Ayrton Senna

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da groovestar » 04/05/2021, 12:56

Ma guarda Niki, non è sbagliato indagare quando qualcuno muore e, soprattutto, quando vengono adombrate già dai media, ipotesi di negligenze.

Il problema del caso Senna è che si è mosso un circo nel circo, poiché nessuno accettava l'idea che Ayrton fosse morto.

Personalmente credo che tutti i soggetti coinvolti abbiano agito nella massima buona fede, senza nessuna negligenza criminale.
Hanno trattato la morte di un pilota come un normale incidente sul lavoro, senza valutare che tutti i soggetti, compreso il deceduto, avevano accettato il rischio verificatosi.
Le dichiarazioni reticenti ed omertose sono state una conseguenza.

Sul cosa sia successo ho una opinione personale, con il solo dubbio sul perché, in diretta, Head si sia scagliato contro il Power steering, arrivando a disattivarlo sulla vettura di Hill.
Sono convinto che ci siano state una concatenazione di eventi, ma Ancor più convinto che la Williams avesse qualcosa da nascondere ben più grande della mera modifica del piantone.
Qualcosa che porta a rendere inutilizzabili le centraline con l'intervento di Ecclestone.
Qualcosa che non è legato alla rottura del piantone, che a ben vedere, può essere anche letta dai dati telemetrici.

Chissà cosa si vede nei 2 secondi mancanti del camera car.

Chiudo con una ultimissima suggestione: Hill ripartire tranquillo, rassicurato sul buon funzionamento della vettura, ma dopo aver disattivato la gestione elettronica del volante.
Una gestione elettronica che, in teoria, avrebbe unicamente reso lo sterzo meno duro.
Ricordiamo che siamo negli anni in cui l'elettronica ha quasi ucciso Zanardi ed impaurito Berger.
Hill sa qualcosa, ma la tiene per se.

L'unica certezza è che l'elettronica del 1993 portava a comportamenti anomali delle vetture...
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da 330tr » 04/05/2021, 14:14

Io credo invece che si sia trattato, come emerso, di semplice rottura della modifica non bene eseguita, e già stressata da un GP (Brasile) e da un crash ad Aida. Le cricche si sono estese e con i colpi dell'asfalto sconnesso nel momento meno opportuno Ayrton s'è trovato col volante in mano.

Eccomi, lavoro per Frank, sono in terra straniera, dove posso essere incriminato per omicidio, dove non vige il "Motorsport is dangerous, cavoli vostri" ma Santa Madre chiesa predica sulla sacralità della vita e Di Pietro è un semidio.

Faccio di tutto per sfangarmela, cercando di proteggere il povero diavolo che ha dovuto correre per saldare quei tubi al volo con modifica ad accontentare il maledetto brasiliano e il figlio di Graham, e quel deficiente, io stesso, che non ha provveduto a far rifare il pezzo come Dio comanda.
Per fortuna che in Italia le procedure sono elefantiache e tutto cade in prescrizione, così riesco a far dimenticare le risultanze del processo, e riabilitare la squadra aiutato dai giornalisti sciovinisti che incolpano ora la pista, ora le gomme, ora l'angelo della morte..

Tutto è bene.
Tranne per la mia coscienza.
Senna è morto per una superficialità, la mia.
Avrò mai il coraggio di ammetterlo?
Forse no.
Ayrton non tornerà alla sua famiglia, inutile poi scatenare nuove polemiche..
Spero che gli altri che sanno non parlino. In fondo "Motorsport i dangerous", e quante volte un meccanico s'è dimenticato di avvitare un bullone, col pilota che tornava ai box spaventato ma incolume..
quel volante non doveva rompersi, gli acciai erano di prima qualità..la nuova versione del telaio era già in autoclave, il nuovo piantone in attesa di essere montato..


