Ayrton Senna

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da Baldi » 23/08/2013, 7:51

Volevo fare una veloce riflessione.

Tenuto conto della carenatura aggiuntiva applicata a Imola per coprire nuovamente le mani del pilota, si può pensare che essa avesse uno spessore minore della scocca vera e propria.

Dopo il "taglio" della scocca e l'applicazione di questa carenatura, facile pensare quindi che si sia potuto comunque recuperare dello spazio utile per il movimento delle mani durante le fasi di sterzata.
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da Niki » 23/08/2013, 8:59

Io avevo scritto che non credo alla teoria per la quale Newey non aveva voluto modificare l'auto per ragioni estetiche.
Ci crederei se avesse opposto resistenza per ragioni legate all'aerodinamica della vettura, questo non mi stupirebbe.
Ma se ci fosse qualcuno, chiunque esso sia, che motiva scelte del genere per via di fattori estetici, sarebbe come minimo un pazzo.
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da Baldi » 23/08/2013, 10:16

Indubbiamente il termine "estetica" è quantomeno forte.

Diciamo piuttosto che la ricerca della migliore aerodinamica della monoposto (e sottolineo monoposto, piuttosto che tutto il pacchetto pilota-auto) ha condizionato il progetto e tutte le scelte successive.

Accadeva, accadeva anche prima e accade tutt'ora. E se vogliamo in modo ancora più marcato rispetto al 1994.

Facile pensare che Newey abbia concepito una monoposto molto estrema, e questo lo si era capito sin dal primo istante; anzi, se ne sapeva già prima ancora della presentazione.

D'altra parte anche le più dirette progenitrici destavano stupore per le linee, la bellezza e la ricerca aerodinamica... unita (ma quello era il periodo) ad una estremizzazione degli spazi dell'abitacolo.
Basti pensare alla March 881, alle Arrows A11 (Cheever era svenuto),...


Per la FW16 si concepì qualcosa che doveva essere l'arma "assoluta".

Di fronte ai problemi di abitabilità (magari inizialmente intese dal team come semplici "pretese") si è cercato di trovare una soluzione.
Tagliare la scocca, carenare la parte asportata con una carrozzeria ugualmente più avolgente (recuperando comunque sempre dello spazio) limando al limite il parabrezza...
[...a tal proposito mi ricordo ancora adesso l'attento lavoro di Prost (prima) e poi anche Senna in Mclaren nel 1989 per trovare il parabrezza ideale che migliorasse in comfort di guida dei piloti].
...modificare il piantone.

Io credo che siano state cose quasi di routine, su un progetto così estremo.
L'errore tragico è stato non tanto aerodinamico o distributivo... quanto nella scelta dei materiali/pezzi e nella lavorazione.
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da gilles70 » 23/08/2013, 14:28

Interessante questo post.
Ricordo che Ayrton era furibondo in quell'inizio di stagione lamentandosi con Angelo Orsi
che alla Williams avevano ingaggiato il pilota più veloce del mondo ma che gli avevano costruito una
macchina con l'abitacolo troppo stretto che non riuciva a guidare.
Il giovedì pre gp fecero la modifica al piantone per calmare Senna,ma saldarono due tubi di diametro differente e materiale differente in maniera vergognosa e col risultato che conosciamo.
Ayrton prima del momento fatale probabilmente si era accorto che qualcosa non andava, infatti uscendo dalla
variante bassa fece dei movimenticome per verificare chelosterzo fu ok.
Non fà onore e Newey negare ancora dopo tanti anni la rottura del piantone indicata da autosprint una settimana dopo l'incidente come causa.
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da jackyickx » 24/08/2013, 16:22

Un paio di anni fa su un forum trovai questo post dell'utente "ingmecc" che scrisse questo:


Ragazzi, volevo dire la mia sulla questione, visto che, anche se non ho assistito in diretta all'incidente di Senna in quanto ero troppo piccolo, mi sono documentato ampiamente leggendo qua e là nella rete.
Secondo me questa vicenda resterà sempre nel dubbio, almeno fin quando non spunterà il filmato integrale dell'onboard di Senna che si appresta ad impattare contro il muro del Tamburello, sempre se tale filmato integrale esiste sulla Terra.

