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Discussioni ed approfondimenti sull'inserto di Autosprint curato da Mario Donnini

da Norisring » 24/04/2010, 8:23

Sarebbe un libro meraviglioso e se solo riuscisse a far almeno intuire ai giovani (non dico capire..) cos'era al tempo la F1 (e l'automobilismo in generale...)sarebbe quasi un 'opera da far finanziare a un qualche Ente istituzionale.

Ho ritrovato volentieri negli scriti di Zigliotto (di questo spazio) e di Donnini, unica ragione per la quale ho acqusitato alcune copie di AS recenti, l'atmosfera del tempo.
Lo so: siamo nostalgici ANCHE (ma non solo) perchè a quel tempo l'età anagrafica era certamente differente e le responsabilità e l'impegno pure.
Prevaleva altro: io mi rotolavo nel campo dietro casa, dove ora c'è una ''bella''struttura ASL (già diroccata per metà), le mie ginocchia erano color verde erba standard la sera alle 7; poi transitavo in garage dove si giocava a Subbuteo in circa 10-12, ognuno aveva su di sè la paternità di due squadre inglesi e si replicava il campionato di lassù...
Della F1 c'era questo sapore eccezionale,un sapore per noi intuito, mentre Zigliotto era lì nei box e non sa come noi ragazzini fanatici leggevamo ogni riga di AS, perfino l'indirizzo della tipografia.
Semi clandestina in TV; la F1 era per noi spiegata da AS al martedì o mercoledì.

Io ero un fanatico -ad esempio- degli esiti della lotta per la qulificazione, quelle eccezionali ultime file dove si sovrapponevano team ufficiali scarsi e privati danarosi o simil tali, con terze macchine più o meno assistite.

Solo AS, per esempio, mi parlava delle prequalifiche, attive dallo storico GP inglese del 1977, quello del debutto della Rnault, di Tambay, e del mio grande , unico, immenso e mai più rimosso amore sportivo Gilles,che mi manca come allora e che al contrario di me è rimasto giovane.

E veloce, per sempre.
Ultima modifica di Norisring il 24/04/2010, 9:47, modificato 1 volta in totale.
''...chi e' stato Flavio Torello Baracchini? ...solo il più micidiale degli Assi dell'aviazione italica nel primo conflitto: Baracca abbattè 34 nemici in tre anni, Torello 31 in sei mesi di volo...''
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da Elio11 » 24/04/2010, 8:45

Prendendo spunto da Niki, colgo al balzo l'uso della parola "Daytona" (Niki si riferisce al Rolex) e chiedo  se per caso ha mai potuto assistere a qualche edizione della 500 Miglia di Indianapolis.

Una piccola postilla: se la sete di conoscenza è vasta, la 'curiositas' spesso non viene soddisfatta a dovere. Gpx invece è sempre  fonte di gradite sorprese e su questo forum c'è solo da  divorare con gli occhi le letture  che vengono proposte. E' raro fregiarsi della possibilità di poter disporre di questo privilegio, quello di poter imparare molto dalle tante persone che popolano questo spazio, che con la medesima passione, ci rendono partecipi di storie  spesso recondite. Ed un pregio è anche saperle raccontare, per far filtrare e trasmettere al meglio emozioni e sensazioni,  che rimarrebbero altrimenti celate. Quanti aneddoti e ricordi ...
Da ultimo, quello sullo spiacevole malinteso con Michele.

Confortato dalla sua volontà di utilizzare uno stile colloquiale per rivolgerci a Lei, sig. Eugenio, colgo l'occasione per  ringraziarLa molto per la gentilezza dimostrata e per i futuri contributi! Essendo molto giovane, ho potuto cogliere solo in infima parte, il lascito di Autosprint e Rombo.

