Anche Mark Webber raccontava nel dettaglio di aver perso una gara in F3000 proprio per stanchezza e per aver impostato nel modo errato la condotta di gara. Racconta come siano questi cali spesso a motivare errori banali a Montecarlo.
Ma l’australiano era alle prime esperienze e poteva starci, però Lorenzo era esperto abbastanza per padroneggiare ritmo e forma.
Poi sinceramente non credo che, si fosse trovato davvero in bambola, avrebbe esposto se stesso a rischi inutili (ed un pilota cotto non resta costante nel timing).
Che i presenti volessero giustificare in tal modo il loro comportamento contraddittorio?
Che si sentissero responsabili di aver spinto troppo oltre il limite un pilota già in difficoltà?
Peró vorrebbe dire che sono tutti in mala fede...