Come era solito dire Pizzul "ètuttomoltobello", guardacaso però ti sei allegramente scordato di fare qualsivoglia riferimento a Monza 1990, ossia il GP in cui Ayrton con cuore e palle ad ogni doppiaggio guadagnava su Alain ed Alain invece per ogni doppiaggio già effettuato da Ayrton ci metteva mezzo giro in più, ed addio vittoria.
Il punto, a mio parere incontrovertibile e sul quale temo non saremo mai d'accordo, è che l'Alain del 1990 era sì un gran pilota, ma non aveva un solo cm quadro dell'argento vivo addosso che ebbe Ayrton prima e Michael poi per tutta la loro carriera. Pilota e soprattutto collaudatore eccezionale, e chi lo nega, ma come agonista inferiore, molto inferiore ad Ayrton. Personalmente non sopportavo il "distacco" con cui commentava gare come Monza 1990 appunto, quasi che ad impegnarsi nei doppiaggi ci si dovesse sporcare le mani ed a lui non andava giù il doverlo fare. Ad Ayrton si, e tutti sappiamo chi vinse a Monza 1990.
Belli o meno belli io ho portato dei dati di fatto, riscontrabili e verificabili.
Monza '90 non è un argomento "scomodo" e non c'è nessun motivo per dimenticarselo volontariamente.
A Monza Prost partiva in prima fila. Al via (per ben due volte)Berger lo sfilò in pura accelerazione, non sul riflesso al verde del semaforo, ma dalla seconda marcia in poi. A dimostrazione (se ce ne fosse stato bisogno) delle migliori doti del motore Honda in questo "settore" (entrambe le Ferrari vennero superate anche dalla Tyrrell di Alesi, che al via era sensibilmente più leggera), cosa ribadita anche da un altro particolare:
Quella, se ben ricordo, fu la prima gara in cui furono diffusi pubblicamente (non ancora nel corso della telecronaca, ma a posteriori, sui giornali) i tempi parziali dei piloti nel corso delle prove, ebbene Prost aveva realizzato il miglior tempo assoluto nel settore centrale (quello più "guidato", con le curve di Lesmo per intenderci) ma aveva perso proprio dove c'erano varianti e "ripartenze" da velocità relativamente basse, quello era il terreno di caccia dei motori Honda.
D'altra parte il miglior tempo di Prost nella parte centrale era a sua volta espressione di un equilibrio aerodinamico e telaistico probabilmente migliore.
Quindi sia Prost, sia Senna, avevano messo a frutto i punti forti del pacchetto di cui disponevano.
Quando Prost in gara si liberò dell'austriaco si trovava a circa 4'' da Senna e il distacco si mantenne stabile tra 4 e 7'' per l'intera durata della gara (durante la quale i due si scambiarono il giro+veloce in corsa in continuazione).
Di doppiaggi davvero critici per Prost ce ne fu essenzialmente uno solo, quando si trovò davanti due macchine che si stavano superando a vicenda proprio mentre lui arrivava. E lì persè alcuni secondi.
Questo avvenne quando la gara si stava già avviando alla conclusione e realisticamente non c'erano grosse chance di colmare il gap con la McLaren Honda di Senna (che aveva guidato una gara impeccabile), a meno di un problema tecnico di quest'ultimo, quindi non lo indicherei come l'episodio decisivo della gara, tantomeno del campionato.
Certo è innegabile che Senna traeva generalmente vantaggio nelle fasi di doppiaggio, era uno dei suoi punti forti, così come Prost ne aveva altri.
Il fatto che Prost abbia commentato le vicende del G.P. con serenità non lo vedo proprio come un elemento di critica nei suoi confronti. Prima di tutto se non puoi vincere la miglior cosa che puoi fare è arrivare secondo e se hai dato il mAssimo e sei sereno con te stesso non vedo l'utilità di ringhiare al microfono perché qualcuno è andato più forte. Sarebbe stato solo un segno di debolezza.
In secondo luogo Prost sapeva benissimo che, se Spa e Monza erano state piste congeniali alla Mclaren Honda, quelle seguenti avevano caratteristiche del tutto diverse e potevano permettere di ribaltare la situazione, come del resto era già avvenuto all'inizio dell'estate di quell'anno.
Quindi a che pro perdere il controllo e abbandonarsi ad una sterile frustrazione? Sono reazioni che un tifoso si può permettere, un campione molto meno.
I fatti dimostrarono che aveva ragione: senza la partenza kamikaze di Mansell a Estoril la Ferrari avrebbe centrato la doppietta non solo in Spagna, ma anche in Portogallo e il mondiale sarebbe arrivato a Suzuka ancora più aperto (tradotto: non si sarebbe potuto concludere con un autoscontro alla prima curva).
