Jean Alesi, the wrong time and the wrong place

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da Aviatore » 22/01/2013, 10:34

[quote="gilles67"]
Ecco, la definizione di Cavallo Pazzo in senso buono ci sta tutta, come la consapevolezza che Jean ha amato e ama la Ferrari. Questo anche per me è un punto fermo, ed è importante.
[/quote]

Specie pensando a chi la guida adesso (il più giovane tri-vice-campione del mondo della storia)
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da gilles67 » 23/01/2013, 0:28

Ciao l'Aviatore, credo che chi guida la Rossa  adesso se la memoria non mi inganna sia un bi-campione, ma poco importa, come personaggio, dal punto di vista umano, di fronte sia al Grande Gilles che al Buon Jeannot.....beh, lasciamo stare.....Ma in formula 1 come nella vita quello che conta, e anche troppo delle volte, sono solo i numeri......se poi  come  tri-campione  arrivasse Vettel forse sarebbe ulteriormente meglio,  mi piace dippiù!
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da groovestar » 23/01/2013, 9:11

Bisogna però dire una cosa:

Nella storia i piloti di "cuore" sono stati davvero pochi e, solitamente, poco fortunati e quasi mai campioni del mondo. I campioni del resto vincono grazie alla loro freddezza, cinismo ed, in buona parte anche, egoismo. Fangio, Brabham, Stewart, Lauda, Piquet, Prost, Senna e Schumacher lo testimoniano, ed Alonso non è da meno. Non si vince tanto diversamente.

I piloti di cuore, un numero esiguo nella storia dei gp, invece correvano per le folle, capaci di imprese temerarie e di sconfitte impensabili, spinti da un talento tanto cristallino quanto incostante. Peterson, Regazzoni, Villeneuve, Alesi, ma anche Depailler e per certi versi Ickx non hanno vinto il titolo, ma verranno ricordato sempre per le loro poche e grandi vittorie e per le loro innumerevoli sconfitte, tuttavia hanno vinto qualcosa di più grande, ovvero l'ammirazione della loro gente
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da Aviatore » 23/01/2013, 10:15

[quote="gilles67"]
Ciao l'Aviatore, credo che chi guida la Rossa  adesso se la memoria non mi inganna sia un bi-campione, ma poco importa, come personaggio, dal punto di vista umano, di fronte sia al Grande Gilles che al Buon Jeannot.....beh, lasciamo stare.....Ma in formula 1 come nella vita quello che conta, e anche troppo delle volte, sono solo i numeri......se poi  come  tri-campione  arrivasse Vettel forse sarebbe ulteriormente meglio,  mi piace dippiù!
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Avevo scritto tri-vice-campione del mondo
;)
Ovviamente concordo sul fatto assodato che di titoli ne ha vinti 2
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da gilles67 » 23/01/2013, 10:19

Scusa l'Aviatore, forse ieri sera era troppo tardi ed ero un pò stanco, ho letto male e interpretato peggio......eheheheh
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da Baldi » 23/01/2013, 10:20

In parte ti do ragione, ma in parte no.
(Indipendentemente dal fatto che un pò tutti i piloti corrono soprattutto per passione, quindi in qualche modo il cuore c'entra sempre).

Per me non è detto che un pilota di passione sia per forza poco fortunato.
Evidenziamo Villeneuve, Alesi, Peterson ma credo che anche molti "big" siano da considerare "di cuore".

Nel mucchio ci metto Senna che di passione na aveva eccome, mettiamoci Moss (non avrà vinto il titolo ma ha vinto molto), mettiamoci Brabham che osava fare cose al limite della scorrettezza... (qui però rischiamo di fare altri ragionamenti), Mansell, Hawthorn... l'elenco probabilmente potrebbe allungarsi...

Per me ci si può mettere anche Clark, e... Fangio che era molto "clinico" ma quando c'era da osare, se serviva per vincere, lo faceva, eccome, rischiando la vita sapendo di rischiarla!
Nel caso di Fangio e molti come lui il cuore c'era, eccome, salvo avere anche una dose di raziocinio che lo rendeva anche utilitaristico.

