Scheckter-Villeneuve 1979, la coppia "più"

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da Pedro59 » 11/05/2009, 11:58

Penso che come coppia una che ebbe un successo eccezionale, almeno come risultati, fu quella composta da Brabham e Hulme nel biennio '66-'67, nel quale prima l'uno e poi l'altro conquistarono l'iride.
Le vittorie nel Mondiale furono anche dovute alla "sorpresa" del motore Repco sul quale Black Jack puntò per la nuova formula 3000 cc, ma questo non toglie nulla ai loro successi contro avversari come Hill, Clark, Amon, Surtees, Stewart.
In venti Gran Premi raccolsero 8 vittorie (6 Brabham e 2 Hulme) salendo 23 volte sul podio (11 e 12 rispettivamente) e Sir Jack colse anche 5 "poles".
Gilles e Jody si spartirono più equamente i successi, ma era una situazione diversa.
Nel '66 Brabham dominò il Mondiale e Hulme si comportò davvero da "secondo", mentre nel '79 Gilles ebbe la sfortuna di incappare in una gara sfortunata in Spagna quando ormai sembrava lanciatissimo come "punta di diamante" e molti soffiarono sul fuoco della sua inaffidabilità, sia a Maranello che sui giornali, convincendo Ferrari a puntare decisamente su Scheckter per il titolo.
L'anno successivo la Ferrari non esisteva come competitività, quindi non c'è la riprova se Gilles sarebbe stato aiutato da Scheckter a vincere il Mondiale, così come lui aveva aiutato Jody l'anno prima.
Personalmente penso che Jody avrebbe mantenuto la parola.
Nel '67, invece, causa il ritardo della Lotus 49 e la tragica fine di Bandini, le Brabham si confermarono monoposto competitive e i nodi vennero al pettine.
Hulme non fece più da secondo a Black Jack e sfruttò ogni occasione per prendere il largo in classifica, ma Brabham la pensava diversamente e avrebbe voluto un compagno più dedito ad assecondarlo nella corsa al quarto titolo che lo avrebbe portato ad un passo da Fangio.
Fu un'annata burrascosa (Denny e Jack non erano degli agnellini nè in pista nè nel paddock...) ed alla fine la spuntò Hulme anche per il clamoroso epilogo del Gran Premio di Monza che Brabham perse all'ultimo passaggio  dalla parabolica, e per la raggiunta affidabilità della Lotus 49 di Clark con il nuovo Cosworth.
Lo scozzese infatti vinse gli ultimi due gran Premi e Hulme riuscì a mantenere il vantaggio grazie all'affidabilità ed alla sua eccezionale capacità di gestire la pressione.  
Certo nei box l'aria era diventata pesante e più di una volta si racconta che  le chiavi inglesi fossero utilizzate in maniera impropria quando c'era bisogno di dirimere qualche questione.
Black Jack era anche un costruttore e pur di non rischiare di perdere il titolo alla fine fece buon viso a cattivo gioco.  
A fine stagione, com'era inevitabile, Jack Brabham dette il benservito a Hulme che, Campione del Mondo in carica, dovette accasarsi presso un altro pilota-costruttore, il suo connazionale Bruce McLaren, col quale conobbe anni ottimi, ma non più vincenti.
Lo stesso accadde a Black Jack.

Concludendo: il rapporto fra Hulme e Brabham fu di un altro tipo di quello, a mio avviso unico, fra Gilles e Jody, ma come coppia di successo credo che abbia, ancora oggi, pochi paragoni.
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da sundance76 » 11/05/2009, 12:18

Perfettamente d'accordo con te, Pedro.
E penso che difficilmente si ripeteranno in futuro le condizioni, e i personaggi, che portarono a un assortimento così completo, equilibrato ed affiatato come avvenne nel '79. E lo ripeto per l'ennesima volta: non era affatto scontato pensare che i due ferraristi non avessero avuto qualche problemino di convivenza, anzi, quando la macchina è abbastanza competitiva, è molto più probabile che avvengano "frizioni" tra i due.

Disse Gilles nel '78: "Non conosco ancora bene Jody, spero proprio non si debba litigare. E poi Ferrari darà sicuramente disposizioni, altrimenti 'tireremo fuori le pistole'...".
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da groovestar » 11/05/2009, 15:02

Certo che però l'orso e black jack erano due caratteri abbastanza impossibili e per certi versi abbastanza uguali...

