da Littlewomen » 19/04/2010, 20:13
Carissimo Eugenio,
okay, passo al tu perché è sacrosanto quello che dici e mi onora, a patto che accetti ch'io continui a darti... spiritualmente del Lei, perché è questo che la scala dei valori, la stima e il senso del rispetto per ciò che hai saputo dare a noi appassionati impongono.
Sono qui per dirti che la Vostra lezione non è finita inascoltata né, tantomeno, è divenuta inattuale.
Il commando coraggioso dei Marcello's Boys ha saputo offrire un modello, un canone, un calibro ineguagliato di Giornalismo. Sportivo e non.
E' stata l'unica volta, la Vostra, in cui un giornale da corsa italico si è saputo muovere per lustri - sotto il marchio di As o Rombo -, con un rigore squisitamente anglosassone frammisto di quello spirito incendescente, temperamentale e dialettico puramente italico e neo-latino. No, non è stato solo un giornale - quello Tuo e di Marcello (che si chiamasse As o Rombo, che fosse cartaceo o perfino televisivo) e da esso una redazione, ma una civiltà. Una filosofia, un modo onnicomprensivo di vedere le cose.
Sì, certo, perfino moralmente orientato.
A te dico quello che in tante cene fino a un pugno di mesi fa dicevo a Marcello: se sono diventato giornalista, un po' con lo spirito affascinato e mezzo mistico con cui uno studente se ne va a fare missionariato laico, è stato grazie a quello che ci avete saputo far gustare e capire.
Poi, se nel frattempo le corse, il mercato e il mondo stesso sono cambiati, il problema mi sembra soprattutto loro.
Sai, tante volte in questi anni, affrontando un argomento sulla rubrica "Bastian Contrario" o scrivendo un Cuore da Corsa, per trovare ispirazione mi sono posto una domanda semplicissima: cosa avrebbe detto o scritto il plotone dei Sabbatini's Soldiers per fare felici noi lettori?
La risposta, permettimi di chiamarla l'ispirazione del Vostro esempio, è arrivata sempre. Attualissima.
Decine, centinaia di volte. In pieno terzo millennio.
Perché - la prendo alla larga -, il Pianeta Terra è cambiato, con esso i venti che spirano, i modi di vivere, i mezzi per fare soldi e pure i sistemi di tirare avanti la Formula 1 e un settimanale da corsa. Ma il Cuore dei lettori appassionati, di quelli Veri - la loro capacità di emozionarsi, di crederci, di pensare alla Hemingway che solo il nostro insieme alle corride, al pugilato e all'alpinismo, è uno Sport e tutti gli altri sono meri giochi -, è rimasto lo stesso di allora.
Quello stesso cuore che nel mondo delle corse nessuno come Voi aveva saputo far battere più forte, trappettando su una Lettera 22.
Un cuore che resterà tale sempre e per sempre, credo. Dal momento in cui è iniziata la tua fantastica avventura in quell'Autosprint, al giorno in cui hai fatto un coerente passo indietro, fino ad oggi che così gradevolmente ti fai rileggere e riassaporare in questi tuoi preziosi off record.
Here we are again, Eugenio.
Il tuo silenzio fuori ordinanza è finito e non sono certo il solo a rallegrarsene. Perché gli appassionati a 24 carati se ne fregano del giornalista più furbo, provano tristezza leggiucchiando chi fa surf sull'onda dei potenti ma ricordano, godono e apprezzano solo quei pochi che hanno saputo dare un senso pulito e non ondivago alla loro storia. Ecco perché mentre tu mi e ci scrivi c'è chi ti riconosce non solo come un Giornalista, ma tale e quale a un Amico ritrovato.
E ormai non hai neanche più bisogno di fare e dare scoop, perché per me e per noi - e lo dico sorridendo e senza retorica -, dopo averne conosciuti tanti e tanto diversi da te, di colleghi, sei Tu, la Notizia.
E alla stima stavolta aggiungo l'affetto.
Mario
PS Sul caso Alboreto-Zigliotto fremo di sapere tutto quello che non ho mai osato chiedere - anzi, ne sono certo, fremiano - e sono tutt'orecchi!!! ;-)