Ayrton Senna

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da groovestar » 23/09/2020, 17:13

Stavo rileggendo un vecchio articolo, pubblicato non ricordo da chi, ove si cercava di sostenere che Senna fosse morto per un capriccio di Newey, affezionato alle forme esteticamente ineccepibili, alla V dell'abitacolo ed alle mani affogate nella scocca.

Ragionando in modo più attento, emerge una cosa e la spiegazione dei fatti potrebbe disvelare una realtà diversa dalle turbe di un aerodinamico.

Ciò che le immagini di quel tragico primo maggio ci hanno mostrato è come la scocca della Williams, prima dell'incidente, mostrasse una V posticcia in vetroresina, ancorata ad un parabrezza non più a V, ma tondeggiante, a seguire il taglio effettuato.
Contemporaneamente è stata eseguita una modifica al piantone per permettere di montare il famoso volante da 30 che, con i mm risparmiati, avrebbe permesso ad Ayrton di curvare senza grattugiarsi le dita.

Ebbene si parla di due modifiche importanti: al piantone e, soprattutto alla scocca.

La tesi ventilava che, in loco, avrebbero tagliato il piantone, per permettere di montare il volante da 30 in luogo di quello da 26, così da mantenere esteticamente inalterata la Williams.

Ma una cosa salta all'occhio: perchè mantenere delle linee esteticamente perfette, quando hai sporcato (in parte) l'aerodinamica adottando un parabrezza tondo, del tutto incoerente con le forme dell'abitacolo?

La risposta è semplice, e non è per mero vezzo del progettista.
La Williams doveva a tutti i costi apparire uguale alla vettura del gp precedente e non disvelare la modifica effettuata.
Perchè?
Perchè una modifica strutturale del telaio avrebbe obbligato la Williams ad un nuovo crash test, cosa che non risulta essere stata fatta.

Segare una parte importante della porzione dell'abitacolo, avrebbe cambiato la resistenza dello stesso in caso di impatto, prova ne sia che la scocca (dopo il crash) mostrò delle vistose crepe proprio in corrispondenza dell'area rimossa.

Per cui, a mio avviso, la realtà di quell'incidente è che dovettero trovare un compromesso per permettere ad Ayrton di correre secondo la sua volontà.
Tagliarono dove andava tagliato e mascherarono senza lasciare alcun tipo di sospetto in sede di verifiche.
Come si può vedere dalle immagini, si tratta di un taglio vistoso e che certamente avrebbe insospettito la FIA, meglio quindi mascherarlo, così che nessuno potesse accorgersene.

L'idea di non cambiare le forme per un vezzo estetico, non ha senso, anche perchè, per ancorare l'area posticcia, montarono un parabrezza che eliminava le turbolenze indesiderate, ma disturbava l'aerodinamica. Per cui non avrebbe avuto nessun senso montare una forma ad U su un abitacolo a V.
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da 330tr » 24/09/2020, 16:30

Interessante osservazione.
Ricordo che cercai a lungo se fossero permesse modifiche, e di quali entità, a telai omologati.
Ricordo che trovai vaghe risposte su come le modifiche effettuate sarebbero state giudicate non rilevanti, all'epoca.
Ma le prove di crash già c'erano, non stiamo parlando dell'81, per dire. E d'altro canto non possiamo ragionare con i criteri odierni.

Un solo appunto.
Le modifiche al piantone NON furono effettuate in loco, ma prima del primo GP. Così risulta dalle testimonianze raccolte in sede d'udienza, da dove sono risultati e riportati date e nomi e cognomi.

Senna e Hill avevano a Imola piantoni già modificati precedentemente. Le lagnanze di Ayrton (e di Damon?) portarono ad Imola alla limatura del telaio, col guadagno di quei pochi mm necessari a non grattare con le nocche.

Un paio di GP dopo la V sparisce definitivamente.
Era stato rifatto il crash test? O la modifica al telaio era stata giudicata "minore" e si continuò a correre con i telai modificati? In tal caso continuerebbe a non spiegarsi l'insistenza del tecnico a mantenere la V posticcia, con l'anacronismo del parabrezza curvilineo.
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da groovestar » 24/09/2020, 17:09

Sicuramente hanno fatto un crash test per la Fw16b, che incorporò le modifiche volute da Ayrton e corresse alcuni errori di progettazione (tornando ad essere competitiva).

