Cevert

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da jackyickx » 08/03/2016, 16:02

jackyickx ha scritto:Scusate ma io mi sento di andare controcorrente. Ok che Cevert fosse simpatico, che sapesse godersi la vita, che fosse un compagno ideale: su questo non discuto e sono d'accordo, ma per giustificare la differenza di prestazione con Stewart si tira in ballo una presunta minor prestazione della sua vettura con quella di JYS. Sarebbe stato l'unico team a fare una cosa del genere in quegli anni: non lo fece la McLaren, non lo fece la Lotus -fino a pregiudicare il mondiale 73-, non lo fece la Ferrari, non lo fece la BRM etc. I dati sono che Cevert incassò un 15-1 da Stewart e quando il caposquadra si ritirava non c'era lui a raccogliere la vittoria. Era un pilota velocissimo sicuramente, ma mancava di consistenza e questo lo si vedeva nelle gare Sport. Nettamente il più veloce ma le gare le vincevano Pescarolo e Larrousse. Anche la stagione 71 in F2 con la Tecno non fu all'altezza delle aspettative. Ottenne un'unica vittoria in F1 in maniera anche abbastanza fortunosa. Allora se dobbiamo stare qui a decantare le doti unmane di Cevert siamo tutti d'accordo, ma se vogliamo vedere le qualità del pilota - che qui interessano- allora dobbiamo dirla tutta. A me sembrò pari a Stewart solo dopo il GP d'Olanda del 73 ma lì era uno JYS che pensava solo al Mondiale, a portare a casa la pelle (Helen glielo aveva chiesto) e a riflettere su quello che era accaduto a Williamson. Avrebbe avuto più possibilità rispetto a Scheckter nel 74? Io dico di no. Il Sudafricano aveva la vocazione della prima guida, Cevert non lo so! Chiedo scusa a tutti i tifosi di Cevert che è un pilota che rispetto e onoro ancora di più per la tragica fine che ha fatto in un'epoca nella quale tutti coloro che hanno messo il sedere sopra una vettura da corsa meritano la massima considerazione.
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da avvocato » 08/03/2016, 17:19

Sono completamente d'accordo con l'analisi di Jacky.

Cevert era forse il numero 1 dei numeri 2, cioè delle seconde guide del team.

Ho scritto forse, perchè in verità non ci credo e perchè i numeri due delle altre scuderie erano Regazzoni e Andretti per la Ferrari (1971 e 1972), Rodriguez per la BRM (1971), Peterson per la Lotus (1973), Revson per la McLaren (1972 e 1973). Quindi discreti manici, a dire poco...
Non so se Francois fosse superiore a questi piloti, talune volte lo era, altre no.

I risultati parlano chiaro, comunque: non vinceva spesso, anzi non vinceva quasi mai, nonostante disponesse in F.1, in F.2 e nei Prototipi delle vetture migliori. Con la Matra poi vincevano quasi sempre Larrousse e Pescarolo che non erano notoriamente dei fuoriclasse.
Con questo senza svilire assolutamente la grandezza di Francois, sia ben chiaro.
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da bschenker » 08/03/2016, 18:09

Se escludiamo allmeno il Tecno del 1971?

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da eddie » 08/03/2016, 19:07

E’ sempre difficile affrontare certi discorsi. Chi è stato meglio di chi, quanto un pilota valeva realmente, è stata vera gloria, ecc. Certo, le eccellenze ci sono state e sempre ci saranno, sono e sono state riconosciute universalmente. Più complicato capire chi eccellenza sarebbe potuto diventare.

Guardate, Cévert era, ed è rimasto, il mio preferito. Come mai? Ero un ragazzino allora, l’ho anche visto correre a Monza in F2, ma alla fine dei 60 non era ancora esposto mediaticamente (se così si può dire parlando di quell’epoca). Agli inizi dei 70 le cose cambiarono. E un ragazzino cosa guarda? E cosa sceglie? Fa analisi tecniche e di capacità? Comprende le doti di un pilota rispetto ad un altro? A volte anche. Nella maggior parte dei casi il suo giudizio è populistico (tifano tutti quello o quella macchina), di comodo (quello vince sempre), oppure, il mio caso, estetico. In prima battuta sono stato colpito dal suo modo di essere, dall’estetica comportamentale, dai particolari, dal bellissimo casco, da tutto quello che sappiamo, era quello che avrei voluto essere. Non vinceva mai? Pazienza, vinceva altrove e mi piaceva. E siccome sono rimasto, passatemi il termine, un esteta (qualcuno direbbe superficiale), non ha smesso di piacermi.

