Niki ha scritto:Vero. Specialmente su Fangio poi resto della mia idea, ossia che nonostante fosse un campione, sia stato un pilota molto sopravvalutato.
Ha sempre corso con l'auto migliore e per un mondiale deve ringraziare Collins.
Sul titolo "regalato" da Collins probabilmente hai ragione.
Però Fangio aveva dimostrato a tutti di essere il migliore , di essere superiore.
Come Nuvolari, proprio al Nurburgring fece probabilmente una delle sue imprese migliori, se non la migliore in assoluto.
Un misto di intelligienza tattico-strategica, furbiizia e nel contempo scelleratezza nell'andare quasi oltre i suoi stessi limiti per raggiungere, nell'inferno verde, i suoi rivali.
Una volte lessi qualcosa su Fangio che ebbe a correre un Gran Premio come non aveva mai fatto, come poteva solo fare chi voleva giocare una sfida solo contro la Morte in persona.
Vinse ma seppe che in quel momento aveva fatto una cosa che nessuno avrebbe dovuto fare.
Vinse tanto, tantissimo.
E non morì.
Lui probabilmente riusciva ad essere veloce (e tanto) solo quando era necessario, solo quando conveniva davvero perchè redditizio per lo scopo finale.
Questo si contrappone ai tanti talenti che si immolarono in quegli anni perchè traditi dal mezzo o perchè avevano osato oltre e, aggiungo, anche quando probabilmente non era nemmeno necessario.
Penso (avendo letto Gli Indisciplinati) alla morte di Musso o alla sfida che Musso stesso ebbe con Castellotti a Monza. Una sfida inutile, probabilmente stupida, che li costrinse a fermarsi ai box prestissimo.
Veloci ma, passatemi il termine, stupidi.
Fangio era veloce ma ancora di più "capace".
Fermo restando che la Cupa Mietitrice, probabilmente, non ebbe mai ad accorgersi di lui, ma di tanti altri sfortunati.