Ricordando un campione: J. Rindt

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da Emerson » 19/12/2005, 10:02

Interessante la foto. Si nota che l'alettone posteriore l'aveva e il fumo dalla gomma ant. destra evidenzia (sempre quella)problemi in frenata.
A quasto punto i ricordi miei non bastano e vado a ricercare l'articolo di Autosprint. Ti faro' sapere! :roll:
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da Niki » 19/12/2005, 10:57

In entrambe gli incidenti c'è stato un problema meccanico alla macchina, che peraltro era noto. Dovrebbe esserci una descrizione dettagliata, non ricordo se nel sito di Rindt o altrove. La colpa, naturalmente, è di Chapman che ha sempre risparmiato sulla progettazione delle proprie macchine, che sono sempre state definite bare con le ruote. Nel caso dell'austriaco la sfiga ha voluto, come succede spesso, che abbia trovato il buco sotto il guardrail che ha fatto fare da perno alla macchina tranciando l'anteriore. Per questo si potrebbe dare una colpa del... forse 30% agli organizzatori di Monza che non la riempirono prontamente, anche se sarebbe stato difficile pensare agli effetti che avrebbe potuto provocare in caso di incidente, come poi avvenne dopo.
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da lokart » 19/12/2005, 11:07

Ecco il punto in cui è avvenuto l'urto della Lotus di Rindt.

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da Emerson » 19/12/2005, 11:11

http://www.formula1news.it/storia/storia70802.htm
In questo bel sito si spiega bene l'incidente(molto e' stato preso da Autosprint)
Le cause e gli effetti:
1)Probabile partita difettosa degli alberini dei freni anteriori(ma perche' sempre quelli destri? Il carico in quella posizione e' uguale)
2)Maggiore richiesta di frenata a causa dell'assenza di un minimo carico aerodinamico.
La macchina scarta violentemente a sinistra.
La sfortuna e la negligenza vuole che dopo l'impatto con il guard-rail la vettura incontra un ostacolo rigido come il montante delle reti per il pubblico(messse perche' 9 anni prima poco distante era avvenuto l'incidente di Von Trips) e la totale distruzione dell'avantreno con conseguenze fatali a Rindt.
Guard-rail male posizionato e buca + montante troppo vicino.
Conclusione: la cusa dell'incidente imputabile alla Lotus e la causa della morte ,probabilmente,a negligenza del circuito di Monza.
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da Emerson » 19/12/2005, 11:43

Niki :
" La colpa, naturalmente, è di Chapman che ha sempre risparmiato sulla progettazione delle proprie macchine, che sono sempre state definite bare con le ruote."
Chi definisce cosi' le Lotus ,di Formula 1 ci capisce meno di 0.
Un altro luogo comune,propinato a suo tempo da chi vedeva in Chapman il diavolo in persona(soprattutto i giornalisti italiani pro Ferrari). E che ora lo vedono in Ron Dennis.
E' naturale che quando si costruiscono vetture estreme come lo sono le F1 si possa cadere in certi errori gravi. Allora anche Frank Williams e lo stesso Enzo Ferrari potrebbero essere accusati di questo,e quant'altri.
E lo sono stati.
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da echoes » 19/12/2005, 12:09

beh...il ragionamento di emerson non fa una piega e sono d'accordo...purtroppo l'estremizzare SEMPRE tutti i particolari per poter essere i migliori ha portato spesso a tragiche conseguenze, ma queste sono le corse...che poi siano morti piloti della ferrari, lotus, williams, mercedes o cos'altro poco importa...chapman non si differenziava da forghieri, head, murray e tutti gli altri...forse ad altri è andata meglio...tutto qui...

ciao

echoes04

ps. si nota molto che stamattina al lavoro non ho molto da fare??? è già il 4 o 5 post stamattina!!! :lol:
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da Emerson » 19/12/2005, 12:14

DAI SIAMO SOTTO LE FESTE ! COSA VUOI LAVORARE?! 8)
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da echoes » 19/12/2005, 12:18

[quote=""Emerson""]DAI SIAMO SOTTO LE FESTE ! COSA VUOI LAVORARE?! 8)[/quote]

si...ok...ma stare in ufficio per me è noioso...dos cojones incredibili!!!

va beh...

ciao

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da Baldi » 19/12/2005, 13:41

Sugli incidenti di Rindt, Villeneuve e Pironi (e aggiungerei Paletti) è ovvio che i telai non sono stati in grado di resistere alle sollecitazioni dell'impatto, cosa che solo ultimamente sembra assicurato.

Gli incidenti a Depailler e De Angelis o sono sconosciuti nelle loro dinamiche o si può attribuirne le cause a cedimenti non del telaio ma di altre componenti.

