da Luca 74 » 04/03/2016, 9:55
Continuo con il racconto.
MOSPORT 23 settembre 1973 ( due settimane prima )
(...)
Le prove libere che hanno preceduto la corsa sono state ritardate di mezzora a causa della pioggia battente. Quando infine si sono disputate abbiamo potuto assistere ad almeno sette uscite di pista in un ora.
L’incidente piu’ spettacolare e’ stato quello di Ronnie Peterson. Lo svedese e’ uscito indenne dalla sua vettura, ma un rapido giro d’ispezione gli ha tolto la speranza di vederla riparata in tempo per la corsa. Ronnie ha maledetto il cielo ma anche ringraziato Colin Chapman, il suo patron: e’ il solo pilota del lotto ad avere un muletto.
Queste acrobazie hanno costretto James Hunt a cambiare il serbatoio dell’olio e un alettone, l’argentino Carlos Reutemann, un alettone e il suo attacco e il francese Beltoise a montare un nuovo radiatore. La pioggia raddoppia verso fine mattinata, Francois crede che la partenza non puo’ essere data.
Poi, verso le 15 il cielo si e’ liberato, venticinque vetture si lanciano ruggendo su una pista ancora fradicia.
Cric e gomme s’impilano davanti i box, i meccanici, sul chi vive, si apprestano a cambiare le gomme delle auto non appena la pista sara’ sufficientemente asciutta.
Francois, quinto tempo in prova parte in terza fila: dovra’ battersi. La sua vettura e’ equipaggiata con gomme Goodyear, ma sotto la pioggia le Firestone si sono rivelate per tutta la stagione nettamente superiori alle Goodyear.
L’austriaco Niki Lauda che guida una BRM, mediocremente piazzato sulla griglia di partenza, ottava posizione, passa in testa sin dal terzo giro. Cevert al contrario si trova relegato indietro, in nona posizione, con Reutemann e il futuro vincitore della corsa Peter Revson.
La pista si asciuga e Francois spera.., la vettura ha piu’ aderenza. torna competitivo. Il suo compagno, Stewart comincia al contrario a perdere subito terreno con una certa regolarita’, le sue gomme sono surriscaldate, il pilota teme di essere sulle tele..
In testa i piloti si succedono, Lauda che mena le danze si ferma a cambiare le gomme, gli montano le intermedie anziche’ slick : grave errore ! il giovane austriaco sara’ costretto a rifermarsi lungamente una seconda volta per rimontare altre gomme: addio vittoria !
Peterson che lo seguiva buca una posteriore, la sua auto parte in una lunga derapata che finisce contro il rail. Fine della corsa per lo svedese.
Francois ha riguadagnato posizioni, e’ terzo. Gli uni dopo gli altri si fermano a cambiare le gomme, Francois le ha cambiate molto presto e velocemente, il primo del team Elf Tyrrell, meno di un minuto e’ necessario ai suoi meccanici per il cambio gomme, per pochi istanti non assistera’ al pasticcio fra Amon e Stewart fermatisi quasi contemporaneamente. Insieme a Scheckter ripartono insieme. I due piloti riprendono la gara con Scheckter davanti a Francois, appena poco piu’ tardi l’incidente. Cevert racconta:
- “ eravamo passati davanti ai box, nella curva n. 1 che immediatamente segue, il sudafricano ha commesso un grande errore, che mi ha permesso di uscire piu’ veloce di lui e di affiancarmi. Ero a sinistra quando affrontiamo la seconda curva che si prende in quarta a 240 all’ora quando Jody freddamente chiude la traiettoria come se io non fossi la’. Le posteriori si sono toccate. Scheckter ha sbattuto a destra. Io ho perso il controllo della macchina che e’ subito partita in testa coda, mi sono visto arrivare perpendicolarmente in faccia il rail a 150 all’ora.”
La botta e’ stata estremamente violenta, ma un dettaglio tecnico dell’auto salva Francois da un grave incidente.
Per accedere piu’ rapidamente ai pedali, l’ingegnere Derek Gardner che ha concepito la Tyrrell ha fatto fare un spazio nella lamiera della carrozzeria di quaranta cm. Cosi’ i meccanici possono regolare i pedali senza doversi allungare o fare contorsionismi nell’abitacolo.
Sotto la forza dell’urto, il davanti della Tyrrell si e’ piegato in avanti, come il volante deformato all’altezza dell’ impugnatura delle mani, le gambe e piedi di Francois avrebbero potuto macinarsi all’altezza delle caviglie.. Per miracolo i piedi non sono stati presi dalla torsione del telaio: essi emergono dalla carrozzeria.
Doppia distorsione, di cui una lieve. Malgrado il dolore Francois colmo di rabbia raggiunge Scheckter : “ tu sei completamente matto – gli urla battendogli un pugno sul casco- non e’ possibile, non hai davvero niente nel cranio !”
-“ Tre corse che fai e tre incidenti ! “
Un addetto interviene per riportarli alla calma.
Francois rientra a piedi.
Si reca al centro medico per un controllo, lo supera con esito positivo. L’indomani le cascate del Niagara le visita appoggiato alle spalle di Jackie Stewart, a turno i componenti del team lo portano in giro per non pregiudicare la guarigione, poi telefona a sua mamma.
- “ era assolutamente infuriato contro Scheckter, racconta la signora Cevert. Francois diceva “ e’ un tipo eccessivamente pericoloso: non si rende conto di quello che fa’. In piu’ avrei potuto vincere ! “
Con l’ingenuita’ di una madre Mme Cevert domanda: - “ ma se e’ cosi pericoloso non si puo’ impergli di correre ? , non so’.. impedirgli di entrare in pista ? “-
- “ Si si me ne occupero’ io.. in pista e’ un pericolo pubblico ! Sai mamma , e’ incredibile che ne sono uscito completamente indenne dall’incidente. Ne sono ormai sicuro adesso: non mi puo’ succedere niente al volante di una Tyrrell ! “.