Fatte queste premesse, a me la tesi che l'incidente del brasiliano sia stato causato dalla rottura del piantone non ha mai convinto del tutto. Fra tutte le curve del circuito di imola in versione pre-modifiche 94, non mi pare che quella del Tamburello sia la più impegnativa per il pilota, in quanto se non ricordo male l'accelerazione laterale che la monoposto sviluppava in corrispondenza del Tamburello era inferiore a quella che essa sviluppava in altre curve di raggio minore (curva Villeneuve per esempio). Questo fatto mi induce a pensare che tale curva non era particolarmente impegnativa per la meccanica e per la tenuta dei componenti, a differenza di altre, e dunque è più logico pensare che, se il piantone si fosse dovuto spezzare, avrebbe dovuto farlo certamente non al Tamburello. Qualcuno di voi potrebbe obiettare dicendo che, a prescindere dalla forza centrifuga sviluppata nella curva, il piantone ha ceduto perchè già fortemente sollecitato nelle tornate precedenti, e tale affermazione mi sembra molto logica e corretta, però mi sembra troppo strano che il colpo di grazia all'integrità della colonna dello sterzo sia stato dato proprio in corrispondenza dell'entrata in curva del Tamburello.
Altro fatto più importante, a mio parere. Come alcuni di voi hanno detto, in quel punto la pista presentava uno "scalino", cosa del resto confermata dalle numerose spanciate che il fondo delle vetture dava quando esse passavano in quel tratto di pista, fatto evidente per le numerose scintille che si generavano. Inoltre, come un altro utente qui sul forum ha detto, proprio a causa di queste sconnessioni, durante la percorrenza del Tamburello i piloti dovevano tenere saldamente il volante nelle mani, proprio perchè le numerose asperità della pista creavano delle reazioni violente sul volante che potevano essere neutralizzate solo con una salda tenuta dello stesso. Quindi, se l'uscita di pista di Senna fosse da imputare alla rottura della colonna dello sterzo, mi sembra molto strano che l'auto riesca a partire per la tangente senza nemmeno accennare a un minimo di sbandamento, cosa che sarebbe dovuta senz'altro accadere in quanto le asperità, gli infossamenti della sabbia ecc avrebbero dovuto innescare una rotazione anomala ed incontrollata delle ruote anteriori (che ripeto non erano più comandate da nessuno se il piantone era rotto), cosa che avrebbe dovuto provocare una perdita di stabilità per la monoposto. Invece, la vettura di Senna parte per la tangente e va perfettamente dritta, come se le ruote anteriori fossero saldamente comandate da qualcuno (e quindi ciò conferma che il piantone non poteva essere rotto). Provate ad andare in macchina sui sanpietrini e lasciate il volante, che succede? Bene, lo sterzo balla e si muove da solo, rischiando di farvi sbandare, proprio perchè mosso dalle asperità della strada. Quindi io sono dell'idea che l'uscita di pista di Senna sia da imputare ad una perdita di aderenza in prossimità del Tamburello, come se la vettura fosse saltata su qualche leggero dosso e avesse preso la tangente. Il piantone poi si sarebbe spezzato nei punti di saldatura (quindi punti abbastanza critici diciamo) in corrispondenza dell'urto con il muro di cemento. Mi sembra strano che 10 secondi prima la monoposto va bene e riesci ad affrontare le curve, e poi improvvisamente ti si spezza il piantone, per di più in una curva dove l'accelerazione laterale non è elevatissima. E poi, se il piantone si fosse rotto in corrispondenza della curva del Tamburello, non capisco come mai la monoposto ha iniziato a proseguire immediatamente dritta. Guardando attentamente gli ultimi fotogrammi del maledetto onboard, si vede bene che la macchina parte per la tangente quando già Senna aveva impostato la curva, qundi ciò mi fa pensare che Senna avesse "sentito" una perdita di aderenza e avesse raddrizzato improvvisamente la vettura per ottimizzarne la frenata. Cioè, secondo me le ipotesi "piantone che si spezza" e "vettura che immediatamente va dritta" sono incompatibili tra loro, perchè le ruote anteriori comunque avevano iniziato a curvare verso sinistra e quindi, anche se si fosse spezzato improvvisamente il piantone, avrebbero potuto tranquillamente permettere alla vettura di seguire la curva. Se io sto in macchina e improvvisamente mi si spezza il piantone dello sterzo (spero di no) in una curva a sinistra, per esempio, chiaramente la ruota anteriore destra ha un carico molto più elevato di quella anteriore sinistra, per cui sarebbe molto difficile riuscire a far ruotare nuovamente le ruote verso destra e quindi farmi andare dritto, proprio perchè sulla ruota anteriore destra il carico è elevatissimo (e non dipende dal fatto che il piantone sia integro o meno, bensi dall'accelerazione laterale sviluppata nella curva). Quindi, anche se a seguito della rottura della colonna dello sterzo le ruote anteriori non erano più controllate, il fatto che la macchina era già in curva (confermato dall'onboard) e quindi il fatto che la ruota anteriore destra avesse un carico molto elevato (fisica) avrebbe dovuto garantire che le ruote sarebbero rimaste fisse, non si sarebbero cioè "risterzate", e quindi avrebbero consentito alla monoposto di continuare la curva. Quindi è stato Senna a rimettere istintivamente la vettura dritta per frenare nel minor spazio possibile. Io la vedo così, attendo le vostre opinioni sulla mia analisi, ciao.