Col tempo, ma lui non c’era più, l’analisi si è approfondita. Sinceramente, a posteriori, l’ho ritenuto, insieme ad altri, un ottimo pilota; non ho capito se sarebbe potuto diventare un’eccellenza, o campione del mondo, che non è detto siano la stessa cosa. La concorrenza non mancava, non stiamo a fare i nomi. Però, anche senza grandi acuti nelle prime stagioni di apprendistato, quella del 73 non mi è sembrata proprio fallimentare, sette podi non sono proprio malaccio, soprattutto in un’epoca in cui sul podio non salivano sempre gli stessi tre. E se non vinceva Stewart, vincevano Fittipaldi e Peterson. In alcuni casi ha finito davanti a Stewart e a Monza sono convinto che non abbia spinto per farsi superare dal compagno in rimonta. E in Canada magari avrebbe anche vinto.

Stewart e Tyrrell sembravano sicuri del suo talento e del loro investimento. E i numeri, a volte, lasciano un po’ il tempo che trovano. I risultati parlano chiaro? Sì, ma guardando solo ai risultati del 73, avreste portato Lauda in Ferrari e avreste pronosticato i suoi successi? Ickx è stato un pilota fortissimo, ma quanto ha vinto in quindici anni di F1?

Chiudo: non ho mai trovato facile dare giudizi trancianti. Cévert sarebbe diventato un campione? Forse che sì e forse che no (per citare il vate), ma qui ognuno può dire quello che vuole, purtroppo non esiste controprova. Sicuramente è stato un cavaliere del rischio, anzi, lo è ancora: come ha detto qualcuno, i cavalieri del rischio non muoiono mai.

Però, a ripensarci: come avrebbe potuto non eccellere uno così?
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da groovestar » 08/03/2016, 20:31

Beh Pescarolo penso sia riduttivo dire che non era un fenomeno.
Si può dire che in F1 non ottenne risultati, ma a mio avviso era un gran bel pilota, ed i risultati in altre categorie lo testimoniano.

Mettendo allora un attimo da parte il fattore umano, cerchiamo di analizzare i numeri.

Corse 3 campionati e 2/3

Il 1970 lo corse con un telaio March tutt'altro che competitivo: 4 ritiri per problemi meccanici, un punto e 2 settimi posti. Per inciso nemmeno Stewart ebbe a marcare punti nelle gare concluse da Cevert.

Il 1971 su 11 gare Cevert porta a casa una vittoria, 2 secondi posti, un terzo ed un sesto, oltre che il giro veloce al ring per un terzo posto finale in classifica. 3 ritiri per incidente ed uno per problemi tecnici. Direi un ottimo risultato per un team al debutto ed un pilota alla prima stagione completa. Si aggiunga inoltre la bella prestazione di Monza in una delle gare più combattute della storia della F1.

Il 1972 su 12 gare porta a casa solo 2 secondi posti con 5 ritiri per problemi meccanici. Una stagione altamente sottotono...

Infine il 1973: 14 gare condite da 6 secondi posti (3 dietro a Stewart e 2 invece avanti a lui) un terzo (anche in questo caso classificato meglio di Stewart) un quarto e 2 quinti (davanti a Stewart in Inghilterra e dietro a Stewart nella gara di Monza, ove questi vince il titolo), un ritiro in Canada mentre è il lizza per la vittoria e problemi tecnici per altre 3 gare. Leggendo i numeri emerge che Cevert, quando si trova vicino a Stewart, lo lascia passare avanti a lui o non attacca il suo primo posto, mentre nelle gare non vinte dallo Scozzese in 4 occasioni fa meglio. Finisce in quarta posizione a 8 punti da Fittipaldi, senza una probabile vittoria in Canada e con l'incidente mortale che non gli permette di lottare per la piazza d'onore del mondiale e priva Tyrrell del titolo costruttori.

Per un totale di 47 gare con 1 vittoria, 10 secondi e 2 terzi posti (14 podi) e 6 gare terminate a punti, a fronte di 15 ritiri, di cui 10 per problemi meccanici, 2 NC e la mancata partecipazione al Glen. Le gare senza punti sono 12, ma in alcuni casi viene classificato nonostante problemi meccanici/tecnici.

