Quello che non si sa su imola'82

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da Norisring » 01/05/2013, 19:54

condivido Groove...quanti anni...
''...chi e' stato Flavio Torello Baracchini? ...solo il più micidiale degli Assi dell'aviazione italica nel primo conflitto: Baracca abbattè 34 nemici in tre anni, Torello 31 in sei mesi di volo...''
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da echoes » 02/05/2013, 16:08

vado a memoria, quindi potrei sbagliarmi, ma non ricordo grandissime cavolate nel periodo 80/82 (partenza di zandvoort 81 esclusa...): ha sbagliato nel primo periodo ma...ma non doveva essere semplice trovarsi, da novellino, a guidare per quella che era già una leggenda...

inoltre era un pilota che arrivava d'oltremare, cioè senza esperienza sulle piste europee, era un ragazzo che aveva molta poca esperienza in monoposto ripetto ai colleghi (in totale, vado a memoria, 1 o 2 stagioni in f.ford, 3 in F. atlantic)..insomma...arrivato senza esperienza in f1 ci sta che fai qualche cavolata.

Pironi ha fatto meglio al debutto? certo! ma crescendo dentro la struttura elf/renault, in europa, lo trovo normale...soprattutto guidando una ligier  ;) Come poi non ricordare il debutto in F1 di Gil...su un'auto vecchia di anni e su un circuito sconosciuto...

La fama di aviatore (in senso spregiativo) è stata data dagli stessi che poi l'hanno pianto nel momento della tragedia: definirlo uno smontamacchine sarebbe riduttivo...purtroppo molto viene chiarito dal "machiavellismo" di Didier e del cardinale tra i rossi...le espressioni di Joanna Villeneuve durante lo speciale mandato in onda su Italia 1 condotto da Oscar Orefici verso il cardinale...beh...sono meglio di mille altri racconti!
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da groovestar » 03/05/2013, 8:38

Io aggiungerei l'errore in Inghilterra che mise fuori gara diverse vetture e l'uscita di pista dell'anno successivo mentre cercava di resistere a Piquet in Brasile.

Cioè ci può ben stare, ma se ascoltate certe interviste di Furia (soprattutto relative all'episodio in Olanda), può venir da pensare che forse, parte della squadra, avrebbe preferito un atteggiamento meno arrembante e più conservativo, anche nell'ottica di portare avanti il difficile sviluppo del turbo.

Cmq certamente non metto in dubbio le qualità di Gilles che, anzi, fece delle belle cose al debutto in McLaren ed imparò abbastanza velocemente ad essere competitivo in F1, piuttosto volevo sottolineare come Pironì non fosse da meno.

La cosa decisamente particolare del duo è che il loro percorso agonistico è per molti versi parallelo: 67 gp disputati da Gilles e 70 da Didier, entrambi debuttano di fatto nel 1978 ed entrambi fanno parte della "nuova generazione" di piloti che avrebbe dovuto sostituire Lauda, Scheckter e Hunt, entrambi con un passato a "ruote coperte" (uno in Can-Am ed uno a Le-Mans) dove si mettono in mostra prima che in F1. Uno genio e sregolatezza, l'altro veloce e costante, sulla carta un duo molto ben equilibrato.

Le cose finirono come sappiamo, tuttavia non escludo che il background europeo di Pironi (cresciuto in una scuola altamente formativa come quella della ELF, ove dovevi emergere su fior di piloti) possa averlo favorito agli occhi di qualcuno. I piloti di scuola americana non hanno mai avuto vita facile in F1 e difficilmente sono riusciti ad abituarsi al modo compassato ed in parte politico-contorto di gestire le corse in Europa, dove si costruisce la vittoria molto prima di salire in auto...
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da echoes » 03/05/2013, 9:10

[quote="echoes"]
vado a memoria, quindi potrei sbagliarmi, ma non ricordo grandissime cavolate nel periodo 80/82 (partenza di zandvoort 81 esclusa...): ha sbagliato nel primo periodo ma...ma non doveva essere semplice trovarsi, da novellino, a guidare per quella che era già una leggenda...

inoltre era un pilota che arrivava d'oltremare, cioè senza esperienza sulle piste europee, era un ragazzo che aveva molta poca esperienza in monoposto ripetto ai colleghi (in totale, vado a memoria, 1 o 2 stagioni in f.ford, 3 in F. atlantic)..insomma...arrivato senza esperienza in f1 ci sta che fai qualche cavolata.

Pironi ha fatto meglio al debutto? certo! ma crescendo dentro la struttura elf/renault, in europa, lo trovo normale...soprattutto guidando una ligier  ;) Come poi non ricordare il debutto in F1 di Gil...su un'auto vecchia di anni e su un circuito sconosciuto...