Inutile dire che(anche se non li ho mai visti in pista :()la mia simpatia andava a Brabham,dipinto come un vero figlio di buona donna.

Certo che pagherei per poter vedere piloti così diversi fra di loro correre tutti assieme...

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da sundance76 » 11/05/2009, 15:14

[quote="Pedro59"]
Nel '66 Brabham dominò il Mondiale e Hulme si comportò davvero da "secondo", mentre nel '79 Gilles ebbe la sfortuna di incappare in una gara sfortunata in Spagna quando ormai sembrava lanciatissimo come "punta di diamante" e molti soffiarono sul fuoco della sua inaffidabilità, sia a Maranello che sui giornali, convincendo Ferrari a puntare decisamente su Scheckter per il titolo.
[/quote]

Gilles vinse a Kyalami e a Long Beach, inoltre vinse anche a Brands Hatch (non valida per il titolo). Tre vittorie consecutive. Era davvero lanciato. Se non fosse incappato in quella gara spagnola (circostanza che Pedro ha raccontato in modo mirabile nel suo blog), per Jody le cose si sarebbero fatte difficili...

Zigliotto su AS soffiava sul fuoco, dopo il Jarama (Jody quarto, Gilles settimo), scrivendo: "Sarà meglio che ri-affidino a Jody il bastone del comando..."
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da Pedro59 » 11/05/2009, 21:24

[quote="sundance76"]
(...)
Zigliotto su AS soffiava sul fuoco, dopo il Jarama (Jody quarto, Gilles settimo), scrivendo: "Sarà meglio che ri-affidino a Jody il bastone del comando..."
[/quote]

E' il motivo che mi spinse a non abbeverarmi più a quella fonte.
Da quell'articolo di cui, onestamente non mi ricordavo più l'autore (evidentemente rimosso per autodifesa, s'ha pure da campare...) presi a non leggere più AS con regolarità.
Poco fa fu lanciato un 3D sui "Gran Premi da incubo", bene per me Jarama '79 è uno di quelli (assieme al Glen '74), ma quello che fu peggio fu il dopo con le illazioni sull'incapacità di Gilles.
Credo di aver sempre rispettato le opinioni di tutti, ma quella volta feci davvero fatica.
Jody Scheckter era un campione, un pilota completo, ma  credo che in nessun'altra occasione si sia messa in discussione la leadership di un pilota dopo tre vittorie consecutive (non è che a BH fosse un picnic, anche se non c'era il mondiale..) e un'unica corsa gestita male anche dal muretto.
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da sundance76 » 12/05/2009, 9:57

Ho notato un particolare curioso in questa foto. Ingranditela. Osservate la parte posteriore delle carrozzerie, proprio in corrispondenza delle ruote posteriori: notate anche voi la diversità tra le due T4?


Immagine

La gara è il G.P. del Sudafrica 1979, terza gara del campionato e debutto assoluto della T4, doppietta Villeneuve-Scheckter.
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da eddiesachs » 12/05/2009, 10:30

Ho notato anch'io la diversità. Me ne accorsi anche all'epoca; nella foto non si vede, ma a causa della differente forma delle carrozzerie, in una di esse erano ricavate anche le feritoie per prese d'aria dei freni posteriori, mentre nell'altra, probabilmente in quella di Scheckter, dato che il bordo posteriore della carrozzeria terminava più basso, queste feritoie non c'erano. Mi sembra che nel seguito della stagione sia stata adottata la soluzione della vettura di Villeneuve.

Curioso notare che anche nel GP del Sudafrica dell'anno prima (1978), la Ferrari fece esordire la precedente T3 con due differenti soluzioni aerodinamiche. Una macchina (mi sembra quella affidata a Villeneuve) aveva le prese d'aria per il motore "a vista" nella parte superiore delle pance laterali, come nella vettura che fu presentata alla stampa nel dicembre 1977; l'altro esemplare, pilotato da Reutemann, aveva le prese d'aria per il motore "nascoste" che iniziavano nella parte frontale/inferiore delle pance. Quest'ultima soluzione mi sembra quella che poi fu adottata per il resto della stagione. Io me ne accorsi guardando attentamente le foto su Autosprint, che però non sottolineò affatto la differenza tra le due vetture.
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da Prinz4L » 12/05/2009, 22:47

Come potenza di fuoco della "coppia", Senna-Prost e Peterson-Andretti.

