I cento ricordi della nostra memoria collettiva

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da Norisring » 15/10/2009, 20:54

....che risente ovviamente dei nostri certificati anagrafici.
Ieri ho sentito al TG un bel servizio dedicato ad un libro sul cinema, sulle mille scene indimenticabili nella Storia del cinema.
Si va dall' Humprey Bogart del saluto finale di '' Casablanca'', alla morte di Anna Magnani in ''Roma città aperta''; dall'esplosione di ''Giù la testa'' a Nosferatu; al King Kong dell'omonimo filmone -quello vero-sul tetto dell'Empire State Building....

Che ne dite, l'apriamo una discussione sui cento ricordi che più ci hanno impressionato nella Storia della F1?
Le regole, datele voi...io suggerirei un ricordo a testa, magari evitare -se possibile -di ripeterlo, dando per certo che tantissimi sono nella memoria collettiva di ognuno di noi.
I ricordi possono essere di vita vissuta sulla pista o in TV, ovviamente.

Io inizierei con un frame di tifoso sulla pista,col taglio del traguardo di Gilles a Imola 1982: ero sul traguardo,reduce dalla Rivazza, e fino all'ultimo ho sperato di vederlo passare primo...mio padre scattò una foto, che oggi è su www.ventisetterosso.com; il casco di Gilles appena piegato in avanti mi fa capire la sua immensa delusione.

Non è un bel ricordo  ma è una cosa che resta.
del resto, anche Casablanca mica finisce bene.
''...chi e' stato Flavio Torello Baracchini? ...solo il più micidiale degli Assi dell'aviazione italica nel primo conflitto: Baracca abbattè 34 nemici in tre anni, Torello 31 in sei mesi di volo...''
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da Pisy » 15/10/2009, 23:00

Io non dimenticherò mai più il casco di Ayrton che dopo il tremendo botto al Tamburello, fece due piccoli movimenti, riflessi nervosi; sembrava dovesse risvegliarsi dalla botta da ko, invece non lo abbiamo più visto in vita. Fu un momento di speranza, invece tutto si trasformò in tragedia.
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da Powerslide » 15/10/2009, 23:32

Roger Williamson, 29 luglio 1973, Zandvoort.  :( :( :( >:( >:( >:(

Se ne devo citare uno solo scelgo quello: nella mia mente ce ne sono altre decine.
Ho gioito per vittorie insperate, per gare col cuore in gola.
Ho pianto piloti che conoscevo, piloti che avevo visto di sfuggita e piloti che avevo visto solo in TV. Ma per ognuno di loro c'era un perchè, un perchè che poteva, triste ma vero, far parte del gioco.
Per Roger no: solo un branco di vigliacchi, solo un solo eroe.
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)
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da duvel » 15/10/2009, 23:57

Avevo solo sette anni e purtroppo non é un ricordo esaltante, ma non posso non citare la mia prima visita a Monza: via, partono le prove, bellissimo...poi eccolo é lui: Rindt! pochi minuti dopo un'uscita di pista neanche a cento metri prima di noi, ho visto solo un  po' di polvere, ci avviciniamo per vedere ma nel casino non vedo nulla e mio papà evita di sollevarmi, era proprio lui.
Però la Lotus appesa al camion e "l'omino" col casco in mano li ricordo bene e non mi fecero un bell'effetto :001_unsure:
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da Aviatore » 16/10/2009, 5:28

Primo Agosto 1976
Tornando a casa da una gita fuoriporta (il GP non fu trasmesso in TV) ben presto ci si rese conto che era capitato qualcosa che avrebbe cambiato la F1 per sempre
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da groovestar » 16/10/2009, 9:02

I ricordi della mia "giovinezza" sono un po' sbiaditi e non legati ad eventi tragici:paradossalmente la morte di Senna l'ho vissuta in modo disinteressato,chiamato 5 minuti da mia mamma che stava vedendo il gp mentre io guardavo  una stupida cassetta,non gli diedi molta importanza se non diversi anni dopo...

Tuttavia il ricordo sportivo ricorrente e legato al Belgio del 1998:una pista allagata ed il più grosso incidente della storia.
Situazione difficile,piloti in grossa difficoltà,ma uno solo sembra viaggiare in un altro pianeta,con una guida incredibile.
Hakkinen poi è fuori gioco e sento l'aria del primo titolo mondiale visto in diretta!
Poi un doppiaggio e quel giro su tre ruote,con l'assurda convinzione che anche con 3 ruote,quel GP sarebbe stato di Schumacher.
Le bestemmie nel rivedere Coulthard in pista,sperando in un qualche risultato e la vittoria di Hill...
Quell'anno Schumacher fece gare incredibili,ma perse un mondiale,ufficialmente per aver spento il motore a Suzuka,ma se ne andò quel giorno in Belgio,ed ancora non riesco a digerirlo.
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da JochenRindt » 16/10/2009, 9:42

Io ho due ricordi indelebili nella mia memoria legata alle corse,
Il primo 8 maggio 1982, l'immenso eroe della mia infanzia se ne era andato Gilles è volato via proprio come quel titolo di Autosprint che conservo nel mio cassetto del comodino.

