Pedro59 ha scritto:Luca 74 ha scritto:(...)
Fra le ricostruzioni ne ricordo una secondo la quale Cevert avrebbe (il condizionale è d'obbligo...) "perso" la macchina a metà curva, la Tyrrell si sarebbe imbardata e in pratica avrebbe percorso qualche metro con l'alettone posteriore "al vento" da qui si sarebbe creata una portanza sufficiente a far letteralmente decollare la monoposto che avrebbe investito la lama del rail lato cockpit con le immaginabili conseguenze. Ad aumentare tragicamente "l'effetto leva" della "upforce" generata dall' aria sull'alettone avrebbe concorso il fatto che in quella stagione e nella precedente le grandi ali posteriori erano montate molto più dietro l'asse delle ruote rispetto agli anni precedenti, aumentando così il braccio.
Sul fatto del perché François avrebbe "perso" il controllo ho sempre trovato improbabili le spiegazioni tutte riconducibili ad errori marchiani del pilota, comportamenti che trovo difficile attribuire ad un campione della sua caratura, e della sua esperienza (era alla sua quarta stagione in F.1...). Alla teoria del malore, accreditata dalle tracce di vomito che sarebbero state rinvenute nel balaclava ignifugo, infine, ho sempre creduto poco.
Ottima spiegazione grazie, ho imparato qualcosa di nuovo! immagino che a differenza per esempio della Lotus di Peterson la Tyrrell avesse anche un passo fra le ruote minore quindi era forse piu' accentuato il braccio posteriore.
Sul errore di Cevert un testimone ci sarebbe: nel libro porta la sua testimonianza Peter Macintosh, allora segretario dell'Associazione Costruttori, che non so' come mai si trovava sul tetto del Glen paddock club al momento dell'entrata alle Esses di Francois.Traduco poi posto