da sundance76 » 07/01/2017, 9:48
da leon_90 » 07/01/2017, 9:58
330tr ha scritto:Tuttavia come motore se la cavò benino, fino all'arrivo del modernissimo Cosworth.
da leon_90 » 07/01/2017, 10:02
da avvocato » 07/01/2017, 10:14
da sundance76 » 07/01/2017, 10:16
da leon_90 » 07/01/2017, 10:35
da SiegfriedStohr » 07/01/2017, 18:51
da SiegfriedStohr » 07/01/2017, 19:21
da leon_90 » 07/01/2017, 19:26
SiegfriedStohr ha scritto:La posizione della leva (dettaglio Onassis): se in scalata mi punta la 4a o insisto, oppure rimetto la 5a perché con quel cambio non posso andare direttamente alla 3a.
da SiegfriedStohr » 07/01/2017, 19:31
da jackyickx » 07/01/2017, 20:36
SiegfriedStohr ha scritto:I miei meccanici non si sono mai permessi di incitarmi con gesti plateali. Mi davano le segnalazioni che ritenevano più opportune, poi stava a me capire, in base a come andavano le cose (auto) se e come forzare al massimo. Ma se mi avessero incitato ripetutamente e insistentemente a tirare mentre già tiravo e di più non ne avevo, indispettito avrei fatto un gesto come a dire "di più non ne ho", avrei allargato sconsolato le braccia.
da sundance76 » 07/01/2017, 20:37
SiegfriedStohr ha scritto:I miei meccanici non si sono mai permessi di incitarmi con gesti plateali. Mi davano le segnalazioni che ritenevano più opportune, poi stava a me capire, in base a come andavano le cose (auto) se e come forzare al massimo. Ma se mi avessero incitato ripetutamente e insistentemente a tirare mentre già tiravo e di più non ne avevo, indispettito avrei fatto un gesto come a dire "di più non ne ho", avrei allargato sconsolato le braccia.
sundance76 ha scritto:Queste preziose testimonianze mi fanno venire in mente quelle di Romolo Tavoni, ds Ferrari tra il '57 e il '61, contenute nel libro "Gli Indisciplinati".
"Amorotti mi aveva spiegato che quando un pilota è lontano dal record va tutto bene e puoi segnalargli di forzare, ma quando è vicino al record devi stare attento, perchè significa che è già al limite. Guardalo, diceva Amorotti: se lo vedi seduto bene, come in partenza, ha ancora la situazione in mano; ma se lo vedi infossato nel sedile, non spronarlo, perchè domani potresti sentirti in colpa."
"A Montecarlo nel '61, siccome nè Hill nè von Trips riuscivano a prendere Moss, provammo allora con Ginther, ma senza risultato. Avevo un particolare segnale per invitare il pilota a spingere ancora più forte. Mi preparavo a esporlo quando Amorotti mi fermò. Vinse Moss seguito da Ginther, Hill e von Trips. La sera al ristorante, Amorotti mi disse: "Non hai considerato che il record di Ginther in prova era 1'39"3 e lui stava marciando in 1'36"3: era già al limite. Dicendogli di andare ancora più forte lo avresti portato a superarlo. Non farlo mai, Tavoni". Se non avessi avuto Amorotti di fianco a me, avrei chiesto a Ginther di dare di più."
Va detto che fino al 1962 era più facile osservare la posizione del pilota nell'abitacolo, a differenza degli anni successivi.
da avvocato » 08/01/2017, 9:20
da groovestar » 08/01/2017, 9:49
da mike_cek » 08/01/2017, 22:16
avvocato ha scritto:Bravo Sun, hai fatto bene a ripostare quanto scritto allora.
Nel caso di Lorenzo, comunque, aggiungo io, venne fatto non solo questo, ma qualcosa di più articolato e manipolatorio. Non solo venne stimolato ad andare ben oltre i limiti suoi e della vettura: gli vennero esposti cartelli segnaletici nei quali venivano comunicati distacchi dal battistrada ben più bassi del reale.
Immaginate di essere sulla Ferrari 312 F.1, vi vengono comunicate informazioni che non corrispondono a quanto percepite alla guida: Hulme visivamente NON lo vedete avvicinarsi, nonostante dai box vi dicano l'esatto opposto.
Non può provocare tutto questo ciò che in gergo aeronautico viene definito un "disorientamento spaziale"? Cioè: io ho delle sensazioni fisiche mentre guido (sensazioni che mi dicono che non solo non mi sto avvicinando ad Hulme, ma mi sto allontanando) che sono smentite dai miei "strumenti di volo" che sono le segnalazioni dai box.
Nell'oscurità un pilota d'aereo non si disorienta perchè gli strumenti di volo gli dicono che l'assetto è corretto, nonostante le sensazioni umane di un pilota inesperto possano essere diverse.
Nel caso di Lorenzo invece avviene l'esatto contrario: la sua sensazione alla guida è corretta, ma è ciò che gli viene comunicato che è errato, lo induce ad andare fuori giri al Gasometro e lo induce all'errore nel punto più delicato della pista.
In una situazione come questa, Lorenzo (come chiunque altro al suo posto) è più indotto a credere agli altri che a se stesso. Come può pensare che dai box per 80 giri gli abbiano sempre mentito?