[quote="sundance76"]
Vorrei chiedere a coloro che videro la gara, dopo quanto tempo fu resa pubblica la squalifica di Senna, dato che sul podio Ayrton non ci arrivò...
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Passarono circa 30 minuti. Un tempo assolutamente insolito.
Nannini salì in cima al podio mentre Zermiani intervistava Jo Ramirez che sembrava ancora non sapere esattamente come stavano le cose.
30 minuti con momenti anche comici, come quando Ecclestone uscì dalla saletta in cui si stavano decidendo le sorti del campionato e in mondovisione disse di non essere al corrente degli argomenti di cui si stava discutendo dentro!
Cmq il brasilero non era un granchè, a parte i mondiali regalatigli dalla *****claren quando quest'ultima correva da sola e puntava tutto su di lui, non ha mai combinato niente.
Senna è stato probabilmente il pilota più veloce che abbia mai messo piede su una monoposto di formula 1. Nel giro secco era senza dubbio il più forte e lo stesso Prost lo ammetteva senza problemi.
Ricordo che al termine della stagione 1993 Jackie Stewart concesse un'intervista a Nigel Reobuck, riportata nella rivista Autosport, e la sua conclusione fu "Prost è stato il miglior pilota della sua generazione. Non il più veloce, quello è Ayrton, ma il migliore".
Una frase che personalmente sottoscrivo.
Non ho detto che è Alex Yoong, di certo è molto sopravvalutato per quello che ha fatto vedere, cioè lottare per il titolo solo nei 4 anni in cui la mcladren gli ha dato il materiale migliore e ha puntato tutto su di lui. Al di fuori di quei 4 anni il mondiale non lo ha mai visto. E perfavore non venitemi a dire che era un'epoca di supercampioni: l'unico era prost.
Senna si era imposto all'ambiente già prima di arrivare in McLaren. E in quegli anni non c'era solo Prost, c'era gente del calibro del citato Piquet, ma anche di Mansell, di Rosberg, di Lauda. Tralasciando di citare molti piloti "average" che oggi potrebbero tranquillamente abbonarsi al podio con la macchina giusta.
Già al termine della sua prima stagione in Lotus (la sua seconda in F.1) veniva indicato da molti come uno dei primi 2-3 piloti del mondo. E' stato istantaneamente un fenomeno, come succede solo ai grandissimi. Si potrebbero citare decine di episodi, fatti e circostanze che hanno fatto di lui un supercampione che ha segnato il suo tempo, come ce ne sono stati pochissimi. Unico per molti aspetti.
Certo, Senna ha vinto i suoi titoli in anni in cui aveva una macchina al top, ma questo è un discorso che si può fare per qualunque campione del mondo degli ultimi decenni con l'unica possibile eccezione di Prost nel 1986.
E in ogni caso il fatto che quei titoli li abbia vinti con Prost in pista basta a dare loro il connotato dell'impresa da ricordare.
La stagione 1989 è una di quelle su cui torno spesso. Al di là dell'aspetto polemico di fine stagione (Suzuka ecc.) di cui abbiamo validamente discusso, mi domando come mai l'auto di Senna quell'anno fu vittima di guasti molto frequenti. Al contrario Prost fu molto regolare arrivando a totalizzare 4 vittorie, ben 6 secondi posti, 1 terzo, 1 quarto e 1 quinto su soli 15 GP (l'ultimo non lo disputò), quindi 13 piazzamenti e 11 podi su 15.
Anche Prost ebbe i suoi problemi. A cominciare dalla frizione rotta che lo costrinse ad una gara con un solo cambio gomme a Rio (finì praticamente sui cerchioni) e lo privò di una vittoria certa costringendolo ad un secondo posto che lui stesso classificò come una delle sue migliori guide di sempre.
Poi non dimentichiamo la sospensione rotta dopo due giri in Canada, quando era in testa, e la perdita della 6° marcia nel G.P. di Germania, a due soli giri dalla bandiera a scacchi e dalla vittoria.
Diciamo che Prost di solito portava a termine la gara a punti anche in circostanze poco fortunate (parliamo di incovenienti non "terminali").