Senna sarebbe sopravvissuto se quella lama non fosse penetrata nel cranio?
Io credo che se sbatti ai 200 e nel mentre ti arriva un colpo di spada che ti sfonda l'osso, si crea un contraccolpo tale da fracassarti irrimediabilmente.
È la lama che ha impedito il movimento della testa e fatto rimbalzare tutto il peso all'istante contro le ossa cervicali.
Ma si tratta ormai di poco interessante paleopatologia..
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da Niki » 04/05/2021, 15:23

Groove, io le uniche indagini che farei in caso di incidente mortale sarebbero una per determinare la causa o le cause in funzione della sicurezza delle auto, un'altra in caso di manovra scorretta da parte di un pilota che ha causato l'uscira di un altro.
In tutto questo la prima ipocrisia, gigantesca, è quella di far morire un pilota fuori del tracciato altrimenti si deve bloccare tutto, la gara non si può tenere e la grana non può entrare nelle tasche di chi se la intasca.
Così come censurare gli incidenti, cosa idiota oltre che ipocrita perchè in questo modo si fa stare sulle spinei parenti e gli amici dell'incidentato, ma ripetere all'infinito quelli con esiti non fatali perchè fanno audience.
Dai, è una barzelletta.
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da groovestar » 04/05/2021, 15:45

Non c'entra nulla la Chiesa, nè l'attitudine inglese contro quella italiana.
Nel nostro ordinamento le morti causate dalla negligenza professionale sono attenzionate dalla Procura.
A maggior ragione in un evento come quello imolese che, in modo cruento, con 2 piloti morti, uno ferito, meccanici in ospedale e pubblico colpito da detriti, ha scosso gli animi di tutti, tanto da portare ad una presa di posizione dell'allora Presidente della Repubblica.

Ma del resto cosa doveva o poteva capitare con quella ridda di interventi - tutti legittimi sia chiaro - di ex piloti e piloti in attività che dicevano "in quella curva nessuno può sbagliare" e di giornali che pubblicavano fotografie e schemi dell'intervento incriminato paventando l'ipotesi di negligenze spaventose che avevano ucciso il migliore di tutti.

Non si può bollare nè la magistratura nè l'ordinamento di non essere al passo quando - e se ci reimmergiamo nel mood di 27 anni fa - ad un certo punto partì la caccia al colpevole perchè Ayrton è morto a causa della superficialità del team Williams.

E sinceramente non so se questa tragedia fosse avvenuta in Germania, in Spagna o Francia, avrebbero avuto la forza di lavarsene le mani dicendo "motorsport is dangerous".
Forse nemmeno in Inghilterra avrebbero lasciato correre.

Guardate agli Stati Uniti: dopo la morte di Intimidator partì una inchiesta indipendente conoscitiva per comprendere le cause della morte che toccò profondamente la ditta Simpson, fornitrice delle cinture di sicurezza di Dale che, nell'urto, si erano strappate facendo impattare il pilota contro il volante.
Alla fine emerse che la rottura fu cagionata da una specifica scelta del pilota, che aveva imposto un montaggio non conforme delle cinture, accettandone i rischi.
Ma state certi che se avessero scoperto una negligenza da parte del team o del fornitore, sarebbero fioccate le cause civili, od addirittura i procedimenti penali.

L'unica differenza è che in Italia l'esercizio dell'azione penale è in massima parte in mano alle Procure. Ma ciò nulla ha a che vedere con i temi di cui si tratta.

C'è stata poca trasparenza da parte del team e questo ha aiutato a rendere più torbide le acque, ma la ragione molto probabilmente va al di la della semplice modifica del piantone.