Ho letto con interesse l'analisi di Pedro su Brabham-Hulme e non mi esprimo perchè i numeri sono noti ma a volte non dicono tutto, alcune sfumature sfuggono alle statistiche e bisogna esserci "dentro" e valutare anche a caldo il clima interno a una squadra e le condizioni al contorno. 
Restando sui numeri, Gilles ha vinto sei GP, Barrichello nove però dai... :-\

Voto quindi Gilles-Schekter, per il modo in cui si completavano, la velocità e la correttezza di entrambi; ho sempre voluto pensare che Jody avrebbe ricambiato il favore se fosse stato possibile l'iride '80. Oltretutto a mio avviso non avevano la macchina migliore del lotto, a differenza di Lauda-Regazzoni '76.
In questo giudizio, pesa fortemente la mia idea di lavoro in team8)
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da sundance76 » 14/05/2009, 12:54

Nel 1979 Scheckter era alla sua settima stagione in F1, la prima in Ferrari. All'inizio della carriera nel '73 era velocissimo ma un pò incosciente, basti vedere i GP di Francia e Inghilterra. Poi, essendo fra i primi ad accorrere sul luogo del tragico incidente di Cevert, restò molto colpito e divenne assai più consapevole del pericolo.

Nel '74, alla Tyrrell, grazie anche ai consigli di Stewart appena ritiratosi, Jody riuscì a lottare matematicamente per il titolo fino all'ultima gara, ed era la sua prima stagione completa!!

Nel '76 con la complicata Tyrrell a sei ruote riesce a andare molte volte sul podio, a vincere in Svezia e arriva terzo in campionato dietro i soli Hunt e Lauda.

Dopo 4 vittorie con Tyrrell, Jody fa una scommessa rischiosissima e per il '77 firma per il neonato team Wolf: vince addirittura la prima gara dell'anno, una cosa da guinness, poi lotta per il titolo, ma a causa di rilevanti problemi di affidabilità e di qualche errore, finisce al secondo posto in campionato dietro Lauda. Durante un '78 sottotono, decide di accettare le offerte della Ferrari. Ormai non è più il pilota veloce ma scriteriato degli esordi, ma un pilota consistente e che possiede "gli strumenti sul suo tavolo per vincere il campionato", come disse Stewart.

Nel '79 si trova accanto Gilles Villeneuve, che ha all'attivo solo una stagione in F1, un carattere combattivo e irruento, un pò come Jody nel '73.
Ebbene, i loro risultati sono molto simili: vincono 3 Gran Premi a testa, Gilles fa 4 secondi posti contro i 3 di Jody, ma Scheckter dimostra maggiore continuità e affidabilità arrivando in zona punti ben 12 volte su 15 GP, mentre Gilles spesso è vittima di guasti (qualcuno dovuto anche a una certa rudezza con la vettura) e di incidenti.
Le uniche volte che Jody non va a punti sono in Argentina (carambola generale alla prima curva), in Francia è settimo (allora i punti erano fino al sesto) e poi all'ultimo GP al Glen, dove era comunque ottimo secondo dopo essere partito sedicesimo, fino al ritiro per scoppio di una gomma. Quindi solo due ritiri, e nessuno per guasto alla vettura: a quei tempi, è una dimostrazione non solo di affidabilità dell'auto, ma anche della eccezionale capacità di Scheckter di preservare la meccanica.

Gilles, a fronte di 3 vittorie (come Jody, mentre Jones ne vince 4) invece ottiene più podi di tutti (ben 7 contro i 6 di Jody e Laffite, i 5 di Regazzoni e Jones). Fa il giro più veloce ben 5 volte (gli altri non più di 2), e riesce ad andare in testa in ben 7 GP (solo Jones fa altrettanto).

Inoltre, su 975 giri di circuito totali nella stagione, Gilles era stato in testa in ben 308 ( praticamente un terzo), Jones in 216 e il vincitore Scheckter solo in 170.

Purtroppo Villeneuve concretizzò meno di quanto aveva dimostrato, e Jody fu più concreto.

