Libri stranieri

Estratti della carta stampata e suggerimenti sui libri relativi al mondo dei motori

da stepv11 » 24/12/2013, 9:18

[quote="duvel"]

Guarda, io l'ho preso tramite Amazon, in quello specifico sito dovresti scrivere a JanetteB@bateman.co.nz 
....ma dalla Nuova Zelanda ci metterà un po' !

Comunque mi è arrivato oggi :thumbup1: ho dato solo un'occhiata veloce, ma posto qualche immagine

1000km Monza 67, la P4 di Bandini/Amon alla sopraelevata

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due delle 3 P4 reduci dalla tripletta alla 24 ore di Daytona, al loro rientro a Maranello

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[/quote]

Ok allora vada per Amazon, che é già un mio fornitore. Aspetto la tua recensione, le foto intanto sono splendide e io non le avevo mai viste.
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da Powerslide » 24/12/2013, 10:39

[quote="duvel"]

due delle 3 P4 reduci dalla tripletta alla 24 ore di Daytona, al loro rientro a Maranello

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[/quote]

Una piccola correzione.

A Daytona 1967 non arrivartono in parata 3 P4, ma:

#23  Bandini/Amon              Ferrari P3/4    (0846)
#24  Parks/Scarfiotti            Ferrari P4      (0856)
#26  P. Rodriguez/Guichet  Ferrari 412 P  (0844)

Questo solo per tramandare ai posteri come andarono le cose  :D

Tra P3, P4, P3/4  e 412 P  c'è una bella confusione. E c'era anche allora  ;)
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da duvel » 24/12/2013, 11:57

Hai ragione Powerslide :thumbup1:, e dire che l'argomento era già stato discusso :-[

@Stepv11, per la mia recensione però dovrai avere...pazienza :D
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da luigi_1111 » 26/12/2013, 0:23

Curioso poi che la #26, esposta al Museo Ferrari, sia denominata 330 P3..
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da Powerslide » 26/12/2013, 1:00

[quote="luigi_1111"]
Curioso poi che la #26, esposta al Museo Ferrari, sia denominata 330 P3..
[/quote]

Nacque come 330 P3 e in quelle vesti vinse nel '66 la 1000 km di Monza con Parkes/Surtees

L'anno successivo come tutte le P3, tranne la 0846 che poi vinse a Daytona col #23, venne convertita in 412 P

Partecipò, sempre nel '67, alla 24 ore di Le Mans, in livrea bianca e blu e con coda lunga, e al termine della stagione divenne, carrozzata Fantuzzi, una 330 Can Am.

Infine nel '98 David Piper, sempre prolifico di parti Ferrari dell'epoca (più o meno originali, spesso scambiate tra i vari telai), la fece tornare una P3

Sulle vicessitudini delle P3 e P4 ci sarebbe da scrivere un libro, ma le fonti non sarebbero attendibili visto l'interesse economico di chi le tratta e le ha trattate.

Di certo si salvò la sola P4 #0856 (quella arrivata seconda a Daytona) che dopo aver trionfato a Monza nel '67, venne ceduta alla Equipe Nationale Belge. Così non tornò a Maranello per diventare una 350 Can Am (come le 2 sorelle #0858 e 0860) e non entrò nel giro di Piper & Co.
L'unica modifica subita in vita fu, come per le altre due, la trasformazione da Berlinetta a Spyder in occasione della BOAC 500 del 1967
E così è ancora oggi.     
Ultima modifica di Powerslide il 26/12/2013, 12:23, modificato 1 volta in totale.
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da luigi_1111 » 26/12/2013, 14:31

Mi sono spiegato male: è curioso che quella vettura, che ha assunto diverse configurazioni nell'arco della sua vita, sia allestita oggi in un modo (presumo 412 P, visto che ha il numero di gara di Daytona) e denominata con la sua sigla originaria.
Forse non l'ho visto io, però una qualche nota in più sulla Storia dell'auto (come del resto c'è un qualcosa del genere qualche metro più avanti relativamente alla ricostruzione della 156F1) non avrebbe fatto male.
Poi, per carità: la cosa importante è che l'auto esista ancora e che sia "accudita" come merita una stella di quel valore. Così gli appassionati possono vederla e scoprire qualche dettaglio in più sugli eroi che le guidavano e su questi meravigliosi purosangue
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da Powerslide » 26/12/2013, 15:31

[quote="luigi_1111"]
Mi sono spiegato male: è curioso che quella vettura, che ha assunto diverse configurazioni nell'arco della sua vita, sia allestita oggi in un modo (presumo 412 P, visto che ha il numero di gara di Daytona) e denominata con la sua sigla originaria.
Forse non l'ho visto io, però una qualche nota in più sulla Storia dell'auto (come del resto c'è un qualcosa del genere qualche metro più avanti relativamente alla ricostruzione della 156F1) non avrebbe fatto male.
Poi, per carità: la cosa importante è che l'auto esista ancora e che sia "accudita" come merita una stella di quel valore. Così gli appassionati possono vederla e scoprire qualche dettaglio in più sugli eroi che le guidavano e su questi meravigliosi purosangue
[/quote]

Comprendo i tuoi dubbi che poi sono anche i miei  :001_rolleyes:

Chissà se è stata riconvertita in P3 (come ho troppo frettolosamente supposto) o in 412 P come è più semplice e probabile?