La fama di aviatore (in senso spregiativo) è stata data dagli stessi che poi l'hanno pianto nel momento della tragedia: definirlo uno smontamacchine sarebbe riduttivo...purtroppo molto viene chiarito dal "machiavellismo" di Didier e del cardinale tra i rossi...le espressioni di Joanna Villeneuve durante lo speciale mandato in onda su Italia 1 condotto da Oscar Orefici verso il cardinale...beh...sono meglio di mille altri racconti!
[/quote]

mi correggo...era una tyrrell...
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da sundance76 » 03/05/2013, 9:30

Nel tempo ho anche letto di chi si diceva convinto che all'inizio dell'82 Pironi si stava dimostrando più efficace di Gilles.

A parte che in tutta l'annata '81, a parte la vittoria sfiorata di Imola, non ho mai visto Pironi fare chissachè (forse il quarto posto di Monaco, ma nient'altro), nessun podio, mentre conosciamo il bilancio di Gilles.

Tornando all'82, a memoria mi pare che Villeneuve fu più veloce in Sudafrica, poi ritiratosi presto, mentre Pironi rimontò pazientemente fino al podio prima di ritirarsi anche lui. E Gilles fu più veloce anche in Brasile, prima fila e gara comandata per metà. Pironi era disperso, mi pare che arrivò 8° poi 6° per la squalifica dei primi due. A Long Beach Gilles fu terzo (poi squalificato) mentre Pironi non so che fine fece. Infine Imola.

Dove sta questa maggior efficacia di Pironi non l'ho mai capito.
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

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da Aviatore » 03/05/2013, 9:51

penso che dopo il boicottaggio che Didier subi' in Ligier (orchestrato da Jaquot) nel 1980 presumo che appena messo piede in Ferrari si adopero' per stringere le alleanze che contavano al fine di non ripetere l'esperienza patita in Ligier.
Se ben rammento nel 1980 Pironi arrivo' a Monaco fresco della sua prima vittoria in F1 a Zolder ed in gara si ritiro' per la rottura del cambio quando era in testa. Guy Ligier non gliela perdono' mai biasimandolo apertamente per il ritiro in questione
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da duvel » 03/05/2013, 12:58

[quote="groovestar"]
Io aggiungerei l'errore in Inghilterra che mise fuori gara diverse vetture
[/quote]

In quell'occasione si azionò il sistema di sollevamento vettura (una di quelle abominevoli trovate nella storia) e Gilles sbandò.
Non so se fu un guasto o se Villeneuve azionò involontariamente il sistema...
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da jackyickx » 03/05/2013, 13:15

La storia della F1 è fatta di piloti sopravvalutati e sottovalutati. Pironi, buon pilota, è stato portato avanti dagli sponsor e fa parte, a mio avviso, della categoria dei sopravvalutati (come Berger).
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da gilles70 » 03/05/2013, 13:22

... e dei machiavellici furbi....
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da Aviatore » 03/05/2013, 13:27

[quote="jackyickx"]
La storia della F1 è fatta di piloti sopravvalutati e sottovalutati. Pironi, buon pilota, è stato portato avanti dagli sponsor e fa parte, a mio avviso, della categoria dei sopravvalutati (come Berger).
[/quote]

Fino al Tamburello Berger non era niente male. Non è un caso che quel poco che vincemmo nel biennio 1987/1988 lo vincemmo con lui, al primo biennio in Ferrari. La gara prima del noto incidente di Imola, all'esordio mondiale a Rio, tenne giù il piede alla prima curva con Ayrton accanto e piuttosto che lasciarlo passare preferì il contatto.
Fosse accaduto nel 1993 anziché nel 1989 assieme ad Ayrton avrebbe fatto passare un'altra mezza dozzina di avversari
:asd:
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da duvel » 03/05/2013, 13:29

[quote="jackyickx"]
La storia della F1 è fatta di piloti sopravvalutati e sottovalutati. Pironi, buon pilota, è stato portato avanti dagli sponsor e fa parte, a mio avviso, della categoria dei sopravvalutati (come Berger).
[/quote]

Io, perdonami jackyickx, credo che sia Pironi che Berger (almeno fino al rogo di Imola) fossero qualcosa di più che semplici buoni piloti.
Certo è indubbio, almeno da parte mia, che il confronto Gilles/Didier penda decisamente a favore del primo nel breve periodo Ferrari, ma non credo Pironi fosse un pilota qualunque
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da sundance76 » 03/05/2013, 13:57