Classifica '79

Scheckter.........51 (60 totali)
Villeneuve........47 (53 totali)
Jones...............40 (43 totali)
Laffite..............36
Regazzoni........29 (32 totali)

Da notare che nel '78 con 16 gare, Andretti vinse 6 gare ma fece 64 punti totali. Jody con meno gare disputate, 15, e meno vittorie, solo 3, ma fa quasi gli stessi punti totali, 60, e la sua auto non aveva certo la superiorità della Lotus nel '78..

Insomma, una coppia forte, solida anche nei momenti di minore competitività della monoposto, equilibrata, affiatata, dotata di combattività, ma anche di affidabilità.
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da Prinz4L » 14/05/2009, 23:35

Splendido, come al solito Sun, però:


[quote="sundance76"]
... mentre Gilles spesso è vittima di guasti (qualcuno dovuto anche a una certa rudezza con la vettura...
[/quote]

eh sì, tutto vero, ma ho ancora gli occhi di fuori e il cuore in tachicardia!
:o :o :o
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da Jim Cox » 15/05/2009, 8:00

Credo  che  la  disamina  di  sundance76  sul  rapporto  umano  e  professionale  fra  Villeneuve  e  Scheckter  sia  molto  precisa .
Facevi  anche  riferimento  all' incidente  in  Inghilterra  del  73  in  cui  poteva  notarsi  l' irruenza  del  giovane  sudafricano . Credo  che  quell' incidente  costo' la  carriera  ad  Andrea  De  Adamich .

Per  quanto  attiene  altre  coppie  molto  affiatate, andando  un  po'  controcorrente  io  non  disdegnerei  i  primi  mesi  di  Senna  e  Prost  con  la  MP4/4 (1988). Non  è  facile  vedere  due  piloti  che  lottano  per  la  vittoria  in  gara  e  per  il  mondiale  che, scesi  dalla  vettura, si  scambiano  pareri  sulle  difficolta'  incontrate  in  gara . Questo  e'  avvenuto  a  Imola  nel  1988 . 
"Puis nous sommes allés à Adélaïde, où nous avons terminés premier et second. Pendant que nous approchions du podium, il avait déjà commencé à me parler un petit peu, et il m'a demandé "Qu'est ce que tu vas faire, maintenant?". J'étais étonné et je lui ai répondu "Je ne sais pas encore !". "Tu vas devenir gros !" m'a-t-il dit alors, et il a souri. Et puis il y a eu le podium, où il a mis son bras autour de moi, il m'a serré la main et tout ça. Pourquoi ? parce qu'à ce moment là il l'avait décidé, et il était en accord avec lui-même. OK, dans un sens c'était génial. Mais ça c'était Ayrton : C'est lui qui décide ? Excellent. Sinon ? Tu oublies !"

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da bschenker » 15/05/2009, 8:49

[quote="Jim Cox"]Facevi  anche  riferimento  all' incidente  in  Inghilterra  del  73  in  cui  poteva  notarsi  l' irruenza  del  giovane  sudafricano . Credo  che  quell' incidente  costo' la  carriera  ad  Andrea  De  Adamich .[/quote]

Li ho i miei dubbi, sicuramente De Adamich aveva le sue qualita, pero la piu grande erano suoi contatti su certa gente che permettevano al Andrea di trovare sempre una macchina. I vari impegni in F1 (molti anche in F2) sono frutto del flusso di Sterline o Dollari. Peraltro non mi pare che abbia anche in F3 (ancora quella buona di 1000cc) rotto qualche corda.
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da Pedro59 » 15/05/2009, 9:09

[quote="bschenker"]
[quote="Jim Cox"]Facevi  anche  riferimento  all' incidente  in  Inghilterra  del  73  in  cui  poteva  notarsi  l' irruenza  del  giovane  sudafricano . Credo  che  quell' incidente  costo' la  carriera  ad  Andrea  De  Adamich .[/quote]

Li ho i miei dubbi, sicuramente De Adamich aveva le sue qualita, pero la piu grande erano suoi contatti su certa gente che permettevano al Andrea di trovare sempre una macchina. I vari impegni in F1 (molti anche in F2) sono frutto del flusso di Sterline o Dollari. Peraltro non mi pare che abbia anche in F3 (ancora quella buona di 1000cc) rotto qualche corda.
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[/quote]

@Beat
credo tu ti riferisca al differente "tipo di carriera" fra Andrea De Adamich e Silvio Moser...
Condivido pienamente, De Adamich era un buon pilota, specialmente nelle Sport Prototipo, ma anche all'epoca il merito era molto aiutato dal conoscere le persone giuste e dall'avere i soldi.
Volevo da tempo chiederti se Silvio, il cui talento era innegabile, abbia trovato importanti porte chiuse per non avere avuto le amicizie giuste.
Me lo confermi ?

