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In giro sul web ho visto che è appena uscita un'autobiografia di Tony.

Oggi Tony Brooks compie 85 anni.

Gran Premio del Belgio 1958 a Francorchamps. 
Brooks sulla bellissima Vanwall ottiene la sua prima vittoria stagionale nel Mondiale (seconda in carriera dopo quella inglese dell'anno prima in "coabitazione" con Moss), battendo le Ferrari: Collins e Musso si ritirano, Hawthorn arriva secondo col motore in fumo.

Brooks a Monaco 1961, invece di guidare la sua BRM, arrotonda lo stipendio facendo il cineoperatore.

Il vecchio Tony ancora in pista..

Bellissimi contributi, grazie a entrambi!!

Molte foto sono andate perse, ma ho "ripristinato", stavolta su doppia pagina, il servizio con l'intervista del primo post.

"Le macchine da corsa dovrebbero avere sempre un po' più di potenza di quanto il telaio sia capace di sopportare".

(Tony Brooks)

Un saluto a Tony, pilota che ho sempre ammirato moltissimo.

Appena letto gli anni '50, che citavamo qualche sera fa, credo si chiudano definitivamente

Eh, i '50 sono davvero lontani, adesso. Sono diventati leggendari, come i loro protagonisti.
Di quell'epoca rimangono in pochissimi; mi vengono in mente A.J. Foyt che corse 2 Indy 500 negli anni validi per il campionato del mondo piloti, David Piper che corse 2 GP..e poco altro.. (edit Bernie Ecclestone meteora a Monaco '58!!)
Un ricordo per il buon (e bravo) Tony

Penso che, in retrospettiva, meriti di essere ricordato, se non al pari di Moss, con una simile considerazione: anche lui è stato un campione del mondo mancato sul filo di lana, ed anche lui possedeva un talento tale da poterlo annoverare fra i migliori interpreti della fine della decade dei 50.
Peraltro un pilota che merita di essere ben considerato anche nella storia della Rossa di Maranello.

groovestar ha scritto:Penso che, in retrospettiva, meriti di essere ricordato, se non al pari di Moss, con una simile considerazione: anche lui è stato un campione del mondo mancato sul filo di lana [...]
Peraltro un pilota che merita di essere ben considerato anche nella storia della Rossa di Maranello.

Come per Ascari nel '51, un titolo perso all'ultima gara per colpe più della squadra che del pilota