Ma a ben vedere anche ora "la grande falciatrice" è dietro l'angolo.
Basti pensare al capottamento di Diniz (?) con la Sauber... alla pacca paurosa di Trulli a Silverstone con la Renult... e ad altri

(a tal proposito c'è un simpatico filmatino on-line di un tizio che ne prende di tutti i colori ma non muore perchè la morte è intenta a bersi una bella birra...)

e anche l'incidente di Senna... il telaio aveva resistito; se solo la sospensione non entrava nel casco, a quest'ora forse avremmo un brasiliano sulla terra in più...
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da Roberto82 » 19/12/2005, 15:18

sull'incidente di De Angelis, so che perse l'alettone posteriore
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da Niki » 19/12/2005, 18:27

[quote=""Emerson""]Chi definisce cosi' le Lotus ,di Formula 1 ci capisce meno di 0.[/quote]

Allora penso che a capirci di F1 siano in pochi. Guarda che penso l'abbia detto, implicitamente o meno, lo stesso Chapman che della sicurezza delle proprie macchine gli fregava fino ad un certo punto. Se ti guardi qualche documentario, ce ne sono un pò, vedrai che a lui interessava che la macchina arrivasse al traguardo e basta. Se la corsa era di 50 giri, la macchina doveva durare 50 giri. Ovviamente le F1 sono tutto fuorchè sicure, ma ci sono alcuni che prendono più in considerazione la sicurezza di altri, ora un pò di più. In una intervista, quel Grande di Forghieri disse che nel '78 o '79 avevano già inventato un cambio al volante come quelli che ci sono ai giorni d'oggi, solo che per cambiare marcia invece delle leve aveva un pulsante. Andò da Villeneuve e gli chiese se voleva adottare quel sistema che gli avrebbe dato un vantaggio in termini di tempo. Il canadese rispose che col cambio normale si sentiva più sicuro e Forghieri rispose che, siccome la vita era la sua, doveva decidere lui se rimanere con il cambio a leva o passare a quelli nuovi.
Nella storia della Lotus ci sono vari episodi quantomeno dubbi sul fatto che sia stata data retta al pilota riguardo la sicurezza o problemi delle auto. Riguardo queste Chapman era come Ferrari, essendo un costruttore, e come Williams. Ma sul primo ci sono dubbi anche riguardo la morte, figurarsi un pò che personaggio che era.
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da Niki » 19/12/2005, 18:30

De Angelis morì nei test privati della Brabham al Castellet. Ci fu una denuncia dei genitori perchè penso che ci furono delle mancanze da parte dei gestori del circuito; in pratica mi sembra che l'ambulanza arrivò dopo 15-20 minuti. mi sembra che il pilota romano morì perchè era rimasto legato con le cinture nella macchina cappottata e aveva respirato i fumi dell'incendio.
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da Baldi » 19/12/2005, 19:11

Sull'incidente di DeAngelis dite tutto giusto.

Alettone (si dice) saltato via, volo tremendo, auto capovolta e lunghi minuti prima che si potesse estrarlo e spegnere l'incendio.

All'epoca si disse pure che nella dinamica dell'incidente l'auto aveva preso il guard rail capovolta centrandolo nella zona dell'abitacolo...
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da john66 » 19/12/2005, 19:21

[quote=""Niki""]De Angelis morì nei test privati della Brabham al Castellet. Ci fu una denuncia dei genitori perchè penso che ci furono delle mancanze da parte dei gestori del circuito; in pratica mi sembra che l'ambulanza arrivò dopo 15-20 minuti. mi sembra che il pilota romano morì perchè era rimasto legato con le cinture nella macchina cappottata e aveva respirato i fumi dell'incendio.[/quote]

Tutto giusto,però io ci aggiungo che in quegli anni non era obbligatorio,come lo è ora,avere le stesse condizioni di sicurezza nei test privati come nei gp.
Cera soltanto uno standard minimo che non prevedeva tutte le postazioni antincendio "funzionanti"e nemmeno l'elicottero in zona.
Se ci aggiungiamo il fatto che l'incidente accadde alla curva della "verrerie"nel tratto più lontano dai box(tratto di pista che da quel giorno non venne più usato per molti anni) la tragedia non potè essere evitata.

Saluti!!
Ultima modifica di john66 il 19/12/2005, 19:29, modificato 1 volta in totale.
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da Jackie_83 » 19/12/2005, 19:22

[quote=""Niki""]De Angelis morì nei test privati della Brabham al Castellet. Ci fu una denuncia dei genitori perchè penso che ci furono delle mancanze da parte dei gestori del circuito; in pratica mi sembra che l'ambulanza arrivò dopo 15-20 minuti. mi sembra che il pilota romano morì perchè era rimasto legato con le cinture nella macchina cappottata e aveva respirato i fumi dell'incendio.[/quote]

Vero! lo disse pure Senna in un'intervista d quel periodo, durante i test privati il servizio d sicurezza era praticamente inesistente, Ayrton citò un'episodio capitato a Surer con la Brabham all'Estoril, la sua macchina si fermò di colpo e dopo qulache secondo prese fuoco.....d commissari nemmeno l'ombra e così il povero Marc si arrangiò, corse fino a un camioncino dei pompieri parcheggiato lì vicino, prese l'estintore e si spense la macchina da sè.....il "commissario" invece se ne stava beatamente ronfando qualke metro + in là e nemmeno si accorse dell'accaduto :?
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