E poi Newey non è uno stupido, se ha detto queste cose è perchè avrà studiato l'incidente con la testa..
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da Baldi » 24/08/2013, 19:09

L'unica cosa che può apparire sensata è il ragionamento iniziale secondo il quale le sollecitazioni sullo sterzo, al Tamburello, erano senz'altro minori rispetto ad altri punti.

Questo è vero, indubbiamente.

Tuttavia è altrettanto vero che il piantone, se si è rotto, avrebbe potuto farlo benissimo in un punto come il Tamburello anche se era stato sollecitato altrove in modo maggiore.


La "fatica" dei materiali è una brutta bestia, sicuramente ingegneri più qualificati possono essere più precisi, ma è vero che un elemento meccanico può cedere di schianto o quasi dopo aver subito "prima e altrove" gli sforzi maggiori.

Di sicuro più che le immagini on-board (che per la verità si sono viste), sarebbero stati sicuramente illuminanti i dati della telemetria della centralina che è sparita subito dopo l'incidente (essendo stata "presa in custodia" dal team per poi riapparire ma senza poter svelare i suoi segreti.......
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da gilles70 » 24/08/2013, 20:18

e la cosa ridicola della centralina è che fù cancellata per usarla per dei test di motore.
Guarda caso per dei test dovettero usare la centralina dell'incidente di senna
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da 330tr » 24/08/2013, 22:09

:ohmy:
Ciao e grazie per il contributo a rosso9010..incredibile, in 20 anni non mi ero accorto di questo dettaglio così importante..sono basito..
Devo dire che più rigiro e riguardo le foto allegate più mi meraviglio delle modifiche apportate alla zona della scocca, e mi chiedo: avrebbe avuto davvero senso ricollocare una "finta" V sopra le mani del pilota? Siamo certi che vi sia alla base un qualche ragionamento aerodinamico? Che senso può avere riproporre la forma già asportata della scocca (quindi escludendo funzione strutturale/irrigidimento) riproposta DIETRO il parabrezza comunque curvilineo?? Non riesco a concepire nessuna logica di intervento..fosse stata riproposta la soluzione con parabrezza sagomato a V avrebbe avuto un senso..ma così. ? :confused1:
Io sinceramente non farei cadere così l'ipotesi "capriccio" anche se lo chiamerei "affezione" per un segno distintivo, per un particolare a cui il progettista poteva, perché no, essere particolarmente affezionato (parlo da architetto..e so che spesso ci si "innamora" di una forma, di un'idea). Il tragico sarebbe davvero se ciò fosse concausa della morte di Ayrton  :(
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da 330tr » 24/08/2013, 23:14

Facendo un rapidissimo excursus, tenendo presente il particolare dell'apertura abitacolo a "V" incriminato, è interessante osservare che:

-Primo progetto vettura F1 di Newey: March, anno 1988

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Immagine (fidiamoci, non ho trovato viste dall'alto..)