Da una lettura più approfondita molti dei problemi tecnici sono dovuti a guasti al motore: in quei tempi non era inusuale che, nonostante le vetture fossero tecnicamente preparate allo stesso modo, alla prima guida andasse il motore più "fresco" o più performante. E non dimentichiamo che Stewart era uno degli uomini di punta della Ford a quei tempi e, molto probabilmente, riceveva motori migliori non solo rispetto a quello di Cevert, ma anche rispetto a tutti i partenti Ford (ma su questo non vi sono dati certi e, sicuramente, chi era sui campi di gara in quel periodo saprà dire qualcosa di più).

Occorre osservare che di piloti suoi contemporanei (non anagrafici, ma di debuttanti nel 1970) in pochi fecero meglio e, nello specifico, parliamo di Fittipaldi (prima guida Lotus) e Peterson (che migliora i suoi numeri proprio nel 1973, con una vettura forse superiore alla Tyrrell, ma rubando altresì al suo caposquadra punti fondamentali) e, forse, Revson (il quale era certamente più esperto, oltre che più vecchio, di Cevert).

Proprio il confronto con Peterson nel 1973 è emblematico, soprattutto per quanto attiene alla condotta di campionato: Ronnie lotta fino alla morte per vincere ed ottiene il sostegno della Lotus, Francois invece copre le spalle a Stewart ed in almeno 3 occasioni non lo priva dei punti che necessita per ottenere il mondiale pensando che il suo turno sarebbe arrivato.

Sarebbe diventato campione del mondo? Non lo sappiamo e non lo sapremo mai, ma i numeri nudi e crudi sono molto buoni.
Escluso l'anno di debutto, complicato per lo stesso Stewart (che ottiene solo 2 secondi posti dal gp del Belgio in poi), Cevert delude solo nel 1972, mentre nel 1971 e nel 1973 è strumentale nel successo del team Tyrrel, ottenendo anche diverse soddisfazioni personali.

Mi permetto solo di osservare che Scheckter, con la vettura iridata di Stewart ottiene risultati pietosi in 3 gare ove la maggioranza delle auto erano ancora in configurazione 1973, migliorando le proprie prestazioni solo con l'avvento della 007 la quale è, in buona sostanza, una copia della M23...
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da bschenker » 08/03/2016, 21:02

E pure Pescarola non aveva del tutto torto!

Se guardiamo quelli anni il sport automobilistica Francese era al massimo a sostenere i suoi piloti, forse non cera mai a nessuna parte altro impegno cosi sistematico.

Cera un infinita di piloti che con il mezzo giusto nel team giusto potteva arrivare a stessa livello. Io da sempre sono del parere che sono un infinita di piloti altretanto bravi dei cosidetto grandi (non sia presa come disprezzo di quelli). Credo proprio Lauda e uno di quello che pur i soldi portati, dopo i buoni risultati a casa con il SuperVW, non ha fatto niente fino al arrivo in Ferrari al momento giusto. Ingaggio con qualle aveva fortuna perche Enzo Ferrari dava reta a chi parlava buono di lui, per i risultati aveva nessuna raggioni a prenderla.

In ogni modo per me Cevert era molto valido e molto simpatico, non credo che cerano chi non voleva bene (salve maggari chi e gelossa dei meriti dei altri).

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da Luca 74 » 08/03/2016, 21:12

C è da dire che per lo stesso Stewart ai tempi ci volevano tre anni di esperienza per arrivare a diventare un possibile campione del mondo. Cevert era perfettamente in media..
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da jackyickx » 08/03/2016, 21:33

Allora la Elf impone un pilota francese alla Tyrrell e poi accetta che gli si dia materiale scadente tanto da non fargli riuscire a vincere che un solo misero GP mentre il compagno conquista 15 successi? Mah...
Scheckter sì che era un debuttante alla sua prima stagione e addirittura promosso prima guida e che fa? Si comporta onorevolmente (meglio del compagno) nei primi tre GP e poi rimane in lotta per il titolo tutta la stagione. Lo ripeto, la velocità cevert l'aveva ma la velocità non è tutto. Senna era più veloce di Prost ma i risultati sono stati pressochè uguali. Fittipaldi, vince il mondiale alla sua seconda stagione completa, tanto per smentire Sir JYS, e forse l'avrebbe vinto anche l'anno prima se Chapman non si fosse impelagato nella fallimentare 56B. Comunque con i se e i ma la storia non si fa. I risultati sono lì che parlano. )
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da groovestar » 08/03/2016, 22:00

Non ho detto questo.
All'epoca se non erro i motori erano gestiti direttamente dalla cosworth per quanto attiene alla revisione e sviluppo.

