Anch’io conosco un circuito scomparso, magari qualcun’ha sentito qualcosa del genere?
Un ovale asfaltato di più o meno un chilometro in mezzo al bosco, diretto addosso agli alberi al centro ed esterno, vi sembra possibili? Inoltre e accertato che è a conoscenza di pochissima gente.
E pure io nel 18. maggio 1971 era sopra, con Jürg Dubler che provava il suo Formula 2 Brabham BT30.
Più o meno cosi era l’ambiente, non sono sicuro del tipo di alberi pero a gambo alto e avvicinato cosi con qualche sottobosco.Per varie ragioni dopo la morte di Silvio ogni cosa che mi poteva dire dove esattamente era quel posto sono andata persi, e per una certa perioda aveva altri problemi che certamente non mi lasciavano tempo a pensare alla storia.
Inizia sul circuito di Jarama al 16. maggio 1971 dopo la corsa di F2 quando Silvio mi dice che aveva accordato con Dubler di trovarmi a un luogo nel Sud di Francia e che Dubler mi porta a un circuito dove vuole capire se il problema e la sua vettura o lui in persona.
Dico subito ci sono cose per quale posso essere vendicativo. Per una questione assieme Bogotà per me era subito chiaro che con il nostro BT30 Jürg non percorrerà neanche un metro. Quello che ha scritto poi nel suo libro mi ha confermato di aver fatto bene.
In ogni modo aveva una buona scusa! Verso la fine corsa il nostro motore rattava sul rettifilo del circuito, anche se a me era chiaro e una candela, non doveva mica dire a Dubler perciò per lui finche non ce certezza (a casa) nessuno prova la nostra vettura.
Sicuro sono che era dopo Aix-en-Provence e mi deve aver trovato sulla vecchia N7 la strada verso la Liguria che avrai preso in ogni modo per andare a casa. Cosi alla mattina del 18 maggio aspettava Dubler faccenda colazione nel Caffe da lui indicato, sul lato nord della N7 con un ampio parcheggio davanti.
Quando Dubler arrivava della stessa direzione da dove arrivava io, m’indicava una strada all’altro lato che portava verso sud. Ho seguito per due - tre chilometri su un terreno poco ondulato, quando sulla sinistra
iniziava un bosco (credo abete), a destra campagna aperto con nessuna casa in vista. Quando a trecento - cinquecento metri davanti si vedeva il bosco anche sulla destra, Dubler metteva fuori la freccia a sinistro ed entrava nel bosco. Giuro senza Dubler io quella stradina non avrebbe neanche dato attenzione.
Dopo una trentina di metri si trovammo su un rettifilo di circa 300 metri a una larghezza, dove tre vetture avrebbero posto senza essere troppa ristretto, con un asfalto non nuovo pero di buona qualità. Cera nessun barra o altro ostacolo per arrivarci. Al centro un’area box nello stile come si trovava all’aeroporto di Modena, credo erano cinque posti. Del resto con nessun servizio di acqua o elettricità.
La pista era abbastanza precisa sull’asse nord – sud e al fine un restringimento a due corsie entrando in curva, cosa era all’altro lato, rettifilo o un pezzo curvato per gli alberi e sottobosco non si poteva vedere, ed io non aveva fatto nessun giro.
In ogni modo Dubler provava la sua BT30 ed io controllava le regolazioni provando anche più magro ecc .. Dopo circa trequarti ora siamo andati, arrivato alla N7 Dubler verso ovest, andava a casa lungo la Rhône, ed io ho proseguito verso est.
Sicura e che Jürg Dubler era già in passato a quel posto altrimenti non vai li come sarebbe la casa tua. Penso che fosse li l’anno prima in occasione delle due corse di F3 a Le Castellet, forse provando il nuovo modello di un Chevron che ha portato dall’Inghilterra.
I tentativi nel forum Autodiva e AtlasF1 non hanno portato nessun risultato. Anche l’amico di Dubler, Eric Offenstadt non sapeva niente. "Le Luc" certamente non e, si trova in un posto più aperto con bosco di pino e su domanda non hanno risposto. E pure doveva essere in quella zona a nord di Castellet.
Dico doveva, perché oggi in quella zona per le strade ce un enorme cambiamento. La N7 che passava traverso tutti luoghi, adesso evita l’abitato in più si aggiunto un’Autostrada. Sono convinto quel posto doveva fare spazio a una di quell’infrastruttura.