I cento ricordi della nostra memoria collettiva

Aneddoti, immagini, informazioni inerenti le vecchie stagioni

da Niki » 16/10/2009, 13:47

Parlando di ricordi positivi, ricordo la Lotus 79. Quando apparve in pista pensai che fosse una delle cose più belle che avessi mai visto, auto, moto o aerei che fossero.
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da Aloisioforever » 16/10/2009, 13:59

Suzuka 1990, il giorno dell'infamia per la storia dell'automobilismo.
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da JochenRindt » 16/10/2009, 14:14

Anche io ricordo bene e con piena coscienza vista la maturità l'incidente di Ayrton, conservo ancora l'autosprint dalla copertina nera forse tutta l'annata. Fu uno shock tremendo non mi aspettavo morisse anche io come dice Niki stentavo a crederci..
Momenti positivi che ricordo con piacere la vittoria del campionato 2000 da parte di Schumacher, liberazione dopo anni di purgatorio, pendevo ancora da quel pomeriggio settembrino del 79 quando bambino vidi Sheckter vincere con la T4. Non riuscivo ad immaginare la Ferrari di nuovo in cima.
Che mi fece ridere tanto fu la quasi vittoria di Hill con la Arrows a Budapest nel 1997, non ci credevo
mi sembrava così strano vedere quel rottame arrivare davanti. so che le gomme furono determinanti però è stata come la rivincita dei nerd.
Parlando di extra il botto di Zanardi mi fece rabbrividire. :(
"Io un uomo fortunato? Non lo credo,ma se di fortuna si tratta,speriamo che duri"
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da Mika84 » 16/10/2009, 14:40

Imola 1994 sicuro, Adelaide '94 e Jerez '97 (non ho mai visto un pilota fare due manovre così platealmente scorrette), Suzuka '99 il mio Idolo che vince nonostante "La Lunga Notte Rossa" e tutte le altre *****ate della RAI. Interlagos 2008, la faccia del papà di Massa che muta espressione mi rimarrà impressa per sempre.
Ultima modifica di Mika84 il 16/10/2009, 14:43, modificato 1 volta in totale.
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da Elio11 » 16/10/2009, 15:08

Per l'anagrafe i miei ricordi sono ovviamente molto più recenti. A dire la verità, fra i ricordi sparsi, legati ad aneddoti personali, ora non me ne vengono in mente molti. Però ne vorrei raccontare almeno due.
Il primo è legato ad una fredda mattina di Novembre. In questi ultimi anni, di mattina, mi alzavo alle sette e mezza per poter andare a scuola, ma in occasione del gran premio del Giappone (quello Australiano lo evitavo come la peste perchè si disputava a notte fonda) c'era la levataccia annuale. A dormire si andava presto, per poter guadagnare il maggior sonno possibile. Però l'evento della gara di Suzuka  rappresentò quell'anno un' eccezione, perchè fu il primo evento sportivo per cui mi alzai presto la mattina. Anzi non era sorto neanche il sole ed era ancora notte fonda. Mi ricordo che mi svegliai, mi svegliò mio padre, molto controvoglia nonostante la trepida attesa con cui da giorni aspettavo quel gran premio. Da qualche anno, due per la precisione, avevo iniziato a tifare per la Ferrari, non per Schumacher, ma perchè seguivo, nel limite del possibile, tutti gli eventi sportivi in cui fosse coinvolta la nazionale italiana. E nella Ferrari vedevo, sia per la storia rispetto ad allora, remota, recente e presente la scuderia che meglio rappresentava il "vessillo" del tricolore. C'erano state (al di là delle belle soddisfazioni che ci sono certo state) delusioni cocenti abbastanza recenti come ad esempio la finale dei mondiali Statunitensi nel '94, o la finale olimpica di pallavolo ad Atlanta nel 1996, il finale di campionato di calcio '97/'98. In Formula Uno mi lasciò l'amaro in bocca l'esito di Jerez 1997 e pochi anni prima il duplice successo di Schumacher con Benetton. Quello che mi ha fatto appassionare alla F1 è stato il fatto di avvertire quel "brusio" dentro la pancia, dovuto al "tifo", l'andrenalina mista a tensione in occasione di un appuntamento importante. Ed ogni gp "importante" lo era, ed a maggior ragione Suzuka 1998. Mi alzai dunque stordito, sia per la levataccia (erano le sei meno dieci), sia per i pensieri confusi che alloggiavano nella mente ed anticipavano la vigilia del gp, recitando la parte di  "succoso" antipasto. Il mal di pancia da tifo però non cessava e non sarebbe cessato fino a fine gara. Non osavo immaginarne la fine. Quale l'esito? Aspettavo con ansia sicuramente la vittoria della Ferrari, e la delusione l'avevo preventivata dal momento che Hakkinen, se non sbaglio, aveva 4 pt di vantaggio. Però non volevo pensare allo stato d'animo da sconfitto, lungi da me immedesimarmi nelle dinamiche future. Pensavo "in grande", come avrei fatto circa due anni più tardi prima dei famosi rigori contro l'Olanda agli Europei.
Faceva molto freddo e rinforzai il pigiama con un maglione ed un pantalone tuta (e meno male che vivevo/vivo a Roma :asd:).Come da rito mi recai nella sala della tv grande. Mi sistemai per il meglio al caldo ma sentivo lo stesso i brividi di freddo. Con un occhio dischiuso ed uno più sveglio fissai la tv ed in pochi secondi iniziai a "ricollegare il cervello" ed a realizzare di essere di fronte a qualcosa, ne ero sicuro fin da allora, che me lo sarei portato appresso per molto tempo. A dire la verità realizzai , con quell'esempio tangibile, anche concretamente i miracoli che può fare il fuso orario e la Terra che gira :asd: Via alla procedura canonica:  la calca dei meccanici e giornalisti che lascia la pista, il giro di ricognizione, lo schieramento. I secondi che sembrano una eternità... sta per partire il gran premio. Il braccio alzato.
Fu una delle più grandi delusioni della mia vita fino ad allora. Tutta l'attesa spezzata, non dico dopo  un' ora e mezza, ma neanche prima di cominciare.

