Cuore da Corsa e le sue vicissitudini

Discussioni ed approfondimenti sull'inserto di Autosprint curato da Mario Donnini

da cvilla » 04/11/2009, 12:23

salve a tutti, mi sono appena iscritto, anch'io sono un estimatore di Mario Donnini e la sua strepitosa ribrica su AS...

anche se Mario è Mario e ha qualcosa da dire, a modo suo, in ogni campo,  una bella lettera all'editore sul criterio (?) di scelta operato dal direttore di AS, non gliela leva nessuno... tanto più che, con l'inverno e il letargo della F1, come riempiranno le pagine senza CdC?
Aspetto la settimana prossima per vedere una eventuale giustificazione per l'assenza, poi mi metto a scrivere...non al direttore...gli sarebbe facile eliminare tutto e nessuno , in alto, saprebbe mai che tipo di  manovra "intelligente" ha operato, togliendo di mezzo la punta di diamante della rivista, dato lo scarso interesse che questa F1 di plastica riesce a suscitare...

vedremo gli sviluppi... >:(
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da sundance76 » 04/11/2009, 12:35

Ti porgo qua il benvenuto, nonostante il topic verta su un fatto poco piacevole per gli appassionati...
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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da Niki » 04/11/2009, 14:13

Quale onore. Ci leggiamo ogni tanto su librofaccia, Cla.
Spero di non fare quello che va a spiattellare gli affari tuoi, ma vorrei mettere gli utenti di questo sito che abbiamo uno dei più grandi disegnatori in circolazione: il primo italiano a disegnare copertine per la Marvel. Quelle di Silver Surfer erano da pippa.
Spero che continuerai a frequentare.
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da sundance76 » 04/11/2009, 14:22

[quote="Niki"]
Quale onore. Ci leggiamo ogni tanto su librofaccia, Cla.
Spero di non fare quello che va a spiattellare gli affari tuoi, ma vorrei mettere gli utenti di questo sito che abbiamo uno dei più grandi disegnatori in circolazione: il primo italiano a disegnare copertine per la Marvel. Quelle di Silver Surfer erano da pippa.
Spero che continuerai a frequentare.
[/quote]

QUEL Claudio Villa? ? ? Uau, che bello!! Giorni fa mi rivedevo le immagini de "Le vie dei colori", fumetto extra con Dylan Dog protagonista su parole dell'omonima canzone di un altro famoso Claudio....  :laugh:  :thumbup1:

Ecco qua, ci hanno fatto anche un video (ma il fumetto è del 1996, io fui tra i compratori):
http://www.youtube.com/watch?v=l8eezoNeK9k
Ultima modifica di sundance76 il 04/11/2009, 14:24, modificato 1 volta in totale.
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da Powerslide » 04/11/2009, 14:55

Un vecchio amico mi ha informato che, oltre al "nostro" Littlewomen, gli altri segati sono: Mannucci, Ragazzoni e Gasparri.

Mi ha anche detto che gli impiegati in AS sono allibiti per queste scelte (in special modo per quella di Donnini che svolgeva un lavoro che si sarebbe dimostrato molto utile soprattutto in questi mesi di stanca) e preoccupati sia per il futuro della storica (anche se decaduta) testata, che per il loro posto di lavoro. Aggiungono che tra i vari direttori che si sono susseguiti a getto continuo negli ultimi anni, Sabbatini jr occupa a pieno titolo il posto di "peggiore e più assente".
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)
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da sundance76 » 04/11/2009, 15:01

Cavolo!! Hanno dimezzato la redazione!! E se io avessi dovuto scegliere due che mi piacciono, avrei detto proprio Donnini e Mannucci!!

Chi resta? Antonini?

E che futuro si prospetta? Emigrano on line? Oppure chiudono?
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da Eagle » 04/11/2009, 15:26

Io non sono un esperto imprenditore, ma ma quando hai già una redazione così minimalista e sei in crisi hai solo due scelte. Investire, per migliorare la qualità e la varietà dell'informazione, per rendere più attraente il prodotto, sia per il cliente, che per gli inserzionisti, o tagliare i costi all'osso e cercare di resistere sperando che il "mercato" si riprenda. La prima presuppone la capacità di iniettare soldi e soprattutto attendere un certo periodo perchè questi portino risultati (mai garantiti, in quanto i quattrini debbono essere accompagnati da scelte redazionali adeguate). La seconda, più facile, è quasi sempre perdente.
Per quanto ne capisco, ad esclusione di c.d.c. , in redazione, l'opzione n.2 l'hanno scelta già da parecchio tempo. Io non lo compro più, non per i 2 o 3 euro, che sono una stupidaggine, ma perchè poi mi sentivo obbligato a leggere articoli di "colore", con un vuoto in fatto di tecnica, imbarazzante per una rivista specializzata.
"mai attribuire alla malizia o alla malvagità quello che è già sufficientemente spiegato dalla semplice stupidità".
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da Niki » 04/11/2009, 15:26

