http://motorsportrants.wordpress.com/2011/01/10/un-decennio-in-pillole/
con giannazzo altro utente di questo forum abbiamo fatto una lista di ricordi degli anni che vanno dal 2000 al 2010...secondo voi quali altri avvenimenti importanti sono da ricordare?
Incidente Alex Zanardi 2001: pensavamo di averlo perso per sempre…ma Zanna ha saputo reagire, rialzarsi, letteralmente e tornare a guidare…la sua storia sportiva sarebbe da insegnare nei banchi di scuola.
La morte di Dale Earnhardt Sr.: la 500 miglia di Daytona del 2001 è stata segnata dalla scomparsa di uno dei personaggi più carismatici che la NASCAR abbia mai avuto. Indomabile come ogni tipico eroe americano, The Intimidator se n’è andato a modo suo.
Michele Alboreto: ci ha lasciati orfani durante un test al Lausiztring alla guida della sua audi r8…inseguiva il sogni di ritrionfare a le mans e vincere alla grande nelle gare endurance, non riusciva a staccarsi dalle corse..il destino ci ha privato di vederlo vincere ancora molto…ha dato molto a tutti noi sportivi…purtroppo in molti sembrano dimenticarsene.
La riunificazione tra IRL e CHAMP CAR: la faida che ha segnato, sopratutto nel male, l’automobilismo americano a ruote scoperte è giunta alla fine nel 2008 senza veri vincitori. Ci vorrà ancora molto per riportare in auge la serie per monoposto che vanta come gioiello la 500 miglia di Indianapolis. Il 2012 sarà un anno assolutamente cruciale per la Indycar
Italiani a Le Mans: avevano iniziato Alboreto e Martini, hanno continuato Pirro, 5 vittorie, e Capello 3.. con svariati podii…Vincitori di moltissime gare endurance tra Alms e Lms..se fossero inglesi sarebbe già Sir ed osannati a furor di popolo come un certo signor Bell.
Audi: entra nell’endurance nel 1999..dal 2000 annichilisce la concorrenza, prima con al r8, poi con il primo proto diesel la r10…Vince una Le Mans storica nel 2008 contro la velocissima Pegeout, si ripete nel 2010 con i primi tre posto del podio…la squadra gestita da Joest è uno schiacciasassi per tutto e tutti…in Europa ed in America.
Minardi: sparisce la scuderia di Faenza dalla f1. Resterà per sempre nel cuore di tutti, anche senza mai un podio e pochi punti nel carniere. Ha lanciato molti giovani italiani e non. Ancora ora manca in questa F1.
Jimmie Johnson 5 volte campione: non ci era mai riuscito nessuno, nemmeno i grandissimi della categoria Richard “The King” Petty e Dale “The Intimidator” Earnhardt, vincitori entrambi di 7 campionati NASCAR, ma mai più di tre consecutivi.
Crashgate: che dire? Far andare a muro deliberatamente un pilota per far vincere il pupillo di casa è una cosa oscena..ma se la sono cavata con poco..vero briatore,renault,Alonso, Pat Symond e Piquet Jr?
Copygate: fotocopie ferrari in mclaren…spionaggio industriale, dati copiati e provati durante i test..pagina buia della f1, ma cose del genere erano già successe tempo fa…e quando fu la toyota a fare lo stesso la ferrari non si arrabbiò cosi tanto.
Sebastien Bourdais: spesso sottovalutato, il talento del francese si è espresso soprattutto oltreoceano, dove si è imposto per quattro volte consecutive nella Champ Car, purtroppo in un momento in cui tutta la serie mancava di competitività. Tornato in europa si è fatto strapazzare da Vettel alla Toro Rosso per poi dedicarsi all’endurance.
Sebastian Loeb: l’escalation del fenomeno alsaziano copre tutto il decennio. Un nono e un decimo posto nei due rally mondiali disputati nel 2000, secondo nel WRC del 2003 (con 3 vittorie) alle spalle Solberg, poi un dominio incontrastato: 62(!) vittorie su 138 gare disputate nel mondiale e sette titoli consecutivi. Anche per lui vale il fatto che le gare non sono più le maratone massacranti di un tempo e forse gli avversari non sono un granché (il solberg ottimo privato ne è una prova), ma la data di nascita non se l’è sicuramente scelta lui.
Montecarlo Italiana: non succedeva dal 1982…Riccardo patrese con la Brabham…dopo 12 anni nel 2004 l’inno di mameli torna a suonare a casa dei ranieri…grazie a Jarno Trulli ..pole vittoria e giro più veloce, la gara perfetta.
Danica Patrick: la donna-pilota del decennio, tra l’altro senza particolari meriti. E’ al centro di un vero e proprio fenomeno mediatico per il suo presumibile passaggio alla NASCAR. Molti la considerano solo un prodotto della comunicazione e continueranno a farlo finché non dimostrerà di valere tutto l’hype che le generano intorno. L’alternativa sarà accettare il fatto che è un buon pilota ma non eccellente e che molti colleghi uomini hanno vinto meno di lei.
Clay Ragazzoni: questo decennio ci ha portato via uno svizzero che era italiano più di chiunque altro. Clay non ti dimenticheremo mai…
Schumacher: come non nominarlo?agli inizi del 2000 per lui i mondiali finivano a luglio…ha dominato un era, stravinto, per capacità sue, della squadra e forse per pochezza degli avversari a volte..ma si sa..chi vince ha sempre ragione..chapeau
Schumacher2: dopo 3 anni di ritiro ritorna in F1..ne è valsa la pena?Solo il tempo ce lo dirà.
