Benvenuti nella sezione dedicata a Cuore da Corsa

[Uitko]

[quote="Littlewomen"]
quest'ultimo illustrato superbamente da CVilla[/quote]
*****... 

[Niki]

*****
Il primo italiano a fare copertine per la Marvel (Silver Surfer)


Sto azzo di Little coltiva buone amicizie

[groovestar]

Cavolo,mi accorgo solo ora di questa sezione!

Per un nostalgico come me(e non solo della F1)è davvero un'opportunità fantastica rileggere aneddoti non conosciuti o a volte dimenticati e rivisti a mente fredda(o motori freddi)

Certi articoli sono un gran bel dolce per chi è appassionato delle vicende umane di una categoria forse dallo sfondo un po' asettico

[Uitko]

[quote="groovestar"]
Cavolo,mi accorgo solo ora di questa sezione![/quote]
Passate di rado dalla home eh? 

[groovestar]

no,sono solo distratto...

[sundance76]

[quote="Littlewomen"]
MAKING OF CdC
Giusto per dare un contributo al dibattito, vorrei rivelare un paio di cose. Chi di voi ha detto che il prototipo preserie di CdC è "300 all'ora sotto l'ombrellone" ha ragione da vendere. Fu con quella breve rubrica estiva che Boccafogli mi mise al lavoro per vedere la reazione di voi lettori su un tipo di prodotto diverso dal solito. Il feedback ovviamente si rivelò incoraggiante.
In effetti all'inizio CdC doveva essere una prosecuzione, diciamo pure un 300 all'ora sotto ecc ecc "seconda serie", una compilation "one shot" che invece da allora non si è più esaurita.
Tra 300 all'ora e CdC sono però incastrati due pezzi cui tengo molto, vale a dire "Il Mistero del Fuji" - per questo mi ha fatto così piacere vederlo nel vostro archivio e mi pare farina del sacco di Niki -, e quello pre-Monza 2006 celebrativo del trentennale dell'ultima vittoria di Peterson, che a tutti gli effetti sono due CdC sprovvisti del marchio che ancora, ovvio, non esisteva neppure.
Poi nel marzo 2008, quindi, nell'ultimo numero della direzione Boccafogli, trova posto un servizio sulle monoposto a guida disassata (protagonista la Paxton alla Indy 500 del 1967), che a tutti gli effetti è anch'esso un cuore da Corsa: lo pubblicammo e ce lo sparammo accanto al CdC vero e proprio solo perché non avevamo certezza che col cambio di timone la rubrica sarebbe continuata.
E per i più accaniti segnalo che nei numeri di Ferragosto 1999 e 2000 di Autosprint realizzai due racconti fiction, rispettivamente "L'affair Mirage" e "Ritorno ad Adenau" (quest'ultimo illustrato superbamente da CVilla, creatore grafico di Dylan Dog, prima china di Tex e, per la cronaca, mio grande amico) nei quali forse per la prima volta emergono tutti quei temi che poi si riverseranno in CdC. Questi ultimi due, detta tra me e voi, quindi del tutto tra amici, sono i miei lavori cui resto più affezionato.
Tanto vi dovevo.
Un caro saluto 
Mario
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Ovviamente, da malato vero, ricordo tutto ciò che Mario ci ha scritto. In particolare, ricordo benissimo il mio stupore in quel numero di marzo 2008, in cui effettivamente mi sembrava di avere due CDC nello stesso numero, roba da leccarsi i baffi, anche perchè sono circostanze appunto rare...

Visto il legame, propongo di inserire prima o poi anche il ricordo su Peterson di settembre 2008, mi pare che ci fossero anche testimonianze di Blomqvist (sì, l'iridato rally 1984, e Mario raccontava di un paragone tra il ghiaccio e Monza '76, ma leggetelo e capirete, e poi mi direte...).

Faccio una proposta: penso che sia meglio caricare pian piano (senza ovviamente pretendere alcuna scadenza dagli utenti che meritoriamente scannerizzano per noi gli articoli) prima gli articoli vecchi, e di non inserire immediatamente quelli recenti, mi sembra ingiusto verso la rivista, visto che molti utenti "fittizi" potrebbero venire qui solo e unicamente per scroccare le puntate recenti. Insomma, andrebbe troppo a detrimento della rivista e quindi anche di Mario che ci scrive sopra questi stupendi articoli...

[Aviatore]

Al sommo Littlewomen ho una domanda da fargli (sono un romantico anch'io): quali sono le vittorie "mancate" che avrebbero cambiato la storia della F1 o, quantomeno, radicalmente fatto impennare la carriera di chi invece quelle gare non vinse?
Un mio tarlo più o meno fisso è Stefan Bellof a Monaco 1984

[GTO]

[quote="sundance76"]
......Faccio una proposta: penso che sia meglio caricare pian piano (senza ovviamente pretendere alcuna scadenza dagli utenti che meritoriamente scannerizzano per noi gli articoli) prima gli articoli vecchi, e di non inserire immediatamente quelli recenti, mi sembra ingiusto verso la rivista, visto che molti utenti "fittizi" potrebbero venire qui solo e unicamente per scroccare le puntate recenti. Insomma, andrebbe troppo a detrimento della rivista e quindi anche di Mario che ci scrive sopra questi stupendi articoli...
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Non hai tutti i torti.....

Manco a farlo apposta nel numero di questa settimana si narra della Ferrari 637 vale a dire la "famosa" Rossa nata per Indy nel 1987 ma mai schierata...

(....ovviamente non ho il minimo dubbio sul fatto che il tema di questo CdC sia "studiato a tavolino" in quanto a tempismo )

[Littlewomen]

Andras, discorso lungo. Mi viene in mente Patrese in Sudafrica 1978 con la Arrows, piuttosto che Jackie Oliver con la Lotus negli Anni '60, le mille occasioni mancate da Chris Amon o, recentemente Trulli con la Prost in Austria 97 ma i discorsi da fare sarebbero mille. La prox settimana su CdC però una delle più clamorose e sconosciute: la vittoria mancata di Dave Walker. Il come, il dove e il perché, per chi non lo sa, forse meritano 6 giorni di attesa... 

[duvel]

il mitico ***** di Chapman!!

[Jackie_83]

Azz...grande Littlewomen! non vedo l'ora ke sia martedì prossimo!

[Uitko]

[quote="Littlewomen"]
Trulli con la Prost in Austria 97[/quote]
ARGHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH ZITTOOOOOOOOOOOO 

[Elio11]

[quote="Littlewomen"]
tanto più che solo un miracolo può far qualificare Stanton alla Indy 500, mentre sul superspeedway Tomas può dire la sua per un piazzamento finale più che onorevole.
[/quote]

Un epilogo triste ed uno felice: mentre Thomas Scheckter è riuscito ad avere una sponsorizzazione ed una vettura, la Dale Coyne n°19, a disposizione per il terzo giorno di qualifiche (si assegnavano i posti dal 23° al 33°) e per il Bump Day; Stanton Barrett non è riuscito a rientrare neanche con il Bump Day. Ad oggi, sembra che la sua carriera ed anche quella del team 3G (nato dalla Beck Motorsports) in Indycar sia terminata.

Per la cronaca non è "rientrato" neanche Buddy Lazier vincitore della 500 Miglia nel 1996. Altra storia paradossale quella di Junqueira: ha agguantato una sponsorizzazione proprio il giorno precedente al Bump Day con Conquest n°36, si è qualificato a dispetto del suo compagno di scuderia (Alex Tagliani), ma ha dovuto poi cedergli il posto. Dunque sarà il canadese a correre la gara, causa motivi contrattuali.

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Il Bump Day chiude come da programma e da tradizione le due settimane di prove e qualifiche all’Indianapolis Motor Speedway. Le migliori condizioni atmosferiche hanno permesso ai piloti di ottenere delle velocità migliori rispetto ad ieri, e molti piloti hanno così deciso di eliminare i propri tentativi del giorno precedente, per effettuarne dei nuovi e mettersi in griglia in modo più sicuro. Alla fine, dei piloti esclusi ieri, uno è riuscito a qualificarsi oggi: il brasiliano Bruno Junqueira è riuscito, nonostante fosse all’esordio quest’anno, a ottenere una media buona per entrare tra i 33, 355,774 kmh. Il pilota più veloce è stato invece Tomas Scheckter, che partirà ventiseiesimo, alla media di 356,387 kmh.

