da groovestar » 09/02/2022, 10:16
La penso allo stesso modo, ed aggiungo che tentare di focalizzarsi su un'unica causa sia davvero riduttivo, dato che gli elementi sono davvero tanti, ed a mio avviso tutti hanno avuto una influenza causale nel determinare l'esito finale, benchè il problema del piantone sia quello più vistoso.
Ayrton certamente stava correndo in uno stato d'animo non sereno, accettando rischi che diversamente non avrebbe accettato. Non so quanto consapevolmente.
La testimonianza nelle memorie di Hill è parecchio importante, per quanto riguarda la scelta delle traiettorie e gli effetti aerodinamici: attacco ben più aggressivo al vertice della curva, portando più velocità ed affrontando sollecitazioni maggiori. I camera car coincidono con questa affermazione.
E se Hill afferma che tale traiettoria fosse troppo complicata da gestire per la vettura, va preso in serissima considerazione.
Sappiamo che la FW16 era una vettura con due enormi difetti: uno ergonomico ed uno, ben più grave, aerodinamico: ala anteriore troppo bassa e sensibile alle sconnessioni e fiancate troppo lunghe che potevano portare, in caso di riduzione di aria verso il fondo (cosa che capitava in prossimità delle sconnessioni) allo stallo aerodinamico. Da molti tale situazione è stata presa alla leggera e ridicolizzata nel corso degli anni, ma Newey ha assolutamente confermato che tale problematica esisteva. Solo che non venne mai adeguatamente discussa durante il processo.
Sappiamo come detto che le pressioni delle gomme erano molto basse ed il bottoming molto pronunciato. Ayrton, rispetto ad Hill, aveva un assetto più basso ed ancora più sensibile quindi alle sconnessioni.
Per cui, tenendo conto di tali fattori, pur essendo Michele in perfetta buona fede nell'affermare che il Tamburello è una curva che non presenta difficoltà, pensiamo a fare un esercizio di logica pensando a cosa avrebbe risposto alla domanda, se nell'equazione fosse stata aggiunta quella di una vettura con un difetto aerodinamico, a rischio stallo, con un assetto che la esponeva ad un bottoming pronunciato e gomme non nella corretta pressione di esercizio.
Aggiungiamo inoltre che Ayrton, dalla sua viva voce, afferma che sulle sconnessioni la sua FW16 tendeva ad andare dritta al Tamburello, ed abbiamo un quadro di partenza davvero molto complicato.
Sull'ergonomia e le modifiche pretese ed ottenute, s'è detto molto.
In assenza di riscontri diversi, resta la realtà processuale di un pezzo utilizzato in 3 gare e prodotto alla buona in fabbrica...una ammissione di colpa talmente pacchiana da insinuare qualche dubbio, per un team di questo livello.
Qualcuno da decenni giura e spergiura di aver saputo/assistito/visto una modifica effettuata in loco fra il sabato e la domenica per garantire ad Ayrton una vettura comoda in ottica gara.
Non sapremo mai la verità su questo...
Tuttavia la meticolosità del pilota mi fa pensare che sapesse assolutamente in quale stato si trovasse la propria vettura: sapeva della scocca limata e segata (cosa che mi lascia dubbi di legalità se le modifiche intervengono dopo aver ottenuto l'omologazione) della copertura posticcia inserita certamente non per questioni di puntiglio estetico, ma quasi sicuramente per ragioni aerodinamiche, trattandosi di un'aerea altamente sensibile e che già aveva determinato grattacapi (ricordate il casco tipo Indy provato le settimane precedenti?) e non poteva non sapere della modifica effettuata sul piantone, nè di come fosse stata effettuata.
A cose fatte è facile trarre conclusioni, ma se mettiamo insieme i pezzi, già così sappiamo che il rischio era troppo alto in partenza.
Probabilmente voleva provare a se stesso di non essere finito e di non aver sbagliato a scegliere la Williams, voleva dimostrare ciò che per due anni aveva affermato e non accettava di perdere contro chi a suo dire stava rubando (corsi e ricorsi della storia...).
Confrontando tutti gli elementi, resta viva la mia idea: Ayrton, come detto in diretta da Schumacher, la perde sulla sconnessione e, nel momento in cui deve richiamarla, non può farlo e va dritto.
Probabilmente manca il fotogramma in cui tenta una correzione con la vettura che va dritta.
Niente teorie drammatiche su volante rimasto in mano, solo un pilota che sterza ma con una vettura che punta il muro.
Il resto è puro fato.
In una situazione di classifica diversa, forse si sarebbe fermato.
Con una vettura meno sensibile, un assetto diverso e gomme più in pressione, forse avrebbe superato il Tamburello ed avrebbe rotto il piantone nell'impostare la Tosa, dove avrebbe avuto adeguato spazio di frenata.
Perchè è capitato?
Probabilmente perchè doveva capitare, proprio lì ed in quel modo.
Però resto dell'idea che sarebbe bastato modificare un qualsiasi degli altri fattori per avere un esito diverso ed un ritiro incruento.