Jacques Henri Marie Sabin Laffite nasce a Parigi il 21 novembre 1943. Nel 1968 fa il suo debutto nelle gare disputando il Volante Shell, classificandosi secondo e cominciando a mettersi in luce.
Nel 1969 e nel 1970 disputa alcune gare di F 3 al volante di una Martini, cogliendo alcuni buoni piazzamenti a podio.
Le prime vittorie arrivano nel 1971, poi nel 1972 Jacques disputa il campionato di Formula Renault, aggiudicandoselo con 12 vittorie. L’ anno seguente si laurea campione di Francia di F 3, con la scuderia BP France al volante di una Martini Ford, e vince anche il GP di Montecarlo davanti all’ altro francese Serpaggi in forza all’ Alpine.
Il salto di categoria l’ anno successivo, sempre con la scuderia BP France, al volante di una Mach 742 Bmw, con la quale ottiene piazzamenti importanti come il 2° posto a Pau dietro Depailler ed una vittoria a Salzburg. A fine stagione è terzo in classifica generale. Questi risultati più che buoni gli consentono, nello stesso anno, di debuttare in Formula 1, con la Iso Williams al GP di Germania.
Il 1975 lo vede impegnato su due fronti: Formula 1 con Williams e Formula 2 con una Martini Bmw, ed è un’ ottima annata. In F 2 vince la prima gara stagionale e successivamente altre cinque, laureandosi campione europeo, mentre in F 1 coglie uno strepitoso secondo posto al Nurburgring, dietro a Reutemann ma davanti a Lauda.
Nel 1976 l’ ex pilota Guy Ligier dà vita ad una nuova squadra di Formula 1: la Ligier. La nuova auto è praticamente la “ voiture nationale “: squadra francese, progettata dal francese Ducarouge, motorizzata dal V 12 Matra francese e guidata da Laffite. Anche lo sponsor è francese, una nota marca di sigarette evidenziata dalla shilouette di una gitana, dipinta sull’ ingombrante snorkel della prima JS 5. Già nel primo anno arrivano dei buoni risultati, con due piazzamenti in Austria e in Italia, oltre ad una pole position a Monza.
Il matrimonio Laffite – Ligier dura per sette anni, fino al 1982, e dà complessivamente buonissimi frutti.
Nel 1977 arriva la prima vittoria al GP di Svezia, ed è la prima vittoria di un’ auto francese condotta da un pilota francese. Nel 1978 Jacques non ottiene risultati di rilevo, causa la JS 9 non indovinata. Ma nel 1979, con la nuova JS 11 ed il passaggio al motore Cosworth, la stagione per Laffite parte benissimo ,con due vittorie nelle prime due gare e si conclude bene con un quarto posto finale, dopo essere stato in lizza anche per il titolo. L’ anno successivo è un po’ più tribolato, arriva comunque una vittoria a Hockenheim ed un altro quarto posto in classifica a fine campionato.
Nel 1981 il patron Ligier torna alla motorizzazione Matra, Jacques disputa una splendida stagione riportando ottimi piazzamenti e due vittorie in Austria e in Canada, tanto che all’ ultimo GP stagionale è ancora in lizza per la vittoria in campionato. Ma per la terza volta consecutiva chiude al quarto posto in classifica generale. Il 1982 è per la Ligier un anno decisamente negativo, complice forse anche la defezione di Ducarouge, così che a fine anno Laffite lascia la squadra francese per fare ritorno da colui che l’ aveva portato al debutto nella massima formula: Frank Williams.
Purtroppo i due anni successivi sono avarissimi di risultati per Jacquot. Nel 1983 paga una scarsa competitività dovuta alla mancanza di un motore turbo, e nel 1984 svolge, sul campo, il collaudo del V6 Honda turbo pagando tanti ritiri e difficoltà.
Nuova svolta nel 1985 e ritorno… a casa! Di nuovo con Ligier e stavolta con un turbo Renault, il nostro 42enne si toglie delle belle soddisfazioni e dimostra al circus che il suo piede destro è sempre pesante. Un secondo e due terzi posti sono le perle di quell’ anno, e come corollario il giro più veloce a Brands Hatch.
L’ ultima stagione in Formula 1 è il 1986, ancora con Ligier. Terzo in Brasile, nella prima gara stagionale, e secondo a Detroit. Poi in luglio, al suo 176° GP, a Brands Hatch, l’ incidente che pone fine alla carriera in Formula Uno di Jacquot. Subito dopo il via viene coinvolto in un incidente, picchia fortissimo e frontalmente contro le barriere, riportando numerose e gravi fratture alle gambe ed al bacino.
Dopo il necessario periodo di guarigione e di convalescenza, il nostro Jacques torna a calcare le piste nel Turismo e nel DTM, oltre che nella mitica 24 ore di Le Mans che già aveva disputato alcune volte nei primi anni settanta. Farà poi, come altri suoi ex colleghi, il commentatore televisivo per le gare di Formula 1. Mi piace pensare che dopo tutti questi impegni, si sia dedicato più assiduamente alla pesca che tanto ama.
Il suo palmares, riferito alla massima formula, comprende 6 vittorie, 6 giri più veloci, 7 pole positions, 176 Gran Premi, 32 podii, 228 punti mondiali, nonché 283 giri in testa.
Una carriera di tutto rispetto. Joyeux anniversaire, Jacques!