@Jim Cox
di fatto quella carambola fu l'ultima apparizione di De Adamich in F1.
Al di là della sfortuna e delle dolorose ferite, però, la mia impressione è che per De Adamich le occasioni buone ci fossero già state e che le avesse perdute, non sempre, e non solo, per colpa sua.
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da bschenker » 15/05/2009, 10:36

Per essere chiaro, io ho niente contro De Adamich, come ho detto lo aveva sue qualita e penso che era piu bravo sul prototipo che sul monoposto.

Il problema di Silvio, oltre aver finanze molto limitate, era di essere svizzero e di non parlare il inglese.

La svizzera e un paese piccolo, dove inoltre sin del famoso Le Mans sono vietato corse in circuito, diviso in tre (coretto sarebbe quattro) zone distinti di lingua. In Svizzera trovarla sponsorizzazione difficile, e non dimenticare che cera un certo Jo Siffert (con lui non cera problema, ansi in diversi occasiono ci ha aiutato) che ha iniziato qualche anno primo e venendo da una Zona bilingue (esattamente sul cosi detto Röstigraben fra il francese e il tedesco) era facilitato nei contatti e sicuramente sul livello pubblicita anche piu bravo. Cosi tutte le ditte che erano interessante finivano da lui. In un caso una ditta ha risposta a Silvio di volere studiare la possibilita, qualche mese topo Siffert portava quella pubblicita, diceva che sono arrivato a chiederlo.

Perche in Italia non e riuscita non so, con l'Alfa cera qualche incompatibilita  con Chiti che ha iniziato con il Alfa TZ del 1964 (che oltre tutto era privato) dove costui voleva dare ordine da scuderia. Perche non arrivato almeno provare la Ferrari non so, visto che parecchia gente ha provato che da Silvio sono stati regolarmente battuti anche con vetture piu scarsi. La Tecno andato, come andato in compenso era la fortuna di Clay che senza Silvio avrebbe forse mai guidato un Formula.

In Ingiltera, che in quel tempo aveva anche proprie scommesse (anche che Rindt ha dimostrato che era posibille) si voleva come minimo poter parlare con il team (tecnici, meccanici etc)

Quello che mi ha sempre curriosito e che non aveva trovato neanche una guida per Le Mans. Aveva una volta discussa con Rico Steinemann (per un certo tempo direttore sportivo da Vögele e poi Porsche). Lui aveva comprato per Vögele quel Brabham BT06 per aiutarla a vincere il titolo svizzero, la vettura che Silvio a fine anno 1963 poteva acquistare per pochi soldi e andare vincere le quattro corse in Argentina.
Lui, Steinemann, sulla mia domanda rispondeva che Silvio con le vetture a ruote coperta non era bravo, le sue qualita erano solo sul monoposto e interompeva la discussione. Penso che i risultati fatti dicono qualcosa altro.

Nel criticare i piloti, dividere in brocchi o buoni si dovrebbe essere piu attenti, un Clay Regazzoni senza i suoi amici Luganesi non sarebbe diventato nessuno. Stesso e da dire da Jochen Rindt, senza mettere a rischio la sua eredita forse sarebbe una dei tanti che hanno dentato. Si potrebbe continuare la Lista.
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da Pedro59 » 15/05/2009, 11:01

Anche se mi dai un gran dispiacere parlando di Clay, ti ringrazio molto della risposta.
Anch'io ho sempre pensato che Silvio Moser sia stato molto ostacolato nella sua carriera e molto sottovalutato da parte di tutti, Direttori Sportivi, costruttori, giornalisti, meno che dai colleghi ai quali, con mezzi spesso molto inferiori, rendeva la vita durissima.
Mi fa piacere che tu mi abbia confermato queste mie sensazioni.
Grazie.
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