da groovestar » 29/12/2017, 20:58
I testimoni raccontano che l'impatto sia avvenuto sulla congiunzione delle lame, che la vettura si sia imbarcata di lato e che il rail superiore sia entrato nella vettura all'altezza dell'abitacolo, tagliando la vettura in due tronconi con gli effetti devastanti visti.
Un po' come quanto accaduto per Rindt, con la differenza che per l'austriaco si è trattata di una torsione contro un palo (e purtroppo Jochen ci lascio a causa delle errate abitudini nell'aggancio delle cinture di sicurezza), mentre per il francese il Rail taglio di fatto la vettura e, con essa, il povero pilota (purtroppo, anche se da alcune parti si legge che Cevert venne decapitato dal Rail, la realtà, ancor più atroce, è che venne di fatto, tagliato a metà a causa dell'intrusione del rail nell'abitacolo. Purtroppo temo che il pilota ebbe il tempo di comprendere il suo fato, anche se tutto accadde in maniera molto rapida).
Il povero Cevert pagò un dazio davvero troppo alto per un errore, per certi versi, non così grave.
Come per Bandini, non osò oltre il limite della fisica e del mezzo, non fu troppo confidente nei propri mezzi nella foga di primeggiare, ne tantomeno fu sconsiderato.
Purtroppo non riuscì a correggere adeguatamente la vettura in un punto ove le strutture di protezione per il pilota erano pressoché inesistenti (nonostante si trattasse di un punto complicato del circuito).
Con gli standard attuali il tutto si sarebbe risolto in un lungo ad alta velocità, ma ai tempi una sbavatura del genere era fatale (e probabilmente tanti degli attuali piloti del circus, con quegli standard di sicurezza, non avrebbero mai raggiunto la maggiore età).
Un destino davvero orribile per un ragazzo amabile e pieno di vita e che, con buona approssimazione, avrebbe potuto scrivere pagine importanti per l'automobilismo.
Sono certo che con la 007 (oltre che con la maggiore esperienza vantata con la difficile 006) si sarebbe potuto fregiare dell'iride 74 senza grosse difficoltà, considerando che all'epoca aveva già lottato e battuto in pista personaggi come Peterson, Fittipaldi e Regazzoni (oltre a vantare un'esperienza ed una costanza ben superiori rispetto a quelle mostrate da Schecker).