Kyle Bush: il texano potrebbe essere l’unica alternativa a Johnson, anche se nel 2010 si è lasciato un po’ oscurare dal compagno di squadra Hamlin. Il venticinquenne di Las Vegas ha marciato da stakanovista, mietendo vittorie in tutte le categorie e raggiungendo lo storico traguardo (a Bristol nel 2010) di imporsi nello stesso fine settimana nelle tre serie maggiori della NASCAR. Ora che si è sposato e pare aver trovato un suo equilibrio potrebbe raggiungere il titolo che gli manca nella Sprint Cup e una volta assaggiato il boccone sarà dura farglielo mollare.
Tarquini: vince il mondiale fia wtcc…una marea di gare turismo…con Piedone Giovanardi due grandi delle ruote coperte.
Dario Franchitti: una vecchia volpe, l’italo-scozzese che si offrì di accompagnare la moglie di Zanardi in ospedale nel 2001, che tanto facevano prima loro in macchina che l’elicottero dell’elisoccorso, ha vinto tre campionati Indycar sfruttando al 100% le doti sue e della vettura, senza strafare e macinando risultati. La parentesi in Sprint Cup, affrontata non nel migliore dei modi, è ormai alle spalle e Franchitti ha trovato la sua dimensione. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando era un giovane un po’ troppo aggressivo nel DTM…
Maserati mc12-Bertolini: impensabile di separare i due nomi…veri mattatori del mondiale gt…italiani sugli scudi!
Dallara: in usa ormai le vetture indycar sono tutte sue, ha piegato la concorrenza di molti costruttori stranieri…vero vanto italiano, le sue vetture vincono ovunque, dalla f3, alla gp2 ecc…
Hamilton: primo pilota di colore stabile inF1, un tornado il suo arrivo..manda subito in bestia Alonso, vince il mondiale dopo 2anni di presenza sul circus…forse il miglior pilota attuale del circuì iridato.
“Piedone” Giovanardi: il dominatore del turismo degli anni 90 è andato fortino anche nei 2000, portando a casa a Sassuolo 3 titoli ETCC (prima che diventasse WTCC) e due BTCC consecutivi, a rinverdire i dolori per le bastonate che Gabriele Tarquini aveva dato agli inglesi a casa loro nel 1994.
Alonso: rompe l’egemonia di Schumacher, vince 2 titoli alla grande…ora in ferrari spera di aggiungerne altri.
Kers: è un push to pass..ma in FIA ce lo vogliono vendere come aggeggio per rendere più ecologiche le gare…L’accumulatore di energia in frenata da usare poi assieme al motore endotermico la farà da padrone nel prossimo futuro.
Mark Skaife: anche lui prima o poi doveva ritirarsi. Un monumento del V8 Supercars con 5 titoli e 6 vittorie a Mount Panorama. Ora ci allieta dalla cabina di commento e non disdegna l’impegno come co-driver nelle gare endurance. La sua eredità è ancora in ballo fra i vari Whincup, Lowndes, Tander, Courtney etc.
Piste storiche: stanno sparendo dal mondiale per far posto ai Tilkodromi in luoghi esotici..il massimo lo raggiungiamo col circuito cittadino di corea del sud che non ha la città ancora attorno ma intanto i muretti si…contento Bernie contenti tutti? No!
Fenomeno Red Bull: rilevano la Jaguar…qualche anno di assestamento e poi vinco di brutto, alla grande…grazie al tecnico newey ed ad un talento cristallino come vettel…i bibitari mettono in riga grandi case automobilistiche…potrebbero essere protagonisti ancora per molti anni.
Rinascita del mondiale GT e di una serie internazionale Endurance: dopo l’abbuffata della Formula 1 era ora che tornassero altre competizioni di livello mondiale. In questo senso sono più che benvenuti il mondiale GT1, che affronta nel 2011 il primo duro scoglio della conferma, e la ILMC, il cui futuro sembra brillante come non mai.
Rubens Barrichello: 307 gare (303 partenze) in F1. Se pensavate che il record di Patrese fosse inarrivabile avevate torto. Il bello è che lui pare non abbia proprio voglia di smettere, specie in un momento in cui la mancanza di test rende fondamentale la sua esperienza così come la sua sensibilità. Chissà che non siano i simulatori a fargli perdere il sedile.
Bentley: l’ultima vittoria fu nel 1930…Il marchio inglese torna a vincere a le mans nel 2003..i bentley boys questa volta sono Capello, Kristensen e Smith.
Tom Kristensen: SETTE 24 ore di Le Mans in dieci anni, più una del 1997 parlano da sole. Il più vincente di sempre alla Sarthe.
Ross Brawn: compra per un dollaro la defunta honda…vince titolo piloti e costruttori e rivende tutto alla Mercedes…non succederà mai più…la brawn gp resterà nella storia della f1 come splendida anomalia.
Grand-am: gli sgraziati e nemmeno tanto veloci (almeno inizialmente) Daytona Prototypes compiono 10 anni e si accingono ad un passo importante da effettuare probabilmente nel 2012: abbellirsi! Estetica a parte, le gare sono sempre bellissime e combattute, soprattutto la 24 ore di Daytona. Citofonare Angelelli per conferma.
Colin Mcrae e Richards Bruns: anche loro se ne vanno in questo decennio…grandissimi rallysti che hanno esaltato i tifosi di tutto il mondo.