Forse l'attuale proprietario predilige l'arrivo in parata a Daytona e gli ha messo il # 26, mentre la Ferrari sceglie la vittoria di Monza '66 in cui era ancora una P3.

Di certo la P3 era ad iniezione e la 412P a carburatori. Non dovrebbe essere difficile scoprire l'arcano  8) 
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da depailler on tyrrell p34 » 16/01/2014, 14:35

presi questi
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Ultima modifica di depailler on tyrrell p34 il 16/01/2014, 15:30, modificato 1 volta in totale.
Presidente Official Dindo Capello Fan Club
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da Niki » 16/01/2014, 19:02

Bravissimo!
78 e 79?  :o
:thumbup: :drool:
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da duvel » 26/02/2014, 22:15

oggi preso questo

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Mark Hughes, inviato storico ai GP per Autosport, introduce prima alla stagione 1970 e ne analizza poi tutte le gare una ad una.
Una sostanziosa parte è poi dedicata all'aerodinamica, all'analisi di tutte le monoposto, dei motori, degli pneumatici e dei piloti.
69 euro, 250 pagine, MOLTO bello, davvero ! : Thumbup :
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da lauda12 » 11/12/2014, 18:58

Se avete qualche oretta da spendere in lettura, vi posso dire che lo scorso fine settimana mi sono ingurgitato (150 pagg circa) "The last train from Yokkaichi",di Alan Henry, ultimissima pubblicazione dello storico reporter inglese di automobilismo. Ora lui ha il Parkinson e Yokkaichi è la località dalla quale si prende l'ultimo treno in Giappone per tornare in Europa dopo il Gran Premio. Nel 2009 il Gp del Giappone mise termine alla sua carriera da reporter, nella quale veste, l'unico Gp di F1 che saltò, fu, per una strana coincidenza, il GP di Germania del 1976.
Traspare in tutto il libro una grande nostalgia soprattutto per gli anni 70, periodo nel quale i reporter come lui, viaggiavano, mangiavano e dormivano negli stessi luoghi dei piloti.
Il libro non parla di risultati, vittorie e sconfitte; si concentra esclusivamente sugli aneddoti relativi a piloti e manager più o meno conosciuti.
Tra i tanti ve ne posso raccontare uno che può essere insignificante, ma che secondo me sintetizza un'epoca: Gp di Monza del 1973; Hailwood sta per salire sulla sua Surtees Ts14, quando Henry nota una rilevante protuberenza all'altezza del suo petto; si avvicina e mentre Hailwood si sta allacciando la tuta,si rende conto che la protuberanza altro non è che un libro. Chiede spiegazioni ad Hailwood che gli risponde che siccome la sua dannata macchina si rompe sempre, almeno aveva qualcosa da fare in attesa dell'arrivo del carro attrezzi....
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da Niki » 11/12/2014, 19:12

Clamoroso :mrgreen:
Sicuramente un libro che prenderò presto
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da bschenker » 16/09/2015, 22:48

Un mattone di 3 kg il libro "Tasman Cup 1964-1975" di Full Throttle Publishing in Australia.

Un libro e molto consigliabile con molto fotografie e articoli di chi ha partecipato, il problema il costo di spedizione intorno a 60~80€.

So dei Negozi Italiani (forse insiemme anche di altri paesi) cercano di trovara una soluzione per poter prenderla nel loro catalogo.

Magari sono di parte, pero trovare come prima foto utile una bella imagine di Piers Courage con il Brabham Ford BT24-3 certamente fa piacere.

.
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da Niki » 17/09/2015, 10:16

Sicuramente interessante. Gran bei tempi quando i piloti in inverno andavano a correre in Australia.
Il problema non sono solo le spese di spedizione, Beat. Quando un affare del genere arriva in dogana, ti fanno piangere tra tasse, costi di importazione, parcelle per gli spedizionieri, ecc. ecc.
Ne so qualcosa visto che era il mio lavoro. E comunque costerebbe di meno prenderlo in un altro Paese della CE. Iva non ladresca, costi più bassi, e così via.
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da bschenker » 17/09/2015, 10:43

Io ho pagato il libro e il trasporto e niente altro. Il Libro per il contenuto e relativamente buonmercato, penso possibile perche sui documenti di acompagnamento e indicato China comme luogo di produzione.

Forse ha visto che il nostro libro e in vendita da Nada, Gilena e uno Shop in Ollanda per 89€, so che Aldo Pessina a loro ha fatto un prezzo sotto costo cosi nel negozio lo possono venderla piu o meno come ordinando (con spesse) dal nostro Online Shop (ordinando da loro si aggiungi spesse di spedizione). Visto che in parte i contatti sono passati traverso il mio sito aveva ripresa il contato con Gilena, da dove mi e stato detto che sono al lavoro di averlo in stock, respetivamente nel catalogo.

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