Mamma! quanta carne al fuoco

Vedrò di essere sintetico.
Merzario. Frenando si crea una decelerazione e quindi un trasferimento di carico sull'anteriore che affossa il muso e sposta la deportanza in avanti per migliorare l'inserimento in curva; restando contemporaneamenti accelerati, il motore ovviamente perde giri (sono in diretta correlazione alla velocità) ma non coppia, permettendo una successiva riaccelerazione. La manovra meglio funziona più la frenata è violenta e breve. Se staccassi e basta perderei coppia.
Quelli invece che frenano in accelerazione (cioè con la vettura che aumenta di velocità, da non confondere con la posizione del pedale), lo fanno per bilanciare un'eventuale instabilità senza perdere coppia, cosa che invece accadrebbe "telegrafando" con l'acceleratore.
Con il kart si può fare per due motivi: per non far calare i giri nel caso di una frizione centrifuga o per non bloccare il retrotreno (con conseguante testacoda) con una trasmissione diretta.
Per i motori turbo, manovra "inventata" da Berger, si usava per mantenere il "carico" del motore elevato, perchè è da questo che dipende il regime della girante e non dai giri motori come molti credono (fuorviati da giornalisti impreparati).
Schumi teneva il motore accelerato perchè i terminali di scarico erano posizionati nell'estrattore posteriore e più il flusso era potente, più si creava deportanza al retrotreno. Nulla a che vedere però con quella prestazione con la sola "quinta" su cui preferisco non esprimere i miei dubbi

Accelerare e frenare durante i giri di neutralizzazione (ma anche nel giro di schieramento) serve per scaldare i freni e le gomme. Ma se per i freni è necessario fare le due cose contemporaneamente, per gli pneumatici è sufficiente zigzagare o accelerare violentemente dopo aver staccato il TC (quando c'era ed era permesso

).
Nota a margine: la manovra "Berger" era stata suggerita da noi ma, mentre a Gerard riusciva facile frenare col sinistro, Michele non l'ha mai digerita non trovandosi a suo agio. Perdeva qualcosa nei confronti del compagno (ed anche il posto in Ferrari

) nonostante io (e non solo) sia stato sempre convinto che come abilità di pilotaggio e di messa a punto della vettura, Michele gli fosse superiore.
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)