E come ogni cosa l'insegnamento, pur nelle avversità c'è stato. Avere pazienza e speranza. Anzi, oggi come oggi, se guardo indietro, vorrei assistere piuttosto a tante sconfitte concretizzatesi in questo modo, piuttosto che assistere inerme allo scempio scialbo, freddo, standardizzato e sterilizzato di oggi. Vedere le gare di questi anni, almeno da sei- sette anni, non mi fa più un effetto paragonabile a quello di dieci e più anni fa. A dire il vero vederli è diventata più una "tradizione" e di volontà e curiosità ce ne è praticamente zero.

Poi l'altro ricordo è molto più recente ed è legato ad una delle gare più movimentate di questo decennio. Nelle immagini dell' incidente di Montreal di Kubica ho riavvertito lo stesso mal di pancia di anni addietro, però un mal di pancia dettato da una paura diversa, quella di prendere coscienza dell'eventuale scomparsa di qualcuno. Le morti di Roland e Ayrton me le ricordo molto bene e per la prima volta ho pensato veramente di essere di fronte ad un'altra tragedia. Una morte recente, per parlare di categorie massime a ruote scoperte, è stata quella di Paul Dana ad Homestead nel 2006. Avverto in generale che non è rimasto impresso più di tanto nella memoria colletiva , ed anche a me, anche se mi dispiacque molto all'epoca, pare quasi un sogno, un evento mai accaduto di cui si è persa cognizione, dai contorni vaghi ed indefiniti. All'opposto dell'impatto con il cervo che è costato la carriera (con conseguente coma di qualche mese) a Da Matta. Era sempre il 2006, ma ad Agosto ed in Champ Car, anche in quel caso tests, tests privati. Quel che accadde ad Alboreto ed a Zanardi furono altri due fulmini a ciel sereno, molto angoscianti. Però qui sarebbe da aprire un capitolo a parte perchè molti nostri affetti verso piloti ed uomini impegnati in questo mondo derivano sia dalla nostra anagrafe che dalla esposizione mediatica che i protagonisti in questione possono aver avuto/possono avere. E da questi due fattori deriva il nostro interesse verso le "loro" storie, che noi facciamo "nostre". Almeno questo è il mio parere.
Ultima modifica di Elio11 il 16/10/2009, 15:16, modificato 1 volta in totale.
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da Aviatore » 16/10/2009, 15:16

