1° agosto 1980: l'addio a Depailler

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da chicco67 » 05/08/2010, 13:37

[quote="gianlem"]
erano dei campioni veri. Di quelli che finivano una gara di 80 giri e si accendevano una bella sigaretta come se avessero appena finito di s.....re  :blush: (come Jochen, Hunt, Rosberg). All'epoca non vi era la preparazione fisica di oggi, eppure guidavano al limite con auto pesantissime e difficili da guidare. Che tempi...che eroi...i veri eroi della F1.
[/quote]
Quoto: per loro guidare era come scxxxxxe... la preparazione atletica si faceva correndo con qualsiasi cosa avesse delle ruote nei weekend e facendo i test in settimana (le terze guide e i collaudatori erano ancora da inventare...). L'incidente mortale era sempre in agguato e loro prendevano le cose come se fosse sempre l'ultimo giorno!

Purtroppo all'epoca la morte di Patrick passò abbastanza inosservata: il giorno dopo vi fu l'attentato alla stazione di Bologna e l'attenzione si spostò su questo...
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da Aviatore » 05/08/2010, 13:50

[quote="chicco67"]
Quoto: per loro guidare era come scxxxxxe... la preparazione atletica si faceva correndo con qualsiasi cosa avesse delle ruote nei weekend e facendo i test in settimana (le terze guide e i collaudatori erano ancora da inventare...). L'incidente mortale era sempre in agguato e loro prendevano le cose come se fosse sempre l'ultimo giorno!
[/quote]

Quella era Vita, quelli erano Piloti, quelli erano Uomini
:001_tt1:
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da Norisring » 05/08/2010, 21:04

[quote="Baldi"]
Ecco un'altra versione del "doppio controsterzo in derapatone stile nuoto sincronizzato"...

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[/quote]

è stata il mio screensaver per anni.
Ho sempre pensato che già in Brasile, in quel precoce 1977, Ronnie aveva stabilito di andarsene, a qualunque costo, dall'ennesima macchina un pò ''limitante''....da lì a firmare un contratto Lotus da ''non primo pilota'', chissà, il passo forse fu breve.

Patrick e Ronnie, ma che coppia ragazzi....
''...chi e' stato Flavio Torello Baracchini? ...solo il più micidiale degli Assi dell'aviazione italica nel primo conflitto: Baracca abbattè 34 nemici in tre anni, Torello 31 in sei mesi di volo...''
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da jeanpierresarti » 05/08/2010, 22:01

ho ripreso in mano per l'ennesima volta "the champions of formula 1" del 1988 di keith botsford , per quanto mi riguarda il miglior libro sui piloti della massima categoria.
di Depa dice: ...l'affascinante patrick depailler che cercava la morte ad ogni costo... un pilota che sfidava la morte...
... la scelta di jody (schekter) , giovane, veloce, desideroso di imparare, era la più intelligente; si poteva ingaggiarlo ad un prezzo relativamente basso perchè era impaziente, aggressivo e disperatamente ambizioso. lo stesso , ma con qualcosa in più, si poteva dire del suo nuovo compagno di squadra patrick depailler... aveva fascino in abbondanza, un sorriso pronto e una notevole capacità di attirare le donne, anche troppa. era uno spirito libero e anche un pilota bravo e spericolato. quel qualcosa in più che possedeva era il desiderio di morire. è una caratteristica che ho notato anche in altri piloti, soprattutto in villeneuve ma depailler è stato uno dei pochi che me lo abbia dichiarato apertamente: "se pensassi di vivere troppo a lungo, di riuscire a sopravvivere fin dopo la prossima gara, soltanto fino a domani, non so cosa potrei decidere di fare."... Patrick aveva tentato di morire molte volte, e finalmente riuscì a ottenere ciò che voleva presentandosi alle prove sul circuito di hockenheim sfinito e con gli occhi arrossati."

per quanto possano essere a volte (spesso) paraculi i giornalisti e gli inglesi in generale (anche i francesi, e quasi sempre, anche gli italiani) questo è un libro scritto in una maniera iper critica contro l'arrivismo e la determinazione dei piloti, lontano dagli articoli sportivi ultra retorici e ammantati di uno spocchioso senso di Destra sublimata (il vincente, l'eroe).
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da jackyickx » 05/08/2010, 22:10

Questa non la sapevo.
Comunque chi ha vissuto come me quegli anni spesso aveva la sensazione di piloti che osassero un po' oltre e purtroppo la F1 di allora era veramente pericolosa. Depailler non si risparmiava di certo e ha ottenuto parecchio meno di quello che ha dato. il duello di Kyalami con Peterson ha poco da invidiare a quello di Digione
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da Powerslide » 05/08/2010, 23:01

Non ho mai avuto la sensazione, nè tantomeno ho pensato, che i piloti di quegli anni avessero il desiderio di morire.
Alcuni però si convincevano di essere invulnerabili o immortali ed altri diventavano schiavi del "personaggio pilota": uno che giocava con la morte e fingeva di snobbarla.

Uno di loro disse:
"La vita non deve essere giudicata per la sua lunghezza, ma per le emozioni che riesce a dare. Come l'uccello!"  8)

Non chiedetemi però di chi fosse questo singolare pensiero.
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)
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da jeanpierresarti » 06/08/2010, 4:09

[quote="jackyickx"]
Questa non la sapevo.
Comunque chi ha vissuto come me quegli anni spesso aveva la sensazione di piloti che osassero un po' oltre e purtroppo la F1 di allora era veramente pericolosa.