E rispondendo a Niki:
Si fu una grande ipocrisia ed una grande porcata quella relativa al povero Roland, ma il caso, anche a livello legale, fu molto diverso: fin da subito era chiaro che - purtroppo - la morte era stata determinata da un errore di giudizio del pilota, che accettò il rischio di percorrere a piena velocità il circuito su un'auto danneggiata.
E su Senna, se ben ci pensi, la ricerca principale fu proprio in relazione alla sicurezza del veicolo e delle metodologie adottate per la costruzione e riparazione delle stesse.
Il processo divenne una pagliacciata perchè tanti dei protagonisti si impegnarono in quel senso...
Però, se vogliamo astrarre le cose e ripesare a Rindt e Monza, non sarebbe stato sbagliato indagare su certe idee al limite del criminale di Chapman: l'inglese sapeva che la soluzione adottata sull'impianto frenante era ridicolmente pericolosa ed, unita alla scelta di eliminare le ali, avrebbe sottoposto i materiali a sollecitazioni troppo ampie. Miles denunciò quanto stava avvenendo e venne preso a calci nel sedere. Peccato che poco dopo Rindt morì. E morì per alcune scelte scellerate ed una inefficiente manutenzione del circuito. Un conto è che lo sport sia pericoloso, un altro è quello di sfidare la sorte sperando che la tua auto tenga.
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da Niki » 04/05/2021, 17:44

Groove, io parlo del fatto di far morire un pilota morto in pista, come successo a Ratzenberger e a Senna, fuori del circuito per non bloccare tutto.
Poi che siano ancora in atto funzioni vitali è un dettaglio.
Earnhardt non è morto per la testata sul volante, ma per il contraccolpo contro il muro che gli ha procurato la rottura delle vertebre cervicali.
E se l'è cercata, dato che era l'unico a non usare l'Hans appena adottato come sistema di sicurezza, perchè non era troppo macho.
Sai com'è, sono i sottoculturati della Nascar.
Purtroppo se c'è una colpa nell'incidente di Rindt, è dovuta a lui stesso che pur di vincere accettò di correre per Chapman già conosciuto sin da allora per partorire bare semoventi.
Lo disse lui stesso in una intervista.
Williams, che per la solita moda buonista dei nostri tempi definiscono una specie di santo, è un altro delinquente che costruiva auto con pezzi rimediati e raccattati in elemosina da altre squadre, fregandosene totalmente della sicurezza.
Mi sembra che una volta ne parlò anche Beat, sicuramente potrà confermarlo.
La Formula 1 è sempre stata inglese, c'è poco da girarci intorno, non credo che mai nessuno di loro, tanto meno il boss nano quando prese in mano le redini di tutto, si sarebbe neanche mai sognato di indagare sulla sicurezza di questo o quel costruttore britannico, nè di imporre degli standard di base ai quali si sarebbero dovuti attenere.
Anche se questi avessero potuto inficiare le prestazioni delle macchine.
D'altronde è il quesito: io costruttore faccio macchine superiori alla concorrenza ma che sono un rischio continuo. Te lo dico e tu, pilota, decidi se accettare di correrci con la quasi sicurezza di vincerci ma con il rischio di farti male.
E' come per i social: sono una porcheria per egomaniaci, hanno influenzato società, politica, ecc. ecc. ma non c'è nessun organo costituito superiore che mette una tagliola.
Come per i costruttori, loro ti danno un mezzo: sta a te decidere se usarlo, con tutti i rischi che ne derivano.
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da groovestar » 04/05/2021, 20:38

Per Dale ricordo che la rottura delle cinture lo porto a sbattere contro il volante che, dalle foto, apparve piegato. Da li la frattura cranica.
Devo rileggere il report.

Su Rindt...erano tempi diversi, ma lo sviluppo iniziale della 72 fu qualcosa al limite del criminale. Ci va un grado di rispetto per l'integrità del pilota, e questo mise spesso Ferrari e Chapman in contrapposizione, nonostante le tante morti che funestarono entrambi.
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da 330tr » 04/05/2021, 21:22

Niki ha scritto:...
Mi sembra che una volta ne parlò anche Beat, sicuramente potrà confermarlo.
...