Il secondo sempre a Maggio ma al 1° del 1994 la morte di Ayrton Senna che mi colpì in modo straordinario per l'intensità con la quale vivevo il momento.

Il resto è tutto ben definito ma questi momenti li ricordo anche perchè mi viene in mente dove mi trovavo e cosa stavo facendo quando appresi le notizie.
"Io un uomo fortunato? Non lo credo,ma se di fortuna si tratta,speriamo che duri"
Jochen Rindt (1970)
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da jerry64 » 16/10/2009, 9:55

Estate 1978, avevo 14 anni e stavo approcciando per la prima volta la Formula 1, dopo che un signore anziano conosciuto durante le mie vacanze con i nonni in montagna era riuscito casualmente a catturare la mia attenzione verso un televisore che in una domenica di agosto stava trasmettendo un bagnatissimo GP d'Austria a Zelweg, con tanti testacoda e sorpassi sotto la pioggia.  Non avevo mai visto un GP prima di allora, ma causa una gita pomeridiana gia' programmata, riuscii e seguire solo la prima meta' di quella corsa, ripromettendomi di guardare per intero in TV uno dei GP successivi, una volta finite le vacanze.

Nonostante questo fermo proposito, il pomeriggio di domenica 10 settembre 1978 stavo giocando con il traforo in casa ed ero cosi' concentrato su quello che sto facendo che quasi quasi mi dimentico di accendere la TV prima delle 15 (mi sembra di ricordare che fosse quella l'ora del via) per vedere la corsa di Monza: ma all'ultimo momento mi ricordo comunque del GP, e accendo la TV (ancora in bianco e nero!) per fortuna quando ancora la telecamera mobile sta scorrendo sulla griglia mostrando i piloti gia' concentratissimi negli abitacoli di quelle bellissime monoposto, con tanti meccanici intorno ed il vocione di Poltronieri che commenta come una macchinetta tutto e tutti, alimentando un clima di grande attesa per il via da li' a pochi istanti.  Sono affascinato da tutta questa tensione: parte il giro di ricognizione, vedo un po' alla volta tutto il tracciato di Monza, le macchine in movimento, il pubblico: poi scattano dalla prima fila Andretti e Villeneuve, la telecamera fissa sul rettifilo di partenza segue da dietro le vetture che si allontananano con un grande frastuono verso la prima variante, vedo delle teste scure che all'improvviso si alzano e poi una grande fiammata....

Il resto di quella tragedia penso che se le ricordano ancora molti di voi, ma su di me quattordicenne che iniziava appena ad interessarsi ai GP tutto questo fece una grandissima impressione, e mi chiesi ingenuamente davanti a quelle immagini, continuamente riproposte alla moviola con una grande "R" che lampeggiava: "Ma che sport e' questo, dove si puo' vincere o morire con la stessa facilita'" ?
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da echoes » 16/10/2009, 9:56

l'incidente e la morte di De Angelis: ero un bimbo ma mi ricordo che a casa mia girava l'AS (o qualcosa di simile..) con disegni e foto che ricostruivano l'incidente occorso al povero elio...quell'articolo l'avro' letto una centinaio di vote, continuavo a rivederlo e rivederlo quasi ossessivamente tant'è che ad un certo punto mia madre, spaventata, butto via il gironale!
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da pierosinger » 16/10/2009, 10:18

Jerez '97, sicuramente la mia più grande delusione sportiva...ero ad una regata ma in mare avevo la testa nel GP, infatti il risultato mio non fu granchè...nonostante ciò confidavo che Schumacher avesse vinto. Invece, al mio ritorno mio papà mi disse che aveva perso...
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da bibo » 16/10/2009, 11:22

Sabato 8 Maggio 1982. Avevo 14 anni ero in viaggio in macchina con mio padre, che persi qualche anno dopo, grande tifoso di Gilles e della Ferrari. Alla radio sentiamo di sfuggita passando da una stazione all'altra che c'è stato un grave incidente durante le prove del Gp del Belgio. Ma la notizia ci arriva frammentata e non riusciamo a capire di chi si tratta. Poi sento di un pilota travolto mentre attraversa la pista, penso ad uno che è finito sotto una macchina, non riesco a capire. Sento nominare johanna dico a mio padre che è Gilles. No non è possibile Gilles non può essere, poi morire così attraversando la pista. Intorno alle 18 sono a casa. Mentre mettiamo la macchina in garage un mio vicino di casa sta commentando l'accaduto con un conoscente, sembra che tutti non parlino d'altro. Accendo subito la Tv c'è dribbling vedo le immagini con mio padre capiamo subito che stavolta è finita, non lo vedremo più in pista, ma continuiamo a sperare che si salvi. Fino alla sera resto vicino alla Tv sparando in qualche lieve segno di miglioramento. Poi la notizia ufficiale della morte. Da allora in F1 sono successe tante cose, ma il ricordo di quel pomeriggio, forse per l'età che avevo, è indelebile era la prima volta che  se pur indirettamente prendevo coscienza  della morte.
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da groovestar » 16/10/2009, 11:43

