Carro avvocato, naturalmente tute le opinioni vanno rispettate e considerate, io non ho la verità in tasca e per la verità l'affeir Bandini era distante da fino a qunado non ho visto il video che fa da genesi a questa discussione, ero rimasto a quanto sostanzialmente dichiarato da Borsari nella sua intervista visibile su youtube che rispecchia quanto si disse e si scrisse all'epoca, cioè il testa coda di Bandini e lasua faticosa rincorsa che lo sfinisce privandolo della lucidità e reatività.
Vedendo il video mi sono sentito come uno che per 51 anni non ha capito una mazza perchè il video parla e parla chiaro almeno a chi vuole vedere e non parte da pensieri precostituiti.
in buona sostanza lei attribuisce all'assetto della 312 i problemi di Bandini ed al fatto che dai box spingono il pilota ad attaccare.
Non mi spiego però la strana traiettoria di Bandini all'uscita del tunnel tenuto conto che si deve essere spostato prima in quanto noi vediamo nel video solo l'uscita, era uso a quei tempi in caso di rallentamento per qualsivolgia motivo, alzare il braccio per segnalare a chi seguiva o altrimenti spostarsi dalla traiettoria come fa Lorenzo.
Bandini viene raggiunto e superato da Gurney con una Eagle V12 non certo più leggera della 312 ma si ferma subito dopo e Lorenzo inizia a girare come i primi ma con cira 6 secondi di ritardo, per decine di giri la 312 e costante come un orologio ma se avesse un assetto problematico come fa a girare in quei tempi?.
Che la Brabham fosse più leggera non ci piove, era un telaio Brabham bt11 della precedebte formula 1500cc.. ma qui il problema non e come guidava Hulme e capire l'arretramento di Bandini ed il suo successivo ritmo di gara.
Bandini spinto dai box? mah!! i tempi non dicono questo, Bandini fa molti giri in 1.30 basso e molti tra il 31 ed il 32, il suo giro più veloce e un 29.9 al giro 74 per poi tornare sopra 1,30 e addirittura un 32 al giro n.80 il giro prima dell'uscita e non sembra impegnato in un forcing disperato.
E bene poi ricordare che lo stile di Bandini non era quello di un pilota che guidava impccato, ricordo la definizione di Ferrari che lo definiva un pilota disinvolto, e tuute le volte che mi era capitato di vederlo in gara confermava questa definizione.
Franco Lini, messo da Ferrari alla direzione sportiva, non aveva l'esperienza pur avendo buona conoscenza del mondo delle corse ma da ottimo giornalista che e tutt'altro lavoro.
Molti sono gli enigmi non risolti di Maranello e Enzo Ferrari come molti sono i personaggi reticenti anche dopo la scomparsa di Ferrari, nessuno ha mai voluto dire la verità su certi argomenti, certo Ferrari aveva una forte personalità e sapeva usare la stampa a suo favore, Franco Lini non era il primo giornalsta ad essere promosso, Eraldo Sculati e Romolo Tavoni venivano dalla carta stampata e non erano tecnici come sarebbe stato logico.
Saper gestire la stampa assicurava a Ferrari una sorta di non belligeranza semplicemente evitando di scrivere argomenti delicati in una epoca in cui non esisteva il web, la TV aveva un solo canale e l'informazione sportiva veniva gestita da figure attente a non fare ombra a Ferrari.
Che c'entra tutto questo con il nostro argomento? beh!! le Ferrari non si rimpevano mai a meno che non esplodesse il motore davanti alla tribuna principale.