[quote="Baldi"]
Aggiungo ancora una cosuccia... a inizio 1994 Prost era in trattativa con la Mclaren tanto che alla presentazione della Mp4/9 c'era solo Hakkinen e Ron Dennis glissava sul nome della formazione piloti completa.
Prost era in trattativa per correre con la Mclaren nel 1994 (da vedere se per tutta la stagione o solo una parte, riservandosi comunque la facoltà di verificare di persona la bontà della vettura di Woking con un test)... sicuramente è quantomeno strano per uno che aveva intenzione di ritirarsi...
Con questo cosa voglio dire...
che al di la delle dichiarazioni e dei contratti ufficiali l'impressione (e anche più di una impressione) dell'epoca fu davvero che Prost fu quasi costretto a lasciare la Williams e che si arrivava pure a trattative tra Mclaren e Williams per consentire a Prost di correre per la Mclaren quando c'era un contratto con Williams.
Invece non posso che leggere e approvare compiaciuto tutte le riflessioni pro Senna (stravoloce) e Prost (strafino) che tutti voi scrivete!!!!
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Prost la McLaren la testò anche nel '95, Dennis evidentemente voleva invogliarlo a tornare nel circus, tuttavia Prost dice che non aveva più voglia di gareggiare e in effetti se si rivedono le ultime tre gare del 93 vediamo un pilota che non vede l'ora di farla finita con la F1.
Un aneddoto interessante sull'atteggiamento di Senna verso Prost ce lo rivela Damon Hill in un'intervista, nella quale racconta cosa accadde ad una competizione di Kart (bercy nel dicembre 93).
Praticamente lui e Senna stavano chiacchierando, quando apparve sullo schermo l'immagine di Prost che stava per prendere parte ad una sua gara.
Hill dice che Senna cambiò atteggiamento di colpo, come se lui (Hill) non esistesse.
Per tutto il tempo della gara di Prost non staccò gli occhi dallo schermo e non disse una parola. "sembrava ipnotizzato".
Secondo Hill questo dimostrerebbe la grande ammirazione di Senna per Prost, che lo accompagnò dagli esordi a fine carriera, e penso che col tempo anche Prost abbia rivalutato Senna, soprattutto quando il brasiliano cominciò a chiamarlo sempre più spesso, a partire dall'autunno '93 e quando la famiglia di Senna lo invitò a casa dopo il funerale. "Lì capii molte cose", racconta Prost.