Sulla modifica dello sterzo in tanti continuano a parlare di modifica in loco, ma sono sicuro che, quantomeno, la modifica era presente già dai test di marzo.

Ayrton certamente provò la Fw15D limata e senza parti posticce, ma in un test privato era certamente permesso correre con vetture pesantemente modificate.
In un GP...

Del resto gran parte della funzione aerodinamica veniva compromessa dal parabrezza, indi la copertura doveva avere una sua logica diversa da ragioni estetiche (invero la soluzione era anche bruttina).
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da 330tr » 01/05/2021, 8:08

Primo maggio.
Ancora un giro, Ayrton

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da 330tr » 01/05/2021, 8:42

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da Niki » 03/05/2021, 9:23

Con il passare del tempo, i ricordi inevitabilmente cambiano.
Il dottore che parla del piantone come se fosse finito lì da solo, il tizio che presenta e che sembra giovane, che parla dell'alettone di Ratzenberger finito sotto l'auto, Nugnes che parla di capacità di assorbire l'urto da parte della macchina.
E' il motivo per cui non parlo mai di periodi che non ho vissuto e visto con i miei occhi.
Anche volendo essere il più parziali possibile, c'è sempre il rischio di distorcere la realtà.
Certo, non al livello di Neubauer che era proprio uno scrittore prestato all'automobilismo :mrgreen: :lol:
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da groovestar » 03/05/2021, 9:40

Beh la Williams assorbì bene l'urto, crepandosi solo nel punto in cui la scocca era stata segata ed assottigliata.
Dopo tanti anni, tanti incidenti visti, ho la convinzione che Ayrton, anche senza la sospensione assassina, difficilmente se la sarebbe potuta cavare con un simile angolo di impatto, senza protezioni laterali e senza sistemi di ritenzione del collo.
Basta vedere l'incidente di Roland del giorno prima dove la sospensione anteriore sinistra, invece di aprirsi verso l'alto, rimase laterale al corpo vettura, sfondando la paratia laterale in carbonio.
Velocità simili, angoli non troppo distanti, muretto in cemento... non siamo fatti per dissipare tali energie senza un ausilio meccanico.

E più passano gli anni e più mi chiedo cosa ne sarebbe stato di loro se solo gli organizzatori avessero pensato ad una tripla fila di gomme...
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da sundance76 » 03/05/2021, 10:08

groovestar ha scritto:Beh la Williams assorbì bene l'urto, crepandosi solo nel punto in cui la scocca era stata segata ed assottigliata.
Dopo tanti anni, tanti incidenti visti, ho la convinzione che Ayrton, anche senza la sospensione assassina, difficilmente se la sarebbe potuta cavare con un simile angolo di impatto, senza protezioni laterali e senza sistemi di ritenzione del collo.
Basta vedere l'incidente di Roland del giorno prima dove la sospensione anteriore sinistra, invece di aprirsi verso l'alto, rimase laterale al corpo vettura, sfondando la paratia laterale in carbonio.
Velocità simili, angoli non troppo distanti, muretto in cemento... non siamo fatti per dissipare tali energie senza un ausilio meccanico.

E più passano gli anni e più mi chiedo cosa ne sarebbe stato di loro se solo gli organizzatori avessero pensato ad una tripla fila di gomme...


Beh, ma anche Piquet, Berger e Alboreto finirono dritti contro il muro, senza riportare esiti letali...
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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da Niki » 03/05/2021, 12:58

Gli incidenti non li ricordo chiaramente, forse solo quello di Berger, ma mi sembra che nessuno abbia avuto la stessa dinamica, intesa come angolo di impatto ecc.
Le auto potevano e, ancora più oggi, posso assorbire impatti assurdi.
Ma dentro ci sono esseri umani che non hanno la stessa resistenza. Tant'è che basta ricordarsi di Bianchi.
Che è vero che ha picchiato frontalmente, ma molto meno velocemente di quanto fatto da Senna e Ratzenberger.
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da 330tr » 03/05/2021, 13:32