Come sempre, gli ultimi minuti del Bump Day sono stati drammatici. John Andretti per due volte era sceso in pista e aveva ottenuto delle velocità non abbastanza buone per entrare tra i 33. Al terzo e ultimo tentativo, il nipote di Mario riesce finalmente a trovare il bandolo della matassa ed a qualificarsi, in trentesima posizione. A quel punto, entrando in griglia, Andretti eliminava addirittura Ryan Hunter-Reay, per tutto il mese in difficoltà con le prestazioni e ritrovatosi addirittura “on the bubble”. A due minuti dalla fine Hunter-Reay entra in pista per i fatidici 4 giri, mentre Alex Tagliani è “on the bubble” ma non avrà il tempo di replicare. Così Hunter-Reay ha tutto nelle sue mani, la lotta è sul filo dei centesimi, ed alla fine il pilota americano del Vision Racing riesce a qualificarsi per appena 0.070 kmh. Il tradizionale colpo di pistola delle sei del pomeriggio cala invece il sipario sulle speranze di qualifica di Tagliani (che era ventiseiesimo ad inizio giornata, una posizione che si poteva ritenere abbastanza tranquilla), in un certo senso beffato anche dall’accordo in extremis tra il suo team e Junqueira.

Gli altri due esclusi sono Buddy Lazier (vincitore nel 1996) e il rookie Stanton Barrett. Entrambi nel finale hanno cercato l’assalto alla qualificazione, ma entrambi hanno rinunciato dopo appena un giro quando hanno visto che la loro velocità era un paio di km/h troppo bassa e  chiaramente non all’altezza di entrare in griglia. Ce l’hanno fatta invece altri due piloti a rischio: Milka Duno è stata tra i primi a scendere in pista, ottenendo subito una buona velocità che le ha garantito la qualifica, così come il francese Nelson Philippe, che sarà al via della sua prima Indy 500 in carriera, potendo continuare così a portare avanti il suo progetto “verde”.



Griglia di partenza della 93a edizione della 500 Miglia di Indianapolis:

1.  Helio Castroneves  Penske                  224.864mph
2.  Ryan Briscoe      Penske                  224.083mph
3.  Dario Franchitti  Ganassi                  224.010mph
4.  Graham Rahal      Newman/Haas/Lanigan      223.954mph
5.  Scott Dixon        Ganassi                  223.867mph
6.  Tony Kanaan        Andretti Green          223.612mph
7.  Mario Moraes      KV                      223.331mph
8.  Marco Andretti    Andretti Green          223.114mph
9.  Will Power        Penske                  223.028mph
10.  Danica Patrick    Andretti Green          222.882mph
11.  Alex Lloyd        Schmidt/Ganassi          222.622mph
12.  Raphael Matos      Luczo Dragon            223.429mph
13.  Paul Tracy        KV                      223.111mph
14.  Vitor Meira        Foyt                    223.054mph
15.  Justin Wilson      Coyne                    222.903mph
16.  Hideki Mutoh      Andretti Green          222.805mph
17.  Ed Carpenter      Vision                  222.780mph
18.  Dan Wheldon        Panther                  222.777mph
19.  AJ Foyt IV        Foyt                    222.586mph
20.  Scott Sharp        Panther                  222.162mph
21.  Sarah Fisher      Fisher                  222.082mph
22.  Davey Hamilton    Dreyer & Reinbold        221.956mph
23.  Robert Doornbos    Newman/Haas/Lanigan      221.692mph
24.  Townsend Bell      KV                      221.195mph
25.  Oriol Servia      Rahal Letterman          220.984mph
26.  Tomas Scheckter    Coyne                    221.496mph
27.  Mike Conway        Dreyer & Reinbold        221.417mph
28.  John Andretti      Dreyer & Reinbold/Petty  221.316mph
29.  EJ Viso            HVM                      221.164mph
30.  Bruno Junqueira    Conquest                221.115mph
31.  Milka Duno        Dreyer & Reinbold        221.106mph
32.  Nelson Philippe    HVM                      220.754mph
33.  Ryan Hunter-Reay  Vision                  220.597mph

[Baldi]

Ma nessuno ha ancora detto che nel prossimo numero di Autosprint che precede il ferragosto c'è... un simpatico volumetto coi migliori "Cuore da Corsa"?

ehhe Donny... ne accennavi su Face (mi pare) facendo gli scongiuri laddove esistono le famigerate pudenda!

[sundance76]

Io volevo dirlo, ma poi ho pensato di aspettare la prossima settimana altrimenti vi dimenticavate