Non è così strano che a Stewart, campione del mondo e pilota di punta elf, fosse affidato il motore migliore.
Il che non significa che tyrrell desse a cevert materiale scadente.
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da jackyickx » 08/03/2016, 22:12

groovestar ha scritto:Non ho detto questo.
All'epoca se non erro i motori erano gestiti direttamente dalla cosworth per quanto attiene alla revisione e sviluppo.

Non è così strano che a Stewart, campione del mondo e pilota di punta elf, fosse affidato il motore migliore.
Il che non significa che tyrrell desse a cevert materiale scadente.

Forse nel 71, ma negli altri anni mi sembra proprio di no. il mondiale del 73 fu più opera di JYS che della Tyrrell, aiutata anche dalla lotta Peterson -Fittipaldi. Comunque io ho fatto dei rilievi su tutta la carriera di Cevert e non solo sui risultati in F1.
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da Niki » 08/03/2016, 23:10

Questo è uno dei motivi per cui lascio perdere chi non ho vissuto. Certo che ci si fà delle idee, delle ipotesi, ma quello rimangono.
Quoto Eddie, Jacky: poteva diventare campione? 50% si e 50% no, per quello che leggo. Chi può dirlo?
Villeneuve poteva diventare campione? Con l'auto che aveva nell'82 di sicuro, per lui come era no. Però posso affermarlo con una certa convinzione perchè l'ho visto, da quando è arrivato a quando è morto.
Stessa cosa non posso fare per gli altri prima.
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da avvocato » 09/03/2016, 11:54

Condivido in toto l'aspetto romantico di Cevert, e sulla circostanza che fosse un pilota di grande fascino e carisma.

Ma sportivamente parlando, è importante considerare anche i risultati, perchè nello sport di solito chi vince lo fa con merito, con talento e con volontà superiori a chi non vince.

Ora, e riprendo il discorso anche coinvolgendo il nostro Lorenzo (la cui memoria onoriamo quotidianamente), non è che uno sportivo od un pilota che noi amiamo debbano essere visti necessariamente sempre come migliori. Anzi, mi verrebbe da dire che ammiro Lorenzo e ammiro Francois ancora di più proprio perchè non erano i migliori; erano grandi piloti, sicuramente tra i primi dieci al mondo, forse tra i primi cinque nella massima espressione della loro carriera. Che è già tantissimo, sportivamente parlando.
Quello che hanno lasciato è soprattutto altro: una voce, un sorriso, una impresa sportiva, una loro gioventù che ci accompagna e che non sfiorisce. E quindi una loro storia che ci fa stare bene e che ci migliora.
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da bschenker » 09/03/2016, 11:57

Bravo!


:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

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da groovestar » 09/03/2016, 15:49

Beh nessuno penso possa affermare che Cevert fosse il migliore in termini assoluti, quanto piuttosto che con i migliori poteva ben starci, soprattutto in un momento di ricambio generazionale.

Certo non era al livello di Fittipaldi, Andretti, del futuro Lauda o di Peterson, ma certamente poteva dare del tu a tutti loro.
Se pensiamo che in quegli anni piloti come Reutemann, Regazzoni e Hunt potevano giocarsi il titolo con la vettura giusta, io rilancio dicendo che fra questi poteva ben esserci anche Cevert, certamente non inferiore a questo ultimo trio.

Da li ad essere un grande campione ce ne va, ma a volte il titolo piloti lo hanno vinto anche piloti non certo fenomenali, ma bravi a cogliere l'occasione.

E lo stesso vale per Bandini, Villeneuve e Peterson, altri sfortunati re senza corona
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da groovestar » 09/03/2016, 17:56

Così Stewart su Cevert nel 1973.

In Spagna: «La 006 continua a correre più che bene, eppure è ancora una volta un guasto ai freni a rovinare tutto. Stavolta mi costa la vittoria e sono costretto al ritiro. Però si apre un periodo positivo, con due vittorie consecutive, a Zolder e Montecarlo. Nella corsa del Principato sono in testa tranquillamente e nel finale rallento ma poi vengo raggiunto dal solito Fittipaldi, così devo approfittare del doppiaggio del mio compagno Cevert, che nelle prime fasi aveva avuto un problema a una ruota ed era rimasto attardato. Francois rende difficoltoso il sorpasso a Emerson. Quel tipo di gioco di squadra era ancora possibile, oggi no».
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