[quote="duvel"]
[quote="groovestar"]
Io aggiungerei l'errore in Inghilterra che mise fuori gara diverse vetture
[/quote]

In quell'occasione si azionò il sistema di sollevamento vettura (una di quelle abominevoli trovate nella storia) e Gilles sbandò.
Non so se fu un guasto o se Villeneuve azionò involontariamente il sistema...
[/quote]

Non ci avevo mai pensato... A fine gara i piloti urtavano volontariamente i cordoli per far scattare il correttore d'assetto che  sollevava la vettura, quindi forse Gilles ha involontariamente azionato il sistema urtando i grossi cordoli della chicane prima del traguardo...
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da Aviatore » 03/05/2013, 14:01

[quote="duvel"]
[quote="jackyickx"]
La storia della F1 è fatta di piloti sopravvalutati e sottovalutati. Pironi, buon pilota, è stato portato avanti dagli sponsor e fa parte, a mio avviso, della categoria dei sopravvalutati (come Berger).
[/quote]

Io, perdonami jackyickx, credo che sia Pironi che Berger (almeno fino al rogo di Imola) fossero qualcosa di più che semplici buoni piloti.
Certo è indubbio, almeno da parte mia, che il confronto Gilles/Didier penda decisamente a favore del primo nel breve periodo Ferrari, ma non credo Pironi fosse un pilota qualunque
[/quote]

Concordo.
Berger in particolare verso fine carriera (diciamo il biennio in Benetton, via) era proprio impigrito se non addirittura stordito.
In una delle sue ultime gare, all'A1 Ring nel tardo settembre 1997, prima dell'unico pitstop in gara chiese via radio di "non perdere tempo per cambiargli le gomme tanto sono ancora buone". Peccato che le gomme venivano cambiate nella metà del tempo che serviva per rifornire per uno stint da metà gara
:asd:
Leggendari certi racconti del suo ingegnere di pista, stesso periodo, in cui Gerhard il venerdì con la macchina a serbatoio semipieno gli diceva "ok, vado in pista, faccio due giri sparati e rientro" e l'ingegnere:"no *****o, vai in pista e ti fai tutto lo stint da 20 giri"
:asd:
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da groovestar » 03/05/2013, 14:38

Come Gilles, Pironì non ebbe tempo di dimostrare il suo valore. Senza quel volo avrebbe potuto correre altri 8/9 anni, se non di più (era coetaneo di Mansell e Piquet...), almeno un centinaio di GP in più avrebbe potuto farli.

Un pilota che vince a Le Mans, vince in F1 con la Ligier e raccoglie podi con una Tyrrel in disarmo è qualcosina in più di un discreto pilota sopravvalutato dagli sponsor, soprattutto in anni in cui i piloti francesi erano in piena ascesa e vi era una lotta serrata per primeggiare.

Berger corse ben 210 gp, e 120/130 circa prima di rendersi conto di essere un paio di passi dietro i migliori.

Il suo secondo stint in Ferrari portò beneficio più al suo ego e conto in banca e, già nel 1993, era un buon mestierante. Dopo la morte dell'amico Ayrton poi, perse ancor più di mordente
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da Aviatore » 03/05/2013, 15:41

[quote="groovestar"]
Come Gilles, Pironì non ebbe tempo di dimostrare il suo valore. Senza quel volo avrebbe potuto correre altri 8/9 anni, se non di più (era coetaneo di Mansell e Piquet...), almeno un centinaio di GP in più avrebbe potuto farli.

Un pilota che vince a Le Mans, vince in F1 con la Ligier e raccoglie podi con una Tyrrel in disarmo è qualcosina in più di un discreto pilota sopravvalutato dagli sponsor, soprattutto in anni in cui i piloti francesi erano in piena ascesa e vi era una lotta serrata per primeggiare.
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Il punto a mio parere è che la coppia Villeneuve/Pironi era una Signora (il maiuscolo è voluto) coppia di Piloti (idem).
Il genio velocistico assoluto di Gilles lo faceva primeggiare su Didier quando l'auto era competitiva solo a sprazzi, come nel 1981 (nonostante i due lampi del francese uno ad Imola, già citato, l'altro a Zolder, pista dove si è sempre sentito a suo agio), e pertanto c'era da "tirar fuori dei conigli dal cilindro". L'Aviatore semplicemente li aveva, il Parigino no. Quando l'auto invece "c'era sempre" come nel 1982 la differenza di competitività si assottigliava significativamente, forse perché contava di più la messa a punto e le finezze di tuning anziché inventarsi la prestazione "o la va o la spacca" per il semplice motivo che non ve n'era la necessità (contrariamente al difficile 1981).
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