[quote="Powerslide"]
Gianfranco Bussi e Franco Rocchi (tanto per fare due nomi) non li ricorda nessuno ma la Ferrari (e lo stesso Forghieri) deve molto a loro.
Harvey Postlethwaite è stato menzionato solo una volta, ma son certo che la Honda con lui e Giampaolo Dallara (altra fantastica realtà dell'ingegno italiano) avrebbe vinto molto prima dell'era Brawn. Fossero stati meno scemi forse Postalmarket sarebbe ancora con noi: mai visto fottere una persona il quel modo >:(
Strano che solo
eddiesachs si sia ricordato di un altro nostro factotum: Carlo Carlone Chiti
In quanto al sottoscritto, ringrazio
Prinz per al citazione, ma io sono stato
solo il garzone del droghiere venuto a riscuotere il conto [/quote]
Mi cito:
[quote="Prinz4L"]
...
Oggi ce ne sono tanti di "bravi", primo fra tutti Newey, ma ricordo che le vittorie hanno sempre molti padri mentre le sconfitte sono orfane ed ogni [glow=red,2,300]progetto è legato ad un team di lavoro[/glow], anche se c'è sempre qualcuno più in vista con il nome sulle prime pagine.
...
[/quote]
... e come ho già detto in altro luogo,del libro di Furia mi è rimasto impresso il
grandissimo rispetto e apprezzamento per i suoi colleghi, citati in ogni pagina. Merce rara. Poi aveva un caratteraccio, e vabbè anch'io, ma è un grande e ancora più grande fu Ferrari a vedere in lui (e negli altri piloti e tecnici) le potenzialità vincenti; in più lo mise in condizione di lavorare, questa è una dote di pochi grandi Imprenditori.
Progettisti ce ne sono stati tanti, per restare in tema Alfa: Colombo, Marmiroli, Tollentino ma più in generale in F1 Migeot, Wirth, Costa (e chi parla mai di lui?) Scalabroni, Caliri, Frank Dernie (FW11B)... E' troppo facile dimenticare qualcuno, si cerca per non fare torti di restringere la rosa.
Mi permetto quasi fuori OT: in Italia abbiamo avuto grandi Ingegneri, le macchine non nascono (solo) per una
intuizione; Mariano Alperin ha inventato lui il muso a cucchiaio (ma non era stato Totti?
) e Nicola Matteazzi con Limone, Lombardi e un gruppetto di facinorosi ha messo in piedi il progetto Lancia Stratos. Le abbiamo suonate a mezzo mondo!
Postlethwaite mi era simpatico, molto. Ricordo un incontro fortunoso in un MotorShow, l'immagine è di un uomo mite con l'aria un pò da osteria tipica di chi sa di lavorare, sa di farlo bene e tutto il resto non gl'importa. Quanto si sbagliava! Importa eccome, invece, perchè le medaglie se le spartiscono tutti ma quando piove i più gentili restano senza ombrello.
Ehmmm... caro
Jim tutti riconosciamo i meriti dovuti a Barnard.
Comunque, c'è una differenza fra tecnica e tecnologia: quasi tutto ciò che c'è oggi su macchine e motori è già stato teorizzato negli anni trenta/quaranta, non realizzato perchè gli strumenti dell'epoca non permettevano soluzioni sofisticate.
Forghieri ha messo in piedi il semiautomatico prima di Barnard, ma senza l'elettronica di controllo poco avrebbe ottenuto; Posthletwaite già aveva costruito monoscocche in compositi prima di Barnard, solo usando
altri materiali disponibili a quell'epoca. La "coca cola" c'era da tempo, Chiti e Caliri in qualità di Ingegneri aeronautici (=aerodinamica) avrebbero detto la loro su quest'osservazione.
In buona sostanza, posso condividere tutto e soprattutto ciascuno ha il diritto alle proprie opinioni e preferenze (io poi sono integralista sulle mie) ma, cortesemente,
lascia stare i budget a disposizione di Barnard che mi s'invecchia il fegato: gli abbiamo comprato e regalato non una ma ben due sale giochi.
Mona noi, non certo lui.
Lui bravo, sì, non solo come tecnico.
Amo pensare che la Ferrari può costruire piloti quanto macchine. Alcuni dicono che Gilles Villeneuve sia pazzo. Ma io dico: lasciate che provi.