da avvocato » 22/11/2018, 8:52
LO DO VI CO
Il Campionato Europeo della Montagna era tra le massime competizioni dell’automobilismo sportivo negli anni Sessanta.
E noi della Ferrari ci partecipavamo in maniera artigianale, con pochi mezzi, con la nostra piccola bisarca che portava alle pendici dei monti l’unica vettura disponibile, pochissimi ricambi, un solo motore.
A confronto, i nostri rivali della Porsche sembravano marziani: arrivavano con più vetture, godevano di risorse che rispetto alle nostre non erano nemmeno paragonabili. I loro mezzi e le loro tecnologie sembravano appartenere ad un altro sport.
Però spesso vincevamo noi e un giorno del 1965 il loro direttore sportivo von Hanstein mi si fece vicino e mi chiese:
“Mauro, ma quale è il vostro segreto? Noi ogni volta portiamo evoluzioni aerodinamiche, potenziamo il motore, studiamo preventivamente i percorsi, ma vincete sempre voi… Perché?”
Il quesito era tra il serio ed il faceto, però fu posto con una gentilezza tale che mi fece barcollare: perché rispondergli rivelandogli il nostro segreto?
Ci pensai, e alla fine mi convinsi, in fondo la domanda era retorica, il mio interlocutore già conosceva la risposta.
Fissai negli occhi von Hanstein, mi misi le mani sui fianchi e gli dissi:
“Vuoi veramente sapere il segreto delle nostre vittorie?”.
Allargai le braccia e con il pollice e l’indice delle mani a fare un cerchio, muovendomi come un direttore d’orchestra, cominciai a salmodiare, sillabando a voce alta:
LO DO VI CO
Von Hanstein sorrise compiaciuto: sono sicuro che fosse la risposta che attendeva.
Liberamente tratto da un ricordo di Mauro Forghieri su Lulù Scarfiotti.