molti con il mio pensiero ma sono preparato.
Un pò di genesi per entrare nel merito, alla scomparsa di Enzo Ferrari nel 1988 la lotta intestina all'interno di Maranello si fa più virulenta, la Fiat, venuto a mancare l'accordo con Enzo in relazione all'autonomia della gestione sportiva e proprietaria della Ferrari a parte di un pacchetto azionario di minoranza in mano a Piero che intelligentemente fa di mestiere il figlio di Ferrari, decide di mandare un suo uomo per cercare di mettere ordine nel team, Cesare Fiorio.
Fiorio si impegna, trova una F1 innovativa ma con problemi continui al cambio elettro idraulico, nel corso del 1989 riesce a risolvere i problemi di affidabilità e nel 1990 ha una macchina competitiva che può vincere il mondiale ma commette anche alcuni errori come il non saper gestire i suoi piloti, il galletto francese Prost ed il gallinaccio inglese Mansell, memorabile e l'intimidazione con la spinta contro il muro di Mansell in Portogallo ai danni di Prost, i due si rubano punti con il risultato di dare il mondiale a Senna.
Poi si mette a trattare, alle spalle di Prost, con Senna per portarlo in Ferrari senza considerare che Prost ha lasciato la Williams proprio per l'arrivo di Senna.
Rompe con Barnard progetista della 640 e pensa di sviluppare l'auto in casa ottenendo un disastro che fa scappare anche Prost, a questo punto la Fiat mette alle porta Cesare.
Agnelli si gioca l'ultima carta valida, richiama Montezemolo a Maranello, io sono contento, ho sempre sperato in un suo ritorno visto che aveva fatto bene nell'epoca Lauda.
Montezemolo si insedia a Maranello ma con mio disappunto vedo che i suopi interessi sono molto più ambiziosi della gestione del team, arruola Jaen Todt alla gestione sportiva, ma chi è costui? questo Francese che tanto somiglia a topo gigio?, mah!!! so che e un buon organizzatore, ha fatto bene nei rally e non e mai stato in F1, mi chiedo se saprà distinguere una F1 da una lavastoviglie, non resta che aspettare.
Penso che avrà bisogno del 1993 per renderi conto di cosa c'è di buono, cosa eliminare e sopratutto pianificare il futuro, quindi mi aspetto molte novità per il 1994.
1994 che arriva ma senza novità, nulla di nuovo, continua con due piloti veloci ma inconcludenti, da prova di essere bravo come stratega quando in Germania lascia fuori Alesi a finire le gomme anche se ha un minuto di vantaggio e potrebbe fare un pitstop con il risultato di far vincere Schummy.
E tornato a bussare alla porta di Barnard come aveva fatto Ferrari per preparare un nuovo progetto e Barnard chiede espressamente un V10, frazionamento vincente in quel periodo, Todt non ha la forza di imporsi ai tradizionalisti del V12,hanno un ottimo motore ma come si sa, un V12 e più pesante e obliga a partire con più carburante al via, leggesi più peso, era già successo all'epoca del Ford dfv e si ripete ora, interessante notare come dei 9 mondiali vinti dalla Ferrari solo 3 sono vinti con un V12 piatto che non e propriamente il manifesto Ferrari del V12.
Arriva anche il 1995 e si continua con Lambrusco e tagliatelle ma niente di nuovo in F1, Agnelli chiama Luca e gli da una svegliata, occorre reagire, la fiat e infastidita da come vanno le cose, Montezemlo capisce ed interviene, si mette in cantiere un V10 e si contratta Schumaker con un super ingaggio mai visto fino ad allora.
Siamo nel 1996, debutta il V10, debutta il nuovo telaio di Barnard e debuta Michel, voglia di far bene ma la situazione tecnica dopo tre anni di gestione TODT si rivela prossima al disastro, la scatola cambio in carbonio gioiello di progettazione e realizzata a Maranello non va, bisogna ritornare al vecchio e pesante cambio, si rompono le sospensioni, la parte idraulica da problemi, al GP di Francia Schumy si ferma nel giro di ricognizione con il motore arrosto, in Canada sempre Schumy perde i semiassi nella corsia box tra l'ilarità generale, si salva solo Michel capace di portare a casa tre vittorie grazie alla sua classe.
Michael e un pilota veloce ma e anche intelligente capisce che si rischia di affondare e di concerto con Montezemolo per il 1997 trasferisce lo staf tecnico Benetton a Maranello, Brawn prende in mano la direzione tecnica e guida il lavoro di Rory Byrne oltre a guidare Michael in gara il lavoro di questo trio cresce verso i risultati che si conoscono.
Ma quale è il ruolo di Todt in questi anni?, beh, e impegnato a passeggiare nei box con un ridicolo cronometro al collo nell'era delle fotocellule ed a fare interviste, anche questo e un contributo esiziale.