[quote="Mika84"]
Imola 1994 sicuro, Adelaide '94 e Jerez '97 (non ho mai visto un pilota fare due manovre così platealmente scorrette), Suzuka '99 il mio Idolo che vince nonostante "La Lunga Notte Rossa" e tutte le altre *****ate della RAI. Interlagos 2008, la faccia del papà di Massa che muta espressione mi rimarrà impressa per sempre.
[/quote]

A me no perchè era chiaro che Felipe non avesse vinto il titolo, non potevano esserci dubbi in merito.
A chi ha parlato di Suzuka 1990 come del giorno dell'infamia da rosso mi permetto di rammentare anche Suzuka 1989 quando l'infamia fu forse anche peggiore in quanto consumata fuori dal tracciato.
Ovvio che farò fatica a non pensare a Spa 1998 finchè campo benchè più passano gli anni più penso "ma perchè ***** guidava nel cambio del compagno di squadra del suo rivale per il titolo sotto l'acqua con visibilità zero". Aveva un vantaggio immane sul secondo, poteva permettersi altri giri interi dietro a DC o quantomeno i commissari che sventolassero le blu sul rettilineo d'arrivo "a prova di stupido".
Jerez 1997 è stato un incubo, non so perchè ma dal secondo cambio gomme in avanti la sensazione netta che sarebbe finita malissimo era serpeggiante.
Suzuka 2006 e quella fumata bianca, altro materiale per il quale perderci il sonno.
Interlagos 2007, l'astuzia di Hamilton in qualifica ai danni di Raikkonen e Iceman che si riprende il maltolto con gli interessi in gara.
Poi vabbè, Hamilton che parcheggia negli unici 5 metri quadri di ghiaia del circuito di Shangai fu roba da darsi pizzicotti per una giornata intera
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da jerry64 » 16/10/2009, 15:19

[quote="Mika84"]
Suzuka '99 il mio Idolo che vince nonostante "La Lunga Notte Rossa" e tutte le altre *****ate della RAI. [/quote]

Grande Mika, hai ragione, obiettivamente quella fu una delle piu' grandi "gufate" della RAI, che pero' funziono' "a scoppio ritardato" solo l'anno dopo.  E fortunatamente, anche 8 anni dopo, a Interlagos 2007 (e quello per me non pote' che essere un momento MEMORABILE, in positivo ovviamente  :thumbup: )
Ultima modifica di jerry64 il 16/10/2009, 15:22, modificato 1 volta in totale.
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da Uitko » 16/10/2009, 15:54

8 Ottobre 2000, il mondiale a Schumi
23 maggio 2004, la vittoria di Jarno a Monaco

le cose brutte preferisco non citarle...
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da Aloisioforever » 16/10/2009, 15:57

[quote="l'Aviatore"]

A chi ha parlato di Suzuka 1990 come del giorno dell'infamia da rosso mi permetto di rammentare anche Suzuka 1989 quando l'infamia fu forse anche peggiore in quanto consumata fuori dal tracciato.
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La deformazione della storia non basta a cancellarla. Informarsi non è obbligatorio, ma a volte aiuta.
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da Norisring » 16/10/2009, 16:20

...non litighiamo, eh ;).....circa i ricordi positivi, ho anch'io un'immagine da emozione.
Non sono mai stato uno schumacherista talebano,ma il suo ultimo sorpasso in Brasile, a fine carriera, è stato emozionante, molto.
Ho rotto la regola, ne ho già messi due di ricordi ''collettivi''...
''...chi e' stato Flavio Torello Baracchini? ...solo il più micidiale degli Assi dell'aviazione italica nel primo conflitto: Baracca abbattè 34 nemici in tre anni, Torello 31 in sei mesi di volo...''
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da Mclaren7C » 16/10/2009, 16:26

Tra i miei ricordi:

gp d'Italia 1999, il brutto errore di Hakkinen alla prima chicane ed il finlandese si lascia andare ad un pianto, rimasi stupito per quelle lacrime salvo poi farmi assalire dalla tristezza. Fino ad allora avevo la concezione che i piloti fossero dei duri ed impavidi;

Monza 2000, per la prima volta vado in circuito ed il frastuono dei motori è qualcosa di eccezionale, sensazioni che la TV non può regalare;

gp di Gran Bretagna 2003 secondo me la gara più spettacolare che abbia mai visto.
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da Aviatore » 16/10/2009, 16:35

[quote="Aloisioforever"]
[quote="l'Aviatore"]

A chi ha parlato di Suzuka 1990 come del giorno dell'infamia da rosso mi permetto di rammentare anche Suzuka 1989 quando l'infamia fu forse anche peggiore in quanto consumata fuori dal tracciato.
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La deformazione della storia non basta a cancellarla. Informarsi non è obbligatorio, ma a volte aiuta.
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Magari avessi capito cosa volevi dire
:confused1:
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da Prinz4L » 17/10/2009, 0:39

Positivo
Gilles e Arnoux '79 Digione, in piedi sul divano.  Senna '84 Montecarlo, in seguito si sarebbe chiamata Benetton e poi Renault, ma allora era semplicemente una Toleman-Hart.