Ps: potrei sembrare "eccessivo" e vado oltre: ci sarebbe una piccola opportunità di poter "parlare" qui sul forum anche con il sig. Leopoldo Canetoli?
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da madfilt » 26/04/2010, 9:03

[quote="eugenio70"]
sono commosso, oltre che orgoglioso, di queste testimonianze d'affetto e di stima nei miei confronti e del mio vecchio lavoro.
Sono stato quindi sollecitato più volte a mettere bianco su nero i miei ricordi. Non nascondo che a volte ci ho pensato. Ma poi ho sempre dedotto che era qualcosa di me, del mio essere e quindi che non era il caso di farne una speculazione, sia pure piccola come quella di un libro.
[/quote]

A parer mio, l' ipotesi di un libro di Eugenio dovrebbe essere inteso come un grande regalo a tutti gli appassionati, non mai come una speculazione... L' opportunità per tutti noi, ahimè sempre molto rara, di poter alzare almeno un pochino il sipario e dare una sbirciatina a quello che succedeva dietro le quinte è davvero molto ghiotta, e sarebbe un vero peccato non poterne gioire mai. Soprattutto per il periodo che i ricordi di Eugenio vanno ad abbracciare.
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da eugenio70 » 27/04/2010, 17:56

sono debitore di un aneddoto sulla mia amicizia e frequentazione con Niki Lauda. Tra i tanti ricordo volentieri il G.P. USA WEST a Long Beach nel 1982.

Niki ha appena fatto il suo rientro in F.1 con la Mac Laren  ed alla sua terza gara di questa ripartenza.
Sul nostro giornale nei tempi antecedenti della Ferrari, Sabbatini non era mai stato tenero con lui, e, a dire il vero, nemmeno io. Lo avevo visto in F.2 a fianco di Ronnie Peterson alla March, e alla Ferrari compagno di Clay Regazzoni, e paragonandolo a questi due autentici "piedi pesanti" era chiaro che l'austriaco poteva avere dalla sua solo una forza di volontà galattica (vedi rientro a tre settimane dall'incidente del Nurburgring) e una intelligenza e sensibilità tecnica fuori del comune.
A long beach, circuito cittadino, dove quindi nessuno aveva potuto provare, la Michelin quell'anno aveva portato due mescole per le gomme: una tenera per le qualifiche, ed una dura per la gara (allora non si pensava ad un cambio a corsa partita!).
Il venerdì Niki, come tutti, prova entrambi i set, e per fare il tempo, negli ultimi minuti delle prime prove libere, opta per quelle dure. I tecnici Michelin lo sconsigliano, ai loro computer le dure sono nettamente meno performanti delle tenere. Niki insiste, anche se, oltre ad una mc laren che per lui è ancora una monoposto tutta da scoprire, anche per lui, come per tutti, c'è l'incognita di quell'asfalto lucido non ancora gommato.
Incredibilmente ha ragione lui. Con le dure, il venerdì piazza il miglior tempo. Ed al sabato,  finisce in prima fila accanto al funambolico De Cesaris, che pure lui al terzo impegno con l'Alfa Romeo, gli strappa, a sua volta con gomme dure, con una specie la pole. Con la differenza che Andrea, per quella specie di miracolo, ha gettato in campo tutta la sua incoscienza, mentre Niki ha fatto appello solo a tutta la sua scienza!
Saputo della storia dai tecnici Michelin, la domenica mattina, incontro Niki nel paddock. Lo fermo e mi inginocchio davanti a lui. Poi simulando il classico gesto di chi si cosparge, in segno di pentimento, il capo di cenere, gli confesso:
"Niki, adesso sono convinto anch'io: Sei un grande Campione! Complimenti".
Dal suo sguardo incuriosito capii che temeva uno scherzo. Ma quando gli spiegai che mi riferivo alla sua rara sensibilità di guida, evidenziata da quella scelta di gomme così controcorrente, anche agli occhi dei "soloni" della Michelin, nel suo sorriso lessi tutta la soddisfazione nel sapere che anche quel "********" di giornalista italiano che l'aveva tanto bastonato ai tempi della Ferrari, si era convinto che Lauda era un vero top Driver, o, all'antica, un "Numero Uno".
alla prossima racconterò qualcosa  di Gilles.....
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da Niki » 27/04/2010, 20:15

Anche Zigliotto, al tempo, ha dovuto ricredersi sulla superiorità assoluta di Niki. Anche io mi inginocchio, anzi, mi sdraio direttamente a terra davanti all'Immenso.
Eugenio, quando ho iniziato a comperare Autosprint, il martedì successivo a Monza 1976, è iniziato il mio odio verso Sabbatini. All'epoca avevo tredici anni e avevo iniziato il mio percorso di discepolo del Superiore, e gli attacchi continui del "direttore" non facevano che fomentare l'odio di un ragazzino intriso, fino al midollo, della Formula 1.
Da un annetto a questa parte ho iniziato a comperare di nuovo le vecchie annate, che all'epoca avevo, per via del modellismo e, leggendo velocemente qualche numero con gli occhi di ora, mi rendo conto di quanto ridicola sia stata questa crociata contro Niki, reo di aver "tradito" il vecchio.
Ma la tua amicizia con Lui, ti rende comunque una persona elevata ad un livello superiore.
Aspetto con ansia, parlo anche a nome degli altri, altri aneddoti e racconti.
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da gelax » 27/04/2010, 20:39

[quote="Niki"]
.................... Anche io mi inginocchio, anzi, mi sdraio direttamente a terra davanti all'Immenso.
...............
[/quote]

ricorda che adesso prende il treno.......... stenditi direttamente sulle rotaie!! :P :P :P
Scrolla, scrolla pure fin che vuoi, tanto l'ultima goccia va a finire nella mutanda..............
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da Littlewomen » 29/04/2010, 0:05

Ottimo e abbondante, Eugenio!
La battaglia di Autosprint contro Lauda, specie dalla seconda parte del 1977 e fino al giorno del primo ritiro (nelle prove del Gp del Canada 1979) fu terribile, spassosa e incandescente. In quel periodo andare contro Niki era come, con rispetto parlando, prendersela con un sant'uomo avente il dono delle stimmati.
Ma la redazione di Autosprint con Marcellone e Zigliotto punte di lancia fu spietata a pungolare, argomentare e notiziare contro Lauda e la sua assenza di cuore. Fino al divorzio dalla Rossa, coi buoni auspici di Ghedini, Ecclestone e Tanzi, i tre magi della... Granalat.
Quando notai su Rombo (per la cronaca neonato in edicola nell'aprile 1981) che, al fianco di Sabba sr e Zigliotto, Niki avrebbe scritto dall'abitacolo, rischiai un colpo apoplettico. La Grande Frattura era saldata. Anche stavolta grazie alla Parmalat, direi, perché - da 16enne appassionato di fantapolitica lessi la situazione così -, per Sabbatini, Grande Tessitore, il nuovo nemico era la minaccia della sua Libertà di giornalista in un mondo, quello delle corse italiane, che vedeva il suo ex editore Conti (un vero signore, comunque) per ovvie ragioni desideroso di non nuocere troppo alla Rossa e ai rapporti con essa e per questo in rotta col suo Direttorone. A sua volta dignitoso transfuga con tutta la redazione verso Rombo. Uno stupendo grido di libertà.
Per questo mi incuriosisce molto sapere da Eugenio quali fossero i rapporti tra lui e Niki ancor prima di quel catartico 1982, per esempio nell'incandescente biennio 1978 e 1979, ma allo stesso tempo smanio per l'aneddoto su Gilles... !!! ;)
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da eugenio70 » 30/04/2010, 15:36

errata corrige...
ad Autosprint nessuno ce l'aveva direttamente con Lauda, il quale da buon professionista faceva il suo lavoro al meglio per chi lo pagava di più, senza alcun concetto di "bandiera" se non per il suo conto in banca in Austria ( o forse solo + tardi per la sua compagnia aerea).  Argomento che a tanti tifosi ferraristi, poco tempo fa,  si è riproposto pari pari con un altro idolo "Made in Germany". Tale Michael Schumacker!
La nostra era una battaglia ideale, con Niki a pretesto, contro Enzo Ferrari ed il suo accanirsi a non volere piloti italiani, con la misera  e cinica scusa che in caso di incidente non poteva gestire la cosa con l'opinione pubblica, come se la morte di un pilota di altra nazionalità invece fosse un fatto normale , per non dire scontato.
D'altronde su uno degli ultimi numeri del giornale inglese "Motor" c'è la testimonianza dell'attore inglese Peter Ustinoff, che era in visita a Maranello a metà anni '50 ed era seduto a parlare del più e del meno nell'ufficio del Drake, quando questi alzò il telefono che suonava.
Rimase, secondo il racconto del divo d'oltremanica,  in silenzio per qualche istante, poi più a se stesso che al suo interlocutore, disse "Come? Castelloti è morto...?"
Nuovo silenzio e di seguito "Come?"
Altra pausa e infine un unico commento, prima di interrompere la comunicazione, ".. E la macchina come è ridotta?". Frase riportata in italiano nel reseconto in inglese.
Sabbatini ed i suoi "boys", incluso il sottoscritto, proponevano Merzario come un altrettanta testa di ponte, per dire che tanti talenti di casa nostra non meritavano di essere sacrificati. Magari anche con la complicità del debuttante D.S., imposto dal Socio Fiat, Montezemolo, che, nel suo snobbismo, preferiva il freddo e -sopratutto- silenzioso pilota manager austriaco, e quindi non in portato a rubargli la ribalta davanti ai taccuini dei giornali ed ai microfoni delle  televisioni, ad uno come il ticinese, e quindi quasi italiano, Clay Regazzoni, idolo istintivo delle folle per la sua spontaneità e semplicità, oltre che per il suo disumano coraggio. Ed il mondiale perso da Luca nel 1974 nell'ultimo G.P di Watkins Glen con ben due piloti a contrastare Fittipaldi ne è una conseguenza.
Non a caso il futuro Presidente, che allora per il suo vezzo di gettare la folta chioma bionda  all'indietro prima di dire anche una sola parola, avevamo battezzato sul giornale, sulla base di un pettegolezzo carpito ai meccanici Ferrari:"Libera e Bella", per il 1975, mise ogni risorsa del team a disposizione di Lauda, il quale, ad onor del vero, con la sua analitica e fredda capacità di lavorare, condizionò la foga di Forgheri e dei suoi, e meritando il ruolo di "team leader", pennellò una stagione capolavoro, degna, come si sa, dell'iride finale.

per Gilles  mettersi in fila per il dopo Lauda...
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da Niki » 30/04/2010, 19:03

[quote="eugenio70"]..."Libera e Bella", per il 1975, mise ogni risorsa del team a disposizione di Lauda...[/quote]

:lol: :lol: Uhauhauhau "libera e bella". Quel raccomandato.

A questo punto però direi di cambiare nome al sito: perchè non lo chiamiamo "I discepoli di Lauda", con me portatore del Verbo ed Eugenio, che si è elevato ad un piano superiore, discepolo redento.
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da groovestar » 01/05/2010, 10:01

Già me lo vedo un bel quadro di Lauda su un trono all'ultima moda romana,con sotto di lui,ai suoi piedi e con una corona di spine,Piquet e Prost che Laudano
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da Baldi » 15/08/2010, 15:34

Si ma... non so se avete notato o avete la possibilità di verificarlo...

Nel Cuore da Corsa del numero 32-33 2010, quello, per intendersi che si intitola "Dirty Job" e che racconta dei giochi sporchi in pista... ci sono le foto (nella seconda pagina) che trattano delle collisioni tra Prost e Senna negli anni 1989 e 1990.

Peccato solo che quelle spacciate del 1990 mi sembrano le foto della collisione di Mansell su Senna (!) e non quelle di Senna su Prost di Suzuka 1990 (!!!).
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da Powerslide » 15/08/2010, 15:49

[quote="Baldi"]
Si ma... non so se avete notato o avete la possibilità di verificarlo...

Nel Cuore da Corsa del numero 32-33 2010, quello, per intendersi che si intitola "Dirty Job" e che racconta dei giochi sporchi in pista... ci sono le foto (nella seconda pagina) che trattano delle collisioni tra Prost e Senna negli anni 1989 e 1990.

Peccato solo che quelle spacciate del 1990 mi sembrano le foto della collisione di Mansell su Senna (!) e non quelle di Senna su Prost di Suzuka 1990 (!!!).
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Esatto  :thumbup1:
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da Aviatore » 24/08/2010, 13:13

[quote="Powerslide"]
[quote="Baldi"]
Si ma... non so se avete notato o avete la possibilità di verificarlo...

Nel Cuore da Corsa del numero 32-33 2010, quello, per intendersi che si intitola "Dirty Job" e che racconta dei giochi sporchi in pista... ci sono le foto (nella seconda pagina) che trattano delle collisioni tra Prost e Senna negli anni 1989 e 1990.

Peccato solo che quelle spacciate del 1990 mi sembrano le foto della collisione di Mansell su Senna (!) e non quelle di Senna su Prost di Suzuka 1990 (!!!).
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Esatto  :thumbup1:
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L'avevo notato subito tanto era grossolano come errore, tristezza infinita
:cursing:
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da sundance76 » 24/08/2010, 13:28

Oggi sulla rivista c'è la rettifica.
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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da Baldi » 24/08/2010, 17:27

:tongue_smilie:

eheh
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