SiegfriedStohr ha scritto:Grazie per il simpatico aneddoto. Monza abbiamo corso il 29.settembre, due settimane dopo la morte di Peterson. Ero in prima fila con Fabi e prima della partenza mi premurai di andare dallo speaker per chiedergli di fare un minuto di silenzio per ricordare Ronnie. Minuto accordato. Ma sulla linea di partenza arriva il direttore di gara che si china su di me già dentro la mia Chevron e mi dice dispiaciuto che il minuto per Ronnie non si può fare perché "Qualcuno non vuole che si parli di corda in casa dell'impiccato". Io sconsolato già mi metto il casco quando sento l'altoparlante che chiede un minuto di silenzio per Peterson. Gli altri piloti sono già pronti ma io faccio in tempo a togliermi il casco e a pensare, solo per un attimo, a Ronnie, quello svedese tanto veloce che veniva dai kart.
Nel mondo delle corse ci sono sempre stati i burocrati e i veri appassionati. E se era normale che qualche pilota ci lasciasse la pelle, per me era doveroso dagli omaggio.
E questo sentimento è nato in un ragazzo che nel 1967 ha pianto per Bandini.