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La Ferrari senza Enzo Ferrari

MessaggioInviato: 11/09/2017, 21:14
da sundance76
In effetti l'identità non esiste, nemmeno nella singola persona, che tra passato e presente è già differente sia biologicamente che mentalmente.

Una Casa senza il suo fondatore, che cos'è?

La Ferrari senza il Drake, è un'altra cosa?

Servizio da un AS della primavera 1989.

Re: La Ferrari senza Enzo Ferrari

MessaggioInviato: 11/09/2017, 21:46
da leon_90
So di fare un parallelo forse troppo ardito, ma al peggio finirò ignorato e quindi poco male :D

Per me i periodi inter e post Ferrari si dividono come la storia dell'impero romano d'occidente e oriente. Sì, i bizantini in realtà facevano riferimento a se stessi come romani. Si ritenevano in tutto e per tutto romani e anche agli occhi del frammentato occidente essi erano a tutti gli effetti i romani ancora viventi. Ma, noi posteri che vagliamo tutto il passato serenamente da una collina all'ombra, sappiamo che essi erano ben diversi. Che Roma e Costantinopoli furono due esperienze completamente diverse da principio a fine. Entrambe con un periodo di immensa gloria e uno di desolante fine.

Ecco, così la Ferrari. Quella di oggi ai nostri occhi pare ancora la Ferrari originale. A tutti gli effetti la consideriamo naturale prosecuzione di una realtà che non ha mai vissuto una frattura. Ma vedo già i nostri pronipoti sulla collina, sorridere di come noi interpretavamo i fatti vivendoci dentro, mentre loro fortunati li osservano da fuori.

Off topic, ogni volta che leggo qualcosa del periodo 86-90 mi viene un tale magone..

Re: La Ferrari senza Enzo Ferrari

MessaggioInviato: 12/09/2017, 7:20
da sundance76
Io questa cosa la penso da alcuni anni, cioé che la Ferrari attuale è una cosa diversa, che soltanto incidentalmente ha lo stesso nome.

Re: La Ferrari senza Enzo Ferrari

MessaggioInviato: 12/09/2017, 7:33
da groovestar
Diciamo che occorre forse differenziare la Ferrari produttrice di vetture stradali e sportive dalla Ferrari squadra corse.

Se guardiamo alla F1 la scomparsa del fondatore è intervenuta, storicamente, in un periodo di profonda mutazione della categoria.
Secondo me non è stata solo la Ferrari a cambiare, ma tutta la F1 a cambiare se stessa e passare da un campionato in cui prototipi si sfidavano alla ricerca della prestazione pura, ad un perfetto veicolo commerciale e televisivo politicamente corretto, capace di entrare nelle case di tutti e non solo di appassionati della velocità.

Sinceramente non so come Enzo Ferrari avrebbe potuto vedere e gestire la Ferrari in formula 1 dopo il 1994 e gli enormi ed epocali cambiamenti che ha portato la morte di Senna.
Però ho come il convincimento che lo stesso Drake avrebbe, fosse vissuto qualche anno in più, affidato la sua successione ad un Montezemolo, uomo che ben conosceva e che avrebbe potuto traghettare la scuderia (e la fabbrica) verso il nuovo millennio.
Forse non avremmo vissuto gli anni confusi 1989-1993, ma non credo che la sostanza sarebbe cambiata molto.

Per quanto riguarda il presente, purtroppo si vive in tempi - per quanto non troppo lontani da quelli di Ferrari - davvero tanto diversi, ove a guadare le dinamiche di già solo 40 anni fa, sembra di guardare un secolo totalmente diverso...

Re: La Ferrari senza Enzo Ferrari

MessaggioInviato: 12/09/2017, 12:54
da Jackie_83
Per usare un paragone contemporaneo...la Ferrari senza Ferrari è come la Apple senza Steve Jobs

Un'azienda all'avanguardia che produce eccellenza ma senza più anima

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Re: La Ferrari senza Enzo Ferrari

MessaggioInviato: 12/09/2017, 12:57
da Baldi
Il "problema" (a mio avviso), si ingigantisce nel momento in cui, all'interno della stessa Ferrari, non c'è più nessuno che aveva avuto contatti diretti e "vissuto" il e con il Drake.

Si perde del tutto la "memoria storica", in DNA.

Re: La Ferrari senza Enzo Ferrari

MessaggioInviato: 12/09/2017, 15:58
da groovestar
Ma giocoforza sono fatti della vita.
Spesso i fondatori sono pionieri visionari che creano delle potenze economiche e commerciali, ma a meno di avere dinastie famigliari (e non sempre ciò è garanzia di qualità), è normale che intervengano dei cambiamenti.

Pensate alla Lotus senza Chapman, la Brabham sensa Brabham (e senza Ecclestone), la McLaren senza Bruce...penso sia nell'ordine delle cose.

Re: La Ferrari senza Enzo Ferrari

MessaggioInviato: 14/09/2017, 16:33
da Powerslide
Ciò che dice Forghieri è verissimo: che già nel 1989 si percepiva che da tempo fosse finita un'era, ma che ciò che era stato sempre sarà. Sempre inteso in senso umano, che prima o poi tutto finisce, ma si parla di un futuro ancora molto lontano.
L'altro giorno parlavo col figlio di un mio amico che s'interessa di eventi pubblicitari e a cui le automobili non fanno né caldo né freddo: uno dei tanti mezzi di trasporto e stop.
Per lavoro è stato invitato a Maranello e mi ha confidato che quando è entrato in Ferrari gli è venuta la pelle d'oca.
Gli ho chiesto perché e lui mi ha risposto che non lo sapeva, che si era sentito "strano ed intimorito".
A quel punto la pelle d'oca è venuta anche a me.