"Depailler non si risparmiava di certo e ha ottenuto parecchio meno di quello che ha dato".

il duello di Kyalami con Peterson ha poco da invidiare a quello di Digione
[/quote]
eh già... se fosse sopravvissuto al suo essere arrembante/devastante sarebbe ora ancor meno conosciuto dalla massa e ancor più considerato e valutato dagli appassionati come voi e me; il fatto che si sia immolato non è bastato ad innalzarlo a icona (una delle tante) degli anni 70. Per la massa il pilotare una macchina estrema, rischiare, vincere e sopravvivere a tutto questo ha un solo nome: Lauda (beninteso: un Grande)

[quote="Powerslide"]
Non ho mai avuto la sensazione, nè tantomeno ho pensato, che i piloti di quegli anni avessero il desiderio di morire.
Alcuni però si convincevano di essere invulnerabili o immortali ed altri diventavano schiavi del "personaggio pilota": uno che giocava con la morte e fingeva di snobbarla.

Uno di loro disse:
"La vita non deve essere giudicata per la sua lunghezza, ma per le emozioni che riesce a dare. Come l'uccello!"  8)

Non chiedetemi però di chi fosse questo singolare pensiero.
[/quote]

Il fatto importante è che siamo all'ennesimo messaggio su Patrick. Lo sto scoprendo in questi giorni. Grazie a voi. grazie a internet, ai libri che riprendo in mano, ai video del passato, ai documenti, alle riviste, a chi c'era allora. Non mi permetto di cercare di capire la figura di una persona che tra l'altro ha passato la sua vita ad essere sfuggente. Sono, siamo, continuamente affascinati da questo tipo di personaggi ormai storici perchè raffigurano quella parte di noi che non tutti hanno la possibilità di esprimere al 100%
 
oh, poi prendete i miei pensieri per quello che possono essere ... delle parole scritte in una notte insonne durante le ferie...
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da chicco67 » 06/08/2010, 20:22

[quote="Powerslide"]
Uno di loro disse:
"La vita non deve essere giudicata per la sua lunghezza, ma per le emozioni che riesce a dare. Come l'uccello!"  8)

Non chiedetemi però di chi fosse questo singolare pensiero.
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da Baldi » 06/08/2010, 20:24

[quote="chicco67"]
[quote="Powerslide"]
Uno di loro disse:
"La vita non deve essere giudicata per la sua lunghezza, ma per le emozioni che riesce a dare. Come l'uccello!"  8)

Non chiedetemi però di chi fosse questo singolare pensiero.
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Provo a indovinare: Clay Regazzoni  ;)
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anche io ho pensato a lui...
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da Mclaren7C » 07/08/2010, 9:21

STAGIONE 1979
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Gp d'Argentina - Buenos Aires - Ligier JS11
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Gp del Brasile - Interlagos - Ligier JS11
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Gp del Sud Africa - Kyalami - Ligier JS11
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Gp degli Stati Uniti Ovest - Long Beach - Ligier JS11
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Gp di Spagna - Jarama - Ligier JS11
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Gp del Belgio - Zolder - Ligier JS11
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Gp di Monaco - Montecarlo - Ligier JS11
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da jeanpierresarti » 07/08/2010, 11:50

certo che la Ligier "tuono blu" è ancora molto bella come linea, pulita e grintosa. Vale proprio la pena ricapitolare un attimino la sua storia che , come sappiamo, prende il via qualche anno prima quando Guy Ligier e Jo Schlesser decidono di imbarcarsi nell'impresa di costruirsi delle f2 da par loro. Jo perirà subito al suo debutto in f1 a Rouen e Guy inaugurerà la propria serie di auto con la dicitura J(o)S(chlesser) seguita da un numero crescente in ricordo dell'amico e copilota in tante corse. Dopo varie esperienze nelle sport e, finalmente, in f1, nel 1979 il team schiera 2 mezzi, uno per Laffitte e uno per Patrick Depailler. Ingegnere capo Gerard Ducarouge, ex Matra. Sponsor? ovviamente Gitanes (marchio della Seita, società a capitale pubblico) ed Elf, purtroppo per la "grandeur francese" i motori non sono Matra ma Ford Cosworth (torneranno nell'80 marchiati Talbot, sempre parte della galassia Matra), gomme Goodyear. Dopo un inizio spumeggiante, l'incidente col deltaplano priverà il Depa della sua grande occasione.  :(
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da Baldi » 07/08/2010, 18:32

Per chi volesse... visto che qui da noi qualcuno ha creato il collegamento all'archivio on-line di Quatro Rotas... andate a pagina 139 del numero di settembre 1980 per l'incidente a Depailler.
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da Mclaren7C » 08/08/2010, 9:43

Si amplia la raccolta di immagini del pilota francese, ne ho aggiunte altre: Svezia '74; Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Gran Bretagna, Germania, Olanda, Monaco. Spagna, Svezia, USA Est ed Ovest '77 ed infine Belgio '79.
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da Mclaren7C » 10/08/2010, 10:47

STAGIONE 1980
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Gp del Brasile - Interlagos - Alfa Romeo 179
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Gp del Sud Africa - Kyalami - Alfa Romeo 179
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Gp degli Stati Uniti Ovest - Long Beach - Alfa Romeo 179
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Gp del Belgio - Zolder - Alfa Romeo 179
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Gp di Monaco - Montecarlo - Alfa Romeo 179
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Gp di Francia - Paul Ricard - Alfa Romeo 179
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Gp di Gran Bretagna - Brands Hatch - Alfa Romeo 179
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Gp di Spagna - Jarama - Alfa Romeo 179
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Test Nogaro - Alfa Romeo 179
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da jeanpierresarti » 10/08/2010, 12:42

anche il tuono rosso era bello.
(continuiamo a farci del male...)
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