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Gran Premio del Sudafrica 1976

MessaggioInviato: 28/10/2009, 17:04
da Niki
Immagine

Immane :001_tt1:

Re: Gran Premio del Sudafrica 1976

MessaggioInviato: 28/10/2009, 18:20
da madfilt
Sono d' accordo: ti riferivi allo zio Vittorio, vero? Se non c' era James a fargli da tappo...  :asd:  :asd:  :asd:

Re: Gran Premio del Sudafrica 1976

MessaggioInviato: 28/10/2009, 20:34
da pierosinger
Se non sbaglio Niki riusci negli ultimi 10 giri ad arginare la rimonta di Hunt nonostante gli si stasse sgonfinado una gomma...vero?

Re: Gran Premio del Sudafrica 1976

MessaggioInviato: 28/10/2009, 20:48
da duvel
[quote="pierosinger"]
Se non sbaglio Niki riusci negli ultimi 10 giri ad arginare la rimonta di Hunt nonostante gli si stasse sgonfinado una gomma...vero?
[/quote]

Da quel che ricordo, riuscì a terminare la gara nonostante il boxer avesse problemi di pressione olio

Re: Gran Premio del Sudafrica 1976

MessaggioInviato: 28/10/2009, 21:19
da Eagle
No no state confondendo l'anno. i problemi di pressione olio, e temperatura acqua, li ebbe nel 77. La causa, come scoprirono più tardi, fu di un frammento di carrozzeria perso da qualche concorrente, che entrò nelle prese d'aria danneggiando un radiatore!

Re: Gran Premio del Sudafrica 1976

MessaggioInviato: 28/10/2009, 21:54
da Norisring
Esattamente Eagle, fu un pezzo dei detriti del terribile incidente di tom Pryce. Niki, molto bravo in quel GP, in cui descrisse il terrore perchè varie spie si erano accese sul cruscotto già a 15 giri dalla fine, riuscì a finire primo senza più acqua.

Re: Gran Premio del Sudafrica 1976

MessaggioInviato: 28/10/2009, 22:01
da Pedro59
[quote="EAGLE"]
No no state confondendo l'anno. i problemi di pressione olio, e temperatura acqua, li ebbe nel 77. La causa, come scoprirono più tardi, fu di un frammento di carrozzeria perso da qualche concorrente, che entrò nelle prese d'aria danneggiando un radiatore!
[/quote]

Secondo me hai ragione.
Il GP del Sudafrica '77, quello della tragedia di Pryce, me lo ricordo benissimo.
Fu il ritorno di Lauda alla vittoria che gli mancava (cito a memoria) dal Gran Premio d'Inghilterra dell'anno prima, ma gli ultimi giri furono una sofferenza.
Ricordo che, contrariamente a quanto avveniva di solito a quei tempi, Niki appena superata la linea del traguardo accostò immediatamente. Prima tutti pensavamo che avesse amministrato il vantaggio conquistato su Scheckter, ma quando vedemmo che fermò la sua Ferrari pochi metri dopo aver vinto, capimmo subito che c'era dell'altro.
Sapemmo poi che era passato sui rottami dell'auto del povero Pryce ed un pezzo di roll-bar gli aveva forato il radiatore sinistro provocando una perdita nel circuito di raffreddamento.
Alla fine aveva perso due terzi del fluido refrigerante e il motore aveva lavorato ad una temperatura così alta da bruciare quasi tutto l'olio.
Quella volta Lauda fu davvero grande, chapeau.

Re: Gran Premio del Sudafrica 1976

MessaggioInviato: 28/10/2009, 22:34
da Jackie_83
Quella volta Lauda fu davvero grande, chapeau.


Oserei quasi dire...un SANTO! :o

Re: Gran Premio del Sudafrica 1976

MessaggioInviato: 28/10/2009, 22:58
da Eagle
Indubbiamente in quel periodo le capacità richieste ad un pilota, erano molto maggiori di quelle di oggi. Nessun rifornimento (grandi variazioni di peso), minor affidabilità meccanica, assenza di telmetria e radio, facevano sì che il pilota dovsse avere grande sensibilità tecnica per gestire il mezzo, e grande lucidità mentale per gestire la strategia.
Oggi quando sento gli ingegneri ordinare ad un pilota di fare (tentare è meglio) un sorpasso, di cambiare ritmo ecc. provo un po' di disagio, mi sembrano degli scolaretti che se lasciati soli si perdono in questo mondo pericoloso...

Re: Gran Premio del Sudafrica 1976

MessaggioInviato: 28/10/2009, 23:11
da Powerslide
[quote="EAGLE"]
Indubbiamente in quel periodo le capacità richieste ad un pilota, erano molto maggiori di quelle di oggi. Nessun rifornimento (grandi variazioni di peso), minor affidabilità meccanica, assenza di telmetria e radio, facevano sì che il pilota dovsse avere grande sensibilità tecnica per gestire il mezzo, e grande lucidità mentale per gestire la strategia.
Oggi quando sento gli ingegneri ordinare ad un pilota di fare (tentare è meglio) un sorpasso, di cambiare ritmo ecc. provo un po' di disagio, mi sembrano degli scolaretti che se lasciati soli si perdono in questo mondo pericoloso...
[/quote]

Parole sante !!!!!!!!!!!