Re: La Ferrari senza Enzo Ferrari

MessaggioInviato: 14/09/2017, 18:34
da groovestar
Ciò che gli inglesi chiamano Heritage.
In certe aziende o società la storia si respira, anche dopo la scomparsa dei fondatori e dopo che i tempi gloriosi sono passati.

Sarebbe bello sapere la tua opinione, ormai dopo tanti anni, sulle aspettative che si potevano avere per il dopo Enzo.
Le paure, le speranze e, soprattutto, l'opinione anche sul passato recente.

Re: La Ferrari senza Enzo Ferrari

MessaggioInviato: 14/09/2017, 20:56
da 330tr
groovestar ha scritto:Ciò che gli inglesi chiamano Heritage.
In certe aziende o società la storia si respira, anche dopo la scomparsa dei fondatori e dopo che i tempi gloriosi sono passati.
...


Tranne quando passa la Fiat, stracciando pure i poster delle Lancia rally perché Lancia è (era...) un marchio, anzi, un brand, basato solo sul lusso.

Re: La Ferrari senza Enzo Ferrari

MessaggioInviato: 14/09/2017, 21:16
da Powerslide
groovestar ha scritto:Ciò che gli inglesi chiamano Heritage.
In certe aziende o società la storia si respira, anche dopo la scomparsa dei fondatori e dopo che i tempi gloriosi sono passati.

Sarebbe bello sapere la tua opinione, ormai dopo tanti anni, sulle aspettative che si potevano avere per il dopo Enzo.
Le paure, le speranze e, soprattutto, l'opinione anche sul passato recente.


La paura che tutto fosse finito era tanta. Tanto era cambiato, almeno per me, con la mancanza di Forghieri, tantissimo con la scomparsa del Vecchio. A questo si aggiunga un prodotto di serie sempre più scadente, l'immenso invenduto e la cassa integrazione imperante.
Nel 1989 mi parve di aver lasciato la nave che affonda e sono convinto che solo l'avvento di Montezemolo l'aiutò a risollevarsi. Sono sempre stato un fautore del motore centrale, ma quando venne presentata la 456 dissi "bene, ci siamo, si respira nuovamente un po' di ciò che fu". Serviva un po' di carisma, quello che Piero non è mai riuscito a trasmettere sebbene molto più intelligente di quanto molti pensino.
Sempre per la questione del carisma fu molto utile la presenza dell'Avvocato, tutto di un'altra pasta rispetto ai nipoti di oggi.
La Ferrari di un passato recente? Finchè c'è stato LCdM ero tranquillo, con Marchionne un po' meno. Non credo che con lui nel '90 tutto sarebbe andato nello stesso modo.

Re: La Ferrari senza Enzo Ferrari

MessaggioInviato: 15/09/2017, 9:16
da Jackie_83
Pare che il nipote di Piero, Enzo Jr. Sia in predicato per un ruolo in futuro, per ora si fa le ossa occupandosi di sponsorizzazioni in MotoGp

http://m.ilgiornale.it/news/2016/01/05/ ... i/1210115/

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Re: La Ferrari senza Enzo Ferrari

MessaggioInviato: 15/09/2017, 12:39
da groovestar
Powerslide ha scritto:
groovestar ha scritto:Ciò che gli inglesi chiamano Heritage.
In certe aziende o società la storia si respira, anche dopo la scomparsa dei fondatori e dopo che i tempi gloriosi sono passati.

Sarebbe bello sapere la tua opinione, ormai dopo tanti anni, sulle aspettative che si potevano avere per il dopo Enzo.
Le paure, le speranze e, soprattutto, l'opinione anche sul passato recente.


La paura che tutto fosse finito era tanta. Tanto era cambiato, almeno per me, con la mancanza di Forghieri, tantissimo con la scomparsa del Vecchio. A questo si aggiunga un prodotto di serie sempre più scadente, l'immenso invenduto e la cassa integrazione imperante.
Nel 1989 mi parve di aver lasciato la nave che affonda e sono convinto che solo l'avvento di Montezemolo l'aiutò a risollevarsi. Sono sempre stato un fautore del motore centrale, ma quando venne presentata la 456 dissi "bene, ci siamo, si respira nuovamente un po' di ciò che fu". Serviva un po' di carisma, quello che Piero non è mai riuscito a trasmettere sebbene molto più intelligente di quanto molti pensino.
Sempre per la questione del carisma fu molto utile la presenza dell'Avvocato, tutto di un'altra pasta rispetto ai nipoti di oggi.
La Ferrari di un passato recente? Finchè c'è stato LCdM ero tranquillo, con Marchionne un po' meno. Non credo che con lui nel '90 tutto sarebbe andato nello stesso modo.


Ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza e, devo dirti, condivido lo scetticismo verso chi tratta la rossa come un asset e più attento ai buoni rapporti di vicinato con il competitor tedesco.

Montezemolo, così come Agnelli, era un grandissimo appassionato della Rossa e lasciarlo a casa per i festeggiamenti è un qualcosa di inconcepibile.
Se guardiamo anche solo alla storia sportiva, a lui è legato il ritorno alla vittoria di metà anni 70 e fine anni 2000.
Che amarezza.

Certo sarebbe stato bello vedere Furia al timone sino all'arrivo di Montezemolo, senza uomini fiat di scarso spessore, senza inglesi tracotanti e con magari alla guida dei bolidi di F1 Mansell ed Alboreto (anche quest'ultimo pare che, pur avendo ricevuto rassicurazioni dal vecchio Enzo circa la certezza di poter mantenere un posto in squadra, preferì lasciare piuttosto che restate in un team che era diventato completamente diverso).