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Comprata l'autobiografia di Damon Hill, "Watching the wheels".
Su google books c'e disponibile una porzione in anteprima.
Se riuscirò cercherò di tradurre i passaggi salienti riguardo Imola 1994.

330tr ha scritto:Comprata l'autobiografia di Damon Hill, "Watching the wheels".
Su google books c'e disponibile una porzione in anteprima.
Se riuscirò cercherò di tradurre i passaggi salienti riguardo Imola 1994.

E ci siamo di nuovo, è il primo maggio.
Ormai gli anni non si contano più..ma sempre trattengo una lacrima a stento, in questo giorno
Ciao, eroe.

Un ricordo di quella terribile Imola che fu con una pessima foto scattata con macchinetta di cartone usa-e-getta comprata in un momento di disperazione prima della corsa, dopo che quella "autentica" di famiglia era stata rubata..

Giornata sempre difficile il primo maggio

E' incredibile come lo straziante dolore dei fatti di Imola 94 rimanga immutato in tutti, come un graffio indelebile nelle nostre vite.

Tanti campioni hanno dato la vita nel motorsport (e nello sport in generale) eppure questa tragedia rimane la più sentita, quasi la più crudele.

Nominare Imola od il 1994 provoca ancor un senso di disagio, anche dopo 24 anni.

Pur essendo agnostico sembra quasi che quel fine settimana qualcuno volesse mandare un segno sulla fragilità umana, sacrificando l'ultimo ed il primo, ricordandoci che siamo di passaggio.

O forse che nulla accade mai per caso.

Se ne parlava tempo fa, chissà quando, chissà dove..
Ecco nell'intervista Senna che racconta il gesto del lasciar vincere Berger a Suzuka '91.

Video mai visto prima, De Adamich e Schittone fuori onda commentano tra loro le immagini delle prove del GP del Messico '92, con Senna che si spatascia ferendosi leggermente

Senna, il V8 e Montecarlo. Dalla sua prospettiva.

AS ha pubblicato un fascicolo speciale in ricordo di Ayrton.

Si.

Devo averlo mio.

Dovrò darmi da fare per scovare un'edicola, ormai stanno "uscendo di produzione"..
L'ultima volta non ne ho trovate alla stazione di Venezia.

Carlo Cavicchi, durante un'intervista, ci racconta di Senna attraverso la sua esperienza di direttore di Autosprint

nel giorno in cui ricordiamo Roland, il Guardian scrive questo su Ayrton:

"There was certainly nothing straightforward about the circumstances of his death on 1 May 1994 during the San Marino Grand Prix. A quarter of a century of analysis has failed to yield a definitive judgment on the events of the seventh lap of that race, although there is a general acceptance that – to put it simply – lowered tyre pressures caused his Williams FW16 to bottom on the rippled tarmac on the inside of the 190mph left-hander called Tamburello, throwing it out of control. The fatal head wound inflicted by a broken suspension part was the freakish consequence."

Le risultanze del processo non hanno attraversato la manica...

...né lo faranno mai.
La verità non esiste, è quella decretata dalla società "vincente".
E gli italiani mangiaspaghetti baffi neri mafia mandolino non sono nemmeno da prendere in considerazione, essendo il giudizio definitivo decretato da un paese corrotto del terzo mondo.

Beh qui siamo al negazionismo.

Gli aspetti dello schianto sono molteplici, ma sicuramente lo sterzo ha giocato un ruolo fondamentale nella dinamica.

Concludere che la colpa è della bassa pressione significa affermare che Ayrton sia morto perché non è stato capace di recuperare la sua Williams su una disconnessione, e ciò è inaccettabile a prescindere dalle risultanze processuali.