Purtroppo Beat non è più tra noi..
http://www.gpx.it/forum/viewtopic.php?f=2&t=6122
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da Niki » 04/05/2021, 22:13

Brutta notizia, mi dispiace.
Uno dei validi che oltretutto diceva le cose come stavano, senza peli sulla lingua.
Poi fatti di prima mano, vissuti in prima persona.
Se qualcuno conosce parenti (non so se fosse sposato, avesse figli, ecc.) gli mandi le mie condoglianze anche se in ritardo.
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da Migault » 05/05/2021, 10:22

Era splendido leggerlo, che gli sia lieve la terra...
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da 330tr » 18/05/2021, 21:26

Ho appena trovato un libro pdf sul crash, denominato "Tamburello".
Ecco il link
http://martinzustak.com/files/Tamburello_PDF_version_2.8_Aug-2014_.pdf

Anticipo una pagina, in cui si ribadisce che la modifica era stata eseguita prima del Brasile per entrambe le Williams.
Da leggere con calma..

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da Jackie_83 » 18/05/2021, 21:36

Nella FW15D che venne esposta a Modena vidi che il piantone era già fatto così
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da groovestar » 18/05/2021, 22:12

Parecchio interessante la chiosa sulla flessibilità dell'intero piantone, in ambedue le configurazioni.

Ergo Damon parte dopo l'incidente di Ayrton senza servosterzo e con un piantone flessibile.

Secondo me ci manca qualche passaggio fondamentale per capire la situazione.
Soprattutto se è emerso che è stato fatto un controllo di qualità sul piantone rotto.
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da 330tr » 18/05/2021, 22:55

Leggendo più avanti si constata come lo scostamento in tutti i camera-car è minimo, pochi mm, per salire a oltre 2cm prima dello schianto, come già visto approfonditamente qui su gpx.
E, con molto bon-ton e savoir-faire, viene messa in serio dubbio la fiction di Coulthard col volante molle per la tv d'oltremanica.
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da groovestar » 19/05/2021, 8:50

Quel video indubbiamente lascia parecchie perplessità, già solo perchè viene coperta la centina...

In ogni caso più passano gli anni e più mi convinco che sia Ayrton che il team Williams reagirono in modo al limite dell'isterico a delle fisiologiche difficoltà di adattamento non solo ad un nuovo pilota, ma anche ad una nuova situazione regolamentare.
Da un lato forse la Williams fu molto confidente in se stessa, limitandosi ad estremizzare la vettura dell'anno precedente, senza tener conto delle esigenze di un nuovo pilota, fisicamente e tecnicamente diverso rispetto a Nigel ed Alain, ma dall'altro vi fu una intransigenza, al limite della testardaggine, da parte di un pilota appena arrivato in una realtà nuova, che utilizzo anche la sua influenza mediatica per spingere verso immediati correttivi.

Non vi è dubbio che la FW16 fosse una vettura da perfezionare, tuttavia ritengo che entrambe le parti agirono con ben poca umiltà, senza mettere in preventivo un inizio di stagione difficile, motivati dalla volontà, ciascuno per il proprio blasone, di dimostrare di essere i migliori.

La situazione non venne affrontata nel modo pragmatico: in inverno vennero identificati i difetti che, una volta corretti, avrebbero portato alla competitiva FW16B? Ed allora perchè rischiare oltre misura, perchè incaponirsi e non aspettare l'arrivo della vettura riprogettata che, certamente, avrebbe permesso ad Ayrton di regolare la concorrenza...

Il pilota certamente fu tremendamente impaziente, ma il team lo seguì a ruota, assecondandolo con scocche limate, piantoni segati ed abitacoli ritagliati, innescando la spirale che avrebbe portato all'epilogo imolese.
Sia Ayrton che la Williams dimenticarono per un paio di mesi chi erano veramente ed agirono alla disperata, in contrasto con la loro storia recente.

Sono convinto che Senna mise una pressione assurda e, per certi versi, ingiustificabile sul team Williams, pretendendo risultati immediati, decisamente irrealistici senza correre rischi, portando così a seguire l'iter sbagliato, quando la giusta e più sensata decisione sarebbe stata quella di attendere l'omologazione di un nuovo telaio e sbaragliare la concorrenza (cosa che Hill in parte fece, recuperando uno svantaggio immane).

