da groovestar » 10/05/2024, 15:42
Sinceramente ho delle difficoltà a vederla in questo modo, soprattutto in un mondo complesso ed ampiamente competitivo.
La FW16 era già in fase di costruzione nel momento in cui Ayrton indossa per la prima volta i colori Williams e famigliarizza con la FW15D rivisitata.
Teniamo da conto un fattore molto importante e spesso non valutato, che potrebbe aiutare a capire molte cose: la FW15 doveva essere la vettura da utilizzare per il campionato 1992, fatta sulle misure ed ergonomie di Mansell-Patrese-Hill. La vettura, stante la enorme competitività della FW14B, non debutterà mai ed, anzi, viene solamente affinata.
Con buona probabilità la FW16 è frutto di un lavoro di progettazione ultimato ben prima dell'autunno 1993 e, per stessa ammissione Williams, nato attorno alla tecnologia delle sospensioni attive.
Tutto ciò spiega due cose: quando Senna arriva si ritrova una vettura nata, cresciuta e pensata sulle dimensioni, se va bene, di Prost ed Hill, ma potrebbe anche essere, sulle dimensioni ed ergonomia di Mansell (che avrebbe guidato la FW16 senza particolari modifiche, fino all'arrivo della B, situazione questa che porterebbe a pensare ad un progetto nato molto da lontano), ma soprattutto si trova un team impegnato ad ovviare alle problematiche derivanti dalla abolizione delle sospensioni attive (Prost, Mansell e Patrese hanno sempre descritto le FW14 e 15 come vetture molto nervose ed imprevedibili, cui si doveva fare cieco affidamento nel funzionamento della parte elettronica per riuscire a tenerle a bada, circostanza questa che spiega anche certe magre figure sul bagnato, quanto i diversi assetti rendevano più difficile l'efficienza del sistema attivo) ed i relativi limiti aerodimanici.
Stante così la situazione, arrivato un pilota che non riusciva ad utilizzare il volante più stretto ed a trovare una corretta posizione di guida, le sole strade che si potevano intraprendere erano quelle del raffazzonare una vettura "laboratorio" e contemporaneamente riprogettare la scocca su indicazione del pilota.
Non credo affatto che la Williams non rispettasse le misure minime, ma che Ayrton non stesse comodo in quelle misure.
La spiegazione di tutto questo macello, a mio avviso, è molto banale: la scelta più sensata sarebbe stata quella di riprogettare una scocca su misura per Ayrton ed attendere che questa fosse pronta, ma avrebbe comportato saltare un paio di gare, cosa che era inattuabile per tante ragioni.
Questa non è una spiegazione campata in aria, perchè accadde la medesima cosa in McLaren nel 1995 con Mansell, che non venne confermato in Williams a dicembre 1994 e si accasò da Dennis quando il progetto della vettura era bello che fatto. E quando debuttò? Ad Imola.
Questo non è casuale perchè le tempistiche per costruire un telaio e riottenere l'omologazione erano sostanzialmente quelle...
Io inoltre non credo alla versione del pilota primadonna e dell'ingegnere primadonna, ma penso che tutti lavorarono per ottenere il massimo da quello che avevano, sottoposti a pressioni cui non erano abituati, probabilmente proprio da sponsor e partner che ESIGEVANO la vittoria di Ayrton.
Per questo presero rischi enormi e per questo il pilota, pur estremamente turbato, dovette correre ad Imola (quando pagate milioni di dollari ad un team ed a un pilota, pretendete che questi siano sempre pronti e sull'attenti).
In ogni caso, sono sicuro che il pilota fosse pienamente coinvolto in tutte le scelte e direzioni prese in quel 1994. Forse non sapeva di come materialmente erano state fatte le modifiche, ma sapeva che erano state apportate, e le aveva accettate.
Per questo sarei molto cauto a rivolgere accuse. Poteva non essere contento della situazione, ma è indubbio che lavorarono in sinergia (inoltre la famiglia è rimasta per molto tempo legata al team, cosa che vedo molto difficile qualora avessero mai creduto che gli avessero ammazzato un figlio/fratello).
Per me restano solo due interrogativi irrisolti: perchè tanti italiani e tanti inglesi parlano con sicurezza di una modifica fatta in pista (oggi addirittura su un gruppo leggevo un addetto ai lavori che parlava di venerdì notte) e perchè Ayrton non si fermò subito, visto che dalle immagini del camera car si nota con molta chiarezza come il piantone si pieghi e rompa sullo scollinamento verso le acque minerali (una flessione di almeno 3/4 cm, difficile da non percepire per un pilota dalla sensibilità paranormale come Senna).
Se sul secondo quesito non avremo mai risposte, sul primo - anche alla luce di quanto scritto più sopra - mi viene da pensare che, in pista, si sia provveduto ad una "modifica del pezzo modificato". Questo spiegherebbe sia la versione di Newey e del processo (ovvero la riprogettazione a marzo) sia le tante voci che parlano di una modifica fatta ad Imola.
Magari alla fine è tutto più semplice e banale, e potrebbe trattarsi non tanto di omertà, ma di non voler fare passare dei guai ad un povero cristo di meccanico che, materialmente, ha effettuato un pessimo lavoro. Del resto, soggetti come Williams, Newey ed Head avevano ed hanno spalle ben più larghe, e portafogli ben più capienti rispetto ad un Mr X che fa una saldatura perchè l'ingegnere di macchina, il pilota od il direttore tecnico non sono contenti.
E questo, a mio avviso, spiegherebbe anche la assenza di acredine.