Re: Gran Premio del Sudafrica 1976

MessaggioInviato: 28/10/2009, 23:13
da Jackie_83
Beh sì ma...una volta c'erano i cartelli dai box che ti indicavano le stesse cose

Anche se di certo erano meno invasivi di qualcuno che ti parla continuamente in cuffia...in più se questi recavano ordini di scudera potevi sempre far finta di non aver visto o capito il segnale  :001_rolleyes:

Re: Gran Premio del Sudafrica 1976

MessaggioInviato: 28/10/2009, 23:42
da gianlem
ragazzi (per la cronaca) per chi fosse interessato al GP del Sudafrica 1976 può contattarmi.
Gara a colori, senza telecronaca (solo audio ambientale) della durata di 20 minuti, ovviamente live.

Re: Gran Premio del Sudafrica 1976

MessaggioInviato: 29/10/2009, 9:34
da Uitko
[quote="Jackie_83"]
Quella volta Lauda fu davvero grande, chapeau.


Oserei quasi dire...un SANTO! :o
[/quote]
subito dopo si narra che nel suo box  che moltiplicò le gomme e le chiavi inglesi e ne diede a tutti...  :lol:

Re: Gran Premio del Sudafrica 1976

MessaggioInviato: 29/10/2009, 22:45
da Niki
[quote="Pedro59"]
[quote="EAGLE"]
No no state confondendo l'anno. i problemi di pressione olio, e temperatura acqua, li ebbe nel 77. La causa, come scoprirono più tardi, fu di un frammento di carrozzeria perso da qualche concorrente, che entrò nelle prese d'aria danneggiando un radiatore!
[/quote]

Secondo me hai ragione.
Il GP del Sudafrica '77, quello della tragedia di Pryce, me lo ricordo benissimo.
Fu il ritorno di Lauda alla vittoria che gli mancava (cito a memoria) dal Gran Premio d'Inghilterra dell'anno prima, ma gli ultimi giri furono una sofferenza.
Ricordo che, contrariamente a quanto avveniva di solito a quei tempi, Niki appena superata la linea del traguardo accostò immediatamente. Prima tutti pensavamo che avesse amministrato il vantaggio conquistato su Scheckter, ma quando vedemmo che fermò la sua Ferrari pochi metri dopo aver vinto, capimmo subito che c'era dell'altro.
Sapemmo poi che era passato sui rottami dell'auto del povero Pryce ed un pezzo di roll-bar gli aveva forato il radiatore sinistro provocando una perdita nel circuito di raffreddamento.
Alla fine aveva perso due terzi del fluido refrigerante e il motore aveva lavorato ad una temperatura così alta da bruciare quasi tutto l'olio.
Quella volta Lauda fu davvero grande, chapeau.
[/quote]

Da Autosprint successivo al Gran Premio del Sudafrica 1977:

Immagine

L'Immane è di un altro pianeta rispetto a tutti gli altri, passati, presenti e futuri.

Re: Gran Premio del Sudafrica 1976

MessaggioInviato: 30/10/2009, 7:38
da Norisring
Quel GP servì anche a chiarire che ''Lui'' era sempre ''Lui''. L'Immane era Lauda e stop, quello per capirci dell'inizio 1976, non del Fuji.
Infatti, Enzo ''il sceriffo'' Ferrrari (come lo chiamava Nivola) volle rispettare il contratto e  tenere Lauda nel Settantasette, ma era inferocito per la conclusione della stagione 76.
Così, sperava in un Lole molto più performante; dare a lui le insegne di leader, tenere il Niki come seconda scelta (lasciarlo a piedi sarebbe stato troppo) e speraRE magari in una uscita dello stesso dal team, battuto e deluso.
Come noto al meno appassionato contemporaneo, Enzo Ferrari amava i campioni ma se questi mettevano con le loro vittorie in secondo piano le ''sue'' vetture beh, era una faccenda meno simpatica e gradevole.
Il ''fenomeno'' Niki, cresciuto nel 1975 insieme all'interesse dei media e alla diffusione TV dei GP anche in Italy, rendeva la cosa ''pericolosa''.
In Sudafrica il Ciclopico( ciao Niki..del forum!! ;) ) ristabilì le regole , e in specie dopo aver sofferto anche al box nelle primissime gare una atmosfera di semi sopportazione.
famoso nella trasferta sudamericana di avvio mondiale un battibecco sulla necessità di adottare l'alettone che Carlos Reutemann aveva preferito, che Forghieri volle imporre a Lauda e che Lauda provò ma che infine rigettò al mittente...

Anche per queste frizioni importantissime l'offerta di Callisto Tanzi dell'estate 1977 portò Lauda via da Maranello, e non attese neppure la fine della stagione, scendendo dall'abitacolo del team che a suo giudizio, a inizio anno, lo aveva poco compreso.
Chiaramente, anche l'offerta multimegamilionaria di Parmalat giocò la sua parte moooolto importante.
Ma Niki fu davvero un Grande anche in questo campo, non solo al volante.