Ad esempio ricordo il G.P. del Messico, quando al box gli montarono gomme sbagliate al pit stop, con l'aggravante di una sosta di oltre 15'', obbligandolo ad un secondo pit stop, di nuovo lunghissimo. Portò comunque a casa un quinto posto (che comunque scartò a fine anno).
Altro risultato poi scartato fu il 4° posto di Budapest, in una gara in cui era nel trenino di testa, a stretto contatto con Senna e Mansell, quando il leader Patrese iniziò ad avere problemi al motore. Senna e Mansell passarono, Prost si ritrovò il padovano davanti nella sezione centrale del circuito, dove il sorpasso era (ed è) impossibile, e finì il giro con visiera e gomme inondate di olio. Dovette fermarsi per una sosta non prevista perdendo ogni chance di battersi per il podio.
io continuo a pensare ke la coppia Senna-Prost sia stata un "incidente di percorso"...cioè ke Dennis quando a fine '87 si accaparrò Ayrton (e la Honda) sapeva di mettere le mani su un gran pilota, ma non aveva idea ke fosse così grande da bastonare da subito il suo pluricampione
Non direi "bastonare" ma "battersi alla pari".
In ogni caso, non tutti sanno che fu proprio Prost ad indicare Senna a Dennis.
La scelta di Ron Dennis sarebbe stata Nelson Piquet. Prost gli fece notare che per il futuro della squadra Senna sarebbe stata la scelta migliore.
Una posizione sulla quale Prost ha avuto poi modo di riflettere. Ne ha parlato in alcune interviste.
Forse pochi saranno d'accordo con me, ma io quell'episodio non lo vedo come "follia" di Mansell.
Innanzitutto era il GP del Portogallo, e i due stavano lottando per la seconda posizione, essendo stato il GP dominato da Berger dal primo all'ultimo giro (io me lo ricordo bene quel GP, perchè non era facile vedere a quei tempi una Ferrari dominare!
Mansell in realtà avrebbe potuto benissimo vincere quel G.P., è vero che Berger si era involato al via, ma Mansell, dopo aver superato Senna nelle fasi iniziali, gli si rifece sotto fino a superarlo in mezzo ai doppiati poco prima del pit stop. Lo stesso Berger ammise a fine gara di aver distrutto le sue gomme nei primi giri e di non essersi potuto minimamente difendere dal ritorno del compagno di squadra.
Poi ci fu il disgraziato pit stop di Mansell che rientrò alle spalle sia di Berger, sia di Senna e successe quello che sappiamo.
Quindi le cose sono due: o anche Senna non si accorse della squalifica di Mansell, oppure se ne accorse veramente come in effetti dichiarò.
Nel primo caso si tratta di normale incidente di gara e la questione finisce senza particolari accuse verso Mansell.
Nel secondo caso invece Senna avrebbe fatto un grave errore, ovvero resistere ad un pilota (tra l'altro notoriamente coriaceo) sapendolo virtualmente fuori gara. Per intenderci ci metto la mano sul fuoco che Prost al suo posto lo avrebbe fatto passare tranquillamente, giusto per far capire la differenza fra i due fuoriclasse.
Senna, come Mansell, ha sempre sostenuto di non aver visto quella bandiera nera. D'altronde chi ha visto la gara ricorderà che le modalità di esposizione non erano delle più chiare, anche per motivi di "controluce".
Da parte di Mansell c'era però indubbiamente l'aggravante del cartello esposto dai box (con l'indicazione perentoria di rientrare) e delle comunicazioni via radio (che avrebbero dovuto esserci state).
Sono d'accordo nel dire che, in mancanza di bandiera nera, quello sarebbe stato un normale incidente di gara. Due piloti che non vogliono mollare in una curva veloce dove si può passare solo uno alla volta non possono che concludere il pomeriggio nella via di fuga.
Certo Senna era quello che aveva più da perdere da un incidente (dato che aveva un disperato bisogno di punti per cercare di tenere aperto il mondiale) quindi certamente dei due era quello che avrebbe dovuto cercare maggiormente di evitarlo.