A questo punto non bisognerebbe parlare di cuore o meno... ma di raziocinio o scriteriatezza.... che è cosa diversa.  ;)




Tornando sul discorso del "pilota" del cuore (puro e crudo), credo che in ogni caso siano stati tanti. Molti di più di quelli che possiamo pensare.
Con ogni probabilità bisognerebbe essere dei profondi conoscitori (profondissimi) delle corse per rendersi conto di quanti piloti nati, non sbocciati del tutto, o rimasti semplicemente più nell'ombra, siano stati piloti di cuore.
Piloti di cui noi siamo ignoranti.
Ma per quello che ne sappiamo noi (faccio nomi perfettamente a caso intendiamoci) che potremmo dire di Ireland, Taylor, Abecassis o Bettenhausen...
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da groovestar » 23/01/2013, 13:35

Senna era pervaso da un sacro furore fuso ad un misticismo da santone, tuttavia in più occasioni ha dimostrato di avere cervello da vendere e cinismo imbarazzante, da non essere secondo a un Prost.

Ma il cuore di Senna era sempre puntato verso il successo...di Senna! Certo, vinceva per tutto il brasile, ma prima di tutto per se, per la sua totale bramosia di vittoria.
Giustissimo, d'altronde è così che si vince tanto e tutto.

Però Alesì...lui dava tutto per la Ferrari, spinto da una passione per il cavallino quasi unica. E fedele al cavallino è rimasto anche quando venne tradito.
Con questo non dico che non corresse per se stesso (chi non lo fa del resto), tuttavia non ho visto in molti altri piloti questo viscerale attaccamento alla loro scuderia
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da Aviatore » 23/01/2013, 15:25

[quote="groovestar"]
Senna era pervaso da un sacro furore fuso ad un misticismo da santone, tuttavia in più occasioni ha dimostrato di avere cervello da vendere e cinismo imbarazzante, da non essere secondo a un Prost.

Ma il cuore di Senna era sempre puntato verso il successo...di Senna! Certo, vinceva per tutto il brasile, ma prima di tutto per se, per la sua totale bramosia di vittoria.
Giustissimo, d'altronde è così che si vince tanto e tutto.

Però Alesì...lui dava tutto per la Ferrari, spinto da una passione per il cavallino quasi unica. E fedele al cavallino è rimasto anche quando venne tradito.
Con questo non dico che non corresse per se stesso (chi non lo fa del resto), tuttavia non ho visto in molti altri piloti questo viscerale attaccamento alla loro scuderia
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Aveva in mano un contratto Williams per il 1991, l'ha stracciato e non se n'è mai pentito
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da groovestar » 23/01/2013, 19:39

Se pensi che è più vivo il ricordo di Alesi rispetto a quello di Hill e Villeneuve, si può ben comprendere la sua scelta.

Ancor di più se si pensa alle seconde guide Williams, più vincenti certo, ma parimenti meno ricordate
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da Jackie_83 » 23/01/2013, 23:17

Jean aveva il cuore e il piede di Gilles + la sfiga di Amon, fosse "caduto in battaglia" ora sarebbe una leggenda o giù di lì

Per fortuna è solo un grande ex pilota vivente  :)
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da 330tr » 02/01/2017, 21:33

Un regalo per l'amico Sundance.
Il nostro grande idolo dell'adolescenza in una delle gare più incredibili, Barcellona '92, servizio di Grand Prix.

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da sundance76 » 02/01/2017, 22:02

Mi vien da piangere, non tanto per la nostalgia di quei tempi ferraristi, che erano una sofferenza continua, ma per una serie di sensazioni. Il tempo passato (già 25 anni!), la passione intensa di quei giorni, l'entusiasmo irrefrenabile che Alesi mi suscitava (andai a Imola '92 a vedere per la prima volta un GP dal vivo, 15 dopo questa gara), e ovviamente i ricordi personali del liceo...
Grazie mille 330tr!!
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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da groovestar » 03/01/2017, 13:20

Col tempo il mio giudizio su Jean è cambiato molto.
Nel 1995, quando venne appiedato dall'arrivo di Schumacher, ero decisamente soddisfatto. Reputavo il ragazzo veloce, ma inconcludente, una vittima predestinata, assieme ad Hill, della smodata aggressività e concretezza del Kaiser.
Il suo passaggio alla Benetton e la conseguente ritrovata competitività della Ferrari mi convinsero che il Jean, a secco di vittorie, fosse un pilota assolutamente sopravvalutato.