Un ricordo non propriamente legato alla F1 riguarda sempre il terribile WE di Imola 94.

Mi apprestavo a terminare la quinta e,come dissi prima,l'incidente di Senna in diretta non mi colpì per nulla,non vedendolo non ebbi la percezione della gravità.
Il giorno ed i giorni dopo,iniziarono tante discussioni sulle corse,ma la cosa che forse ricordo di più furono i giornali che ricostruivano l'incidente appesi nell'aula di scuola e la nostra maestra che ci disse di scrivere un tema su questi fatti,di cosa ne pensassimo,un po' come se la scomparsa di un grande pilota rappresentasse qualcosa di più per noi ragazzi,un po' come la morte di un eroe.

Io non ricordo cosa scrissi,ma feci un disegno di come vidi l'incidente,dai tanti replay...un mio amico invece vinse un concorso con un collage con l'immagine di Ayrton mentre si divertiva con gli sci d'acqua
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da Pedro59 » 16/10/2009, 12:33

Sfrutto i vantaggi (?) dell'anagrafe:
settembre 1970, telegiornale del pomeriggio (allora le prove non le davano in diretta) il giornalista legge la notizia della morte di Rindt.
Ne avevo già sentiti morire tanti, ma lui non credevo sarebbe mai morto.
6 ottobre 1974, alla Domenica Sportiva Alfredo Pigna dà informazioni spezzettate sull'andamento del GP degli USA nel quale Clay Regazzoni ha l'occasione di vincere il titolo ed è in lotta con Fittipaldi
Le notizie, date fra un servizio del calcio e l'altro (quel giorno cominciava il campionato di serie A), non sono incoraggianti, anzi sono ogni volta più deprimenti, ma io continuo a sperare fino a quando, dopo uno degli ultimi servizi filmati, Pigna legge il foglio che gli hanno appena passato e dice testualmente: "Mancano cinque giri alla fine del Gran Premio degli Stati Uniti: in testa Reutemann, Fittipaldi quarto mentre Regazzoni è ancora dodicesimo." - Poi dopo una pausa continua dicendo:- "Ora è proprio finita, Fittipaldi è il nuovo Campione del Mondo di Formula 1."
"For if the trumpet give an uncertain sound, who shall
prepare himself to the battle?"  1 Corinthians 14/8
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da jackyickx » 16/10/2009, 13:31

7 maggio 1967. bandini è intrappolato nella sua 312 rovesciata: quando lo tiratte fuori? Questo il mio grido di bmbino.
La tragedia Williamson. Un solo uomo che lotta allo stremo ci ricorda che non tutti gli uomini sono vigliacchi.
Il movimento della testa di Ratzemberger
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da Niki » 16/10/2009, 13:40

Visto che si parla di ricordi, non ricordo se qualcosa del genere è stata già scritta da qualche parte nel sito in passato.
Per quelli che hanno un'età andante, come la mia, è più facile ricordare cose lontane e vicine con un grosso buco nel mezzo. Cmq il ricordo più vivo che ho è il dopo incidente di Sua Maestà, perchè fu la prima volta che mi avvicinai alla F1. I ricordi più vivi, sia per i fatti in loro stessi, sia per quello che li circondava, sono il Fuji del 1976 ed il Portogallo nel 1984. Poi, come si nota bene da questa discussione, ricordo gli incidenti: Peterson nel 1978, Villeneuve nel 1982 e Senna nel 1994.
Mi colpì la morte di Pryce nel 1977 non perchè vidi l'incidente, che non venne mostrato, ma perchè è stata la prima volta che ho assistito ad una morte in gara in diretta.
L'incidente di Senna lo vissi completamente, dato che ormai ero più grande e maturo (...) e, come per molti altri, la sensazione strana ma più vera era l'incredulità. Infatti quello che mi colpì di più fu la copertina di Autosprint del martedì successivo alla gara, completamente nera con scritto in caratteri rossi "E' morto Senna".
Villeneuve mi aspettavo che facesse una fine del genere, Senna no. Se avessi dovuto scommettere, avrei scommesso che si fosse ritirato e avesse passato la vecchiaia da qualche parte.
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