Ho fatto conoscenza di Cévert nel 1968 preso la Tecno a Bologna, lui arrivava li per un aggiornamento del suo F3 per la seconda parte del campionato Francese guidato da lui. Che cosa devo dire ancora sconosciuto a me, sembrava un grande ragazzone pieno di gioia di vivere facendo quello che amava. Era un può irreale, uno corre con un certo successo in F3, mi chiede di poter piazzarsi nel nostro F2 e una volte dentro, con un’espressione di piena felicita simulava di correre aiutato vocalmente con brum, brum, brum…………..
In seguito lo rivedevo in F1, non c’era tanta comunicazione (sia per tempo a disposizione, sia per questione di lingua) pero un sincero “bon jour" stava sempre. Sicuramente era una perioda molto felice per i piloti Francesi che dello Stato, rispettive dell’ELF avevano un grande aiuto. Quando Servoz-Gavin si ritirava all’improvviso, lui poteva occupare quel posto. Credo che Jacky Stewart e Ken Tyrell abbiano visto giusto sulle sue qualità.
Anche se in un certo senso un altro carattere per me fra quelli con quale sono venuto in contato Rindt e Cévert erano simili, dove la differenza erano più o meno quel del simpatico Austriaco (a parte che parlava la mia lingua) e quel del simpatico Francese. E hanno fatto breccia come stranieri nello stesso gruppo di Inglesi.
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