Successivamente iniziai ad apprezzarlo in Sauber e fui molto dispiaciuto del suo commiato con la Jordan, ritenendo che avesse ancora molto da dare.

Riguardando le cose smettendo i panni del tifoso, ad anni di distanza dall'epopea rossa di Schumacher, posso concludere che, oltre al tempismo sbagliato nelle sue scelte, non ebbe la possibilità di esprimersi e di crescere adeguatamente.

Infatti Jean arrivò in Ferrari dopo una stagione e 1/2 da fenomeno assoluto, lottando come un leone contro Senna, Prost, Mansell pur guidando una Tyrrell si discreta, ma decisamente non in linea con i top team.
Noi oggi giustamente lodiamo Verstappen, ma il suo arrivo in F1 fu ancor più sensazionale, con un mezzo non paragonabile alla Toro Rosso.
A Maranello, ancora non esperto, trovò una situazione da incubo. Forse nelle intenzioni iniziali Jean doveva crescere all'ombra di Prost ed avrebbe dovuto presto prenderne il posto, non appena fatta la dovuta esperienza.
Invece incappò in una stagione sfortunata, a dover soddisfare ambizioni da titolo mondiale con una vettura ormai sorpassata e con una squadra che, ad ogni GP perdeva pezzi.
Non certo il massimo come seconda stagione nel Paddock.
Poi vennero le inutili stagioni 92 e 93 ove corse da campione oltre le scarse capacità del mezzo, passando abbastanza inosservato e guadagnando la stima incondizionata del popolo rosso.
Infine vennero gli anni 94-95, ove si iniziò una crescita del team, che però si concluse come sappiamo.

La mia conclusione è che, pur avendo delle grandissime capacità, non riuscì mai ad affermarsi perchè, di fatto, non ebbe mai l'opportunità di lottare con continuità per la vittoria.

Spesso gli addetti ai lavori affermano che vincere aiuta a vincere. Ed è verissimo.

Non penso che Jean disponesse di meno classe di Hakkinen, ed anzi, il finlandese ad inizio carriera ne fece parecchie sbagliate e, sino al 1998, ebbe una carriera per molti versi simile a quella di Jean: tante gare grintose, ma poca fortuna.
Tuttavia Mika nel 1997 riuscì ad abituarsi a lottare per la vittoria, a vincere, ed a maturare come pilota, diventando quel gran campione che è stato, il tutto supportato da un team solido che credeva in lui.

Purtroppo Jean non ebbe tale opportunità. Non ebbe team manager che credevano e puntavano incondizionatamente su di lui e, solo sporadicamente, ebbe l'opportunità di lottare per la vittoria.

Tuttavia indubbiamente merita un posto d'onore fra i migliori piloti della Ferrari.
Quanto cuore ci ha messo in quei 5 anni...ed ancora oggi, a più di 20 anni di distanza, rimane innamorato della rossa di Maranello.

Forse tutto ciò vale più di un titolo e di decine di vittorie...
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da 330tr » 03/01/2017, 18:31

@Sun..che dire...siam poco meno che gemelli!!
Quando ripenso ai tempi della Ferrari scassata..'92, '93..con Alesi entusiasta e ca**utissimo..mi scende una lacrima.
Quante emozioni. E quanto di più si meritava il buon Jean.
Qui sotto una scheggia di una delle gioie più grandi, il secondo posto a Monza...cosa non riusciva a fare in qualifica!!

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da groovestar » 03/01/2017, 19:31

Purtroppo ho pochi ricordi vividi di quando iniziai a seguire la F1 nel passato, ma uno dei più forti riguarda Monza 1994.

Guardavo il gp con la mia famiglia e stavo seguendo la gara di gagliarda di Jean.
In testa dopo una bellissima pole, con autorevolezza.
Poi il pit stop e la frizione che salta. Jean esce arrabbiatissimo dalla vettura.
E la TV viene spenta.
Non aveva più senso guardare il gp.

Era solo il preludio di quello che sarebbe capitato l'anno successivo.

In quegli anni Alesì era imprendibile a Monza

https://www.youtube.com/watch?v=OTQ77gshj0E
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