[quote="Powerslide"]
Aggiungono che tra i vari direttori che si sono susseguiti a getto continuo negli ultimi anni, Sabbatini jr occupa a pieno titolo il posto di "peggiore e più assente".
[/quote]

LO SAPEVO! Quella *****! Quel figlio di un burino *****, che sia maledetto anche dopo morto. Lui e la sua crociata contro Niki.
E' proprio vero che tale padre tale figlio.
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da GTO » 04/11/2009, 15:51

Spero che quelli di AS non raschino ulteriormente il barile riproponendo numeri doppi..extra ecc. ecc. rispolverando o meglio "vomitando" sui loro (a sto punto pochi) lettori materiale d'archivio a vanvera....per qualche numero potrebbe andare anche bene ma poi  :drool:...se la F1 è morta....mi pare di capire che anche AS non si sente tanto bene... :-\ :001_rolleyes: :(
Ultima modifica di GTO il 04/11/2009, 15:53, modificato 1 volta in totale.
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da Eagle » 04/11/2009, 15:57

E poi diciamolo chiaro senza voler incensare nessuno: quando esistono web come gpx, con notizie aggiornate, articoli interessanti, e forum con persone appassionate e preparate, che ti aiutano a vedere gli eventi da ogni sfumatura, chi può desiderare ancora una rivista come As?
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da Baldi » 04/11/2009, 16:01

[quote="EAGLE"]
E poi diciamolo chiaro senza voler incensare nessuno: quando esistono web come gpx, con notizie aggiornate, articoli interessanti, e forum con persone appassionate e preparate, che ti aiutano a vedere gli eventi da ogni sfumatura, chi può desiderare ancora una rivista come As?
[/quote]

Verissimo,,, non è un mistero che Autosprint abbia avuto un calo continuo negli ultimi anni e questo anche indipendentemente dalla qualità o meno della rivista...

Tuttavia trovo che lettori interessati ad un settimanale del gerere ci sono e ci saranno sempre... e riflettendo sull'eventualità che cessi addirittura di pubblicare, mi chiedo se resterà un buco pauroso in edicola.  :'(
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C'è un'unica differenza tra me e un pazzo: io non sono pazzo. (Salvador Dalì)
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da GTO » 04/11/2009, 16:08

Basta che non assuma la veste che più odio in assoluto...quella generalista tipo auto/costume/lusso/prove vip... :cursing: :cursing: :cursing:
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da sgarbo » 04/11/2009, 16:24

Confermo ciò che ha detto Power. Pure io mi sono informato e con Ragazzoni e Gasparri ho chiuso gli anelli mancanti di questo cerchio.

Ricordo molto tempo fa che qualcuno si stupiù del fatto che Forghieri scelse Buzzonetti per il suo libro lo scorso anno, quando gente come Mario (più esperto nella tesura di libri) avrebbe potuto fare di meglio. Allora come oggi la risposta si potreppe spiegare così, ovvero che qualcuno è stato più bravo a leccare il c*** di altri.

Adesso i leccac*** hanno vinto, ma i lettori non sono scemi.....
1-5-1994:La fine di una storia,l'inizio di una leggenda.
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da Pedro59 » 04/11/2009, 16:36

Mah, la mia idea è leggermente diversa, forse ingenua.
Io di una cosa sono sicuro: nessuno fa un'impresa per scambiare i soldi, deve esserci un guadagno.
Non mi ricordo quale grande editore un giorno disse:-"per vendere l'importante è convincere quelli che leggono muovendo le labbra"- intendendo che la massa bruta sposta decisamente l'equilibrio del mercato.
Devo dire - senza tema di smentite e senza false modestie - che il livello di competenza dei frequentatori di questo forum è lontano da quello dei grandi numeri che interessano un editore commerciale.
E in certi campi decidono i numeri, il resto non conta.
Una rivista specializzata come AS ha scelto da tempo di imboccare la via "del colore" (come ha mirabilmente sintetizzato qualcuno) per inseguire proprio i numeri. Almeno questo è quello che percepisco.
Articoli di contenuto imbarazzante per chi non ama il "gossip tecnico" ancor più deleterio di quello delle "veline", poco o nulla di realmente tecnico.
Mi pento, ora che so che c'è gente che ha perso il lavoro o che potrà perderlo, di aver sparato a zero sulla rivista della mia infanzia, ma sinceramente le poche volte che l'ho comprata (sempre, quando viaggio in treno, per lavoro) l'ho trovata di un vuoto desolante.
Le ultime volte ho letto solo CdC.
Invito i più giovani (ma sono certo che l'hanno già fatto) a confrontare un AS di ora con uno degli anni '70, meglio se dei primi anni '70 o addirittura della fine del decennio precedente.
Gli articoli di approfondimento tecnico erano delle autentiche perle, per non parlare poi dei contenuti descrittivi delle varie gare. Sono certissimo che nei primi anni '70 venivano dedicate pagine e pagine alle "Springbock Series" con decine di foto in bianco e nero, eppure si trattava di gare per vetture sport di terza fila, disputate per giunta in Sudafrica !
Questo chiaramente non attraeva il grande pubblico, ma forniva un'opportunità.
Un ragazzino come me (all'epoca !) comprava AS per la vittoria di Regazzoni  a Monza '70 e magari scopriva il fascino delle corse in salita, dell'Europeo Turismo, della Formula Indy, ma non con l'articolo di tre pagine che ti lascia poco e nulla, bensì con un'analisi completa che ti permetteva di imparare e conoscere.
Forse AS è rimasto in mezzo al guado, si è troppo "volgarizzato" per restare d'interesse del popolo di GPX, ma la materia non consente una diffusione da rotocalco di gossip.
La stessa cosa sta succedendo al Guerin Sportivo, altro compagno della mia università.
In un mondo pieno di immagini, internet e pay-per-view occorrerebbe cambiare target e fare una rivista di approfondimenti che completasse l'informazione, magari con una parte dedicata alla storia, ai grandi personaggi, alle grandi corse, ai circuiti.
Ma bisognerebbe essere inglesi.
     
