da Luca 74 » 01/03/2016, 12:32
Primi estratti dal libro "La mort dans mon contrat", spero vi piaccia.
La signora Anne Van Malderen racconta:
nel corso dell’anno 1959, accompagnai mia madre a casa di una veggente che le era stata consigliata.
Questa donna abitava una casa borghese che niente nell’arredamento o nella decorazione dell’appartamento tradisse i rapporti privilegiati che ella sembrava tenere con l’aldila’.
Questa veggente non usava le carte ne consultava la sfera di cristallo. Vi guardava lungamente, consultando una foto se l’avevate, dopodiche’ si fermava in un lungo silenzio impressionante. Non ne usciva che per scrivere, scrivere finche’ la calligrafia diventava illeggibile. Solo allora smetteva di scarabocchiare.
Avevo vent’anni. Non ero venuta che per tenere compagnia a mia mamma. Tutte queste rivelazioni su un ipotetico avvenire mi lasciavano allora scettica. La veggente mi ha vista. Il suo sguardo fisso sul mio. “ Bisogna che vi parli”, m’ha detto. Sorpresa la seguii.
“IL vostro matrimonio non durera’”, mi annuncio’ di punto in bianco.” Incontrerete un ragazzo che segnera’ molto la vostra vita. Sara’ il grande amore. Vedo i suoi occhi, vedo il mare.. lo incontrerete in riva al mare..”
Ero sposata e cosi’ giovane, queste predizioni, mi lasciarono per qualche tempo in apprensione, poi dimenticai.
Nel 1964 incontrai Francois Cevert a Saint Tropez.
Due anni piu’ tardi quando Francois decise di presentarsi al Volante Shell, provai il desiderio di tornare a consultare la veggente per sapere quale avvenire il destino avrebbe riservato a noi due.
Non le parlai di Francois. Mostrai semplicemente una foto. Il suo silenzio durò quasi un ora, non dissi niente. “ voi siete gia venuta da me ! “ disse lei, “ l’ avete incontrato ! “.
“ E’ curioso, la sua immagine e’ associata ad una macchina bizzarra, con le ruote ma senza carrozzeria, di che si tratta ?”
-Sono auto da corsa, le spiegai. Vuole essere un pilota.
-Passera’ un esame, continuo’ lei, facilmente, vedo un grande avvenire, mah…, tacque un attimo mi guardo’ e disse : ne sarete contenta, ma la sua riuscita vi separera’..
- Bisogna che ve lo dica: questo ragazzo non raggiungera’ mai i trent’anni.
In quella casa c’era un calendario appeso. Mi ricordero’ per tutta la vita quella data: 29 giugno 1966.
Quando la sera vidi F. mi sforzai di essere allegra “ ho consultato una veggente, il Volante Shell e’ nella tua tasca. E’ scritto nel tuo destino ! “ Questo lo rassicuro’, era molto inquieto al tempo ; avevamo appena deciso di iscriverlo alla scuola di pilotaggio di Magny Cours e non era certo di essere pronto in tempo per superare questo corso cosi’ difficile.
Non potei trattenermi di aggiungere: “ mi ha anche detto che avrai un brillante carriera, ma la tua riuscita ci separera’”
- “ Ci separera’ ? e’ matta la tua veggente ! tutto questo e’ uno scherzo ! Andro’ io a trovarla e vedrai che mi predira’ un avvenire molto differente! “
Ando’ a trovarla tempo dopo alla fine di settembre. Quando fece ritorno la prima cosa che mi domando’ fu’:
- Le hai telefonato ?
- Telefonato ? perche’ ?
- Mi ha predetto esattamente cio che mi avevi detto
Ebbi un attimo di angoscia.
- Quello non vuol dire niente: t’avra’ riconosciuto dalla foto che le avevo mostrato..
- Ti ha anche detto che non arrivero’ a trent’anni ?
- Francois tutto questo e’ idiota! Queste benedette donne dicono qualsiasi cosa. Come vuoi tu riuscire a leggere una data nell’avvenire ?
- Quindi ti aveva detto detto anche questo ?
Mi guardo’ e poi sorrise: “ tutto questo non ha alcuna importanza ! A quel momento saro’ gia’ campione del mondo. Andarsene in piena gloria, che bella morte !
Mi prese tra le sue braccia e mi abbraccio’…
sabato 6 OTTOBRE 1973 ore 8:00
Alla testa del letto il telefono suona.
“ Sono le otto signor Cevert” annuncia la fresca voce della centralinista del Glen Motel. Tira un sospiro profondo, Francois Cevert ringhia un vago grazie e riappende.
Il campione francese non e’ di temperamento mattutino.Dieci ore per notte gli sono necessarie, undici o dodici quando ne ha la possibilita’. Il suo primo riflesso e’ di rigirarsi per riaddormentarsi, ma non ne’ ha il tempo, le prove ufficiali del gran premio degli Stati Uniti iniziano alle 10:30 e la messa a punto della sua macchina, la Tyrrell-Ford n. 6 chiede ancora del lavoro. A quest’ora Jo Ramirez dev’essere gia al lavoro.
Il pilota ozia una dozzina ancora di minuti nel letto, poi eroicamente decide di alzarsi..
Seduto sul bordo del letto si passa la mano nei capelli, molto bruni e a boccoli. Gli ricadono sugli occhi. Con movimento della testa li rimanda indietro.
Berrebbe volentieri una tazza di caffe. Ma uno degli inconvenienti dei piloti celibi e’ che non c’è nessuna ragazza per svegliarti con l’aroma di una tazza fumante. Questa e’ la sua concezione di buon risveglio mattutino.
Come tutte le mattine da circa quindici giorni la sua principale preoccupazione e’ di testare lo stato delle sue caviglie.
Il suo viso si schiarisce di un sorriso soddisfatto: il dolore e’ sparito dalla sua caviglia destra, solo un fastidio alla sinistra.
Il piede sinistro, quello della frizione non e’ cosi’ importante per controllare la macchina, solo due settimane dopo l’incidente con Scheckter e’ insperato.(...)