E' praticamente la stessa cosa che è successa nel '99 con Irvine, nè più nè meno, salvo che in quell'anno il titolo, a parte la grandezza di Mika, è stato fatto perdere volutamente al pilota irlandese.[/quote]
Concordo con Niki (incredibile vero?), ma con un'eccezione. Sia al Fuji che a Silverstone accadde la stessa (a mio avviso deplorevole) cosa: Forghieri accompagnò Lauda in aeroporto e Todt, Shumi in ospedale, lasciando i piloti "figli d'un dio minore" a sbrigarsela da soli. Ma mentre al Fuji nessuno pensò che Regazzoni avrebbe potito salvare il titolo di Lauda, io resto dell'idea che a Irvine il titolo non fu fatto vincere volutamente.
Indizi? 1) Ad Hockenheim Eddie non teneva il passo di Salo e a Monza men che meno. Ora, se ci sono due circuiti che non possono fare la differenza tra due piloti a parità di vettura, sono proprio questi. Successivamente si apprese che Irvine correva con un telaio snervato: questo lo dice lui e quindi non è una prova, ma se andiamo a leggere i numeri di telaio, è vero che quello usato dall'irlandese era uno dei primi costruiti e con molte gare sulle spalle. 2) In Giappone il tedesco non si dannò certo l'anima per superare Hakkinen e favorire un ricongiungimento del compagno di squadra.
Perchè? A Silverstone l'incidente di Shumi fu innescato da una staccata ritardata di Irvine (per sua stessa ammissione) e, dopo innumerevoli anni, il successore di Jody avrebbe potuto essere un pilota diverso dal tedesco, che obbiettivamente tanto aveva fatto per la Ferrari, e che per di più era, almeno parzialmente, colpevole per la sua gamba rotta? Insomma, meglio 5 titoli domani, che uno oggi.

Se poi mi sbaglio ....... meglio!