"For if the trumpet give an uncertain sound, who shall
prepare himself to the battle?"  1 Corinthians 14/8
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da roger » 04/11/2009, 17:10

[quote="Pedro59"]
Mah, la mia idea è leggermente diversa, forse ingenua.
Io di una cosa sono sicuro: nessuno fa un'impresa per scambiare i soldi, deve esserci un guadagno.
Non mi ricordo quale grande editore un giorno disse:-"per vendere l'importante è convincere quelli che leggono muovendo le labbra"- intendendo che la massa bruta sposta decisamente l'equilibrio del mercato.
Devo dire - senza tema di smentite e senza false modestie - che il livello di competenza dei frequentatori di questo forum è lontano da quello dei grandi numeri che interessano un editore commerciale.
E in certi campi decidono i numeri, il resto non conta.
Una rivista specializzata come AS ha scelto da tempo di imboccare la via "del colore" (come ha mirabilmente sintetizzato qualcuno) per inseguire proprio i numeri. Almeno questo è quello che percepisco.
Articoli di contenuto imbarazzante per chi non ama il "gossip tecnico" ancor più deleterio di quello delle "veline", poco o nulla di realmente tecnico.
Mi pento, ora che so che c'è gente che ha perso il lavoro o che potrà perderlo, di aver sparato a zero sulla rivista della mia infanzia, ma sinceramente le poche volte che l'ho comprata (sempre, quando viaggio in treno, per lavoro) l'ho trovata di un vuoto desolante.
Le ultime volte ho letto solo CdC.
Invito i più giovani (ma sono certo che l'hanno già fatto) a confrontare un AS di ora con uno degli anni '70, meglio se dei primi anni '70 o addirittura della fine del decennio precedente.
Gli articoli di approfondimento tecnico erano delle autentiche perle, per non parlare poi dei contenuti descrittivi delle varie gare. Sono certissimo che nei primi anni '70 venivano dedicate pagine e pagine alle "Springbock Series" con decine di foto in bianco e nero, eppure si trattava di gare per vetture sport di terza fila, disputate per giunta in Sudafrica !
Questo chiaramente non attraeva il grande pubblico, ma forniva un'opportunità.
Un ragazzino come me (all'epoca !) comprava AS per la vittoria di Regazzoni  a Monza '70 e magari scopriva il fascino delle corse in salita, dell'Europeo Turismo, della Formula Indy, ma non con l'articolo di tre pagine che ti lascia poco e nulla, bensì con un'analisi completa che ti permetteva di imparare e conoscere.
Forse AS è rimasto in mezzo al guado, si è troppo "volgarizzato" per restare d'interesse del popolo di GPX, ma la materia non consente una diffusione da rotocalco di gossip.
La stessa cosa sta succedendo al Guerin Sportivo, altro compagno della mia università.
In un mondo pieno di immagini, internet e pay-per-view occorrerebbe cambiare target e fare una rivista di approfondimenti che completasse l'informazione, magari con una parte dedicata alla storia, ai grandi personaggi, alle grandi corse, ai circuiti.
Ma bisognerebbe essere inglesi.
     
[/quote]
Io sono fra i più giovani di cui parli, e in effetti ho visto gli autosprint di fine anni '70 che mio padre teneva in soffitta..sono proprio come li hai descritti, ma c è un però:secondo me i tempi da allora, sono irrimediabilmente cambiati..è una tendenza generale della nostra società a fare tutto più in fretta.. compreso leggere i giornali, autosprint secondo me si è solo adeguato.Hai ragione a dire che c erano articoli veramente approfonditi, ma al giorno d oggi li leggerebbero in pochi, troppo pochi:spesso ci si limita a leggere il titolo, si va di fretta, entrare troppo nel tecnico richiede attenzione e può risultare faticoso.Secondo me Autosprint si è adeguato a questa tendenza, e questo gli ha permesso di sopravvivere...ora però, con l' avvento di internet, sembra non bastare.Il cambiamento di target di cui parli secondo me richiederebbe grossi investimenti e sarebbe apprezzato solo dai veri appassionati, troppo pochi per chiudere il bilancio in attivo.
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