Sir. Black Jack Brabham - uno dei più grandi

[duvel]

Sono curioso:

Ottima segnalazione! Grazie

[Uitko]

Sono curioso:

Non vedo l'ora!

[sundance76]

"Nel corso della stagione '69 andammo a Silversone per fare dei test di pneumatici per la Goodyear. Mi stavo avvicinando alla curva Copse quando l'anteriore sinistro si è afflosciato ed è uscito dal cerchio. Viaggiavo a 185 km/h, la monoposto finì contro le barriere e il mio piede sinistro fuoriuscì dalla scocca, rimanendo incastrato: proprio come una trappola per topi, dove riesci ad entrare, ma non a uscire.


Il motore girava a tutto gas perché l'acceleratore era rimasto aperto, ma riuscii a girarmi e a spegnerlo. Poi cominciò a fuoriuscire il carburante ma, dal momento che avevo collaborato alla costruzione della macchina, sapevo che le bocchette del sistema antincendio erano rivolte verso gli scarichi, perciò azionai l'estintore.

Ero in mezzo a un lago di benzina, che si espandeva per nove metri intorno a me. Quando arrivarono i meccanici, Ron Dennis prima fece ricoprire di schiuma i tubi di scappamento, e poi mi liberarono. Fu l'unica volta che una BT26/2 andò distrutta.

Nell'incidente mi ruppi il piede e saltati le tre gare successive, Francia Gran Bretagna e Germania, ma avevo ancora tutte le intenzioni di proseguire. Perché avrei dovuto ritirarmi se ritenevo di essere ancora competitivo e mi divertivo?

La mia filosofia è sempre stata che pilotare è pericoloso se tu lo rendi tale. L'imprevisto può sempre accadere - come una gomma che si affloscia - ma, a parte questo, correre in auto non è pericoloso".

(Jack Brabham)
Nella foto LAT, con Leo Mehl, boss della Goodyear