Ratzemberger s'è spezzato il collo. Impatto a 300 all'ora.
Senna è stato infilzato in testa da una lama di carbonio. Senza scampo. Ma urtò ai 200 e con un angolo non così sfavorevole; il corpo vettura (vedi ruote/sospensioni) assorbirono e "addolcirono" l'impatto, credo che i G subiti non sarebbero stati letali.
I 100 all'ora di differenza tra Senna e Roland rappresentano poi una differenza di energie molto maggiore di quanto sembri, visto che queste aumentano con scala quadratica (e cinetica=1/2 massa x velocità al quadrato).
Facendo un rapido calcolo spannometrico ammettendo che le vetturr pesassero 600kg e viaggiassero al momento dell'impatto rispettivamente a 200 e 300 all'ora, vettura+pilota dovettero smaltire 92,4 Kj Ayrton e 208,7, più del doppio, Roland.
Credo che Senna sarebbe sopravvissuto.
Con file di gomme avremmo forse assistito a un Luciano Burti a Spa antelitteram, macchina che si infila ai 200 in muri di gomme, ma col pilota ancor più esposto e a rischio di trovarsi decapitato da qualche fune.
Comunque ormai è storia..è andata così.
Ormai attendo solo qualche rinsavimento da parte degli inglesi, che scarichino l'anima e ammettano la verità manifesta che non riescono ancora a riconoscere pubblicamente.
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da Jackie_83 » 03/05/2021, 14:38

Su motortrend poco fa ho visto lo speciale "Legends" in cui si parlava (anche) di Senna e del suo incidente

C'era un'intervista a un giornalista inglese (non ricordo il nome, ma so che è una firma abbastanza "pesante") in cui quest'ultimo dava la colpa alla Safety car ridicola e troppo lenta...secondo lui questa avrebbe fatto raffreddare le gomme e poi ne avrebbe fatto calare la pressione

Conseguenza di ciò una perdita di controllo di Senna sugli avvallamenti del brutto e cattivo circuito di Imola...


Perché mai e poi mai la Williams avrebbe fatto un errore di costruzione, figuriamoci!
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da groovestar » 03/05/2021, 17:42

Per me non è tanto una questione di G, quanto di angolo di impatto.

Nelle condizioni del 1994, con quel tipo di abitacolo, avrebbe potuto alternativamente picchiare con la testa contro il muro, contro il cockpit o contro il poggiatesta con esiti nefasti.

Berger venne salvato da un impatto più frontale, mentre Alboreto (le immagini parlano chiaro) fu miracolato, con la testa particolarmente vicina al muro.
Piquet invece si fece parecchio male, picchiando in testacoda.

Secondo me tutti ebbero una responsabilità diretta nel cagionare l'evento, ed anche il circuito non era certo nelle condizioni ideali.
Se ti muoiono due piloti ed uno resta ferito, occorreva porsi qualche domanda in più, anche se col tempo, è più facile essere critici.
Quello era lo stato dell'arte e non sappiamo quante vite siano state salvate dopo la morte di Ayrton e Roland.

E con gli anni credo anche che si debba essere più indulgenti anche con la Williams.
Erano ancora tempi in cui talvolta si improvvisavano soluzioni non a regola d'arte, e non sappiamo quante volte sia sostanzialmente andata bene a fronte di modifiche raffazzonate o dell'ultimo minuto.

Penso forse che, alla fin fine, certe cose debbano capitare, anche solo per ricordarci che stiamo seguendo la strada sbagliata.
Il prezzo è stato alto, ma questo erano le corse.
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da 330tr » 04/05/2021, 5:23

Groove, io sono d'accordo su molte cose, ma divento inflessibile quando si comincia a manipolare la Verità.
Che esiste, è riconosciuta, verificabile e verificata.
Poi mi arriva un Coulthard col "volante mollo", e lì mi in*azzo, e mi vien voglia di giustizia sommaria.

Poi mi fermo e mi domando preoccupato.. quanto siamo immersi in "verità manipolate", se per una ca**ata simile, storicamente parlando, si sia incrostata una falsificazione e un disconoscimento del vero così difficile da eliminare, anche in presenza di fatti accertati da tribunale.
Tutta la nostra esistenza è immersa in racconti che
accettiamo senza batter ciglio ma che nulla hanno a che vedere con la realtà..
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da groovestar » 04/05/2021, 6:52

Secondo me il caso Senna divide gli appassionati perché rappresenta il punto di rottura in cui non si accetta più che lo sport automobilistico sia pericoloso ed uccida.