Spiace, ma purtroppo non credo più alla narrativa che vede Ayrton vittima del team Williams che, testardamente, non asseconda il miglior pilota del mondo e portata avanti, già da prima dell'incidente, dalla stampa amica del brasiliano, ma credo piuttosto in uno scontro di personalità fra due prime donne che pretendevano entrambe di avere il predominio in ogni circostanza della vita agonistica.

Negli anni del resto è emerso che il team fece davvero moltissimo per raddrizzare la situazione ed assecondare lo stile di guida del suo caposquadra, prendendo anche rischi che, sicuramente, avevano ricevuto l'avallo di Ayrton (che escludo non conoscesse la natura delle modifiche alla sua scocca ed al suo piantone).
La narrativa del team cattivo, che fece una macchina estrema che non gli permetteva di guidare col suo volante preferito solo per puntiglio, mi pare davvero parecchio superficiale. Chiunque conosce questo sport sa che la progettazione della vettura parte dalla stagione precedente e, visto l'ingaggio di Ayrton arrivato in tarda estate, era ormai quasi impossibile ridisegnare l'abitacolo (senza avere peraltro il pilota a disposizione).
Del resto la Williams poi riprogettò in tempi davvero rapidi una nuova vettura, che nelle mani del brasiliano sarebbe stata difficilmente battibile.

Fa davvero molta tristezza pensare che, con un po' più di umiltà e sano realismo da parte di tutti, forse non avremmo assistito a questa immane tragedia.
Sarebbe bastato accettare di correre 3 gare di rimessa, magari rimediando 2 secondi posti, in una vettura non perfettamente a punto, per poi dare a tutti la paga quando la stagione sarebbe entrata nel vivo.
Lo stesso Prost, l'anno prima e con una vettura decisamente più performante, raddrizzò una stagione iniziata in sordina, una volta prese le misure col team...
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da 330tr » 20/05/2021, 14:12

Beh, io non la vedo così drammatica.

Ayrton arriva in Williams, si infila in macchina e non riesce fisicamente a guidare.
Conoscendo il tipo, cominciano una serie di riunioni/fiume coi tecnici per rivedere ogni parte della macchina, a partire dal posto guida, scomodissimo pure per Hill, che si accoda alla richiesta di modifica della posizione del volante (ergo dal '93 qualche spazio vitale era stato limato, dal buon Newey..)
Con quel tricampione ovvio che la squadra deve muoversi ed evitare figuracce..con Prost poteva valere il discorso debolezze pilota sotto l'acqua, con Senna non c'erano scuse possibili. La Williams Renault doveva essere regina assoluta.
Ma la macchina senza le attive è orribile da guidare, e peggio ancora Senna si scortica le nocche, sta scomodo, così non va. Pure Hill fa il gambero, tempi pessimi.
La reazione Williams è comunque adeguata alla situazione. Senna sa che dovrà soffrire le prime gare, ma arriverà il suo momento. Quando? Bisogna accelerare i tempi, il tedesco con quella macchina esageratamente sospetta fa faville.
Bisogna reagire immediatamente, anche rischiando qualcosa, pensano tutti...
Comunque stiamo parlando di prototipi e di un mondo abituato a sperimentare e modificare costantemente, di un mondo frenetico e schizofrenico a prescindere.

Tornando al libro e alle comunicazioni Williams, viene detto che dopo il crash ad Aida il piantone viene sottoposto ad esami complessi per verificare lo stato di usura.
Sarà vero?
Un pezzo modificato e raffazzonato (viene spiegato più avanti che il lavoro è stato mal eseguito, come già ammesso più volte da Newey) viene smontato, controllato, verificato attraverso l'immissione di liquido penetrante.. quanto sarebbe stato più logico a quel punto rifare con criterio la colonna in un pezzo solo? Perché si rinunciò? Mistero.
Chissà dove sta la Verità..
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