Mi rendo conto che tu, da ferrarista, imputi a Prost la mancata conquista del titolo in quella stagione.
Dal tuo punto di vista Prost poteva "fare di più" a Monza, rosicchiando 3 punti a Senna invece di perderne altrettanti (e magari mi dirai che poteva "fare di più" anche in qualche altra circostanza).
Personalmente, per i motivi che ho scritto sopra, non sono d'accordo, ma si potrebbe dire che anche Senna avrebbe potuto "fare di più" a Interlagos, quando aveva la gara in pugno e, con una macchina leggermente superiore, occupava la prima posizione con una decina di secondi di vantaggio. L'azzardo nel doppiaggio di Nakajima gli fece perdere la vittoria, 5 punti (arrivò poi terzo), regalandone allo stesso tempo 3 al suo avversario.
E avrebbe potuto "fare di più" a Città del Messico, se si fosse fermato a cambiare le gomme, quando era in testa con una ventina di secondi di vantaggio, invece di proseguire fino all'esplosione del pneumatico posteriore destro che lo costrinse ad accusare un 9 a 0 a favore di Prost in una gara che nella prima metà aveva saldamente in mano.
E avrebbe potuto "fare di più" a Silverstone, evitando di andare in testacoda nella prima parte di gara, quando era stato superato da Mansell ma era ancora davanti a Prost. Solo una serie di ritiri nel finale gli permise di portare comunque a casa un 3° posto.
Con questo non voglio dire che Senna non abbia fatto una stagione eccezionale in quel 1990, dico solo che nessun pilota in quella Formula 1 poteva essere "il migliore" per 16 gare su 16.
In pista ci sono anche gli altri e non ce la si può prendere con un pilota perché non ha vinto "sempre".
A Monza Senna fece una di quelle gare per cui un pilota viene ricordato ad anni di distanza, non ci fu certo disonore per Prost nel chiudere alle sue spalle in una giornata simile. In altre circostranze era successo il contrario.
Ci furono occasioni in cui Senna, grazie alla sua straordinaria classe e alle caratteristiche del mezzo di cui disponeva, andò meglio di Prost (come Monza). Ma allo stesso tempo ce ne furono altre (ne ho citate alcune) in cui, per gli stessi motivi, avvenne il contrario e mi pare poco realistico far dipendere il risultato di un'intera stagione da un singolo doppiaggio, avvenuto peraltro in una fase di gara in cui il risultato era solo relativamente in bilico.
La Ferrari quell'anno inizò la stagione ancora in una posizione di svantaggio rispetto alla McLaren. Svantaggio prestazionale, ma anche affidabilistico: a Phoenix e a Monaco nessuna delle rosse vide il traguardo.
In Canada, sotto la pioggia, l'affidabilità c'era e le prestazioni anche, ma durante il pit stop i meccanici dimenticarono di liberare le prese d'aria dei freni (che normalmente si parzializzavano quando le gare partivano bagnate) e Prost, progressivamente sempre più senza freni, si vide costretto ad arretrare dal 2° al 5° posto.
Questa serie di inconvenienti nelle prime 5 gare costaronono 17 punti di distacco nel campionato piloti, che avrebbero potuto essere molti di più senza l'errore di Senna a Interlagos.
Del guasto al cambio di Budapest ho già parlato.
La McLaren di Senna accusò un problema tecnico che la costrinse al ritiro a Imola e poi centrò un percorso netto (con un unico ritiro in Messico, ma non per problemi di affidabilità della monoposto) fino al G.P. di Spagna (quando comunque il brasiliano occupava un 3° posto che avrebbe poi dovuto scartare).
E' così che si vincono, o, nell'ottica Ferrari, che si perdono i campionati, più che con i 3'' persi in un singolo doppiaggio in un singolo giro di una singola gara.
Ora leggo il titolo del topic e mi rendo conto che ho parlato esclusivamente del 1990, forse ho esagerato con l'OT!
Penso però che in una discussione in cui si parla del duello Senna-Prost non si possa evitare di citare anche quella stagione.
[quote="sundance76"]
Che coincidenza, ieri guardavo una sintesi di Francia '88 e ho visto quel fantastico sorpasso di Prost su Senna che a sua volta stava effettuando un doppiaggio. Alain saltò entrambi in un colpo solo!!
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Una gara intensissima, bellissima. Una delle tante giornate indimenticabili che ci ha regalato il dualismo tra questi due immensi campioni.