Negativo
Mi spiace ripetere ma 8/5/1982, rientrato da scuola accesi il TV e appresi la notizia da una trasmissione sportiva con una gara di ippica (!) sentii il commento in audio prima ancora che si accendesse il cinescopio. Il martedì dopo, una copertina nera in edicola.
Poi, come ricordano anche altri, c'è un segno che ciascuno di noi vorrebbe interpretare in modo diverso ma che "dentro" comprendiamo benissimo essere l'ultimo: il movimento della testa di un pilota dopo l'incidente. Imola'94 (due volte) e purtroppo c'ero.

Impressionato.
Berger a fuoco Imola '89: mi sembrava un'eternità, ma in realtà furono quindici secondi. Bravi ragazzi!  :thumbup1:
Amo pensare che la Ferrari può costruire piloti quanto macchine. Alcuni dicono che Gilles Villeneuve sia pazzo. Ma io dico: lasciate che provi.
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da groovestar » 17/10/2009, 10:50

Uno dei momenti di maggior incredulità avvenne il giorno della scomparsa di Michele Alboreto.

Ero forse troppo piccolo per rendermi conto delle sue avventure in Ferrari,ma è stato il primissimo pilota di cui avessi la percezione(oltre a Villeneuve,malgrado sentissi parlare di lui attraverso ricordi),non riuscii mai a seguirlo all'apice,tuttavia mi interessai molto alla sua carriera dopo la F1,con l'avventura in DTM e quella purtroppo non coronata con la vittoria negli Usa(ricordo un bellissimo servizio di AS scritto da lui,dove provò una Reynard con un casco personalizzato col nastro adesivo).
Poi fui molto contento dei suoi successi coi prototipi(dopo tantissimi anni)a Le Mans e l'ultima vittoria di rilevo quando ormai lo davano per finito in un'annata che doveva essere l'ultima per lui da pilota,ricordo che avevo ancora molte aspettative.
Poi durante una partita della nazionale questa interruzione per dare l'annuncio della sua scomparsa...
Io non pensavo fosse possibile,per me non era una notizia vera e ancora adesso per me è difficile credere che non ci sia più.
Stessa incredulità che provai quando un amico,scherzando,mi disse di Zanardi...
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da gelax » 17/10/2009, 11:30

naturalmente GILLES. sia a zolder che soprattutto( a me piace ricordarlo così....) a Digione

ho assistito anche al suo botto alla Villeneuve, tremendo quanto incredibilmente a lieto fine, tanto da non poter credere che a LUI potesse succedere qualcosa, le ruote che saltavano per aria e ipezzi della macchina che volavano dappertutto.

e il tamburello...........

ho visto sia il botto di piquet che quello di berger

piquet è uscito da solo..e non mi ha impressionato, ne avevo visti altri sia a due che a quattro ruote da sapere che sono sport pericolosi.

ma il fuoco fa molta più paura

ero a 100-150 mt. dall'incidente di Berger, con la macchina fotografica in mano lo stavo aspettando per una foto, nell'obiettivo ho visto l'uscita di pista,ho sentito il botto tremendo mentre facevo la foto e ho guardato sempre dentro al mio 200mm. per avere una visuale piu vicina di quello che stava succedendo. ho fatto anche qualche foto (che purtroppo  tra traslochi e altro non trovo più...) ho visto i soccorsi e quando lo hanno portato via, allora non mettevano teloni bianchi per coprire le operazioni di soccorso, ma le informazioni erano piuttosto scarse.
solo in seguito ho saputo che tutto sommato stava bene
Ultima modifica di gelax il 17/10/2009, 11:35, modificato 1 volta in totale.
Scrolla, scrolla pure fin che vuoi, tanto l'ultima goccia va a finire nella mutanda..............
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