Alex è immenso.
Un monumento allo sport, alla forza di volontà e alla vita. Un esempio positivo che incarna i valori veri: forza di volontà, fibra morale, amore per lo sport e per le cose semplici. il tutto alimentato da un'umanità ed un senso della famiglia davvero difficili da vedere nelle nuove leve dello sport.
Un esempio di eroe positivo e semplice che dovrebbe essere promosso dalla nostra stampa, soprattutto in momenti difficili come questi, in cui c'è solo da imparare da uno che si è fatto da solo e con l'aiuto solo della famiglia.
Probabilmente non è stato uno dei più tecnici della storia dello sport, ma la sua grinta, volontà ed il vero piacere di tenersi attivo sono degni dei massimi livelli.
Purtroppo rimane quel rimpianto di un 1999 sfortunato ed abbastanza infame, con una vettura mediocre e troppe aspettative per un debuttante. Arrivava in una F1 diversa da quella del 1993/94 e da vetture non comparabili come quelle di Indycar: pneumatici con 4 intagli che decretarono anche il punto più basso della parabola di Damon Hill e che difficilmente si adattavano al Alex ed al suo stile di guida, vettura più complicata da regolare e certamente con nulla in comune con la Lotus ed una realtà, appunto, meno genuina e più politica.
Ci ha messo di sicuro del suo con diversi errori (Montreal, Australia), ma ebbe tanta sfortuna, tipo l'olio di un motore appena rotto che lo mette fuori gioco ad Imola, il differenziale che si rompe per 3 volte SOLO sulla sua Williams, il fondo che si stacca a Monza mentre è grandissimo terzo, problemi elettronici di ogni tipo e l'incidente al Ring...Peccato che non abbia potuto correre con i motori BMW...
Cmq conservo con piacere la sua Williams in 1:18, uno dei pezzi cui sono più affezionato