da sundance76 » 07/06/2011, 15:21
Su quell'olio perso dall'Alfa di Tadini, scoppia la polemica.
Rileggiamo a tal proposito ciò che già riportai nel topic "Enzo e il Duce" da un articolo preziosissimo di Aldo Zana:
"[...] GP di Monaco, 13 aprile: un’inondazione d’olio dalla 8C-35 numero 28 di Mario Tadini, alla chicane del porto, mette fuori gara otto auto, compresa l’Alfa di Farina. La versione comunemente accettata del fatto è che Tadini sia stato fatto partire nonostante una vistosa perdita d’olio per intascare i 10.000 franchi del premio di partenza. Lo scrivono e lo dicono in tanti, compreso Alfred Neubauer, direttore sportivo Mercedes.
E’ un’accusa infamante e Ferrari non può tacere. Scende in campo di persona a pagina 1 del numero 7 (29 aprile). Il titolo è ovvio: La macchia d’olio. Ferrari non raccoglie “la insinuazione grossolana” dei giornali tedeschi, ma spiega come, alla fine del primo giro (cioè dopo che l’auto ha sparso il suo olio sulla pista), Tadini sia stato fermato ai box dove: “Bazzi e Marinoni constatarono la rottura di un tubo di portata dell’olio in corrispondenza di una flangia, accertando così l’entità di un guasto ch’era stato giudicato, a prima vista, come un usuale invasamento d’olio per troppo pieno.”
Se questa è la verità di Ferrari, perché Tadini è stato fatto ripartire nonostante aver acclarato un guaio così serio e pericoloso per lui e gli altri piloti? Questo sarebbe un comportamento ancora più grave, irresponsabile, antisportivo. A meno che il regolamento di gara non prescrivesse una percorrenza minima per avere il premio di partenza. Dopo quello che appare come un clamoroso autogol, Ferrari gioca la carta dell’orgoglio del povero: “E’ vero che non abbiamo i mezzi economici di cui dispongono i nostri concorrenti … ma non per questo i 10.000 franchi di Monaco potevano suggerirci ciò che ci ha attribuito solo chi non ci conosce”.
E poi passa all’acredine e al complimento iettatorio, insegnando a Neubauer che: “non è generoso per nessuno, tanto meno per chi abitualmente vince, accusare altri di sistemi scorretti”. (Invettiva che funziona: quella di Montecarlo resterà la sola vittoria importante della Mercedes nell’anno più nero della sua storia sportiva).
E infine, si appella ai grandi valori della patria italiana. Citazione doverosa per chi è alla ricerca di coperture politiche e, probabilmente, di quei finanziamenti statali che invidia ai tedeschi:” No, egregio ingegnere (Neubauer, che ingegnere non è mai stato-ndr), per noi italiani e fascisti, l’essere onesti e corretti in tutti i paesi ed in tutte le circostanze, non è un privilegio né un vanto, ma semplicemente un dovere!”.
E’ l’unica volta che Ferrari, in uno scritto da lui firmato nel 1936, si autodefinisce fascista: evidentemente, ne valeva la pena. [...]"
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.
https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI