Ah, ma parlate del "film". Credo che King invece si riferisse al fatto che nella sigla iniziale ci sono autentiche immagini del GP d'Italia 1979.
[/quote]
Esattamente.
Cinema italiano e F1
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[quote="sundance76"]
Ah, ma parlate del "film". Credo che King invece si riferisse al fatto che nella sigla iniziale ci sono autentiche immagini del GP d'Italia 1979.
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Esattamente.
Ah, ma parlate del "film". Credo che King invece si riferisse al fatto che nella sigla iniziale ci sono autentiche immagini del GP d'Italia 1979.
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Esattamente.
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The King of Spa - Team Manager
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Cartoni giapponesi (Atlas Ufo Robot, ossia un mito) intrisi di violenza, mentre qui, a parte il "film" di cui sopra (praticamente un vocabolario delle parolacce esistenti), c'erano i vari "milano violenta", la serie della "polizia spara" e così via.
Beh preferisco Goldrake e Jeeg robot un miliardo di volte.
Beh preferisco Goldrake e Jeeg robot un miliardo di volte.
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Niki - Team Manager
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[quote="Niki"]
Cartoni giapponesi (Atlas Ufo Robot, ossia un mito) intrisi di violenza, mentre qui, a parte il "film" di cui sopra (praticamente un vocabolario delle parolacce esistenti), c'erano i vari "milano violenta", la serie della "polizia spara" e così via.
Beh preferisco Goldrake e Jeeg robot un miliardo di volte.
[/quote]
Non mi riferivo ai cartoon dei supereroi, ma a quelli ad es. sul football o simili dove per vincere si massacravano, o a quello del tizio che deve salvare una principessa e che viene torturato 10 volte in 100 modi differenti. I film del Monnezza erano sì intrisi di parolacce ( che tanto i ragazzi imparano a scuola come prima materia), ma non vi era violenza. E questo mi sembra importante.
Le serie Milano violenta e la Polizia spara appartenevano ad un filone diverso che non può essere paragonato a quello in questione.
Intendiamoci: non sto dicendo mi piacessero i film di Tomas Millian, semplicemente che erano innocui. A distanza di anni mi fanno tenerezza per la solo ingenua stupida stupidità
Cartoni giapponesi (Atlas Ufo Robot, ossia un mito) intrisi di violenza, mentre qui, a parte il "film" di cui sopra (praticamente un vocabolario delle parolacce esistenti), c'erano i vari "milano violenta", la serie della "polizia spara" e così via.
Beh preferisco Goldrake e Jeeg robot un miliardo di volte.
[/quote]
Non mi riferivo ai cartoon dei supereroi, ma a quelli ad es. sul football o simili dove per vincere si massacravano, o a quello del tizio che deve salvare una principessa e che viene torturato 10 volte in 100 modi differenti. I film del Monnezza erano sì intrisi di parolacce ( che tanto i ragazzi imparano a scuola come prima materia), ma non vi era violenza. E questo mi sembra importante.
Le serie Milano violenta e la Polizia spara appartenevano ad un filone diverso che non può essere paragonato a quello in questione.
Intendiamoci: non sto dicendo mi piacessero i film di Tomas Millian, semplicemente che erano innocui. A distanza di anni mi fanno tenerezza per la solo ingenua stupida stupidità
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)
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[quote="sundance76"]
[quote="Baldi"]
scusate ma mi viene un singulto di vomito...
mi verrebbe voglia di cancellare quella cosa lì....
[/quote]
In che senso?
[/quote]
nel senso del post...
[quote="Baldi"]
scusate ma mi viene un singulto di vomito...
mi verrebbe voglia di cancellare quella cosa lì....
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In che senso?
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nel senso del post...
C'è un'unica differenza tra me e un pazzo: io non sono pazzo. (Salvador Dalì)
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Baldi - Administrator
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[quote="Powerslide"]
[quote="Niki"]
Cartoni giapponesi (Atlas Ufo Robot, ossia un mito) intrisi di violenza, mentre qui, a parte il "film" di cui sopra (praticamente un vocabolario delle parolacce esistenti), c'erano i vari "milano violenta", la serie della "polizia spara" e così via.
Beh preferisco Goldrake e Jeeg robot un miliardo di volte.
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Non mi riferivo ai cartoon dei supereroi, ma a quelli ad es. sul football o simili dove per vincere si massacravano, o a quello del tizio che deve salvare una principessa e che viene torturato 10 volte in 100 modi differenti. I film del Monnezza erano sì intrisi di parolacce ( che tanto i ragazzi imparano a scuola come prima materia), ma non vi era violenza. E questo mi sembra importante.
Le serie Milano violenta e la Polizia spara appartenevano ad un filone diverso che non può essere paragonato a quello in questione.
Intendiamoci: non sto dicendo mi piacessero i film di Tomas Millian, semplicemente che erano innocui. A distanza di anni mi fanno tenerezza per la solo ingenua stupida stupidità
[/quote]
Di sicuro il filone "Milano violenta" era ben altra cosa rispetto a Tomas e Bombolo...
se vogliamo quel filone apriva scenari educativi "devastanti" (diciamo così)... ed erano per molti aspetti lo specchio di quello che succedeva o stava per succedere in Italia... ecc... ecc... se ne potrebbe parlare per ore e ore...
Dire che il genere di Tomas e Bombolo sia inoffensivo è giusto, ci mancherebbe altro.... Non facciamo di ogni cosa per forza una tragedia... 
...per quanto bisognerebbe definirsi meglio il concetto di "inoffensivo".. perchè, se vogliamo, il processo di "decelebrazione" che certo genere di spettacolo provoca o, alla migliore delle ipotesi, preserva e tutela e garantisce.... non so quanto inoffensivo sia...
[quote="Niki"]
Cartoni giapponesi (Atlas Ufo Robot, ossia un mito) intrisi di violenza, mentre qui, a parte il "film" di cui sopra (praticamente un vocabolario delle parolacce esistenti), c'erano i vari "milano violenta", la serie della "polizia spara" e così via.
Beh preferisco Goldrake e Jeeg robot un miliardo di volte.
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Non mi riferivo ai cartoon dei supereroi, ma a quelli ad es. sul football o simili dove per vincere si massacravano, o a quello del tizio che deve salvare una principessa e che viene torturato 10 volte in 100 modi differenti. I film del Monnezza erano sì intrisi di parolacce ( che tanto i ragazzi imparano a scuola come prima materia), ma non vi era violenza. E questo mi sembra importante.
Le serie Milano violenta e la Polizia spara appartenevano ad un filone diverso che non può essere paragonato a quello in questione.
Intendiamoci: non sto dicendo mi piacessero i film di Tomas Millian, semplicemente che erano innocui. A distanza di anni mi fanno tenerezza per la solo ingenua stupida stupidità
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Di sicuro il filone "Milano violenta" era ben altra cosa rispetto a Tomas e Bombolo...
se vogliamo quel filone apriva scenari educativi "devastanti" (diciamo così)... ed erano per molti aspetti lo specchio di quello che succedeva o stava per succedere in Italia... ecc... ecc... se ne potrebbe parlare per ore e ore...
Dire che il genere di Tomas e Bombolo sia inoffensivo è giusto, ci mancherebbe altro....
Non facciamo di ogni cosa per forza una tragedia... ...per quanto bisognerebbe definirsi meglio il concetto di "inoffensivo".. perchè, se vogliamo, il processo di "decelebrazione" che certo genere di spettacolo provoca o, alla migliore delle ipotesi, preserva e tutela e garantisce.... non so quanto inoffensivo sia...
C'è un'unica differenza tra me e un pazzo: io non sono pazzo. (Salvador Dalì)
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Baldi - Administrator
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[quote="Baldi"]
Dire che il genere di Tomas e Bombolo sia inoffensivo è giusto, ci mancherebbe altro.... Non facciamo di ogni cosa per forza una tragedia...
...per quanto bisognerebbe definirsi meglio il concetto di "inoffensivo".. perchè, se vogliamo, il processo di "decelebrazione" che certo genere di spettacolo provoca o, alla migliore delle ipotesi, preserva e tutela e garantisce.... non so quanto inoffensivo sia...
[/quote]
Osservazione più che giusta. Però era tanto sfacciatamente demenziale che non credo potesse aver effetto di decerebrazione: si prendeva in giro a carte scoperte.
Peggio, molto peggio, i programmi che vogliono darsi un'importanza quasi a livello sociale: GF, C'è posta per te, ecc. ecc.
Dire che il genere di Tomas e Bombolo sia inoffensivo è giusto, ci mancherebbe altro....
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Osservazione più che giusta. Però era tanto sfacciatamente demenziale che non credo potesse aver effetto di decerebrazione: si prendeva in giro a carte scoperte.
Peggio, molto peggio, i programmi che vogliono darsi un'importanza quasi a livello sociale: GF, C'è posta per te, ecc. ecc.
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)
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Powerslide - Team Manager
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[quote="Powerslide"]
[quote="Baldi"]
Dire che il genere di Tomas e Bombolo sia inoffensivo è giusto, ci mancherebbe altro.... Non facciamo di ogni cosa per forza una tragedia...
...per quanto bisognerebbe definirsi meglio il concetto di "inoffensivo".. perchè, se vogliamo, il processo di "decelebrazione" che certo genere di spettacolo provoca o, alla migliore delle ipotesi, preserva e tutela e garantisce.... non so quanto inoffensivo sia...
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Osservazione più che giusta. Però era tanto sfacciatamente demenziale che non credo potesse aver effetto di decerebrazione: si prendeva in giro a carte scoperte.
Peggio, molto peggio, i programmi che vogliono darsi un'importanza quasi a livello sociale: GF, C'è posta per te, ecc. ecc.
[/quote]
che si prendesse in giro a scarte scoperte posso anche crederlo... il guaio che molti lo prendevano sul serio!!!!!!
Peggio molto peggio.... hai ragione, tristemente ragione... di una tristezza così incombente e globale che è roba da farsi prendere dallo sconforto.....
[quote="Baldi"]
Dire che il genere di Tomas e Bombolo sia inoffensivo è giusto, ci mancherebbe altro....
Non facciamo di ogni cosa per forza una tragedia... ...per quanto bisognerebbe definirsi meglio il concetto di "inoffensivo".. perchè, se vogliamo, il processo di "decelebrazione" che certo genere di spettacolo provoca o, alla migliore delle ipotesi, preserva e tutela e garantisce.... non so quanto inoffensivo sia...
[/quote]
Osservazione più che giusta. Però era tanto sfacciatamente demenziale che non credo potesse aver effetto di decerebrazione: si prendeva in giro a carte scoperte.
Peggio, molto peggio, i programmi che vogliono darsi un'importanza quasi a livello sociale: GF, C'è posta per te, ecc. ecc.
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che si prendesse in giro a scarte scoperte posso anche crederlo... il guaio che molti lo prendevano sul serio!!!!!!
Peggio molto peggio.... hai ragione, tristemente ragione... di una tristezza così incombente e globale che è roba da farsi prendere dallo sconforto.....
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Baldi - Administrator
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[quote="Powerslide"]
Non mi riferivo ai cartoon dei supereroi, ma a quelli ad es. sul football o simili dove per vincere si massacravano, o a quello del tizio che deve salvare una principessa e che viene torturato 10 volte in 100 modi differenti.[/quote]
Haha, quello che deve salvare la principessa non lo ricordo: chi era? Quello sul football invece... non hanno anticipato la realtà? Basta che dai un'occhiata ad una partita e a quello che succede e vedrai che è moooolto peggio della finzione
Cmq la spinta decisiva è stata data dall'invasione della immondizia americana e dalla nascita di quel gruppo di amri di lobotomizzazione di massa che è mediaset
E pensare che quando ero ragazzino, negli anni '60 inizio '70, tutto quello che c'era in tv per i più piccoli veniva dal nord Europa, dall'est Europa e da altri paesi europei.
Pensare a capolavori come Pippi, Emil, la linea di Cavandoli, Gustavo e altra roba del genere serve solo a spiegare, in parte, la caduta del moderno impero romano, metaforicamente parlando del crollo della società moderna.
Ma neanche poi tanto.
Non mi riferivo ai cartoon dei supereroi, ma a quelli ad es. sul football o simili dove per vincere si massacravano, o a quello del tizio che deve salvare una principessa e che viene torturato 10 volte in 100 modi differenti.[/quote]
Haha, quello che deve salvare la principessa non lo ricordo: chi era? Quello sul football invece... non hanno anticipato la realtà? Basta che dai un'occhiata ad una partita e a quello che succede e vedrai che è moooolto peggio della finzione
Cmq la spinta decisiva è stata data dall'invasione della immondizia americana e dalla nascita di quel gruppo di amri di lobotomizzazione di massa che è mediaset
E pensare che quando ero ragazzino, negli anni '60 inizio '70, tutto quello che c'era in tv per i più piccoli veniva dal nord Europa, dall'est Europa e da altri paesi europei.
Pensare a capolavori come Pippi, Emil, la linea di Cavandoli, Gustavo e altra roba del genere serve solo a spiegare, in parte, la caduta del moderno impero romano, metaforicamente parlando del crollo della società moderna.
Ma neanche poi tanto.
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Niki - Team Manager
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- Iscritto il: 03/02/2004, 0:00
[quote="jeanpierresarti"]
"un attimo una vita"..... tratto dal mio romanzo preferito: "il cielo non ha preferenze" di Remarque...
so che c'è in sospeso un film sulla vita di Bruce mclaren....
[/quote]
Il libro di Remarque lo sto cercando da un pò, ma pare introvabile: qualche info in proposito?
Poi mi pare stiano facendo un film su James Hunt con la regia di Ron Howard (Happy Days/Apollo XIII):
http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/sport/motorsport/3777318/James-Hunt-v-Niki-Lauda-the-movie.html
Edito: il libro l'ho appena trovato su ebay....."se cerchi bene, trovi" De Lapalice 1.03.2012
"un attimo una vita"..... tratto dal mio romanzo preferito: "il cielo non ha preferenze" di Remarque...
so che c'è in sospeso un film sulla vita di Bruce mclaren....
[/quote]
Il libro di Remarque lo sto cercando da un pò, ma pare introvabile: qualche info in proposito?
Poi mi pare stiano facendo un film su James Hunt con la regia di Ron Howard (Happy Days/Apollo XIII):
http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/sport/motorsport/3777318/James-Hunt-v-Niki-Lauda-the-movie.html
Edito: il libro l'ho appena trovato su ebay....."se cerchi bene, trovi" De Lapalice 1.03.2012
Ultima modifica di stepv11 il 01/03/2012, 10:41, modificato 1 volta in totale.
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stepv11 - Go-Kart
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[quote="stepv11"]
Il libro di Remarque lo sto cercando da un pò, ma pare introvabile: qualche info in proposito?
Edito: il libro l'ho appena trovato su ebay....."se cerchi bene, trovi" De Lapalice 1.03.2012
[/quote]
Forse il miglior romanzo sulle corse, come dicono molti esperti, è "Il numero uno" di Ruesch, perchè lui è stato anche pilota, ma anche questo di Remarque mi pare abbastanza carino, nonostante egli abbia usato le corse più come sfondo della storia che non in primo piano.
Sono contento che lo hai trovato su ebay, perchè oggi non si trova in nessuna libreria. La Mondadori continua a tenerlo in catalogo (dopo l'ultima ristampa degli anni '90) ma lo fa solo per non perdere i diritti, mentre di fatto non viene stampato da una quindicina d'anni.
Il libro di Remarque lo sto cercando da un pò, ma pare introvabile: qualche info in proposito?
Edito: il libro l'ho appena trovato su ebay....."se cerchi bene, trovi" De Lapalice 1.03.2012
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Forse il miglior romanzo sulle corse, come dicono molti esperti, è "Il numero uno" di Ruesch, perchè lui è stato anche pilota, ma anche questo di Remarque mi pare abbastanza carino, nonostante egli abbia usato le corse più come sfondo della storia che non in primo piano.
Sono contento che lo hai trovato su ebay, perchè oggi non si trova in nessuna libreria. La Mondadori continua a tenerlo in catalogo (dopo l'ultima ristampa degli anni '90) ma lo fa solo per non perdere i diritti, mentre di fatto non viene stampato da una quindicina d'anni.
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.
https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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sundance76 - Global Moderator
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- Località: Isola d'Ischia
[quote="sundance76"]
Forse il miglior romanzo sulle corse, come dicono molti esperti, è "Il numero uno" di Ruesch, perchè lui è stato anche pilota, ma anche questo di Remarque mi pare abbastanza carino, nonostante egli abbia usato le corse più come sfondo della storia che non in primo piano.
Sono contento che lo hai trovato su ebay, perchè oggi non si trova in nessuna libreria. La Mondadori continua a tenerlo in catalogo (dopo l'ultima ristampa degli anni '90) ma lo fa solo per non perdere i diritti, mentre di fatto non viene stampato da una quindicina d'anni.
[/quote]
Il libro di Ruesch lo tengo già tra le reliquie.
In uno dei miei deliri più pericolosi c'è quello di scrivere un romanzo ambientato sulle corse negli anni 60, ed ho anche cominciato....ma non trovo il tempo e lo spazio mentale
E' la storia di un pilota privato che con una TZ2 corre alla 1000 km di Monza 1967 e poi viene notato da una Casa ufficiale e poi e poi...
Forse il miglior romanzo sulle corse, come dicono molti esperti, è "Il numero uno" di Ruesch, perchè lui è stato anche pilota, ma anche questo di Remarque mi pare abbastanza carino, nonostante egli abbia usato le corse più come sfondo della storia che non in primo piano.
Sono contento che lo hai trovato su ebay, perchè oggi non si trova in nessuna libreria. La Mondadori continua a tenerlo in catalogo (dopo l'ultima ristampa degli anni '90) ma lo fa solo per non perdere i diritti, mentre di fatto non viene stampato da una quindicina d'anni.
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Il libro di Ruesch lo tengo già tra le reliquie.
In uno dei miei deliri più pericolosi c'è quello di scrivere un romanzo ambientato sulle corse negli anni 60, ed ho anche cominciato....ma non trovo il tempo e lo spazio mentale
E' la storia di un pilota privato che con una TZ2 corre alla 1000 km di Monza 1967 e poi viene notato da una Casa ufficiale e poi e poi...-
stepv11 - Go-Kart
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Mooooolto interessante 
.... anche per la vettura scelta 
.... anche per la vettura scelta Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)
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Powerslide - Team Manager
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[quote="stepv11"]
[quote="jeanpierresarti"]
"un attimo una vita"..... tratto dal mio romanzo preferito: "il cielo non ha preferenze" di Remarque...
so che c'è in sospeso un film sulla vita di Bruce mclaren....
[/quote]
Il libro di Remarque lo sto cercando da un pò, ma pare introvabile: qualche info in proposito?
Poi mi pare stiano facendo un film su James Hunt con la regia di Ron Howard (Happy Days/Apollo XIII):
http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/sport/motorsport/3777318/James-Hunt-v-Niki-Lauda-the-movie.html
Edito: il libro l'ho appena trovato su ebay....."se cerchi bene, trovi" De Lapalice 1.03.2012
[/quote]
dovete cercare assiduamente ai mercatini, la domenica mattina. si trova di tutto.
appena avete ordinato un libro costoso... dopo qualche settimana affiora tra i banchi a pochi euro....
il film che dici dovrebbe essere "rush". ne stiamo parlando nella discussione su Lauda
"Il cielo non ha preferenze" non parla prettamente di corse automobilistiche, ma queste non sono nemmeno un timido sfondo. la pregnanza e la drammaticità di Remarque, la sua profondità di analisi del sentimento che muove gli umani sono appena avvicinabili da chi scrive una storia parlando solo di un ambiente sociale (le corse, per esempio). la sua cultura e comunque anche la sua prosa facile e scorrevole non sono lontanamente paragonabili con certa (ho scritto "certa") stampa "solo ed esclusivamente" dedita al ristretto circolo del motorsport, dove il sensazionalismo e il glamour sono gli ingredienti unici.
ovviamente si trovano opere o saggi che trattano la nostra materia preferita, che ti fanno sussultare di emozioni, e sveglierebbero un morto. sappiamo tutti quali siano, e sono sicuro che ne usciranno altre ancora.
ho scritto questo perchè spesso si legge di persone che si sono avvicinate a dei romanzi pensando di trovare delle storie di corse, e invece si sono trovati in qualcosa di diverso da quello che cercavano.
è un tormentone infinito: "il cielo non ha preferenze non parla prettamente di corse automobilistiche"
[quote="jeanpierresarti"]
"un attimo una vita"..... tratto dal mio romanzo preferito: "il cielo non ha preferenze" di Remarque...
so che c'è in sospeso un film sulla vita di Bruce mclaren....
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Il libro di Remarque lo sto cercando da un pò, ma pare introvabile: qualche info in proposito?
Poi mi pare stiano facendo un film su James Hunt con la regia di Ron Howard (Happy Days/Apollo XIII):
http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/sport/motorsport/3777318/James-Hunt-v-Niki-Lauda-the-movie.html
Edito: il libro l'ho appena trovato su ebay....."se cerchi bene, trovi" De Lapalice 1.03.2012
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dovete cercare assiduamente ai mercatini, la domenica mattina. si trova di tutto.
appena avete ordinato un libro costoso... dopo qualche settimana affiora tra i banchi a pochi euro....
il film che dici dovrebbe essere "rush". ne stiamo parlando nella discussione su Lauda
"Il cielo non ha preferenze" non parla prettamente di corse automobilistiche, ma queste non sono nemmeno un timido sfondo. la pregnanza e la drammaticità di Remarque, la sua profondità di analisi del sentimento che muove gli umani sono appena avvicinabili da chi scrive una storia parlando solo di un ambiente sociale (le corse, per esempio). la sua cultura e comunque anche la sua prosa facile e scorrevole non sono lontanamente paragonabili con certa (ho scritto "certa") stampa "solo ed esclusivamente" dedita al ristretto circolo del motorsport, dove il sensazionalismo e il glamour sono gli ingredienti unici.
ovviamente si trovano opere o saggi che trattano la nostra materia preferita, che ti fanno sussultare di emozioni, e sveglierebbero un morto. sappiamo tutti quali siano, e sono sicuro che ne usciranno altre ancora.
ho scritto questo perchè spesso si legge di persone che si sono avvicinate a dei romanzi pensando di trovare delle storie di corse, e invece si sono trovati in qualcosa di diverso da quello che cercavano.
è un tormentone infinito: "il cielo non ha preferenze non parla prettamente di corse automobilistiche"
Una röda e un panìn (Arturo Merzario)
-
jeanpierresarti - Formula 1
- Messaggi: 1478
- Iscritto il: 14/01/2010, 18:06
[quote="jeanpierresarti"]
"Il cielo non ha preferenze" non parla prettamente di corse automobilistiche, ma queste non sono nemmeno un timido sfondo. la pregnanza e la drammaticità di Remarque, la sua profondità di analisi del sentimento che muove gli umani sono appena avvicinabili da chi scrive una storia parlando solo di un ambiente sociale (le corse, per esempio). la sua cultura e comunque anche la sua prosa facile e scorrevole non sono lontanamente paragonabili con certa (ho scritto "certa") stampa "solo ed esclusivamente" dedita al ristretto circolo del motorsport, dove il sensazionalismo e il glamour sono gli ingredienti unici.
ovviamente si trovano opere o saggi che trattano la nostra materia preferita, che ti fanno sussultare di emozioni, e sveglierebbero un morto. sappiamo tutti quali siano, e sono sicuro che ne usciranno altre ancora.
ho scritto questo perchè spesso si legge di persone che si sono avvicinate a dei romanzi pensando di trovare delle storie di corse, e invece si sono trovati in qualcosa di diverso da quello che cercavano.
è un tormentone infinito: "il cielo non ha preferenze non parla prettamente di corse automobilistiche"
[/quote]
Azz, una recensione degna di un critico letterario di primo livello!
In realtà dopo avere visto "Un attimo, una vita" la lettura del romanzo mi sembra cosa assai interessante; tra l'altro proprio il fatto che lo scrittore sia un "grande" scrittore, completamente fuori dal mondo delle corse, mi intriga ancora di più.
Appena avrò tempo di editare il mio manoscritto te lo mando, così mi dai un giudizio spassionato: sarà di sicuro l'esatto contrario di quello che dici sopra per Remarque.....
"Il cielo non ha preferenze" non parla prettamente di corse automobilistiche, ma queste non sono nemmeno un timido sfondo. la pregnanza e la drammaticità di Remarque, la sua profondità di analisi del sentimento che muove gli umani sono appena avvicinabili da chi scrive una storia parlando solo di un ambiente sociale (le corse, per esempio). la sua cultura e comunque anche la sua prosa facile e scorrevole non sono lontanamente paragonabili con certa (ho scritto "certa") stampa "solo ed esclusivamente" dedita al ristretto circolo del motorsport, dove il sensazionalismo e il glamour sono gli ingredienti unici.
ovviamente si trovano opere o saggi che trattano la nostra materia preferita, che ti fanno sussultare di emozioni, e sveglierebbero un morto. sappiamo tutti quali siano, e sono sicuro che ne usciranno altre ancora.
ho scritto questo perchè spesso si legge di persone che si sono avvicinate a dei romanzi pensando di trovare delle storie di corse, e invece si sono trovati in qualcosa di diverso da quello che cercavano.
è un tormentone infinito: "il cielo non ha preferenze non parla prettamente di corse automobilistiche"
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Azz, una recensione degna di un critico letterario di primo livello!
In realtà dopo avere visto "Un attimo, una vita" la lettura del romanzo mi sembra cosa assai interessante; tra l'altro proprio il fatto che lo scrittore sia un "grande" scrittore, completamente fuori dal mondo delle corse, mi intriga ancora di più.
Appena avrò tempo di editare il mio manoscritto te lo mando, così mi dai un giudizio spassionato: sarà di sicuro l'esatto contrario di quello che dici sopra per Remarque.....
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stepv11 - Go-Kart
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- Iscritto il: 05/10/2011, 23:00
non so che dire, se non un "good night, and good luck"
Una röda e un panìn (Arturo Merzario)
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jeanpierresarti - Formula 1
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