Per la prima volta un pilota deve essere morto per qualcosa che va al di là della intrinseca pericolosità di una scienza non esatta che corre sul filo del rischio.
Senna deve essere morto perché qualcuno ha sbagliato, perché Senna era immortale ed imbattibile.
Quindi era necessario trovare qualcuno che espiasse il peccato originale delle corse.

E quando si cerca il mostro da additare, allora le acque diventano torbide e ciascuno difende il proprio credo.
La battaglia in quel 1994/95 era la sopravvivenza stessa della Formula 1: se fosse passata la tesi che un team avesse ucciso il suo pilota, chi avrebbe più guardato quello spettacolo? Chi avrebbe più affidato ad uomini adorati dal pubblico prototipi imperfetti?
Ed allora il sistema difende se stesso, con lodabili eccezioni che dimostrano come la dignità trascenda l'interesse.
E così ciascuno scrive la sua storia, la interpreta e la distorce, a seconda del proprio credo.

La realtà è che si è assistito ad un processo emotivo e ben poco pragmatico, ove si cercava un assassino e non una risposta.
Ove si è deciso chi assolvere e chi condannare prima che i giudici si esprimessero.

Per me ciò che resta di questa storia è la mancata accettazione di una realtà più semplice.

Nessuno ha ucciso Senna, ma tutti sono responsabili.

Chi ha partorito una modifica non a regola d'arte.
Chi si è messo alla guida con un volante molle.
Chi non ha limato gli avvallamenti della pista.
Chi non ha valutato la pericolosità di una curva che in 7 anni aveva graziato 4 uomini per il rotto della cuffia.
Chi non ha ascoltato i piloti ed ha fatto uscire una safety car stradale a guidare un gruppo di formula 1.
Chi non ha esposto una bandiera rossa dopo il via.

Tutti hanno responsabilità in questo, non si può negare.
Chi più grandi
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da Niki » 04/05/2021, 10:08

Dal momento in cui una persone sceglie di fare il pilota, o il paracadutista, o qualsiasi altro sport che presenta rischi mortali, sa che può morire.
Punto.
Questo non significa che debba morire.
A 25 anni di distanza ancora si parla di Senna, quanto non si parla di Ratzenberger. Eppure anche per il secondo l'impatto non si vede, perchè coperto dal muro e dalla collinetta.
Senna non è stato ammazzato, molto probabilmente le modifiche farlocche all'auto le conosceva bene, parlo della modifica raffazzonata al piantone dello sterzo.
Specialmente uno come lui che si interessava anche delle molecole che formavano la lega con la quale costruivano i vari componenti.
Tutto è partito dalla pagliacciata legata alle leggi italiote, ossia indagini, ecc. ecc.
Questo ha portato alla pantomima dei vari processi, le testimonianze da barzelletta, e così via.
Se poi per "tentativo di uccidere" si intendono bare semoventi come quelle assemblate dai delinquenti Chapman e Williams che non si sapeva se e quanto durassero in una corsa, allora il discorso potrebbe anche starci. Ma c'è sempre la variabile del pilota che avesse accettato consapevolmente di infilarcisi dentro, come Rindt.
Sul fatto che Senna non sarebbe morto senza la sospensione in testa: oltre a quello aveva la base cranica fratturata e la carotide spostata o rotta, conseguenze ddella botta, non della sospensione.
Non credo che con danni del genere ne sarebbe uscito vivo.
Invece per quanto riguarda le notizie false, che odio chiamare fake news; 330 non affidarti troppo ai "favolosi scopritori" di bufale perchè siamo arrivati al punto che chiunque provi anche lontanamente solo a pensare in modo differente dalla narrazione ufficiale, viene accusato di essere un negazionista, un terrapiattista, un saturniano, ed altro.
E spesso e volentieri, anzi molto spesso più passa il tempo e più chi controlla la veridicità dei fatti lavora a senso unico assoldato dal sistema o dal regime in carica al momento, come stiamo vedendo chiaramente da più di un anno a questa parte.
A tal proposito qualche giorno fa ho visto una intervista a Foa che diceva, giustamente, che la notizie realmente false non sono quelle che girano in librofaccia e nei vari social, create dai blogger o da tizio e caio, ma direttamente dai governi o da parti di essi.
Non ci vuole molto a rendersene conto, basta leggere o guardare i media stessi per vedere come essi stessi si sputt@nino contraddicendosi con le boiate che di volta in volta scrivono/mostrano.
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