Quel GP servì anche a chiarire che ''Lui'' era sempre ''Lui''. L'Immane era Lauda e stop, quello per capirci dell'inizio 1976, non del Fuji.
Infatti, Enzo ''il sceriffo'' Ferrrari (come lo chiamava Nivola) volle rispettare il contratto e tenere Lauda nel Settantasette, ma era inferocito per la conclusione della stagione 76.
Così, sperava in un Lole molto più performante; dare a lui le insegne di leader, tenere il Niki come seconda scelta (lasciarlo a piedi sarebbe stato troppo) e speraRE magari in una uscita dello stesso dal team, battuto e deluso.
Come noto al meno appassionato contemporaneo, Enzo Ferrari amava i campioni ma se questi mettevano con le loro vittorie in secondo piano le ''sue'' vetture beh, era una faccenda meno simpatica e gradevole.
Il ''fenomeno'' Niki, cresciuto nel 1975 insieme all'interesse dei media e alla diffusione TV dei GP anche in Italy, rendeva la cosa ''pericolosa''.
In Sudafrica il Ciclopico( ciao Niki..del forum!!

famoso nella trasferta sudamericana di avvio mondiale un battibecco sulla necessità di adottare l'alettone che Carlos Reutemann aveva preferito, che Forghieri volle imporre a Lauda e che Lauda provò ma che infine rigettò al mittente...
Anche per queste frizioni importantissime l'offerta di Callisto Tanzi dell'estate 1977 portò Lauda via da Maranello, e non attese neppure la fine della stagione, scendendo dall'abitacolo del team che a suo giudizio, a inizio anno, lo aveva poco compreso.
Chiaramente, anche l'offerta multimegamilionaria di Parmalat giocò la sua parte moooolto importante.
Ma Niki fu davvero un Grande anche in questo campo, non solo al volante.
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Tutto vero, ricostruzione perfetta.
La storia di Lauda post-Ring è legata a questa incomprensione col Drake che, non risolta, portò al divorzio.
Il resto lo fecero i tanti soldi della Parmalat.