- March, anno 1989:

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- Anno 1990 (Leyton House):

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(La scocca rimane molto simile, sempre apertura a V)

-Anno 1991 (Leyton House - Newey non è più progettista):

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Improvvisamente la scocca si apre, il pilota ha le mani libere.... ma:

-Anno 1991 - Williams FW14:

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La V dlla scocca emigra alla Williams, seguendo il progettista, come un marchio di fabbrica...
e così a seguire nel 1992, 1993, inizio 1994 (Williams FW 16)...
Dopo l'incidente (dal G.P. di Hokenheim) ecco il cambiamento con la FW16B:

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Confronto FW16
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FW16B
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La V scompare per sempre, l'apertura diviene più ampia e di forma circolare...perché? Si tratta solo di una coincidenza??(o di un rimorso di coscienza?)
:sneaky2:
Ultima modifica di Ospite il 24/08/2013, 23:49, modificato 1 volta in totale.
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da groovestar » 30/08/2013, 15:58

Come dissi tempo fa: potrebbe essere, ma quasi sicuramente vi erano ragioni che andavano oltre l'estetica e, quasi sicuramente, di efficienza aerodinamica.

Sulle cause dell'incidente, io reputo che la rottura sia avvenuta non ovviamente in inserimento, ma a seguito di una correzione dovuta quasi sicuramente al passaggio sul famoso "dosso", che fece scomporre la vettura. Senna si inserisce bene, poi prende lo scalino e parte per la tangente (vedi cameracar di Schumacher), probabilmente nei secondi mancanti del filmato Ayrton prova a correggere e si ritrova il volante in mano...

Tuttavia le ipotesi di questa morte sono tante e suggestivi sono gli scenari, ma la verità vera è che il brasiliano accettò quella domenica di salire su una vettura non sicura e divenne corresponsabile della propria fine.

Un tre volte campione del mondo perfezionista come lui doveva sapere i dettagli della modifica fatta in circuito e, peggio ancora, doveva sapere i rischi che poteva correre in una modifica così repentina di un particolare così delicato. Forse il suo stato d'animo per tante ragioni era turbato, ma sta di fatto che, essendo Senna, poteva imporre il suo volere, compreso quello di non correre con una vettura non sicura o, ancor meglio, non prendere parte al GP...
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da jackyickx » 02/10/2013, 19:17

Newey ha rilasciato una intervista alla BBc su Senna. Ecco qualche anticipazione.
http://www.gazzetta.it/Sport-Motori/Formula1/02-10-2013/newey-senna-imola-f1-201279842659.shtml
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da Uitko » 03/10/2013, 10:13

Ma secondo il progettista, che allora lavorava era proprio al team di Grove, "nessuno sa con certezza se sia stata colpa [glow=red,2,300]di un errore di guida[/glow] o del cedimento meccanico"


ma non diciamo cagate... non ci credo che Newey abbia detto queste parole, saranno frutto di una traduzione della fava.
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da 330tr » 21/03/2014, 10:20

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Oggi sarebbero 54...è stato bello avere questo promemoria/ricordo da Google..
p.s. com'è che non ho trovato un thread "ufficiale" su Ayrton?
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da Uitko » 21/03/2014, 12:03

330tr ha scritto:p.s. com'è che non ho trovato un thread "ufficiale" su Ayrton?

Forse perché Ayrton è praticamente in ogni thread come termine di paragone :cry:
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da Die Mensch-Maschine » 21/03/2014, 13:40

Non è morto, gli Dei non possono morire. E' soltanto tornato a casa.
Fine esteta und kampionen di raffinatezzen.
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